Schede di Trasformazione
CORONCINA 2- SCHEDA PROGETTO TU 26
SEZIONE I - Profili generali dell'intervento
L'intervento prevede il completamento dell'area ad edilizia residenziale del nuovo insediamento di Coroncina-Cerchiaia. Il lotto edificabile conclude tale area mettendo a sistema in un definitivo continuum lungo strada il nuovo quartiere; l'intervento prevede inoltre la realizzazione di un verde pubblico attrezzato, di un nuovo parcheggio nonché la definitiva sistemazione di quello già iniziato con il precedente insediamento residenziale.
SEZIONE II - Riferimenti quantitativi
Superficie | Unità mis. | |
---|---|---|
Superficie Territoriale | 4260 | mq |
Dotazioni Pubbliche min | 1270 | mq |
Verde privato | 1150 | mq |
Superficie Fondiaria max | 1840 | mq |
Superficie | Unità mis. | |
---|---|---|
Parcheggio di cui al D.M. 1444/68 (Mbr) | 145 | mq |
Parcheggio di relazione (Mbr) | 855 | mq |
Verde attrezzato (Va) | 270 | mq |
Superficie | Unità mis. | |
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Verde di ambientazione (Vd) min | 1150 | mq |
Superficie | Unità mis. | |
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Superficie Fondiaria max | 1840 | mq |
Lotti | 1 | n. |
Superficie Utile Lorda max | 950 | mq |
Edifici max | 1 | n. |
Alloggi max | 13 | n. |
Piani fuori terra max | 2 | n. |
Piani interrati o seminterrati max | 1 | n. |
Tipologia | linea | |
Altezza max | 9,80 | m |
Distanza dai confini | 5 (vedi prescrizioni) | m |
Distanza dalla strada | 5 | m |
SEZIONE III - Dotazioni pubbliche e di verde privato da garantire: prescrizioni
Prescrizioni per le dotazioni pubbliche e di uso pubblico
- Realizzazione di un nuovo parcheggio lungo strada; sistemazione definitiva del parcheggio già realizzato con il precedente intervento residenziale limitrofo;
- Cessione e realizzazione un'area a verde pubblico attrezzato tra il lotto e il nuovo parcheggio, con una fascia alberata lungo strada.
Prescrizioni per il verde privato
- E' da prevedersi l'impianto di essenze arboree autoctone, con la realizzazione di una piccola area boscata, in modo da migliorare la stabilità del pendio. Nella realizzazione delle trasformazioni è da prevedersi l'impianto anticipato della vegetazione arborea di progetto (pre-verdissement) con modalità compatibili con lo svolgimento delle attività di cantiere.
SEZIONE IV - Prescrizioni e indicazioni progettuali per gli interventi edilizi
- Realizzazione di un edificio residenziale in linea per un totale di max 13 alloggi, con accesso carrabile collocato a sud-ovest del lotto, lungo la strada di lottizzazione già esistente. Le coperture potranno essere previste a falde inclinate o in piano per l'inserimento degli impianti tecnologici (pannelli solari: fotovoltaici e termici, pompe di calore etc.) opportunamente integrati alla struttura edilizia.
- L'area di concentrazione volumetrica si addossa alla scarpata in modo tale da suggerire lo sfruttamento di un piano contro terra a parcheggio pertinenziale.
- La distanza dai confini è stabilita come da scheda grafica, ovvero entro l'area a concentrazione volumetrica, e comunque mai minore di ml 5, eccezion fatta per il lato confinante con il lotto residenziale già realizzato (lato ovest) dove la distanza dai confini è stabilita in ml 10, ed il lato a valle (nord), dove la distanza dai confini è stabilita in ml 8.
- I piani e le altezze fuori terra sono specificate nella sezione indicativa:
- 1) due piani fuori terra e altezza max 7,30 ml nella parte a monte della scarpata (lato strada);
- 2) fino a tre piani fuori terra max, con altezza max 9,80 ml a valle della scarpata.
SEZIONE V - Fattibilità
Scheda grafica della fattibilitàL'area in oggetto è compresa all'interno della pericolosità idraulica 1 e, dato il tipo di intervento, si attribuisce una fattibilità idraulica I.1 per tutte le previsioni.
Riguardo alla vulnerabilità degli acquiferi, la zona in oggetto non è classificata come sensibile.
Relativamente alla pericolosità geomorfologica è presente un'area classificata come PFE in corrispondenza della scarpata a valle di Via della Fornace, dove è previsto un parcheggio a raso. La pendenza di questo tratto di versante può essere dovuta anche all'accumulo di materiale di riporto all'epoca in cui era in attività la fornace. Per tale zona si attribuisce una fattibilità G.3, ovvero durante le indagini geognostiche preliminari all'attività edilizia si prescrive di verificare l'eventuale presenza e spessore del materiale di riporto. Nella zona destinata a verde si attribuisce una fattibilità G.1, mentre nell'area destinata a superficie fondiaria e parcheggio a raso si attribuisce una fattibilità G.2.
Per quanto riguarda l'aspetto sismico, essendo l'area in classe 3 di pericolosità, in sede di predisposizione del progetto edilizio, nell'area di edificazione, dovrà essere eseguita una campagna di indagini geofisica e geotecnica che definisca spessori, geometrie e velocità sismiche al fine di valutare il contrasto di rigidità sismica tra i terreni di copertura e bedrock sismico (S.3).