PIAN DELLE FORNACI- DISCIPLINA NORMATIVA AR 33

SEZIONE I - Profili generali dell'intervento

Intervento di ristrutturazione urbanistica dell'area della ex fornace ed insediamenti artigianali recenti.

  • - destinazione d'uso: industria e artigianato produttivo. Artigianato di servizio. Direzionale. Esercizi di vicinato, bar e ristoranti limitatamente al piano terra. Medie strutture di vendita e vendita all'ingrosso. Residenza.
  • - intervento edilizio: manutenzione straordinaria. Rottamazione urbanistica. Ristrutturazione edilizia per le residenze esistenti.
  • - strumento di attuazione: intervento edilizio diretto per la manutenzione straordinaria (MS) e la ristrutturazione edilizia (RI); piano urbanistico attuativo per la rottamazione urbanistica (ROU). Il tratto di nuova viabilità carrabile ed il parcheggio di progetto individuati nella tavola RU2 potranno essere realizzati indipendentemente dal Piano Attuativo.
  • - prescrizioni:
    • - la destinazione d'uso dovrà prevedere un mix delle seguenti funzioni: artigianale, negozi di vicinato, commercio all'ingrosso, direzionale, ognuna nella misura non inferiore al 15% del totale. La quota residenziale in SUL non potrà superare la consistenza di quella esistente;
    • - il Piano Attuativo avrà come obbiettivo quello di organizzare la progettazione in due distinte aree: una a vocazione terziaria in rapporto diretto con gli insediamenti residenziali adiacenti e l'altra a carattere produttivo e artigianale. La prima dovrà quindi prevedere anche spazi pubblici di relazione e funzioni compatibili (pubblici esercizi, uffici...), mentre per la seconda è indispensabile l'accessibilità differenziata;
    • - alla luce dell'elevato rapporto di copertura esistente, frutto dello sviluppo nel tempo delle esistenti attività, il Piano Attuativo dovrà prevedere soluzioni progettuali che aumentino gli spazi scoperti, riorganizzando le attuali volumetrie.
    • - la viabilità interna dell'intero aggregato dovrà essere realizzata per diversificare i flussi di traffico per la parte di edificato residenziale, da quelli, sul retro, a carattere "produttivo";
    • Gli edifici storici di valore documentale dovranno comunque essere salvaguardati, in particolare quello in muratura di mattoni a facciavista dell'originaria fornace.
Estratto della cartografia che inquadra l'area interessata

SEZIONE II - Fattibilità

Inquadramento cartografico dell'area interessata: visibili i parametri di fattibilità

L'area in oggetto si trova in pericolosità geomorfologica 2; pertanto, dato il tipo di intervento, si attribuisce una fattibilità geomorfologica con normali vincoli G.2.

Riguardo alla vulnerabilità degli acquiferi, la zona in oggetto non è classificata come sensibile.

Relativamente all'aspetto idraulico, la zona di previsione ricade in prossimità di un fosso (senza nome nella CTR 1:2.000) sul quale è stato effettuato uno studio idrologico-idraulico, dal quale emerge che le aree alluvionabili per piene con Tr 30 e 200 anni, che definiscono le aree a pericolosità idraulica 3 e 4 , sono esterne alla zona in oggetto. Tutta l'area di previsione si trova in classe di pericolosità 2, pertanto si attribuisce una fattibilità con normali vincoli I.2.

Per quanto riguarda l'aspetto sismico, essendo l'area in classe 3 di pericolosità, in sede di predisposizione del progetto edilizio, nell'area di ristrutturazione edilizia e di rottamazione urbanistica, dovrà essere eseguita una campagna di indagini geofisiche e geotecniche che definiscano spessori, geometrie e velocità sismiche al fine di valutare il contrasto di rigidità sismica tra i terreni di copertura e bedrock sismico (S.3).

Dal punto di vista ambientale dovranno essere eseguite le opportune verifiche, così come previsto dall'art. 173 delle NTA.

Ultima modifica 26/07/2022 - 11:03