VIALE TOSELLI - EX MARMIFERA- DISCIPLINA NORMATIVA AR 51

SEZIONE I - Profili generali dell'intervento

Riorganizzazione di un'area posta lungo Viale Toselli mediante rottamazione edilizia degli edifici esistenti con un incremento complessivo della SUL pari al 30%.

  • - destinazione d'uso: Direzionale.
  • - intervento edilizio: Demolizione con ricostruzione. Ampliamento.
  • - strumento di attuazione: Intervento edilizio diretto con progetto unitario.
  • - prescrizioni:
    • - ricostruzione per un massimo di 1000 mq. di SUL in unico edificio;
    • - numero massimo di piani 2 più 1 seminterrato;
    • - altezza massima mt. 9;
    • - l'accesso dovrà essere previsto dal piazzale antistante l'edificio di recente costruzione mentre l'uscita sarà localizzata direttamente su Viale Toselli in prossimità del confine sud del lotto;
    • - l'allineamento dell'edificio dovrà essere arretrato il più possibile da Viale Toselli per mantenere la continuità delle superfici a parcheggio con quelle già esistenti a monte;
    • - dovrà essere ricostituita la continuità del filare alberato lungo Viale Toselli;
    • - la copertura dovrà essere prevista in piano con l'inserimento di impianti tecnologici (pannelli solari, pompe di calore, ecc.) opportunamente integrati con la struttura edilizia.
Estratto della cartografia che inquadra l'area interessata

SEZIONE II - Fattibilità

Inquadramento cartografico dell'area interessata: visibili i parametri di fattibilità

L'area in oggetto è compresa nella pericolosità geomorfologica 2; pertanto, dato il tipo di intervento, si attribuisce una fattibilità con normali vincoli G.2.

Riguardo alla vulnerabilità degli acquiferi, la zona in oggetto non è classificata come sensibile.

L'area di intervento ricade per una fascia in pericolosità idraulica 3, definita dagli studi idrologici-idraulici effettuati sul F.Riluogo; in tale porzione di area non è possibile eseguire interventi di nuova edificazione, a meno che non sia prevista la preventiva o contestuale realizzazione di interventi di messa in sicurezza per eventi con tempi di ritorno pari a 200 anni, secondo quanto previsto dal punto 3.2.2 della DPGR n.26/R e dall'art. 6 delle Norme del Bacino Regionale Ombrone. In tale zona compresa in classe 3 di pericolosità idraulica non si assegna fattibilità. La restante area ricade in classe 2 di pericolosità e quindi per le previsioni interne ad essa si attribuisce una fattibilità con normali vincoli I.2. Per quanto riguarda l'aspetto sismico, essendo l'area in classe 3 di pericolosità, in sede di predisposizione del progetto edilizio dovrà essere eseguita una campagna di indagini geofisiche e geotecniche che definiscano spessori, geometrie e velocità sismiche al fine di valutare il contrasto di rigidità sismica tra i terreni di copertura e bedrock sismico (S3).

Dal punto di vista ambientale dovranno essere eseguite le opportune verifiche, così come previsto dall'art. 173 delle NTA.

Ultima modifica 26/07/2022 - 11:03