CASERMA DEI VV. F. VIALE CAVOUR- SCHEDA PROGETTO TU 4

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SEZIONE I - Profili generali dell'intervento

L'area costituisce la testata a nord dell'isolato compreso tra viale Camillo Benso Conte di Cavour, viale Goffredo Mameli e via Palestro caratterizzato da un tessuto urbano di rilevante interesse storico e tipologico. L'intervento prevede il recupero, a fini residenziali, commerciali e direzionali, della caserma del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco. In particolare si prevede il mantenimento dell'edificio storico, realizzato nei primi anni cinquanta, e la demolizione e ricostruzione degli edifici recenti. Tale area da sempre preclusa ai cittadini, vista la funzione speciale, dovrà integrarsi con gli spazi pubblici esterni rendendo fruibile la corte interna.

SEZIONE II - Riferimenti quantitativi

TAB. 1 - Dimensionamento complessivo
  Superficie Unità mis.
Superficie Territoriale 2880 mq
Dotazioni Pubbliche min 1200 mq
Superficie Fondiaria max 2880 mq
TAB. 2 - Dotazioni pubbliche o di uso pubblico minime da garantire
  Superficie Unità mis.
(a + b) Mobilità pedonale (Mh) 1200 mq
TAB. 3 - Prescrizioni inerenti il verde privato
  Superficie Unità mis.
c - Verde complementare (Vc) min 0 mq
TAB. 4 - Prescrizioni inerenti le trasformazioni edilizie: aspetti generali
  Superficie Unità mis.
Superficie Fondiaria max 2880 mq
Interventi 2 n.
Superficie Utile Lorda max di recupero 2700 mq
Edifici max 2 n.
Alloggi max 32 n.
Piani fuori terra max 2 n.
Piani interrati o seminterrati max 1 n.
Distanza dai confini 5 m
Distanza dalla strada 0 m
TAB. 5 - Prescrizioni inerenti i singoli interventi
  Superficie Unità mis.
INTERVENTO 1
Superficie Fondiaria max 1655 mq
Superficie Utile Lorda residenziale max 1450 mq
Alloggi max 20 n.
Superficie Utile Lorda direzionale/commerciale (Tb1), (Tb2), (Tc1) 400 mq
Edifici max 1 n.
Tipologia esistente  
Piani fuori terra max 2 n.
Altezza max a valle esistente m
INTERVENTO 2
Superficie Fondiaria max 1225 mq
Superficie Utile Lorda residenziale max 850 mq
Edifici max 1 n.
Alloggi max 12 n.
Tipologia vedi prescrizioni  
Piani fuori terra max 2 n.
Piani interrati o seminterrati max 1 n.
Altezza max a valle vedi prescrizioni m

SEZIONE III - Dotazioni pubbliche e di verde privato da garantire: prescrizioni

Prescrizioni per le dotazioni pubbliche e di uso pubblico

- (a)Riqualificazione e riorganizzazione dell'area interna scoperta prevedendone la fruibilità pubblica;

- (b) Area di uso pubblico costituente l'affaccio sul viale Goffredo Mameli che si prevede di mantenere;

- Mantenimento dell'accesso pedonale esistente sul viale Camillo Benso Conte di Cavour e realizzazione di un altro, con opportuni collegamenti verticali, sul viale Goffredo Mameli.

SEZIONE IV A) - Prescrizioni e indicazioni progettuali per gli interventi edilizi

- Risanamento conservativo dell'edificio storico, ricadente nell'Intervento 1, per la realizzazione di residenze al piano terra e primo e locali commerciali e/o direzionali al piano terra; la SUL da destinare a commercio e/o direzionale dovrà essere distribuita esclusivamente al piano terra recuperando i sette locali attualmente adibiti al ricovero degli automezzi;

- Demolizione e ricostruzione dell'edificio, ricadente nell'Intervento 2, con destinazione d'uso residenziale; si dovrà prevedere la realizzazione del nuovo edificio, con SUL massima uguale a quella esistente, in continuità con quello storico di pari altezza e profondità mantenendo, al piano terra, l'affaccio esistente sul viale Goffredo Mameli (b);

- Realizzazione di un'autorimessa interrata (max 1 piano), a servizio di tutte le residenze, le attività commerciali e gli uffici, prevedendone l'ingresso e l'uscita dal viale Goffredo Mameli;

SEZIONE IV B) - Prescrizioni per la perequazione urbanistica

- Dovrà essere riservata una quota della produzione edilizia a residenza con finalità sociali, in particolare 4 appartamenti dell'edificio di nuova realizzazione dovranno essere destinati alla residenza in locazione a canone concordato per la durata di almeno 20 anni.

Schema progettuale

SEZIONE V - Fattibilità

Scheda grafica della fattibilità

L'area in oggetto è compresa all'interno della pericolosità idraulica 1, pertanto si attribuisce una fattibilità I.1 a tutte le previsioni. Riguardo alla vulnerabilità degli acquiferi, la zona in oggetto non è classificata come sensibile.

Per quanto riguarda la pericolosità geomorfologica, la zona si trova in classe 2, ma dato che sono previsti degli scavi in prossimità di edifici esistenti per la realizzazione dell'autorimessa interrata, si attribuisce una fattibilità G.3 a tale intervento. Pertanto nella relazione geologico-tecnica necessaria al rilascio del titolo edilizio dovranno accertate le caratteristiche dei terreni, verificata la tipologia di opere di protezione da adottare durante le operazioni di sbancamento e dovranno essere fatte considerazioni sulle eventuali interferenze con gli edifici circostanti. Per gli interventi che prevedono risanamento conservativo (qualora si operi sulla struttura fondale) e demolizione con ricostruzione si attribuisce una fattibilità geomorfologica G.2. La zona destinata a verde ha una fattibilità G.1.

Relativamente all'aspetto geologico si segnala la presenza di un tratto del Bottino di Fonte Gaia, nel settore nord dell'edificio. Da dati in nostro possesso il cunicolo sotterraneo risulta essere presente a circa 12 m dal piano campagna; tuttavia durante la campagna di indagini ed i rilievi preliminari all'esecuzione delle opere occorrerà verificare che l'intervento non interferisca con tale cavità artificiale.

Per quanto riguarda l'aspetto sismico, essendo l'area in classe 3 di pericolosità, in sede di predisposizione del progetto edilizio, nell'area di concentrazione volumetrica, dovrà essere eseguita una campagna di indagini geofisica e geotecnica che definisca spessori, geometrie e velocità sismiche al fine di valutare il contrasto di rigidità sismica tra i terreni di copertura e bedrock sismico (S3).

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Ultima modifica 26/07/2022 - 11:03