BARRIERA SAN LORENZO- DISCIPLINA NORMATIVA AR 7

SEZIONE I - Profili generali dell'intervento

Intervento consistente nella riqualificazione dell'area dell'ex marmifera a fianco della barriera di San Lorenzo.

  • - destinazione d'uso: direzionale.
  • - intervento edilizio: demolizione con trasferimento di volumi per le consistenze esistenti e ampliamento.
  • - strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.
  • - prescrizioni:
    • - Realizzazione di un nuovo edificio con destinazione direzionale posto nel dislivello tra il piano di Via Garibaldi e Via Beccafumi con un massimo di un piano fuori terra. SUL massima dell'intervento mq. 1500.
    • - la attuazione dell'intervento è subordinata alla stipula di atto convenzionale inerente la realizzazione di una porzione del percorso pedonale pubblico di collegamento tra la Porta d'Ovile e la Barriera San Lorenzo.
Estratto della cartografia che inquadra l'area interessata

SEZIONE II - Fattibilità

Inquadramento cartografico dell'area interessata: visibili i parametri di fattibilità

Nell'area in oggetto è presente la classe 1 di pericolosità idraulica, pertanto si attribuisce una fattibilità I.1. Relativamente alla vulnerabilità degli acquiferi la zona non risulta compresa in nessuna classe di sensibilità.

Per quanto riguarda le problematiche geomorfologiche, è presente un'area in classe di pericolosità 3 (PFE), dovuta alla scarpata che delimita l'area di intervento; pertanto per l'intervento in oggetto si attribuisce una fattibilità G.3, con le prescrizioni di seguito descritte. Il progetto presentato per il rilascio del titolo abilitativo prevede 4 piani interrati che vanno ad insistere proprio nel versante sopra citato, pertanto dovrà essere realizzato uno scavo che, partendo dalla quota della ex marmifera, arriverà a circa 15 m di profondità. La relazione geologica-tecnica a corredo del progetto definitivo dovrà quindi essere basata su un'indagine diretta costituita da sondaggi geognostici, in numero adeguato rispetto all'area di edificazione, con prelievo di campioni da sottoporre ad analisi di laboratorio ed installazione di piezometri, in modo tale da valutare l'eventuale presenza di una falda freatica.

I parametri geotecnici provenienti dalle analisi di laboratorio dovranno essere utilizzati per impostare una verifica di stabilità del versante, che sarà valutato sia allo stato attuale, che allo stato di progetto. Nella relazione geotecnica dovrà essere presente il progetto delle opere di sostegno che dovranno essere eseguite preliminarmente alla realizzazione dell'intervento.

Data la vicinanza di edifici esistenti rispetto all'area di previsione e della cinta muraria medievale, si ritiene necessario che a corredo del progetto sia presente un programma di monitoraggio relativo alla stabilità dei fronti di scavo, delle opere di sostegno e delle opere murarie circostanti, da attuare sin dalle prime fasi di realizzazione delle opere.

Relativamente all'aspetto sismico, essendo l'area in classe 3 di pericolosità, dovrà essere eseguita una campagna di indagini geofisica e geotecnica che definisca spessori, geometrie e velocità sismiche al fine di valutare il contrasto di rigidità sismica tra i terreni di copertura e bedrock sismico (S.3).

I risultati dell'indagine sismica dovranno essere riportati nella stessa relazione geologica-tecnica sopra citata.

Dal punto di vista ambientale dovranno essere eseguite le opportune verifiche, così come previsto dall'art. 173 delle NTA.

Ultima modifica 26/07/2022 - 11:03