VIA ANTONIO LOMBARDI - RESIDENZE- DISCIPLINA NORMATIVA AR 52

SEZIONE I - Profili generali dell'intervento

Realizzazione in un lotto intercluso, di un edificio ad uso residenziale.

  • - destinazione d'uso: Residenza.
  • - intervento edilizio: Nuova edificazione.
  • - strumento di attuazione: Intervento edilizio diretto.
  • - prescrizioni:
    • - Nuova edificazione per un massimo di 1500 mq. di SUL;
    • - tipologia a blocco con unico edificio;
    • - numero massimo di piani 5 più 1 piano interrato che può eccedere fino al 75% la sagoma dell'edificio;
    • - numero massimo degli alloggi complessivi 20;
    • - altezza massima a valle mt. 18;
    • - mantenimento dell'attuale area boscata e della fascia ripariale lungo il fosso dell'Acquaviva, prevedendo una gestione orientata all'alto fusto;
    • - gli standard dei parcheggi pubblici e quelli di relazione, devono essere reperiti all'interno dell'area;
    • - la copertura potrà essere prevista a falde inclinate o in piano con l'inserimento di impianti tecnologici (pannelli solari, pompe di calore, ecc.) opportunamente integrati con la struttura edilizia;
    • - Eventuali opere di sostegno dovranno essere previste a basso impatto ambientale (terre armate a faccia verde, ecc.).
Estratto della cartografia che inquadra l'area interessata

SEZIONE II - Fattibilità

Inquadramento cartografico dell'area interessata: visibili i parametri di fattibilità

L'area in oggetto è compresa nella pericolosità geomorfologica 2; pertanto, dato il tipo di intervento, si attribuisce una fattibilità geomorfologica con normali vincoli G.2.

Riguardo alla vulnerabilità degli acquiferi, la zona in oggetto non è classificata come sensibile.

Per quanto riguarda l'aspetto idraulico, la zona di previsione si trova in prossimità del Fosso Acquaviva, che nasce proprio immediatamente a nord dell'area in esame. La documentazione fotografica e topografica della Tav.3 allegata alla relazione "Elementi per la valutazione degli aspetti idraulici" dimostra che l'area di previsione è fuori dal contesto idraulico del corso d'acqua, delimitato così come descritto nella documentazione suddetta. Il limite dell'area edificabile è comunque distanziato 12 m dal corso d'acqua, come evidente nei rilievi topografici, e il corso d'acqua traslato di circa 4-5 m rispetto a quanto evidente nella CTR 1:2.000.

Per quanto riguarda l'aspetto sismico, essendo l'area in classe 3 di pericolosità, in sede di predisposizione del progetto edilizio dovrà essere eseguita una campagna di indagini geofisiche e geotecniche che definisca spessori, geometrie e velocità sismiche al fine di valutare il contrasto di rigidità sismica tra i terreni di copertura e bedrock sismico (S3).

Ultima modifica 26/07/2022 - 11:03