LA LAZZERINA- DISCIPLINA NORMATIVA AR 22

SEZIONE I - Profili generali dell'intervento

Realizzazione di un fabbricato in linea in prosecuzione dell'edificio denominato Casa Lazzerina e parallelo alla strada - Tale manufatto dovrà presentarsi come un elemento compatto e compositivamente come un edificio tradizionale, dove il rapporto tra pieni e vuoti deve tendere a favorire i pieni. Nella parte antistante la strada, dovranno essere realizzati parcheggi di standard e di relazione, con un unico accesso che dovrà servire anche il nuovo edificato. I parcheggi pertinenziali agli alloggi saranno realizzati al piano terra (seminterrato) della costruzione, gli accessi agli stessi dovranno essere posti ai lati del fabbricato ed essere ricavati utilizzando al massimo il dislivello del terreno.

Per il piano garage è ammessa una estensione maggiore del 30% rispetto alla sagoma dell'edificio per consentire la dotazione di parcheggi indicata dalle norme.

L'edificazione rimane condizionata dal passaggio al Comune della proprietà del "Parco del Serraglio" adiacente l'omonima Villa e soprastante l'area dell'intervento di cui trattasi.

  • - destinazione d'uso: Residenze.
  • - intervento edilizio: Nuova edificazione.
  • - strumento di attuazione: Intervento edilizio diretto.
  • - prescrizioni:
    • - SUL massima mq. 900;
    • - numero massimo di piani 3;
    • - numero massimo di alloggi 12;
    • - altezza massima: mt. 9.60
    • - piantumazione di fascia alberata di mitigazione sul lato ovest dell'area a confine con il BSA - la Lazzerina, per una profondità minima di mt. 15,00
    • - realizzazione di un percorso pedonale che dai parcheggi pubblici raggiunga l'area del parco, possibilmente utilizzando tracciati esistenti;
    • - i materiali di finitura del nuovo edificio dovranno armonizzarsi con il contesto naturale e costruito.
Estratto della cartografia che inquadra l'area interessata

SEZIONE II - Fattibilità

Inquadramento cartografico dell'area interessata: visibili i parametri di fattibilità

L'area in oggetto è compresa all'interno della pericolosità idraulica 1, pertanto, dato il tipo di intervento, si attribuisce una fattibilità idraulica I.1.

Relativamente alla pericolosità geomorfologica, è presente un'area marginale in classe 4 (PFME) che corrisponde ad una "frana attiva di scorrimento". In tale zona, dato che è prevista una destinazione d'uso "a verde" si attribuisce una fattibilità 1 (G.1).

L'area di frana sopra citata rientra nella classe 2 di sensibilità degli acquiferi, ma data la tipologia di intervento consentito (piantumazione di alberi) non si crea nessuna interferenza negativa con gli obiettivi di tutela previsti da tale classificazione.

Nell'area circostante il fenomeno franoso, per una fascia di 20 m , è presente un'area a pericolosità geomorfologica 3 (PFE) in cui gli interventi di nuova edificazione o nuove infrastrutture sono subordinati all'esito di idonei studi geologici, idrogeologici e geotecnici finalizzati alla verifica delle effettive condizioni di stabilità ed alla preventiva realizzazione di eventuali interventi di messa in sicurezza (G.3). In particolare, il fenomeno franoso presente nella zona in esame, dai dati in nostro possesso, risulta causato dalla presenza di sorgenti naturali nel tratto intermedio e di monte del versante in oggetto, le cui acque sgorgano nel terreno, creando, nelle zone sub-pianeggianti, dei fenomeni di ristagno, favoriti dalla presenza di materiale poco permeabile.

Gli studi propedeutici alla realizzazione degli interventi previsti, dovranno essere rivolti ad acquisire una stratigrafia del terreno, con i relativi parametri geotecnici ed un monitoraggio della falda acquifera, in modo da escludere un'eventuale interferenza negativa delle opere in progetto con il movimento gravitativo.
Nella restante area di previsione è presente una pericolosità geomorfologica di classe 2, pertanto si attribuisce una fattibilità G.2.

Per quanto riguarda l'aspetto sismico, essendo l'area in classe 3 di pericolosità, in sede di predisposizione del progetto edilizio, nell'area di edificazione, dovrà essere eseguita una campagna di indagini geofisiche e geotecniche che definiscano spessori, geometrie e velocità sismiche al fine di valutare il contrasto di rigidità sismica tra i terreni di copertura e bedrock sismico (S.3)

Ultima modifica 26/07/2022 - 11:03