POLICLINICO S. MARIA ALLE SCOTTE- DISCIPLINA NORMATIVA AR 96

SEZIONE I - Profili generali dell'intervento

Interventi di riqualificazione e adeguamenti normativi e funzionali del Polo Ospedaliero Santa Maria alle Scotte.

  • - destinazione d'uso: Servizi ospedalieri nonché servizi tecnici, amministrativi, universitari, religiosi, assistenza sanitaria e esercizi di vicinato a servizio della struttura ospedaliera.
  • - intervento edilizio: Ristrutturazione edilizia con ampliamento e sopraelevazione, una tantum, del padiglione TAC-PET, demolizione con ricostruzione, rottamazione edilizia anche per singoli corpi di fabbrica e con diversa ubicazione dei nuovi manufatti.
  • - strumento di attuazione: Intervento edilizio diretto.
  • - prescrizioni:
    • - SUL massima per ampliamento e sopraelevazione pari a mq. 450.
    • - La dotazione dei parcheggi dovrà essere integrata per la SUL in ampliamento nel rispetto dell'art. 40 e art. 93 delle N.T.A.
    • - I parcheggi interrati di servizio non sono computati ai fini della SUL.
    • - Le centrali tecnologiche a servizio del presidio ospedaliero non sono computate ai fini della SUL.
    • - Per l'edificio all'interno della pertinenza del BSA "Scotte", così come individuato nella tavola QC POLI II.5 del PTCP, l'intervento edilizio diretto ammissibile è la RI e DR senza variazione dell'altezza massima e della volumetria del manufatto esistente, preservando l'area boscata adiacente.
Estratto della cartografia che inquadra l'area interessata

SEZIONE II - Fattibilità

Inquadramento cartografico dell'area interessata: visibili i parametri di fattibilità

L'area in oggetto è compresa all'interno della pericolosità idraulica 1, pertanto, dato il tipo di intervento, si attribuisce una fattibilità I.1.

Riguardo alla vulnerabilità degli acquiferi, la zona in esame non è classificata come sensibile.

Relativamente all'aspetto geologico-geomorfologico la gran parte dell'area è classificata a pericolosità media, pertanto si attribuisce una fattibilità con normali vincoli G.2. Nelle aree perimetrate a pericolosità geologica elevata, si esprime una fattibilità condizionata G.3. Pertanto, qualora tali zone fossero interessate da edificazione, la loro realizzazione dovrà essere subordinata all'esito di idonei studi geologici, idrogeologici e geotecnici finalizzati alla verifica delle effettive condizioni di stabilità ed alla preventiva o contestuale esecuzione di eventuali interventi di messa in sicurezza. Nell'eventualità che debbano essere realizzati interventi di messa in sicurezza, questi dovranno rispettare tutte le condizioni dal punto 3.2.1 dell'allegato A del D.P.G.R. n.53/R del 2011.

Per quanto riguarda l'aspetto sismico nella zona nord a pericolosità media si esprime una fattibilità sismica 2, senza necessità di prescrizioni particolari.

Nella restante area classificata a pericolosità elevata, si esprime una fattibilità sismica 3. Pertanto, alla luce delle indagini sismiche effettuate, si ritiene adeguato in fase di approntamento del progetto edilizio, realizzare nuove indagini vibrometriche in corrispondenza dell'area di edificazione, in modo da verificare con maggior dettaglio la profondità dei terreni di copertura e poter programmare una campagna geofisica impostata fino al raggiungimento del substrato sismico. Infatti le indagini vibrometriche eseguite in questa fase (posizionate perlopiù nella zona immediatamente esterna al perimetro della variante, per motivi logistici) hanno rilevato uno spessore indicativo della copertura sismica variabile da 25 a 36 m nella zona di alto contrasto di impedenza.

Ultima modifica 26/07/2022 - 11:03