AREA DELLA STAZIONE DELL'ISOLA D'ARBIA- DOSSIER PROGETTUALE VALUTATIVO - ATI N. 11

Cartografia: le aree d'intervento

SEZIONE I - Profili generali dell'intervento

L'intervento prevede il completamento della zona industriale esistente, al di là della linea ferroviaria Buonconvento - Monteantico, in un'area pressoché pianeggiante compresa tra la Cassia ed il fiume Arbia.

L'impianto urbanistico dovrà ricalcare quello attuale con la disposizione dei lotti in continuità con quelli esistenti. La viabilità locale sarà garantita da una nuova strada di servizio interna all'area, pressoché parallela al v.le N. Mengozzi, mentre la viabilità principale sarà garantita da un nuovo raccordo collegato a sud al nucleo di Isola d'Arbia e ad ovest al tratto esistente della Cassia in prossimità della rotatoria, tratto previsto, in larga parte, su viadotto per il sovrappasso della linea ferroviaria Buonconvento - Monteantico.

SEZIONE II - Riferimenti quantitativi

TAB. 1 - Dimensionamento complessivo
  Superficie Unità mis.
Superficie Territoriale 263740 mq
Dotazioni Pubbliche min 73730 mq
Verde privato min 105725 mq
Superficie Fondiaria max 80465 mq
TAB. 2 - Dotazioni pubbliche o di uso pubblico minime da garantire
  Superficie Unità mis.
Viabilità locale (Ma) 28125 mq
Mobilità pedonale (Mh) 4725 mq
Parcheggio di cui al D.M. 1444/'68 (Mbr) 11150 mq
Percorso ciclo pedonale (Mg) 5070 mq
Verde attrezzato (Va) 14100 mq
Impianti sportivi all'aperto (So) 9810 mq
Stazione passeggeri (Me) 750 mq
TAB. 3 - Prescrizioni inerenti il verde privato
  Superficie Unità mis.
Verde di ambientazione (Vd) min 105725 mq
TAB. 4 - Prescrizioni inerenti le trasformazioni edilizie: aspetti generali
  Superficie Unità mis.
Lotti 22 n.
Superficie Coperta max 14000 mq
Edifici max 22 n.
TAB. 5 - Prescrizioni inerenti le trasformazioni edilizie: le singole aree
  Superficie Unità mis.
LOTTI da 9 a 20
Superficie Fondiaria max 41647 mq
Superficie Coperta max con destinazione Industria e artigianato produttivo (I1) e commerciale (Tc2) 12060 mq
Superficie Utile Lorda max con destinazione Industria e artigianato produttivo (I1) di cui: 24120 mq
20% con destinazione commerciale, per esercizi specializzati nella vendita esclusiva di merci ingombranti ed a consegna differita (Tc2) 4824 mq
Tipologia edificio industriale/commerciale -
Edifici max 12 n.
Piani fuori terra max 2 n.
Piani interrati o seminterrati max 0 n.
Altezza max a valle 9,0 m
Distanza dai confini 10 (vedi prescrizioni) m
Distanza dalla strada 10 (vedi prescrizioni) m
Tipo di intervento Piano attuativo
LOTTI da 1 a 8 e 21 - 22
Superficie Fondiaria max 38818 mq
Superficie Coperta max con destinazione Industria e artigianato produttivo (I2) 1940 mq
Superficie Utile Lorda max con destinazione Industria e artigianato produttivo (I2) 1940 mq
Tipologia edificio industriale -
Edifici max 10 n.
Piani fuori terra max 1 n.
Piani interrati o seminterrati max 0 n.
Altezza max a valle 5,0 m
Distanza dai confini 10 (vedi prescrizioni) m
Distanza dalla strada 10 (vedi prescrizioni) m
Tipo di intervento Piano attuativo

SEZIONE III - Dotazioni pubbliche e di verde privato da garantire: prescrizioni

Prescrizioni per dotazioni pubbliche o di uso pubblico

- Realizzazione di una strada di uso pubblico a servizio della zona industriale, a doppio senso di marcia di 8 metri minimo che dovrà essere dotata su entrambi i lati di un'area per la sosta parallela, 2 metri per complessivi 250 posti auto circa, di un marciapiede di 1,5 metri, di una fascia piantumata con essenze vegetali autoctone di 1,5 metri sul lato ovest e di 4 metri su quello est. Lungo strada dovranno essere previste, in continuità con la fascia per la sosta parallela, idonee aree destinate alle stazioni ecologiche, opportunamente schermate con siepi ed alberature autoctone. Nella parte terminale a nord è prevista altresì la realizzazione di una rotatoria per l'inversione della marcia, di raggio min. 20 metri, e di un sottopasso ferroviario ciclo-pedonale, di larghezza min. di 5 metri, di collegamento con le nuove attrezzature sportive e con la pista ciclabile prevista lungo il raccordo Isola d'Arbia - Renaccio.

- La viabilità locale anzidetta sarà collegata alla viabilità principale, nuova Cassia, mediante la realizzazione di un raccordo collegato a sud al nucleo di Isola d'Arbia e ad ovest al tratto esistente della Cassia in prossimità della rotatoria. Questo nuovo tratto è previsto per la maggior parte su viadotto per il sovrappasso della linea ferroviaria Buonconvento - Monteantico. La piattaforma stradale sarà costituita da una sezione tipo C1 ai sensi del Decreto Min. Infr. Trasp. 5/11/2001, con corsie di 3.75m, banchine di 1.50m e marciapiedi di almeno 0.75m.

- Realizzazione di quattro aree destinate a parcheggio di uso pubblico a servizio della zona industriale ed all'occorrenza anche dei nuovi impianti sportivi di Borgovecchio per complessivi 400 posti auto circa. Una di queste aree è localizzata nella parte sud dell'ATI ed è prevista a servizio degli Impianti sportivi all'aperto previsti, nonché del nucleo di Isola d'Arbia, delle attività commerciali esistenti e della nuova pista ciclabile, per complessivi 50 posti auto circa. Tale parcheggio dovrà essere messo a sistema con il sovrappasso pedonale della linea ferroviaria Buonconvento - Monteantico. La progettazione dovrà garantire, per tutte le aree previste, l'uso di materiali naturali e permeabili almeno per le aree di sosta (posti auto) e zone alberate per l'ombreggiamento e la mitigazione ambientale; ad integrazione delle alberature potranno essere previste delle strutture leggere (legno, metallo etc.) quale copertura degli autoveicoli e sede di impianti per lo sfruttamento delle energie rinnovabili;

- Realizzazione di un'area pedonale (piazza), antistante la stazione ferroviaria, attrezzata con arredo pubblico per la sosta pedonale ed il relax e dotata di aree verdi alberate;

- Riqualificazione del manufatto della stazione ferroviaria e valorizzazione del percorso ciclo-pedonale esistente (sottopasso) di collegamento fra la nuova area industriale e v.le N. Mengozzi;

- Realizzazione di un sovrappasso pedonale della linea ferroviaria Buonconvento - Monteantico nella parte sud dell'ATI a margine del previsto parcheggio di uso pubblico. La progettazione dovrà garantire l'impiego di materiali naturali quali ad es. il legno ed il metallo e l'utilizzo di strutture leggere parzialmente prefabbricate.

- Realizzazione di un tratto, di circa 1100 metri, della pista ciclabile Poggibonsi - Buonconvento, lungo il margine est della nuova area industriale; dovrà inoltre essere realizzato un percorso ciclo - pedonale di collegamento fra questa pista e quella prevista lungo il raccordo Isola d'Arbia - Renaccio della lunghezza di circa 700 metri;

- Realizzazione di un'area boscata destinata a parco pubblico attrezzato messa a sistema con la piazza antistante la stazione ferroviaria;

- Realizzazione di un campo sportivo scoperto comprensivo degli edifici destinati ad ospitare spogliatoi, locali, servizi connessi e parcheggi di servizio; per il relativo dimensionamento e per le prescrizioni inerenti questo specifico intervento si fa riferimento all'art. 98 c. 3 delle NTA;

- Le dotazioni dei parcheggi per la sosta di relazione, di cui all'art. 40 delle NTA, dovranno essere soddisfatte, in considerazione delle varie destinazioni d'uso, all'interno dei singoli lotti.

Progettazione unitaria delle aree verdi.

Il sistema delle aree verdi – alberature lungo strada, parcheggi, verde pubblico, verde di ambientazione, verde complementare – sarà oggetto di un progetto unitario di paesaggio che, sulla base delle indicazioni del DM 16.01.1974 e del PIT paesaggistico (sub ambito 33c, sezione 3 e 4) e delle tavole B.8.2.04 e B.8.2.05 del PS articoli le differenze componenti al fine di:

  • - assicurare l'impianto di almeno 7 ha di nuove formazioni boschive ai fini specifici di rinaturalizzazione e conservazione della biodiversità, addensate lungo il corso dell'Arbia e dei fossi affluenti, in continuità con le formazioni boschive esistenti e mantenendo l'efficienza delle reti scolanti (obiettivi 6.1., 6.2. e 6.4. scheda paesaggio ambito 33c sez. 3 PIT);
  • - progettare i margini dell'insediamento in funzione dei diversi contesti (linea ferroviaria, strade in viadotto, altra viabilità, pista ciclabile) anche al fine di attenuare l'impianto paesaggistico delle strutture più elevate (obiettivi 14.5. e 19.5. scheda paesaggio ambito 33c PIT);
  • - dotare di alberi di alto fusto le aree di verde pubblico e le aree più accessibili di verde di ambientazione;
  • - coordinare il disegno e la composizione della vegetazione urbana (viali, parcheggi) al disegno dei margini e a quello delle aree boscate (obiettivo 19.4 scheda paesaggio ambito 33c sez. 3 PIT).

Il progetto di paesaggio sarà corredato da uno specifico programma di gestione da includere nei dispositivi convenzionali.

Prescrizioni per il verde privato:

- Aree dove si prevede la rinaturalizzazione del terreno con la piantumazione di essenze vegetali autoctone per la costituzione di un'ampia area boscata di mitigazione ambientale e di riduzione dell'impatto del costruito sull'ambiente naturale circostante; in particolare dovrà essere garantita una fascia alberata in filari, della profondità minima di 10 metri, lungo i confini che delimitano l'area industriale per la schermatura dei capannoni.

- Realizzazione di percorsi pedonali alberati di uso pubblico (larghezza minima 5 metri) di separazione fra i vari lotti e di collegamento fisico con i marciapiedi e percettivo con l'area di ambientazione e con il contesto costruito e naturale; dovrà inoltre essere realizzato un percorso pedonale alberato di collegamento con il Parco fluviale lungo il fiume Arbia;

- Nella realizzazione delle trasformazioni è da prevedersi l'impianto anticipato della vegetazione arborea di progetto (pre-verdissement) con modalità compatibili con lo svolgimento delle attività di cantiere;

- Eventuali opere di sostegno, dovranno essere previste a basso impatto ambientale, (terre armate a faccia verde etc.).

SEZIONE IV - Prescrizioni e indicazioni progettuali per gli interventi edilizi

- La progettazione dovrà rispettare il carattere tipologico e formale del tessuto preesistente, rilevati e avvallamenti del terreno dovranno essere valorizzati e diventare elementi di progetto limitando i movimenti di terra. In particolare dovranno essere previsti capannoni isolati, allineati lungo la nuova strada di servizio, rivestiti con materiali naturali di colorazione tipica della tradizione locale (terra di Siena etc.). Le coperture dovranno essere previste in piano e dotate di un manto erboso praticabile (tetto giardino) e/o di impianti tecnologici per lo sfruttamento delle energie rinnovabili (pannelli solari: fotovoltaici e termici, pompe di calore etc.) opportunamente integrati alla struttura edilizia. Ogni lotto dovrà essere delimitato verso l'interno da una fascia alberata, della profondità minima di 3 metri, per la piantumazione di essenze vegetali autoctone (alberature e siepi).

- I lotti dal n. 1 al n. 8 compresi ed il n. 21 e 22 saranno destinati allo stoccaggio di materiali e quindi caratterizzati da ampi spazi non costruiti; eventuali tettoie dovranno essere realizzate in continuità con il manufatto principale con materiali prefabbricati e facilmente smontabili (legno, metallo etc.) coperti con falde in piano o inclinate opportunamente integrate agli impianti per lo sfruttamento delle energie rinnovabili. Le colorazioni dei materiali dovranno rispettare i cromatismi predominanti presenti nel manufatto principale e/o nel contesto costruito.

- In considerazione della fascia di rispetto di 30 metri dal binario della linea ferroviaria, la nuova edificazione nei lotti n. 9, 11 e 13 dovrà garantire la distanza di 12 metri dal confine est.

- La nuova edificazione nei lotti n. 15, 16, 17 e 18 dovrà invece rispettare la distanza di 5 metri dai confini nord e sud; in considerazione di questa distanza la fascia alberata sopra citata viene ridotta alla profondità minima di 1 metro.

Schema progettuale

SEZIONE VI la valutazione: livelli di coerenza della trasformazione con i riferimenti vigenti (PS, PTC, Codice dei Beni Culturali)

Prestazioni richieste Valutazione di coerenza
1 Caratteri del Piano
1.1 Aree di trasformazione integrata All'Art. 18. il PS specifica che le aree di trasformazione integrata sono finalizzate alla realizzazione di insediamenti caratterizzati da una molteplicità di funzioni la cui disciplina comporta il ricorso a piani attuativi o, in casi di particolare rilevanza al PCI. A
1.2 Politiche per gli insediamenti produttivi ed il turismo Gli indirizzi delle politiche per gli insediamenti produttivi ed il turismo sono costituiti dal rafforzamento del ruolo di Siena nel contesto provinciale, attraverso una riorganizzazione e riqualificazione dei servizi ed il potenziamento delle comunicazione, anche mediante la promozione del pieno utilizzo delle aree produttive esistenti.  
1.3 Compensazione ambientale Per gli interventi di trasformazione urbanistica soggetti a piani attuativi o a PCI, che prevedono nuovi consumi di suolo il PS prevede all'Art. 32 interventi di compensazione ambientale. Il RU definisce gli aspetti quantitativi e qualitativi delle compensazioni stesse, assicurando una equivalenza tra superfici da urbanizzare e superfici da rinaturalizzare.; A
2 Componente strategica
2.1 UTOE N. 9 – Città dell’Arbia - Strategia di sviluppo territoriale La "Città dell'Arbia" è assurta a polo urbano di assoluto rilievo per l'entità degli interventi previsti, e per la qualità della progettazione integrata che si vuole sviluppare, attraverso una serie di interventi che interconnettano fisicamente e funzionalmente i centri di Taverne, Abbadia e Isola e le aree industriali di Isola e Renaccio.
Tale strategia si basa sulla realizzazione del Parco fluviale intercomunale dell'Arbia (in collaborazione con i Comuni di Monteroni d'Arbia, Asciano e Castelnuovo), come connettore fisico tra le funzioni, spazio di loisir per gli insediamenti, corridoio ecologico principale per la rinaturalizzazione.
L'incremento del rango urbano delle frazioni di Taverne d'Arbia e di Isola d'Arbia avviene attraverso la previsione di addizioni residenziali e di nuovi servizi di base (anche in coordinamento con i comuni limitrofi), la collocazione di servizi di pregio, il rafforzamento degli insediamenti produttivi, il completamento della rete viaria (Nuova Cassia e collegamento tra le aree industriali di Isola e Renaccio), il rafforzamento del TPL e l'incremento delle connessioni basate su parchi territoriali.
Al rafforzamento degli insediamenti produttivi corrisponde anche una maggiore articolazione funzionale, in consonanza con la tendenza già in atto, attraverso l'inserimento di superfici per il terziario commerciale, direzionale e di servizio alla persona e l'allontanamento delle funzioni incompatibili o incongruenti.
Il livello di mobilità viene migliorato attraverso la realizzazione della metropolitana leggera, il completamento della "Nuova Cassia", che libera il centro di Isola dal traffico pesante, la separazione dei flussi veicolari nelle aree industriali e commerciali di nuova formazione, nello sviluppo dell'intermodalità nei pressi delle nuove stazioni della metropolitana di superficie e nella realizzazione della nuova strada che collegherà l'area industriale di Isola d'Arbia con la S.P. Traversa Romana-Aretina n.136. Il parco fluviale dell'Arbia diventa invece il luogo privilegiato della mobilità leggera, attraverso la realizzazione di percorsi pedonali e ciclabili che interconnettono gli insediamenti. Tra questi, assume particolare rilievo la pista ciclabile Poggibonsi-Buonconvento, che attraversa tutta l'UTOE.
A
2.2 UTOE N. 9 - azioni L'incremento residenziale nel quadrante sud-est del comune di Siena, in particolare nelle frazioni di Taverne e Isola, viene perseguito attraverso la realizzazione di circa 1270 alloggi, distribuiti principalmente tra le frazioni di Isola e Taverne e nell'ambito del nuovo polo multifunzionale gravitante attorno alla stazione di Isola Scalo.
Il rafforzamento delle funzioni di eccellenza è perseguito attraverso il trasferimento dello Stadio e del Palazzetto dello sport all'interno dell'area prevista per la realizzazione di un centro sportivo polivalente funzionale sia a livello sovracomunale sia alla popolazione a Sud del Comune. In tale area, per ottimizzare l'uso delle urbanizzazioni sarà prevista la collocazione di strutture temporanee legate alla cultura e allo spettacolo. La realizzazione di servizi per la cultura e lo spettacolo nell'edificio dell'Ex Idit, insediamento di nuove funzioni commerciali e di funzioni maggiormente compatibili con l'area industriale di Isola.
Gli interventi nelle aree di trasformazione strategiche dell'Ex Molino Muratori, del nuovo Stadio e dell'Ex Nannini sono realizzati attraverso lo strumento del Piano Complesso d'Intervento (PCI), prevedendo forme di convenzionamento che assicurino la realizzazione di opere di urbanizzazione secondaria e la compensazione del fabbisogno pregresso di opere di urbanizzazione nelle aree esistenti. Inoltre, attraverso opportune forme perequative di tipo ambientale, contribuiscono a garantire la realizzazione dei parchi urbani e territoriali, nonché al mantenimento di superfici a verde alberato o a prato, mantenendo le percentuali di COS vegetale minimo stabilite nel RU.
Il PS istituisce il Parco dell'Arbia, con funzione di collegamento tra Taverne e Isola e di connettore ecologico in continuità con il Parco del Bozzone. A questo scopo, le forme di perequazione atte a perseguire i livelli di Coefficiente di Occupazione dello Spazio del verde previsti dal RU possono prevedere trasferimenti di superfici a vegetazione arborea nell'ambito del Parco Fluviale. Nell'ambito del parco urbano viene completata la Pista ciclabile Poggibonsi-Buonconvento e si prevede la realizzazione di percorsi ciclo-pedonali che garantiscono sia il collegamento interno (Taverne-Isola), sia quello con le frazioni dei comuni confinanti (Arbia e Ponte a Tressa). Tali percorsi sono attrezzati e segnalati anche ai fini dell'escursionismo naturalistico.
Il RU e il PGTU, nell'ambito delle loro attribuzioni, individuano le nuove fermate della metropolitana leggera nelle zone di Ruffolo e Taverne, nel punto di incrocio tra le linee Siena-Chiusi e Siena-Buonconvento, ad Isola. In prossimità di tali fermate sono previste aree per la sosta e nuovi parcheggi scambiatori, oltre all'integrazione con il sistema del TPL.
Il completamento della "Nuova Cassia", liberando il centro di Isola dal traffico pesante, richiede la riprogettazione degli spazi pubblici (marciapiedi, spazi verdi...), così come deve essere ripensato lo svincolo in uscita dal raccordo autostradale Siena-Bettolle in prossimità di Ruffolo, nell'ambito della progettazione del lotto "0" che, con quattro corsie, connetterà la Siena - Grosseto con la Siena - Bettole, dando continuità a dette viabilità ed elevandole al rango di Strade di Grande Comunicazione.
Ai fini del ripristino delle reti ecologiche, lungo le nuove infrastrutture (collegamento Isola-Renaccio e nuova Cassia) sono previste delle fasce di ambientazione sistemate con alberi e cespugli.
Nelle aree industriali e commerciali di nuova formazione si prevede la separazione dei flussi veicolari di attraversamento da quelli di penetrazione.
A
3 Componente statutaria
3.1 Le invarianti Il PS considera la Cassia un "Percorso di interesse storico-paesistico - strada asfaltata" e all'Art. 39 definisce i percorsi selezionati nella Tav. C5.01 rappresentativi della rete di fruizione storica del territorio senese, nonché espressione attuale di elevati livelli di armonia ed equilibrio con i contesti paesaggistici attraversati.
1. Le prestazioni non negoziabili sono costituite:
  1. a) dalla intangibilità dei tracciati, da mantenersi nella configurazione attuale o da ripristinarsi in base alla documentazione storica;
  2. b) dalla garanzia della fruizione pubblica.
2. I tracciati sono riferimenti privilegiati:
  1. a) per la realizzazione di aree di sosta atte a consentire la fruizione dei paesaggi circostanti;
  2. b) per la realizzazione di sentieri pedonali e ciclabili che, anche diramandosi dai tracciati stessi, consentano la fruizione di beni storico-architettonici, paesaggistici e ambientali.
Le trasformazioni fisiche da realizzarsi nei tracciati viari sono consentite nei limiti fissati dai seguenti commi.
3. Sono consentite esclusivamente le opere di manutenzione ordinaria e straordinaria che non alterino la sezione ed il tracciato originari.
4. Le aree di sosta sono realizzate utilizzando sedimi già esistenti, senza sbancamenti, movimenti di terra o contenimenti che alterino i rapporti esistenti tra sede viaria ed immediato contesto.
5. Le piste ciclabili sono realizzate utilizzando il sedime stradale esistente oppure sentieri complanari anch'essi esistenti.
Art. 44. La tutela della biodiversità: le reti ecologiche 1. Sono invarianti strutturali i corridoi fisico-biologici costituiti dai corsi d'acqua e dalla vegetazione igrofila contigua, così come individuati nella Tav. C.5.01.
2. Le prestazioni assegnate riguardano:
  1. a) il mantenimento della continuità ambientale sia nei corpi idrici che nella vegetazione e nei cigli di sponda;
  2. b) il mantenimento della connettività tra elementi non fisicamente contigui;
  3. c) il mantenimento di mosaici territoriali coerenti con l'eterogeneità potenziale e con gli aspetti determinati dalla presenza compatibile della storia umana;
  4. d) la tutela degli ambienti acquatici;
  5. e) la non trasformabilità delle aree a fini insediativi, infrastrutturali od impiantistici, con le eccezioni di cui al successivo co. 3.
3. La realizzazione di eventuali manufatti di attraversamento dei corsi d'acqua oppure di difesa idraulica è subordinata alla garanzia del mantenimento della continuità ambientale, da conseguirsi anche attraverso la predisposizione di specifiche misure di mitigazione e compensazione delle trasformazioni indotte.
4. Viene perseguita la istituzione di aree protette comprensive degli habitat fluviali, anche in coordinamento con i comuni limitrofi.
A
3.2.1 Lo statuto dell'aria (Inquinamento luminoso) Art. 45. Il PS assume gli obiettivi del risparmio energetico nella illuminazione esterna e del contenimento delle emissioni luminose verso l'alto contenuti nella L.R.T. 21 marzo 2000, n. 37. Il perseguimento di questi obiettivi è affidato al Piano Comunale per l'Illuminazione Pubblica (PCIP).
Art. 151. nella la redazione del PCIP e del contenimento dell'inquinamento luminoso nelle ATI vengono applicati i criteri tecnici per la progettazione, realizzazione e gestione di impianti di illuminazione esterna contenuti nella legge reg. Toscana n. 39/2005 recante "Disposizioni in materia di energia". Seguono le principali prescrizioni.
  • - l'impiego di sorgenti luminose a vapori di sodio ad alta pressione o comunque di apparecchi illuminanti che consentano un risparmio energetico analogo o superiore;
  • - scelta, per le strade con traffico motorizzato, dei livelli minimi di luminanza e illuminamento consentiti dalle normative UNI 10439;
  • - esclusione per i nuovi impianti l'adozione di sistemi di illuminazione a diffusione libera o diffondenti, o comunque che emettano un flusso luminoso nell'emisfero superiore eccedente il 3% del flusso totale emesso;
  • - limitazione dell'uso dei proiettori ai casi di reale necessità;
  • - adozione di sistemi automatici di controllo e riduzione o spegnimento dei flussi luminosi in determinate fasce orarie, tenendo conto delle esigenze di sicurezza.
A
3.2.2 Lo statuto dell'aria (Inquinamento acustico) Il PS prevede:
Art. 46, il mantenimento delle soglie di attenzione all'interno dei limiti fissati dalla normativa nazionale e regionale, con particolare riferimento alla Classificazione acustica del territorio comunale approvata con delibera del Consiglio comunale n. 121 del 30 maggio 2000 e con misure conseguenti inerenti:
  • - la regolamentazione delle attività in deroga ai limiti;
  • - la previsione di specifici requisiti nel Regolamento Edilizio e nel Regolamento di Polizia urbana;
  • - la definizione delle attività soggette a presentazione di valutazione di impatto acustico;
  • - gli interventi di bonifica acustica da prevedere nell'ambito del Piano comunale di risanamento acustico.
Il confort acustico dei nuovi insediamenti è garantito dalle verifiche prescritte all'Art. 49, in particolare le aree interessate da nuove edificazioni in attuazione dei RU sono verificate sotto il profilo del comfort acustico mediante la presentazione obbligatoria di una valutazione di clima acustico, mentre la realizzazione di nuove infrastrutture viarie è subordinata alla presentazione obbligatoria di una valutazione di impatto acustico e, se necessario, alla realizzazione di modellazioni del suolo e schermi vegetali in grado di assicurare agli insediamenti limitrofi, anche di progetto, un comfort acustico coerente con la Classificazione acustica del territorio comunale.
In particolare l'area di intervento rientra per la maggior parte nella classe V (aree prevalentemente industriali) e nella classe IV (aree di intensa attività umana) oltre ad essere interessata dalla fascia di rispetto delle reti viarie esistenti e di progetto.
A
3.2.3 Lo statuto dell'aria (Inquinamento elettromagnetico) Art. 47. il PS assume come obiettivo prestazionale in materia di inquinamento elettromagnetico quello di minimizzare l'esposizione della popolazione. L'obiettivo viene perseguito attraverso il Piano di razionalizzazione delle emissioni elettromagnetiche (PREE) approvato con delibera del Consiglio comunale n. 240 del 23 luglio 2003 ed ai suoi periodici aggiornamenti nonché garantendo un periodico diffuso controllo degli impianti esistenti e la diffusione dei risultati degli stessi. A
3.2.4 Lo statuto dell'aria (Inquinamento atmosferico) Art. 48. il PS assume l'obiettivo di contenere entro i limiti di legge i livelli di inquinamento atmosferico: assicurando l'operatività dei monitoraggi, attraverso misure di controllo degli scarichi in atmosfera sia delle aziende che dei sistemi di riscaldamento civili, attraverso la regolamentazione del traffico, da operarsi attraverso il Piano generale dei trasporti urbani (PGTU), approvato con delibera del Consiglio comunale n. 616 del 25 ottobre 2000 e da adeguarsi in coerenza con le prescrizioni e gli indirizzi contenuti nell'art. 152 delle presenti NTA. A
3.3.1 Lo statuto dell'acqua (Vulnerabilità degli acquiferi) L'intervento previsto ricade in un'area priva di vincoli. A
3.3.2 Lo statuto dell'acqua (Pericolosità idraulica) Relativamente all'aspetto idraulico le carte di pericolosità del PS sono state aggiornate in seguito ai risultati degli studi idraulici eseguiti nell'area in oggetto, pertanto si rimanda alle nuove perimetrazioni di pericolosità idraulica ed alle relative prescrizioni presenti nella Fattibilità idraulica allegata. A
3.3.3 Lo statuto del suolo (pericolosità geologica) Il PS per gli interventi che ricadono in area con pericolosità geologica bassa, che definisce come situazioni geologico-tecniche apparentemente stabili, prevede:
Art. 68, indagini geognostiche di supporto alla progettazione edilizia
A
3.4.1 Lo statuto degli ecosistemi e del paesaggio (Sistema di Paesaggio di Fondovalle) Il PS per gli interventi, che ricadono nel Sistema di Paesaggio di Fondovalle, Sottosistema delle pianure alluvionali, prevede:
Art. 72, l'incremento della consistenza e la continuità dei boschi igrofili ed in generale della vegetazione autoctona, il contenimento dell'incremento dei suoli artificiali, la previsione per le nuove urbanizzazioni di densità insediative medio-alte e il recupero delle aree e degli edifici dismessi, il mantenimento, ed ove possibile il ripristino, della maglia agraria originaria e della rete scolante, reintroducendo elementi vegetali, lineari di suddivisione dei campi (siepi, filari, etc.); a compensazione dei processi di trasformazione integrata la creazione di aree pubbliche o aree aperte alla fruizione pubblica, gestite con finalità di protezione ambientale e di rafforzamento della rete ecologica. Nel Sottosistema delle Pianure Alluvionali è da promuoversi la costituzione di parchi pubblici fluviali che associno finalità di protezione collegate con la conservazione della vegetazione autoctona con funzioni ricreative e di connessione tra insediamenti urbani e produttivi.
Il PS all'Art. 76 detta i criteri di gestione e prescrive che, le aree di trasformazione ricadenti nei Paesaggi di Fondovalle sono individuate dal RU privilegiando, a parità di requisiti funzionali, le aree che presentano uno o più dei seguenti requisiti: collocazione nel Sottosistema delle Alluvioni Collinari, assente o moderato rischio idraulico, elevato grado di alterazione pregresso della tessitura agraria originaria.
Come misura di compensazione per le aree di nuova urbanizzazione previste da interventi di trasformazione integrata è da prevedersi l'impianto di una superficie a bosco la cui estensione è stabilita dal RU.
A
3.5.1 Lo statuto della città e degli insediamenti (Sottosistema delle Aree miste) Art. 89. il Sottosistema delle Aree Miste comprende l'insieme delle aree che ospitano funzioni commerciali, artigianali e dei servizi, sviluppatesi generalmente nelle aree di fondovalle.
Sono comprese in questo sottosistema le aree di Massetana, Cerchiaia, Toselli-Due Ponti, Renaccio, Isola d'Arbia.
Il PS assume per questo Sottosistema i seguenti obiettivi:
  • promuovere il rafforzamento del sistema produttivo locale anche mediante la realizzazione di accordi con i comuni contermini, finalizzati a conseguire più efficienti livelli di specializzazione a scala territoriale;
  • promuovere il pieno utilizzo ed il rafforzamento delle aree produttive di Isola, Renaccio e Cerchiaia;
  • riqualificare la struttura insediativa attraverso il miglioramento della dotazione di opere di urbanizzazione e il trasferimento di attività produttive non compatibili con l'attuale ubicazione;
  • migliorare la accessibilità con il TPL e la sosta, anche in funzione di una maggiore integrazione tra attività produttive e commerciali, soprattutto nelle aree soggette a più intensa frequentazione;
  • incrementare la separazione tra flussi veicolari e traffico merci, nonché tra flussi di attraversamento e di penetrazione, anche attraverso il potenziamento e la realizzazione di viabilità di servizio.
Art. 106. Disciplina del Sottosistema delle aree miste
  • - Nelle zone industriali e artigianali, commerciali e direzionali esistenti, il RU favorisce la formazione di percorsi interni attraverso la realizzazione di una continuità tra i singoli lotti.
  • - Il RU individua le aree ove sviluppare il sistema produttivo con una limitata offerta aggiuntiva di nuovi insediamenti.
  • - Il RU individua le aree da sottoporre a pianificazione attuativa per la riqualificazione della struttura insediativa attraverso il miglioramento della dotazione infrastrutturale e la separazione tra flussi veicolari.
  • - Il RU assume, per il riassetto del sottosistema delle aree miste, in presenza di destinazione commerciale i criteri ed i requisiti della programmazione urbanistica riferiti al settore commerciale, contenuti in particolare nel d.lgs n. 114/98, nella D.C.R. n. 233/1999 e nel Codice del commercio della Regione Toscana ex LR 28/05.
A
3.5.2 Lo statuto della città e degli insediamenti (Sottosistema dell'Insediamento Rurale Diffuso) Art. 87. il sottosistema dell'Insediamento Rurale Diffuso ricomprende sia insediamenti a struttura complessa, caratterizzati da forte articolazione e specializzazione tipologica e funzionale dell'edificato e degli spazi aperti, sia insediamenti elementari isolati - storici e recenti - diffusi sul territorio.
- Sono compresi in questo sottosistema gli insediamenti diffusi nel territorio aperto che non formano sistemi di insediamenti riconoscibili o riconducibili ai filamenti del territorio aperto.
- Il PS assume per questo Sottosistema i seguenti obiettivi: favorire la conservazione del patrimonio edilizio di valore storico-architettonico attraverso il recupero degli edifici, tutelare e riqualificare il patrimonio edilizio rurale - sia storico che recente - con attenzione al rapporto con il contesto ed agli insediamenti di qualità, favorire il mantenimento delle attività agricole, compatibilmente con le esigenze dei sistemi e sottosistemi idi paesaggio in cui si inseriscono, recuperare gli edifici storici non utilizzati a fini agricoli, per destinarli a funzioni residenziali, mantenendone o ripristinandone le caratteristiche tipologiche originarie, incentivare l'eliminazione di elementi precari o incongrui.
Art. 104. Disciplina del Sottosistema dell'Insediamento Rurale Diffuso
Il RU disciplina il sottosistema dell'insediamento rurale diffuso, così come individuati nella Tav. C.5.0.4. sia sulla base degli obiettivi di cui all'art. 87 che , sulla base dei contenuti dello Statuto degli ecosistemi e del paesaggio, nonché in funzione della disciplina dei beni storico-architettonici del territorio aperto.
A
3.5.3 Lo statuto della città e degli insediamenti (Sottosistema dell'Urbanizzato Compatto) Art. 84. il Sottosistema dell'Urbanizzato Compatto comprende gli insediamenti nati nel dopoguerra intorno alla città consolidata, nonché le principali frazioni che, a partire dagli anni Cinquanta, hanno registrato uno sviluppo incrementale delle aree urbanizzate e della popolazione. Sono compresi in questo sottosistema i quartieri di Acquacalda, Petriccio, Vico Alto, San Miniato, Poggiarello, Scacciapensieri, viale Bracci e le frazioni di Taverne d'Arbia e Isola d'Arbia.
Il PS assume per questo Sottosistema i seguenti obiettivi:
  • - ricucire, completare e riqualificare i tessuti esistenti sia attraverso la progettazione delle aree libere sia con l'inserimento di nuove quote di edificato in aderenza o prossimità agli attuali perimetri urbani;
  • - perseguire l'incremento del rango urbano delle frazioni di Taverne d'Arbia e di Isola d'Arbia, utilizzando una pluralità di strumenti quali la previsione di addizioni residenziali e di nuovi servizi di base (anche in coordinamento con i comuni limitrofi), la collocazione di servizi di pregio, il rafforzamento degli insediamenti produttivi, il completamento della rete viaria, il rafforzamento del TPL e l'incremento delle connessioni basate su parchi territoriali;
  • - creare o valorizzare luoghi centrali sia attraverso la progettazione o riprogettazione degli spazi pubblici, sia attraverso il miglioramento della qualità degli arredi urbani e delle urbanizzazioni;
  • - potenziare l'offerta abitativa, con particolare ricorso a tipologie edilizie che garantiscano una maggiore articolazione della struttura sociale;
  • - arricchire il mix funzionale tramite l'insediamento di nuove funzioni pregiate e il potenziamento di quelle esistenti;
  • - allontanare le funzioni incompatibili o incongruenti;
  • - favorire la sostituzione di quote di edificato di bassa qualità;
  • - migliorare i livelli di mobilità attraverso una migliore separazione dei flussi veicolari (di attraversamento, di penetrazione) e lo sviluppo della intermodalità;
  • - potenziare la rete del trasporto pubblico assicurando i collegamenti tra i parcheggi scambiatori e le aree di destinazione, tenendo conto delle possibili forme di intensificazione e riorganizzazione del TPL su ferro;
  • - realizzare parchi territoriali con funzione di connettivo tra gli insediamenti compatti ed a servizio dell'intera comunità senese.
Art. 101. Disciplina del Sottosistema dell'Urbanizzato Compatto
- Nelle aree perimetrate come PIC o nelle nuove espansioni si prevedono forme di convenzionamento che assicurino la realizzazione di opere di urbanizzazione secondaria.
- Il RU e il PGTU, nell'ambito delle loro attribuzioni, individuano le nuove fermate della metropolitana leggera, le aree per la sosta in prossimità dei nodi delle reti del TPL, i nuovi parcheggi scambiatori e le modalità di collegamento tra questi e le aree di destinazione.
- Sono da istituirsi i parchi rurali di Vico Alto, con funzione di collegamento tra San Miniato e Vico Alto, di Torre Fiorentina, con funzione di collegamento tra Vico Alto e Lo Stellino-Viale Sclavo, il Parco delle Coste, connesso al Petriccio, e il Parco dell'Arbia, con funzione di collegamento tra Isola e Taverne.
- Nelle aree di trasformazione e negli insediamenti esistenti devono essere individuate aree con caratteristiche di centralità che valorizzino l'identità dell'insediamento e migliorino la qualità dei rapporti sociali, attraverso la progettazione o riprogettazione degli spazi pubblici e il miglioramento della qualità e degli arredi urbani e delle urbanizzazioni.
A
4 Vincoli
Vincolo paesaggistico L'intervento rientra in prevalenza tra le aree di notevole interesse pubblico soggette a particolari procedure di controllo, gestione e tutela, così come definito dal D.lgs 42 anno 2004, art 136, Parte III; in particolare si fa riferimento al Decreto ministeriale del 16-01-1974 (G.U. n. 58 del 2 marzo 1974); A

SEZIONE VI - Fattibilità

Scheda grafica della fattibilità

Relativamente alla vulnerabilità degli acquiferi, la zona di trasformazione non è classificata come sensibile.

Dal punto di vista geomorfologico, l'area in oggetto ricade totalmente in classe di pericolosità geomorfologica 2. Pertanto si attribuisce fattibilità con normali vincoli G.2 alle previsioni comprendenti gli edifici industriali, alla viabilità locale ed ai parcheggi, mentre si attribuisce fattibilità G.1 al percorso ciclabile ed alle aree a verde.

Relativamente all'aspetto idraulico i perimetri di allagabilità inerenti il Fiume Arbia sono definiti con studi idrologici-idraulici già approvati dall'Autorità di Bacino. Nella fase del Regolamento Urbanistico tali verifiche sono state integrate tenendo conto dei fossi in destra idraulica che attraversano l'area di previsione e che sono il Fosso Fossatone e il Fosso Santa Lucia (Studi idraulici in allegato).

Gli interventi di nuova edificazione dei fabbricati e la realizzazione dei parcheggi a raso sono previsti in area appartenente alla classe 1 di pericolosità idraulica, pertanto la fattibilità idraulica di tali interventi e senza particolari limitazioni I.1. La viabilità in progetto attraversa i due fossi sopra citati, pertanto, in parte, ricade in aree classificate a pericolosità idraulica 3 e 4. In relazione a tale intervento si assegna una fattibilità condizionata I.3, ovvero in fase di Piano Attuativo la progettazione della viabilità in corrispondenza degli attraversamenti di tali corsi d'acqua, dovra tener conto delle verifiche idrauliche nello stato di progetto e dimensionare le opere d'arte in sicurezza idraulica e senza aumentare il rischio idraulico a monte e a valle delle opere stesse. In tale fase occorre specificare che le opere dovranno avere una franco in altezza di almeno 1 m rispetto al livello di piena con Tr pari a 200 anni e l'ingombro delle spalle dovrà essere esterno alle aree alluvionabili per Tr pari a 200 anni. In ogni caso gli attraversamenti della viabilità in progetto in corrispondenza del Fosso Fossatone e del Fosso Santa Lucia saranno soggetti al nulla osta da parte dell'ufficio provinciale competente. La restante viabilità locale si trova in classe 1 di pericolosità idraulica, pertanto si assegna una fattibilità senza limitazioni I.1.

Sul lato est dell'area industriale in progetto sono presenti delle aree in classe 3 e 4 di pericolosità idraulica, in cui è prevista la realizzazione di un'area a verde e di una pista ciclabile. Per quanto riguarda la zona a verde non si prevedono prescrizioni e si attribuisce una fattibilità I.1, mentre relativamente al percorso ciclabile la fattibilità idraulica e condizionata I.3, con prescrizioni differenziate in base al tipo di progetto che verrà presentato in fase di Piano Attuativo. Nel caso che la quota della pista ciclabile sia superiore al battente idraulico della piena con tempo di ritorno pari a 200 anni (ovvero sia superiore alla quota di 171,29 m s.l.m a monte e superiore a 170,06 a valle, come evidenzia lo studio effettuato sul F.Arbia da Ing. L.Castellani) non sono necessari studi idraulici ma dovrà essere dimostrato che l'ingombro della nuova viabilità ciclabile (che in questo caso sarebbe eseguita su rilevato) non crei una aumento di rischio idraulico nella zona immediatamente a valle; in tale caso la fattibilità della pista ciclabile è I.3. Nel caso che il suddetto percorso sia realizzato a livello del piano di campagna attuale (quota di progetto ≤ a 170 m s.l.m.) dovrà essere dimostrato che tale intervento non crei un aumento di pericolosità nell'area a valle e sarà necessario adottare misure idonee a ridurre la vulnerabilità idraulica

In ogni caso gli attraversamenti della pista ciclabile in corrispondenza del Fosso Fossatone e del Fosso Santa Lucia saranno soggetti al nulla osta da parte dell'ufficio provinciale competente.

L'area di trasformazione ricade in parte all'interno dell'area di pertinenza fluviale del Fiume Arbia, anche se corrisponde perlopiù alla zona di previsione a verde e quindi non andrà ad influenzare la permeabilità dell'area. Relativamente alle previsioni edificatorie, solo una piccola fascia in corrispondenza del Fosso Fossatone, dove è prevista la viabilità locale della nuova zona industriale, rientra in questo ambito. Data l'esiguità della superficie interessata si considera ininfluente sulla naturale esondabilità del corso d'acqua. Relativamente all'aspetto sismico, essendo l'area in classe 3 di pericolosità, nell'area destinata ai nuovi edifici industriali ed alla viabilità locale, in sede di predisposizione del progetto edilizio dovrà essere eseguita una campagna di indagini geofisiche e geotecniche che definisca spessori, geometrie e velocità sismiche al fine di valutare il contrasto di rigidità sismica tra terreni alluvionali e bedrock sismico (S.3). Si attribuisce fattibilità S.2 alle previsioni comprendenti i parcheggi a raso, mentre si attribuisce fattibilità S.1 al percorso ciclabile ed alle aree a verde.

Ultima modifica 26/07/2022 - 11:03