VIA BECCAFUMI- DISCIPLINA NORMATIVA AR 6

SEZIONE I - Profili generali dell'intervento

Intervento di riqualificazione consistente nella riconversione funzionale di un complesso edilizio originariamente a destinazione produttiva.

  • - destinazione d'uso: Direzionale.
  • - intervento edilizio: Ristrutturazione edilizia, demolizione con trasferimento di volumetria.
  • - strumento di attuazione: Piano urbanistico attuativo per la ristrutturazione edilizia.
  • - prescrizioni:
    • - mantenimento dei caratteri tipologici e morfologici dell'edificio, demolizione del corpo intonacato aggiunto in epoca recente e creazione dell'uniformità del prospetto su via Beccafumi mediante sopraelevazione della porzione più bassa;
    • - volume massimo realizzabile fuori terra pari a mc. 5.000 (comprensivo del trasferimento volumetrico);
    • - realizzazione di un piano interrato sotto al piazzale ed agli edifici esistenti destinato ad autorimessa con ingresso da via Beccafumi;
    • - numero minimo di posti auto pari a 50.
    • - l'attuazione dell'intervento è subordinata alla stipula di atto convenzionale inerente la realizzazione di una porzione del percorso pedonale pubblico di collegamento tra la Porta d'Ovile e la Barriera San Lorenzo.
Estratto della cartografia che inquadra l'area interessata

SEZIONE II - Fattibilità

Inquadramento cartografico dell'area interessata: visibili i parametri di fattibilità

Nell'area in oggetto è presente la classe 1 di pericolosità idraulica, pertanto si attribuisce una fattibilità I.1. Relativamente alla vulnerabilità degli acquiferi la zona non risulta compresa in nessuna classe di sensibilità.

Per quanto riguarda le problematiche geomorfologiche, è presente un'area in classe di pericolosità 3 (PFE), dovuta alla scarpata retrostante il sito di intervento, ubicata tra le mura medievali della città ed il piazzale del fabbricato in esame; pertanto per l'intervento in oggetto si attribuisce una fattibilità G.3, con le prescrizioni di seguito descritte.

La relazione geologica-tecnica a corredo del piano attuativo dovrà essere basata su un'indagine diretta costituita da sondaggi geognostici, in numero adeguato rispetto all'area di edificazione, con prelievo di campioni da sottoporre ad analisi di laboratorio ed installazione di piezometri, in modo tale da valutare l'eventuale presenza di una falda freatica.

I parametri geotecnici provenienti dalle analisi di laboratorio dovranno essere utilizzati per impostare una verifica di stabilità del versante, che sarà valutato sia allo stato attuale, che allo stato di progetto. Nella relazione geotecnica dovrà essere presente il progetto delle opere di sostegno che dovranno essere eseguite preliminarmente alla realizzazione dell'intervento.

Data la vicinanza di edifici esistenti rispetto all'area di previsione , si ritiene necessario che nella relazione del piano attuativo sia presente una indicazione sul monitoraggio relativo alla stabilità dei fronti di scavo, delle opere di sostegno e dei fabbricati circostanti.

Relativamente all'aspetto sismico, essendo l'area in classe 3 di pericolosità, in sede di predisposizione del piano attuativo dovrà essere realizzata una campagna di indagini geofisiche che definisca spessori, geometrie e velocità sismiche al fine di valutare il contrasto di rigidità sismica tra i terreni di copertura e bedrock sismico (S.3).

Dal punto di vista ambientale dovranno essere eseguite le opportune verifiche, così come previsto dall'art. 173 delle NTA.

Ultima modifica 26/07/2022 - 11:03