PETRICCIO VECCHIO- DISCIPLINA NORMATIVA AR 64

SEZIONE I - Profili generali dell'intervento

Realizzazione di un edificio con tipologia a schiera destinato alla residenza, nell'area compresa tra la Strada del Petriccio - Belriguardo e la bretella che congiunge con Via Dante. La costruzione del nuovo fabbricato è consentita previa demolizione del manufatto esistente.

  • - destinazione d'uso: Residenza.
  • - intervento edilizio: Nuova edificazione. Demolizione con ricostruzione.
  • - strumento di attuazione: Intervento edilizio diretto.
  • - prescrizioni:
    • - numero massimo di piani: 2 oltre ad un piano interrato;
    • - SUL massima mq. 450 di cui mq. 100 di recupero;
    • - altezza massima mt. 7,20;
    • - edificio a schiera per la realizzazione massima di 6 appartamenti con piano garage interrato;
    • - unica rampa di accesso al garage e resedi privati per ogni unità abitativa;
    • - i materiali di finitura del nuovo edificio dovranno armonizzarsi con il contesto naturale e costruito;
    • - la copertura potrà essere prevista a falde inclinate o in piano con l'inserimento di impianti tecnologici (pannelli solari, pompe di calore, ecc.) opportunamente integrati con la struttura edilizia.
Estratto della cartografia che inquadra l'area interessata

SEZIONE II - Fattibilità

Inquadramento cartografico dell'area interessata: visibili i parametri di fattibilità

Nell'area in oggetto, relativamente al tipo di intervento, non sono presenti problematiche legate all'aspetto geomorfologico o idraulico. Risultano infatti di classe 2 la pericolosità geomorfologica mentre è di classe 1 la pericolosità idraulica. Stante la tipologia dell'intervento di previsione in previsione, si attribuisce una fattibilità G.2 dal punto di vista geomorfologico ed una fattibilità I.1 dal punto di vista idraulico.

La zona, per quanto riguarda la sensibilità degli acquiferi, ricade invece nella classe 1 di maggior vulnerabilità.

Così come indicato dal PTCP vigente e riportato nell'Art. 163 delle NTA, la realizzazione di previsioni urbanistiche all'interno della suddetta classe di sensibilità, potrà essere attuata dimostrando, con specifici studi, che vi sia un'adeguata protezione dell'acquifero in relazione all'intervento in oggetto. Gli studi propedeutici alla progettazione dell'edificio dovranno accertare la tipologia di terreni presenti e l'eventuale presenza di una falda entro la profondità di indagine. La disciplina del PTCP vigente non permette la realizzazione di volumi interrati per le aree ricadenti in classe 1 di sensibilità degli acquiferi.

Relativamente all'aspetto sismico, l'area risulta ricadere in classe di pericolosità 1 e, conseguentemente, per l'intervento si esprime una fattibilità sismica S.1.

Ultima modifica 26/07/2022 - 11:03