SGC GROSSETO - FANO: LOTTO ZERO- RP 43

SEZIONE I - Fattibilità

Scheda grafica della fattibilità 1 Scheda grafica della fattibilità 2 Scheda grafica della fattibilità 3 Scheda grafica della fattibilità 4 Scheda grafica della fattibilità 5 Scheda grafica della fattibilità 6 Scheda grafica della fattibilità 7 Scheda grafica della fattibilità 8 Scheda grafica della fattibilità 9 Scheda grafica della fattibilità 10

Relativamente all'aspetto geomorfologico, lungo la viabilità di progetto sono presenti alcune piccole aree in classe 3 (PFE), dovute essenzialmente alla presenza di litologie prevalentemente argillose, unite a zone di media pendenza. Dai sopralluoghi effettuati nell'area in esame non risultano presenti fenomeni gravitativi o erosivi di particolare rilievo che possano interferire con l'opera in progetto.

Data l'importanza dell'intervento, in cui sono previste due gallerie e sei tratti in viadotto, si attribuisce una fattibilità G.3 per l'intera viabilità di progetto, con prescrizioni relative all'esecuzione di una campagna geognostica, composta da sondaggi a carotaggio continuo, con prove in situ, prelievo di campioni da sottoporre ad analisi di laboratorio e misure piezometriche, in modo da acquisire una stratigrafia di dettaglio dell'area ed i parametri geotecnici utili per il dimensionamento delle opere.

Relativamente alla vulnerabilità degli acquiferi, le aree dove affiorano depositi alluvionali con litologia sabbiosa-limosa, fanno parte della classe 2 di sensibilità degli acquiferi. Pertanto la stessa indagine geotecnica ed idrogeologica di cui sopra, dovrà essere utilizzata per elaborare le valutazioni relative al grado di tutela degli acquiferi eventualmente presenti ed adottare le misure di salvaguardia di cui all'art.164 delle NTA.

Per quanto riguarda l'aspetto idraulico il tracciato in oggetto interseca diverse zone di fondovalle, alcune di pertinenza di corsi d'acqua significativi (ai sensi PAI Ombrone e PIT), come il T. Sorra, F.so Ribucciano, F.so Luglie, F.so Valli, F.so Casone e T. Riluogo, altre meno sviluppate e attraversate da modesti impluvi senza nome. Nella quasi totalità dei casi gli attraversamenti avvengono mediante viadotti molto alti, in alcuni casi sono previste opere in terra, a raso o in rilevato.

Tutti i corsi d'acqua significativi che intersecano l'area di previsione sono stati oggetto di studi idrologici-idraulici specifici, i cui risultati sono stati utilizzati per le definire le aree esondabili per 30<Tr<200 anni e Tr>200 anni nello stato attuale e conseguentemente per ridefinire le classi di pericolosità.

Tali studi idraulici, redatti da Tecnico abilitato (Dott. Ing. Claudio Lombardi), completi di tavole, diagrammi e relazioni sono riportati per esteso nello specifico Allegato.

In questi studi, fatti a larga scala, i livelli di piena definiti per TR20 anni si distinguono di pochi cm rispetto a quelli calcolati per TR30 anni, pertanto nella rappresentazione grafica sono stati uniformati come unico livello.

Le aree di fondovalle del T. Tressa, T. Riluogo, F.so Luglie, F.so Valli, F.so Casone e F.so Ribucciano, attraversate da viadotti, sono soggette a episodi di alluvionamento per Tr 30 e per Tr 200 anni, di larghezza ed entità variabile, comunque confinati entro la zona agricola dei fondovalle. Le opere in previsione (raddoppio dei viadotti ed adeguamento di quelli esistenti), nei tratti corrispondenti ad aree classificate a Pericolosità Idraulica Elevata o Molto Elevata, sono dunque a Fattibilità Idraulica condizionata I.3. Per esse la progettazione dovrà tenere conto dei livelli, delle portate e delle velocità di piena, secondo i risultati dello studio idraulico relativo, per ottenere il livello di sicurezza idraulica adeguato all'opera, e senza aumentare il rischio idraulico a monte e a valle dell'opera stessa.

Le aree di fondovalle del T. Riluogo e del F.so Borrino, in parte interessate dalla previsione con opere in rilevato e in parte con viabilità a raso, sono parzialmente soggette a piene con TR 30 e 200 anni.

Le dimensioni del tombamento del F.so Borrino, nella porzione nord dell'area, sono risultate insufficienti per smaltire le piene per Tr 200 anni, pertanto le acque stramazzano dallo scatolare, sormontano la strada di Ruffolo ed invasano nell'area residenziale di Ruffolo con livello di 195 m slm, fino alla strada di Levante a quote di 195.4 m slm. In questo tratto è prevista la demolizione della rampa in uscita dalla SS 223, questo dovrebbe contribuire a diminuire il rischio idraulico dell'area.

Pertanto le opere previste in quest'area sono a Fattibilità Idraulica condizionata I.3. In fase di progetto si dovranno nuovamente verificare i livelli di piena per Tr 30 e 200 anni, calcolati in base alle dimensioni plano-altimetriche dei rilevati alla base delle rampe in uscita ed ingresso dei viadotti, e progettare opere il cui livello di sicurezza idraulica sia adeguato, e senza aumentare il rischio idraulico a monte e a valle delle opere stesse.

I rimanenti tratti della viabilità in progetto, esterni alle aree sondabili per Tr 30 e 200 anni, hanno una fattibilità idraulica I.1 o I.2 , secondo la loro posizione interna o esterna ai fondovalle.

Per quanto riguarda l'aspetto sismico, essendo l'area in classe 3 di pericolosità, in sede di predisposizione del progetto definitivo, dovrà essere eseguita una campagna di indagini geofisica (down-hole e stendimenti sismici a rifrazione) distribuita omogeneamente lungo il tracciato in progetto, in modo da definire spessori, geometrie e velocità sismiche al fine di valutare il contrasto di rigidità sismica tra i terreni di copertura e bedrock sismico, almeno laddove sono previste le opere d'arte (viadotti e gallerie).

Ultima modifica 26/07/2022 - 11:03