Schede di fattibilità degli interventi

AE01.02- Intervento n°39

Intervento n°39 AE01.02

Tipologia intervento:

Percorso pedonale e ciclabile dal parcheggio scambiatore Strada Massetana Romana/Strada dei Tufi a Valle di Giustizia

Geomorfologia:

Terreni di riporto

MOPS:

Zone stabili suscettibili di amplificazioni locali (Z14, Z13)

Pericolosità geologica:

Pericolosità geologica media (G.2), Pericolosità geologica elevata (G.3)

Pericolosità sismica locale:

Pericolosità sismica locale media (S.2)

Pericolosità idraulica:

Pericolosità idraulica bassa (I.1), Pericolosità idraulica media(I.2), Pericolosità idraulica elevata (I.3), Pericolosità idraulica molto elevata (I.4)

Fattibilità geologica:

CLASSE FG2, CLASSE FG3

Fattibilità sismica:

CLASSE FS2

Fattibilità idraulica:

CLASSE FI1, CLASSE FI2, CLASSE FI3

Classe G2 di FATTIBILITÀ GEOLOGICA. L'area non presenta particolari condizionamenti di carattere geomorfologico-geologico-geotecnico; i requisiti di attuazione dell'intervento sono indicati in funzione delle specifiche indagini da eseguirsi a livello edificatorio ai sensi del D.M. 17/1/2018 e D.P.G.R. 9/7/2009 n. 36/R. Gli interventi non dovranno peggiorare le condizioni ed i processi geomorfologici presenti.

Classe G3 di FATTIBILITÀ GEOLOGICA. La realizzazione di interventi di nuova edificazione o di nuove infrastrutture è subordinata all'esito di idonei studi geologici, idrogeologici e geotecnici finalizzati alla verifica delle effettive condizioni di stabilità ed alla preventiva o contestuale realizzazione degli eventuali interventi di messa in sicurezza. Qualora siano necessari interventi di messa in sicurezza, dovranno essere predisposti ed attivati gli opportuni sistemi di monitoraggio; gli interventi non dovranno pregiudicare le condizioni di stabilità nelle aree adiacenti né limitare la possibilità di realizzare interventi definitivi di stabilizzazione e/o la manutenzione delle opere di messa in sicurezza; le opere di consolidamento dovranno essere collaudate e certificate. Potranno essere attuati quegli interventi per i quali venga dimostrato che non determinano condizioni di instabilità e che non modificano negativamente i processi geomorfologici presenti nell'area; di questo dovrà essere dato atto nel procedimento amministrativo relativo al titolo abilitativo all'attività edilizia.

Classe S2 di FATTIBILITÀ SISMICA. Non è necessario indicare condizioni di fattibilità specifiche per la fase attuativa o per la valida formazione del titolo abilitativo all'attività edilizia. I requisiti di attuazione dell'intervento sono indicati in funzione delle specifiche indagini da eseguirsi a livello edificatorio ai sensi del D.M. 17/1/2018 e D.P.G.R. 9/7/2009 n. 36/R.

Per la classe I1 di FATTIBILITÀ IDRAULICA non è necessario indicare specifiche condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico ai fini della valida formazione del titolo abilitativo all'attività edilizia.

Per la classe I2 di FATTIBILITÀ IDRAULICA. non è necessario indicare specifiche condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico ai fini della valida formazione del titolo abilitativo all'attività edilizia. Al fine di perseguire un maggiore livello di sicurezza e comunque non peggiorare quello esistente, nella realizzazione degli interventi dovranno comunque essere presi degli accorgimenti relativamente ad una corretta regimazione delle acque superficiali ed all'assetto del reticolo idrografico.

Classi I3 di FATTIBILITÀ IDRAULICA. Dal punto di vista idraulico l'intervento interferisce con la fascia di tutela dei 10 m dal ciglio di sponda delle aste idriche suddette (rif. art.3 "Tutela dei corsi d'acqua" LR 41/2018). Per la realizzazione dell'intervento dovranno essere ottenute le autorizzazioni dall'autorità idraulica competente. L'area ricade, in parte, in classe di pericolosità idraulica I.4, "aree a pericolosità per alluvioni frequenti" e in classe di pericolosità idraulica I.3, "aree a pericolosità per alluvioni poco frequenti", secondo l'art. 2 della L.R. 41/2018.

L'intervento è consentito ai sensi dell'art.3, comma2, lettera f) e ai sensi dell'art.13, comma 4, lettera a). Il tratto iniziale dell'intervento interferisce con l'area a tutela dei 10m del ciglio di sponda e potrà essere realizzato ai sensi dell'art.3 comma 2 lettera f) con itinerario ciclo pedonale a raso (Figura 8 3). L'interazione con le aree a pericolosità d'alluvione frequente e poco frequente risulta minimale, per cui non è presente aggravio di rischio in altre aree e non è superato il rischio medio R2.L'attraversamento esistente dovrà essere adeguato applicando l'art.3 comma 2, garantendo l'applicazione delle NTC2018, considerando una portata di deflusso per evento con Tr200 pari a 5.30 mc/sec. Per la parte terminale dovrà essere prevista una rettifica del tratto di reticolo TS6120, posizionata nel margine Ovest dell'intervento, tale da garantire e mantenere l'attuale capacità di deflusso, stimata in 5.30 mc/sec per alluvioni poco frequenti, (Figura 8 5). In particolare sarà prevista una sezione trapezoidale o similare con area libera di deflusso di almeno 0.8mq e una pendenza media del corso d'acqua non inferiore a 1.5%. Qualora si intenda realizzare l'opera a raso, è escluso l'aggravio delle condizioni di rischio in altre aree e non è superato il rischio medio R2 tramite installazione di apposita segnaletica verticale che vieti il transito durante allerta meteo arancione o rossa e durante un evento esondativo per regolarne l'utilizzo in caso di eventi alluvionali.

Le modellazioni idrauliche condotte allo stato attuale (Rif. "Val di Montone") hanno consentito di valutare il tirante idraulico massimo per Tr 200 anni, che, in prossimità della cinta muraria, è pari a 265.43 m s.l.m.

Qualora si intenda realizzare l'opera in rilevato, potrà essere aumentata la portata di deflusso attraverso le mura con sostituzione della condotta esistente con una condotta dn 1000. Il tirante idraulico per Tr200 sarà così pari a 265.20m slm. Potrà quindi essere realizzato il piano viabile a quota 265.50m slm, garantendo un franco di 30cm sul battente massimo e assicurando il non aggravio delle condizioni di rischio in altre aree (Rif. "Progetto - Val di Montone"),

La modellazione allo stato attuale con il software HEC-RAS vieni descritta nella "R01_Relazione idrologico-idraulica", mentre di seguito sono mostrati i risultati delle modellazioni allo stato di progetto (Figura 8 6), in cui . Come sopra descritto, nello stato di progetto è stata considerata la sostituzione della condotta esistente, la rettifica del tratto di reticolo TS6120 e le volumetrie sottratte all'area allagabile dall'intervento in rilevato.

Parte dell'area ricade in P2 di PGRA, pertanto tutti gli interventi sono soggetti alle condizioni riportate nella stessa Disciplina di Piano per le aree a pericolosità da alluvione media

dei 10 ml dai corsi d'acqua di cui all'art. 3 della LR 41/18 definiti su reticolo idrografico e di gestione della Regione Toscana

Ultima modifica 26/07/2022 - 11:01