IL RECUPERO DELL'EX MULINO MURATORI- DOSSIER PROGETTUALE VALUTATIVO - ATI N. 6

Cartografia: le aree d'intervento

SEZIONE I - Profili generali dell'intervento

Il progetto prevede la riqualificazione e il riuso a fini prevalentemente residenziali dell'area produttiva, attualmente dismessa dell'ex Mulino Muratori, che costituisce il nucleo originario di Taverne. L'intervento, che ha la particolarità di trovarsi nella propaggine est di Taverne, in posizione baricentrica tra i due insediamenti di Taverne ed Arbia, rappresenta inoltre l'opportunità per ridisegnare l'ingresso di Taverne da sud-est (dal comune di Asciano e dalla super-strada Siena-Bettole), creando una nuova relazione fisico-percettiva con l'insediamento di Arbia.

Il recupero prevede il mantenimento del complesso originario lungo via Principale e un'ampia accessibilità pubblica all'area, fino ad oggi inaccessibile, attraverso la realizzazione di una piazza, di un'area area verde attrezzata, in parte lungo il bacino artificiale che ripropone il tema dell'antica gora, e di percorsi pedonali, di cui uno protetto di collegamento con la scuola di Presciano.

L'intero intervento è vincolato ad opere di messa in sicurezza dell'area da rischi di esondazioni del torrente Arbia. Vista la complessità della trasformazione sono previste due unità minime di intervento ATI 6.1 e 6.2 rispettivamente a sud e a nord dell'area.

SEZIONE II - Riferimenti quantitativi

TAB. 1 - Dimensionamento complessivo
  Superficie Unità mis.
Superficie Territoriale 31460 mq
Dotazioni Pubbliche min 14885 mq
Verde privato min 7375 mq
Superficie Fondiaria max 9200 mq
TAB. 2 - Dotazioni pubbliche o di uso pubblico minime da garantire
  Superficie Unità mis.
Viabilità locale (Ma) 1295 mq
Mobilità pedonale (Mh) 1745 mq
Parcheggio di cui al D.M. 1444/'68 (Mbr) 1980 mq
Parcheggio di relazione (Mbr) 5385 mq
Verde attrezzato (Va) 7520 mq
TAB. 3 - Prescrizioni inerenti il verde privato
  Superficie Unità mis.
Verde di ambientazione (Vd) min 7375 mq
TAB. 4 - Prescrizioni inerenti le trasformazioni edilizie: aspetti generali
  Superficie Unità mis.
Intevento 1
Superficie fondiaria max 8035 mq
Lotti 8 n.
Superficie Utile Lorda max residenziale 7000 mq
di cui di recupero 7000 mq
Superficie Utile Lorda max di commericale (Tc) 1040 mq
di cui di recupero 1040 mq
Superficie Utile Lorda max di direzionale (Tb) 960 mq
di cui di recupero 960 mq
Edifici max 9 n.
Alloggi max 96 n.
di cui a carattere sociale 48 n.
Piani fuori terra residenziale max 7 n.
Piani interrati o seminterrati max 0 n.
Piani abitabili fuori terra direzionale - commericale max 1 n.
Altezza max a valle vedi tab. 5 m
Tipologia linea  
Distanza dai confini vedi schema prog.  
Distanza dalla strada vedi schema prog.  
Tipo di intervento Piano attutativo  
Intevento 2
Superficie fondiaria max 1165 mq
Lotti 1 n.
Superficie Utile Lorda residenziale max 900 mq
di cui di recupero 900 mq
Edifici max 1 n.
Alloggi max 12 n.
di cui a carattere sociale 6 n.
Piani abitabili fuori terra max 7 (vedi tab.5) n.
Piani interrati o seminterrati max 0 n.
Tipologia linea  
Altezza max a valle 12,7 m
Distanza dai confini vedi schema prog.  
Distanza dalla strada vedi schema prog.  
Tipo di intervento Piano attutativo  
TAB. 5 - Prescrizioni inerenti i singoli lotti: Intervento 1
  Superficie Unità mis.
LOTTO 1
Superficie Fondiaria max 870 mq
Superficie Utile Lorda residenziale max 960 mq
Edifici max 2 n.
Alloggi max 13 n.
Tipologia linea  
Piani fuori terra max 5 n.
Piani interrati o seminterrati max 0 n.
Altezza max a valle 16,1 m
LOTTO 2
Superficie Fondiaria max 475 mq
Superficie Utile Lorda residenziale max 480 mq
Edifici max 1 n.
Alloggi max 7 n.
Tipologia linea  
Piani abitabili fuori terra max 5 n.
Piani interrati o seminterrati max 0 n.
Altezza max a valle 16,1 m
LOTTO 3
Superficie Fondiaria max 1675 mq
Superficie Utile Lorda residenziale max 2060 mq
Edifici max 1 n.
Alloggi max 28 n.
Tipologia linea  /td>
Piani abitabili fuori terra max 7 n.
Piani interrati o seminterrati max 0 n.
Altezza max a valle 22,9 m
LOTTO 4
Superficie Fondiaria max 1290 mq
Superficie Utile Lorda residenziale max 1450 mq
Edifici max 1 n.
Alloggi max 20 n.
Tipologia linea
Pian fuori terra max 5 n.
Piani interrati o seminterrati max 0 n.
Altezza max a valle 16,1 m
LOTTO 5
Superficie Fondiaria max 1540 mq
Superficie Utile Lorda residenziale max 1630 mq
Edifici max 1 n.
Alloggi max 22 n.
Tipologia linea  
Piani abitabili fuori terra max 5 n.
Piani interrati o seminterrati max 0 n.
Altezza max a valle 16,1 m
LOTTO 6
Superficie Fondiaria max 500 mq
Superficie Utile Lorda commerciale max (Tc) 350 mq
Edifici max 1 n.
Tipologia libera  
Piani fuori terra max 1 n.
Piani interrati o seminterrati max 0 n.
Altezza max a valle 3,4 m
LOTTO 7
Superficie Fondiaria max 620 mq
Superficie Utile Lorda commerciale max (Tc) 240 mq
Edifici max 1 n.
Tipologia libera  
Piani fuori terra max 1 n.
Piani interrati o seminterrati max 0 n.
Altezza max a valle 3,4 m
LOTTO 8
Superficie Fondiaria max 1065 mq
Superficie Utile Lorda di residenziale di recupero 420 mq
Superficie Utile Lorda commerciale di recupero max (Tc) 450 mq
Superficie Utile Lorda direzionale di recupero max (Tb) 960 mq
Alloggi max 6 n.
Piani abitabili fuori terra max 6 n.
Piani interrati o seminterrati max 0 n.
Altezza max a valle quella esistente  

SEZIONE III - Dotazioni pubbliche e di verde privato da garantire: prescrizioni

Prescrizioni per le dotazioni pubbliche e di uso pubblico

- Realizzazione di un percorso pedonale di uso pubblico che attraversa l'intervento residenziale, l'area verde attrezzata e prosegue verso la scuola di Presciano;

- Realizzazione di uno spazio pedonale di uso pubblico che degrada dalla strada verso l'interno dell'area residenziale; su tale corte si aprono le attività direzionali e di servizio e si prevede la realizzazione di una galleria aperta; si dovrà inoltre prevedere l'accessibilità parziale delle coperture delle attività direzionali e di servizio da destinarsi a terrazze e tetti giardino;

- Realizzazione di un'area a verde attrezzato lungo l'antica gora che viene ripristinata creando un bacino artificiale; tra gli obiettivi oltre a quello estetico ricreativo, l'opportunità di creare una riserva d'acqua a fini irrigui. Un'altra area di verde attrezzato è prevista sul limite nord dell'intervento al margine della Siena-Bettolle

- Dotazione di un sistema di parcheggi e di un numero adeguato di posti auto per contenere la funzione residenziale e quelle direzionali e di servizio; si prediligono soluzioni con pavimentazioni permeabili almeno per l'area di sosta e l'inserimento di vegetazione per l'ombreggiamento.

Prescrizioni per il verde privato:

- Realizzazione di ampie aree di verde di ambientazione al margine della Siena-Bettolle e della strada di Presciano, di cui sono previste delle modifiche del tracciato in previsione del nuovo ponte sul fiume Arbia, per ridurre l'impatto acustico derivante dal traffico veicolare.

SEZIONE IV A) - Prescrizioni e indicazioni progettuali per gli interventi edilizi

I due interventi edilizi dovranno presentare un'adeguata uniformità formale e stesse prestazioni in termini di efficienza energetica adottando soluzioni che favoriscano il corretto soleggiamento, un'adeguata inerzia termica, sistemi di ombreggiamento per il periodo estivo e l'impiego di sistemi di captazione dell'energia solare (produzione di energia elettrica e acqua sanitaria calda) opportunamente integrati con l'edificio; in tal senso possono essere previste coperture a falde o piane preferibilmente a carattere di tetto giardino (terrazze, manti erbosi, etc.).

Nell'intervento 6.1 la cortina degli edifici che racchiudono la piazza interna devono prevedere dei varchi per favorire la ventilazione naturale, opportuni coni prospettici e percorsi pedonali; tale schema dovrà essere rispettato in particolare all'interno del lotto 1, tra il lotto 3 e 4 (quest'ultimo è in aderenza con il lotto 3 al piano terra ed arretrato ai piani superiori; si veda l'allineamento nello schema grafico) e tra il 4 e il 5.

Inoltre il lotto 3 potrà presentare in prossimità della viabilità una struttura a ponte per un altezza non superiore a due piani.

All'interno della piazza nei lotti 6 e 7 sono collocate le attività di servizio e direzionale; tali edifici di un piano dovranno garantire l'accessibilità anche parziale della copertura; inoltre per favorire forme di aggregazione sociale e punti di sosta dovrà essere predisposta una sorta di galleria coperta di uso pubblico.

L'intervento prevede il recupero dell'edificio dell'ex mulino (lotto 8), per il quale è ammessa la ristrutturazione edilizia di tipo a (Ria).

SEZIONE IV B) - Prescrizioni per la perequazione urbanistica

Dei 108 alloggi realizzabili, almeno 54, dovranno essere destinati a residenza a carattere sociale (edilizia convenzionata) mediante apposita convenzione da stipulare con l'Amministrazione Comunale.

Schema progettuale

SEZIONE VI la valutazione: livelli di coerenza della trasformazione con i riferimenti vigenti (PS, PTC, Codice dei Beni Culturali)

Prestazioni richieste Valutazione di coerenza
1 Caratteri del Piano
1.1 Idea di città All'Art.19 il PS definisce i propri principi ordinatori; tra questi risulta l'obiettivo di perseguire una società urbana più inclusiva in grado di migliorare le opportunità di abitare la città e il territorio; A
1.2 Compensazione ambientale Per gli interventi di trasformazione urbanistica soggetti a piani attuativi o a PCI, che prevedono nuovi consumi di suolo il PS prevede all'Art. 32 interventi di compensazione ambientale. Il RU definisce gli aspetti quantitativi e qualitativi delle compensazioni stesse, assicurando una equivalenza tra superfici da urbanizzare e superfici da rinaturalizzare. A
1.3 Piano Regolatore delle cittine e dei cittini Nella progettazione delle trasformazioni inerenti il Sistema Funzionale della Città e degli Insediamenti Il PS prevede:
Art.35, il soddisfacimento delle esigenze espresse attraverso il PRC2, ed in particolare: la realizzazione di piste ciclabili e di percorsi pedonali di collegamento tra i differenti plessi scolastici e tra i plessi scolastici e le aree verdi, la disponibilità di campi di gioco fruibili in maniera diretta da bambini, ragazzi ed adulti e di luoghi di aggregazione all'aperto dedicati agli adolescenti;
A
2 Componente strategica
2.1 UTOE N9 - strategia di sviluppo territoriale elevazione dell'area da periferia a nucleo urbano polifunzionale; tra le strategie la riqualificazione e il recupero delle area dismessa dell'ex Mulino Muratori. In particolare si intende completare e riqualificare i tessuti esistenti attraverso l'inserimento di nuove quote di edificato, si prevede la riprogettazione degli spazi pubblici e il miglioramento della qualità degli arredi urbani e delle urbanizzazioni. L'aumento dell'offerta abitativa persegue una maggiore articolazione della struttura sociale, attraverso l'inserimento di quote di edilizia sociale, per anziani e studenti. A
2.2 UTOE N9 - azioni gli interventi nelle aree di trasformazione strategiche tra le quali, l'Ex Molino Muratori, prevedono forme di convenzionamento che assicurino la realizzazione di opere di urbanizzazione secondaria e la compensazione del fabbisogno pregresso di opere di urbanizzazione nelle aree esistenti. Inoltre, attraverso opportune forme perequative di tipo ambientale, contribuiscono a garantire la realizzazione dei parchi urbani e territoriali, nonché al mantenimento di superfici a verde alberato o a prato A
3 Componente statutaria
3.1 Invarianti l'area in oggetto non è interessata da invarianti strutturali  
3.2.1 Lo statuto dell'aria (Inquinamento luminoso) Il PS prevede:
Art. 45, l'assunzione degli obiettivi del risparmio energetico nella illuminazione esterna e del contenimento delle emissioni luminose verso l'alto contenuti nella legge reg. Toscana 21 marzo 2000, n. 37.
Art. 151. nella la redazione del Piano Comunale per l'illuminazione Pubblica (PCIP) e del contenimento dell'inquinamento luminoso nelle ATI vengono applicati i criteri tecnici per la progettazione, realizzazione e gestione di impianti di illuminazione esterna contenuti nella legge reg. Toscana n. 39/2005 recante "Disposizioni in materia di energia". Seguono le principali prescrizioni.
  • - l'impiego di sorgenti luminose a vapori di sodio ad alta pressione o comunque di apparecchi illuminanti che consentano un risparmio energetico analogo o superiore;
  • - scelta, per le strade con traffico motorizzato, dei livelli minimi di luminanza e illuminamento consentiti dalle normative UNI 10439;
  • - esclusione per i nuovi impianti l'adozione di sistemi di illuminazione a diffusione libera o diffondenti, o comunque che emettano un flusso luminoso nell'emisfero superiore eccedente il 3% del flusso totale emesso;
  • - limitazione dell'uso dei proiettori ai casi di reale necessità;
  • - adozione di sistemi automatici di controllo e riduzione o spegnimento dei flussi luminosi in determinate fasce orarie, tenendo conto delle esigenze di sicurezza.
A
3.2.2 Lo statuto dell'aria (Inquinamento acustico) Il PS prevede:
Art. 46, il mantenimento delle soglie di attenzione all'interno dei limiti fissati dalla normativa nazionale e regionale, con particolare riferimento alla Classificazione acustica del territorio comunale approvata con delibera del Consiglio comunale n. 121 del 30 maggio 2000;
Art. 49, la verifica del comfort acustico nelle trasformazioni urbanistiche; in particolare le aree interessate da nuove edificazioni in attuazione dei RU sono verificate sotto il profilo del comfort acustico mediante la presentazione obbligatoria di una valutazione di clima acustico
In particolare l'area di intervento rientra tra le aree in classe III ed per una porzione in prossimità della super-strada Siena Bettolle in Classe IV; nella classe III, che si riferisce alle "aree di tipo misto" rientrano le aree urbane con limitata presenza di attività artigianali e con assenza di attività industriali; nella classe IV che si riferisce alle zone con intensa attività umana, rientrano le aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità di popolazione, con elevata presenza di attività commerciali e uffici, con presenza di attività artigianali; le aree in prossimità di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie; le aree portuali, le aree con limitata presenza di piccole industrie.
A
3.3.1 Lo statuto dell'acqua (Vulnerabilità degli acquiferi) Il PS per gli interventi che ricadono in area sensibili di classe 2 prevede:
Art. 54, azioni volte alla limitazione delle infiltrazioni di sostanze inquinanti dovute a attività antropiche
A
3.3.2 Lo statuto dell'acqua (Pericolosità idraulica) Il PS per gli interventi che ricadono in area con classe di pericolosità 3 (pericolosità media) prevede: Art. 59, uno studio anche a livello qualitativo da allegare al RU che illustri lo stato di efficienza e lo schema di funzionamento delle opere idrauliche ove presenti o che comunque definisca il grado di rischio. I risultati dello studio costituiranno l'elemento di base per la classificazione di fattibilità delle previsioni urbanistiche  
3.3.3 Lo statuto del suolo (pericolosità geologica) Il PS per gli interventi che ricadono in area con pericolosità geologica bassa, che definisce come situazioni geologico-tecniche apparentemente stabili, prevede:
Art. 68, indagini geognostiche di supporto alla progettazione edilizia
A
3.4.1 Lo statuto degli ecosistemi e del paesaggio (Sistema di Paesaggio di Fondovalle) Il PS per gli interventi, che ricadono nel Sistema di Paesaggio di Fondovalle, Sottosistema delle pianure alluvionali, prevede:
Art. 72, il contenimento dell'incremento dei suoli artificiali, la previsione per le nuove urbanizzazioni di densità insediative medio-alte e il recupero delle aree e degli edifici dismessi; a compensazione dei processi di trasformazione integrata la creazione di aree pubbliche o aree aperte alla fruizione pubblica;
Art. 76, come misura di compensazione per le aree interessate da interventi di trasformazione integrata l'impianto di una superficie a bosco la cui estensione è stabilita dal RU
A
3.5.1 Lo statuto della città e degli insediamenti (urbanizzato compatto) Il PS per gli interventi, che ricadono nel Sottosistema dell'Urbanizzato Compatto, prevede:
Art.81, il collegamento protetto tra Taverne d'Arbia e la scuola di Presciano, in attuazione del PRC2; il completamento e la riqualificazione dei tessuti esistenti, contenendo il consumo di suolo e favorendo il recupero e il riuso delle aree dismesse; la creazione di luoghi centrali e il rafforzamento delle dotazioni di verde pubblico urbano; l'applicazione di principi perequativi, al fine di assicurare il contestuale perseguimento di interessi pubblici e privati; l'uso di tecnologie e di criteri progettuali finalizzati al risparmio energetico.
Art.84, l'insediamento di nuove funzioni pregiate e il potenziamento di quelle esistenti; riprogettazione degli spazi pubblici; il potenziamento dell'offerta abitativa, garantendo una maggiore articolazione della struttura sociale;
A
4 Vincoli
Vincolo paesaggistico Il riferimento è al Dlgs..42/90 L'intervento rientra tra le aree di notevole interesse pubblico soggette a particolari procedure di controllo, gestione e tutela, così come definito dal D.lgs 42 anno 2004, art 136, Parte III; in particolare si fa riferimento rispettivamente al Decreto ministeriale del 08-08-1985 (G.U. n 197 del 22 agosto 1985) e al Decreto ministeriale del 16-01-1974 (G.U. n 58 del 2 marzo 1974); A

SEZIONE VI - Fattibilità

Scheda grafica della fattibilità

Dal punto di vista geomorfologico l'area di trasformazione ricade totalmente in Pericolosità Media (classe 2); ciò nonostante la tipologia dell'intervento di previsione si prospetta di medio-alto impatto territoriale dato che sono previsti edifici di altezza fuori terra fino a 7 piani. Pertanto si attribuisce fattibilità condizionata G3, con le seguenti prescrizioni: la relazione geologico-tecnica a corredo del Piano Attuativo dovrà essere basata su un'indagine diretta, costituita da sondaggi geognostici spinti fino a profondità significative rispetto al volume di terreno interessato dalle pressioni indotte dalla costruzione, in numero adeguato rispetto alle aree di edificazione, con prelievo di campioni da sottoporre ad analisi di laboratorio, ed installazione di piezometri, per valutare l'eventuale presenza di una falda freatica.

Relativamente al parcheggio scoperto posto nella zona Ovest, a ridosso della scarpata esistente alta circa 12 m, la cui realizzazione comporterà movimenti terra consistenti sia in scavo che in riporto ed opere di contenimento sia a monte che a valle, si attribuisce una fattibilità condizionata G.3. Per esso sono necessarie le seguenti prescrizioni: la relazione geologico-tecnica a corredo del Piano Attuativo dovrà contenere, relativamente a quest'opera, un'indagine diretta costituita da sondaggi geognostici spinti fino a profondità significative rispetto al volume di terreno interessato dalle opere di contenimento e loro fondazioni, in numero adeguato rispetto alla estensione dell'area di edificazione, con prelievo di campioni da sottoporre ad analisi di laboratorio. I parametri geotecnici estratti dalle analisi dovranno essere utilizzati per impostare una verifica di stabilità del versante, che sarà valutato sia nello stato attuale, che nello stato di progetto. Nella relazione geologica a supporto del Piano Attuativo dovrà essere presente il progetto delle opere di sostegno/contenimento della scarpata, che dovranno essere eseguite preliminarmente alla realizzazione dell'intervento.

Data la vicinanza di edifici esistenti a monte rispetto all'area di previsione del parcheggio scoperto, si ritiene necessario che nella relazione del Piano Attuativo siano presenti indicazioni sul monitoraggio da realizzare in fase esecutiva, relativo alla stabilità dei fronti di scavo, delle opere di sostegno e dei fabbricati circostanti.

L'edificio esistente posto lungo la strada, per il quale è previsto un intervento di ristrutturazione, e le aree a parcheggio scoperto a raso, che non prevedono movimenti terra significativi, sono classificate a fattibilità con normali vincoli G.2. Le aree a verde presenti sono classificate a fattibilità senza particolari limitazioni G1.

Relativamente alla sensibilità degli acquiferi, essendo gran parte dell'area in classe 2 di sensibilità degli acquiferi, durante l'esecuzione delle indagini geognostiche, dovrà essere accertata la tipologia dei terreni presenti e dovranno essere eseguite misure piezometriche, al fine di verificare che la presenza della falda e nel qual caso rispettare quanto previsto dall'Art.164 delle NTA. Come misura generale non sono previsti locali interrati o scavi significativi entro la porzione pianeggiante dell'area del comparto edificatorio.

Relativamente all'aspetto idraulico, l'intervento di recupero dell'ex Mulino Muratori ricade interamente in area a pericolosità elevata (classe 3), definita sulla base di uno studio idrologico-idraulico (in Allegato). L'attuazione di tale previsione è pertanto vincolata alla realizzazione di una messa in sicurezza dell'area per eventi con tempo di ritorno pari a 200 anni.

A tale riguardo l'Amministrazione Provinciale, nell'ambito di un progetto di protezione idraulica dell'abitato di Taverne d'Arbia, ha previsto dei rilevati arginali di contenimento lungo la Strada di Presciano (Art. 104 comma 3, delle NTA), il cui progetto preliminare è stato approvato dal Comitato Tecnico di Bacino con nota del 11/08/09, Prot. 217023.

Ai fabbricati e ai parcheggi scoperti ricadenti entro l'area pianeggiante classificata a Pericolosità Idraulica Elevata (PIE), si attribuisce fattibilità condizionata I.3, ovvero la loro realizzazione è subordinata alla messa in opera e collaudo delle opere di messa in sicurezza idraulica di cui sopra. Le opere poste al di fuori dell'area a rischio idraulico sono a fattibilità I.1, pertanto realizzabili senza prescrizioni.

La zona in oggetto ricade in gran parte all'interno dell'area di pertinenza fluviale del Fiume Arbia. A tale riguardo si specifica che tale previsione insiste su una superficie già completamente urbanizzata ed impermeabilizzata, in cui è previsto la riqualificazione ed il riuso, ai fini prevalentemente residenziali, dell'area produttiva, attualmente dismessa, dell'ex Mulino Muratori. In pratica la superficie fondiaria risulta essere totalmente di recupero. Inoltre, le previsioni contenute all'interno dell'ATI 6, risultano essere in sicurezza idraulica rispetto ad eventi alluvionali con Tr=200 anni, dato che la loro attuazione è vincolata alla realizzazione delle opere di protezione previste dall'Amministrazione Provinciale.

Relativamente all'aspetto sismico, essendo l'area in classe 3 di pericolosità , nell'area di concentrazione volumetrica dovrà essere eseguita una campagna di indagini geofisiche e geotecniche che definisca spessori, geometrie e velocità sismiche al fine di valutare il contrasto di rigidità sismica tra i terreni di copertura e bedrock sismico.

Infine, dato che si tratta di riconversione di un sito precedentemente destinato ad attività industriale, con futura destinazione anche residenziale, ai sensi DPGR n.14/R-2004, in fase di predisposizione del Piano Attuativo, dovrà essere certificata l'assenza di contaminazione mediante la redazione di un Piano di indagini Ambientale e la conseguente esecuzione di accertamenti ambientali effettuati sotto controllo dell'ARPAT e della Provincia che attestino il non superamento delle Concentrazioni di soglia di contaminazione (CSC) come definite dal Dlgs n.152/2006. Il livello di approfondimento del Piano di indagini sarà commisurato alla tipologia effettiva delle pregresse attività condotte nel sito interessato.

Ultima modifica 26/07/2022 - 11:03