Norme Tecniche di attuazione del Regolamento Urbanistico

Consolidamento della Strada Comunale di Terrensano e Belcaro- approvazione del 14.01.20 (vigente)

Capo I La rete stradale e i parcheggi

Art. 139 L'integrazione e la razionalizzazione della viabilità

1. Il RU indica nelle tavole RU2 ed RU3 gli interventi prioritari per l'integrazione e razionalizzazione della mobilità veicolare. Gli interventi di maggiore complessità sono guidati da Schede Progetto della reticolarità (Rp) contenute nell'Allegato 2 delle presenti NTA.

2. Sono opere da realizzarsi conformemente a quanto riportato nelle tavole RU2 ed RU3:

  • - (Rp4) Parcheggio via Bonci
  • - (Rp6) Nuovo terminal bus
  • - (Rp8) Rotatoria Tognazza
  • - (Rp9) Rotatoria Braccio
  • - (Rp10) Rotatoria Fontebecci
  • - (Rp11) Rotatoria via Giovanni Paolo II - Fontebecci
  • - (Rp12) Rotatoria via Giovanni Paolo II - SS 222
  • - (Rp15) Parcheggio scambiatore Siena nord
  • - (Rp16) Collegamento via Lombardi - via Donizetti STRALCIATA
  • - (Rp17) Parcheggio Edificio Lineare piazzale
  • - (Rp18) Rotatoria Uncinello
  • - (Rp19) Parcheggio CUS S. Miniato
  • - (Rp20) Mobilità interna PEEP S. Miniato
  • - (Rp21) Parcheggio via Grandi
  • - (Rp22) Collegamento impianti sportivi Acquacalda
  • - (Rp23) Parcheggio obitorio ospedale Le Scotte
  • - (Rp24) Circonvallazione ospedale Le Scotte STRALCIATA
  • - (Rp25) Parcheggio pronto soccorso ospedale Le Scotte STRALCIATA
  • - (Rp26) Strada di raccordo in strada di Ventena
  • - (Rp27) Mobilità cimitero dell'Osservanza
  • - (Rp28) Rotatoria Botteganova
  • - (Rp29) Parcheggio Valli Circolo
  • - (Rp30) Parcheggio viale Europa
  • - (Rp32) Rotatoria Pescaia - Battisti
  • - (Rp35) Mobilità nuovo edificio in via Vivaldi
  • - (Rp36) Mobilità lottizzazione via Vivaldi
  • - (Rp37) Mobilità interna viale Toselli
  • - (Rp38) Rotatoria Toselli - Maestri del Lavoro
  • - (Rp39) Rotatoria Toselli - Aretina - S. Regina
  • - (Rp40) Rotatoria SS 73 Levante - Europa
  • - (Rp42) Eliminazione rotatoria Ruffolo
  • - (Rp43) SGC Grosseto - Fano: lotto zero
  • - (Rp44) Strada di raccordo PEEP Cerchiaia - Istieto
  • - (Rp46) Parcheggio POR Cerchiaia
  • - (Rp47) Rotatoria Cassia Sud - Massetana Romana
  • - (Rp48) Mobilità interna lotto in Massetana Romana (in parte compresa nella scheda TU 30)
  • - (Rp49) Parcheggio scambiatore Tufi
  • - (Rp50) Rotatoria Massetana Romana - Strada di Cerchiaia
  • - (Rp51) Strada di Cerchiaia: miglioramento alla viabilità
  • - (Rp52) Strada di Cerchiaia: nuova viabilità (in parte compresa nella scheda TU 9)
  • - (Rp53) Nuova Cassia
  • - (Rp56) Rotatoria Pian delle Fornaci
  • - (Rp57) Mobilità interna Pian delle Fornaci (compresa nella scheda TU 21)
  • - (Rp58) Collegamento Costalpino
  • - (Rp59) Rotatoria Fangonero
  • - (Rp60) Rotatoria via Principale - Aldobrandeschi
  • - (Rp61) Collegamento strada Principale - via S. Isidoro
  • - (Rp62) Strada di collegamento nuovo stadio - via Landucci
  • - (Rp63) Parcheggio Cerchiaia
  • - (Rp64) Strada di raccordo Isola - Renaccio
  • - (Rp65) Parcheggio Laterino
  • - (Rp66) Rotatoria Renaccio
  • - (Rp67) Mobilità nuovi lotti Cassia Sud
  • - (Rp70) Variante S. Miniato
  • - (Rp71) Parcheggio ex pesa viale Sardegna
  • - (Rp72) Parcheggio Pian d'Ovile
  • - (Rp74) Rotatoria parcheggio Mens Sana
  • - (Rp75) Collegamento Abbadia di Renaccio -Taverne d'Arbia
  • - (Rp76) Parcheggio S. Andrea
  • - (Rp78) Parcheggio campo sportivo Taverne d%u2019Arbia
  • - (Rp79) Consolidamento della strada comunale di Terrensano e Belcaro

3. Indicazioni particolari:

  1. a) (Rp4) Parcheggio via Bonci
    • - Realizzazione di parcheggio pubblico in struttura, per assolvere alle funzioni sia di parcheggio di attestazione che di parcheggio a servizio dei residenti di San Prospero in relazione all'istituzione dell'ARU. Tale parcheggio è funzionale all'organizzazione della mobilità e della sosta prevista con la futura definizione del Parco urbano del Rastrello (ATI 5). Il manufatto, su due livelli di cui uno interrato e uno seminterrato, sfruttando il dislivello esistente tra Viale Vittorio Veneto e il sottostante parcheggio a raso, si svilupperà planimetricamente mantenendo in linea di massima l'ingombro del piazzale attuale.
    • - intervento edilizio: Nuova edificazione.
    • - strumento di attuazione: Intervento edilizio diretto.
    • - prescrizioni:
      • - numero di posti auto 250 circa;
      • - piani interrati 1;
      • - piani seminterrati 1;
      • - accesso e uscita organizzati da Via Bruno Bonci;
      • - piano di copertura inerbito ed attrezzato come punto sosta e belvedere sulla città;
      • - fronte sulla valle studiato con particolare cura per quanto concerne le proporzione tra pieni e vuoti nonché l'uso dei materiali al fine di mitigare l'impatto visivo dal lato della città;
      • - collegamenti pedonali con il soprastante Viale Vittorio Veneto e con il quartiere di San Prospero;
      • - il progetto dovrà prevedere l'utilizzo di tecniche e tecnologie innovative o comunque di fonti energetiche rinnovabili.
  2. b) (Rp6) Nuovo terminal bus

    La realizzazione del nuovo terminal bus su via Lombardi rappresenta un intervento strategico nell'ambito del nuovo assetto urbanistico e di mobilità integrata, in particolar modo nell'area della stazione.
    Lo studio di fattibilità dell'intervento stesso è stato approvato con Del. G. C. n° 132 del 18/03/2009; pertanto le caratteristiche e gli obiettivi dell'intervento sono contenuti negli elaborati dello studio stesso.
    Il nuovo asse pedonale autostazione-piazzale Rosselli-edificio lineare-Antiporto rappresenterà un elemento centrale del nuovo sistema di mobilità e collegamenti.
    Nell'ambito del sistema del trasporto pubblico locale su gomma la nuova autostazione sarà riservata quasi esclusivamente alle linee extraurbane, ma allo stesso tempo avrà un ruolo centrale anche per le linee urbane, ad esempio come capolinea per la navetta di collegamento Stazione-Policlinico.

    • - intervento edilizio: Nuova edificazione.
    • - strumento di attuazione: Intervento edilizio diretto.
    • - prescrizioni:
      • - numero di stalli bus non inferiore a 12;
      • - autonoma corsia di ingresso ed uscita rispetto alla viabilità esistente;
      • - un'area accessibile alle auto per carico/scarico passeggeri;
      • - una pensilina o comunque un adeguato sistema di protezione per i passeggeri e per i mezzi;
      • - un edificio, di limitate dimensioni, da destinarsi ai diversi servizi per l'utenza;
      • - l'intervento dovrà essere sviluppato in modo da ridurre al minimo l'impatto acustico dell'autostazione stessa sulle residenze di via De Bosis;
      • - il progetto dovrà prevedere l'utilizzo di tecniche e tecnologie innovative o comunque di fonti energetiche rinnovabili.
      • - il progetto dovrà prevedere la connessione tra TPL su gomma e ferro e mobilità ciclabile;
      • - realizzazione di un parcheggio protetto per le biciclette.
  3. c) (Rp72) Parcheggio Pian d'Ovile:
    • Realizzazione di nuove autorimesse su tre livelli di cui i due inferiori (seminterrati) adibiti a parcheggio privato e quello superiore (a quota copertura) in ampliamento al parcheggio della USL.
    • - destinazione d'uso: Parcheggio coperto di uso privato (seminterrato), parcheggio a raso privato di uso pubblico a servizio della USL.
    • - intervento edilizio: Nuova edificazione.
    • - strumento di attuazione: Intervento edilizio diretto.
    • - prescrizioni:
      • - il volume seminterrato dovrà sfruttare il dislivello tra l'attuale parcheggio USL e il sottostante terreno, in modo da realizzare le autorimesse coperte e la relativa rampa di accesso a quota inferiore rispetto al piazzale della USL, sfruttando la copertura della nuova struttura come parcheggio in continuità ed ampliamento del piazzale esistente;
      • - il dislivello tra la quota del piazzale e quella del piano dei parcheggi seminterrati non potrà essere superiore a mt. 3,50;
      • - particolare attenzione sarà posta all'ingresso del bottino esistente, in modo tale da salvaguardarne gli aspetti funzionali e percettivi e dotandolo di apposito ingresso con servitù di passo per pubblico interesse (opportuno abbocco al tunnel con relativo portone, ecc.);
      • - il parcheggio in copertura (in continuità col piazzale) dovrà essere ceduto alla USL;
      • - la realizzazione dei parcheggi seminterrati sarà subordinata ad atto convenzionale che ne definisca la pertinenzialità.
  4. d) (Rp79) Consolidamento della strada comunale di Terrensano e Belcaro

    Realizzazione di opere di consolidamento e adeguamento della carreggiata della strada comunale di Terrensano e Belcaro.

    • - destinazione d'uso: mobilità e opere connesse.
    • - intervento edilizio: Nuova edificazione.
    • - strumento di attuazione: Intervento edilizio diretto.

4. Sono interventi da realizzarsi in coerenza con le rispettive schede progetto Rp:

  • - (Rp1) Parcheggio Porta Romana
  • - (Rp2) Parcheggio via Garibaldi - Villa Rubini
  • - (Rp3) Parcheggio ex-Sita
  • - (Rp5) Parcheggio "La Veloce"
  • - (Rp7) Ampliamento parcheggio Peruzzi
  • - (Rp55) Viabilità Volte Basse

Art. 140 Impianti di distribuzione dei carburanti (Md)

1. Allo scopo di perseguire l'obiettivo dell'ammodernamento del sistema della distribuzione dei carburanti, il RU, fatte salve le verifiche già effettuate ai sensi dell'art. 1, comma 5, del D.Lgs. n. 32/1998, (Razionalizzazione del sistema di distribuzione dei carburanti, a norma dell'art. 4, comma 4, lettera c della L. n. 59/1997,) nonché quelle ai sensi della L.R. n. 19/2004, (Norme per la razionalizzazione e l'ammodernamento del sistema distributivo dei carburanti), individua i criteri, i requisiti e le caratteristiche delle aree in cui possono essere realizzati i nuovi impianti. Gli accessi ai distributori di carburante sono assimilati a tutti gli effetti ai passi ed accessi carrabili di cui al Codice della Strada ed al D.M. 19/04/2006.

2. I nuovi impianti di distribuzione di carburanti e gli ampliamenti di quelli esistenti possono essere realizzati in tutto il territorio comunale ad eccezione:

  • - delle zone pedonali o zone a traffico limitato in modo permanente all'interno dei centri abitati;
  • - delle aree in prossimità di curve aventi raggio minore od uguale a 100 metri poste all'esterno dei centri abitati e comunque di raccordi longitudinali fra due tratti di strada rettilinei, aventi assi intersecantisi, tali da determinare condizioni di scarsa visibilità;
  • - delle aree in corrispondenza di raccordi convessi (dossi) come definiti all'art. 3 comma 1 punto 41 del vigente C.d.S.;
  • - delle aree al di fuori dei centri abitati in corrispondenza di biforcazioni di strade di uso pubblico e ubicate sulla cuspide delle stesse con accessi su più strade pubbliche;
  • - delle aree a distanza non regolamentare da incroci o accessi di rilevante importanza secondo quanto previsto dagli artt. 22 e 46 del vigente Codice della Strada e dalle Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle intersezioni stradali (D.M 19/04/2006);
  • - dei casi in cui il rifornimento dovrebbe avvenire sulla sede stradale in quanto privi di sede propria.

3. Le condizioni per la realizzazione dei nuovi impianti di distribuzione dei carburanti sono quelle previste dalla vigente normativa regionale del commercio, con le seguenti ulteriori specificazioni tipologiche:

  1. a) vendita al dettaglio di carburanti per autotrazione con locali di superficie non superiore a mq. 40;
  2. b) vendita al dettaglio di carburanti per autotrazione con attività complementari e servizi integrativi (superficie complessiva non superiore a mq. 4.500).

4. Gli impianti di distribuzione carburanti individuati alla lettera a) di cui al precedente comma, possono essere realizzati all'interno dei centri abitati ad eccezione di quelli compresi nelle UTOE 1, 2 e 3.

5. Gli impianti di distribuzione carburanti individuati alla lettera b) di cui al precedente comma sono realizzabili esclusivamente in prossimità delle seguenti strade:

  • - Tangenziale Ovest
  • - SGC n° 78 Grosseto - Fano
  • - Nuova Cassia (tratto Monsindoli - Isola d'Arbia).

6. Gli impianti di distribuzione carburanti esistenti, non siglati con specifica destinazione d'uso "Md" sulle tavole RU2 e RU3, si intendono incompatibili con il contesto urbanistico pianificato, pertanto sono da ritenersi da dismettere e smantellare.

7. I proprietari e i concessionari di impianti dismessi sono tenuti a provvedere alla manutenzione dei manufatti e delle attrezzature restanti sopra e sotto il suolo, in attesa dello smantellamento, al fine di garantire la sicurezza ambientale e strutturale. La manutenzione dell'impianto deve essere effettuata e certificata rigorosamente nelle stesse condizioni dell'impianto in esercizio fino al completo smantellamento.

8. Lo smantellamento e la rimozione prevedono:

  • - la cessazione di tutte le attività complementari e integrative all'impianto;
  • - la rimozione di tutte le strutture e attrezzature presenti all'interno dell'area dell'impianto, sopra e sotto il suolo, da attuarsi secondo la normativa vigente;
  • - lo smaltimento di ogni rifiuto o qualsivoglia materiale ivi reperibile presso i centri autorizzati;
  • - il ripristino dell'area;
  • - la bonifica del sito secondo le specifiche disposizioni e secondo quanto previsto all'art.17 del Decreto Legislativo 22/97, del Decreto Ministeriale 471/99 e del Decreto Legislativo 152/2006 e s.m.i.

Per lo smantellamento dell'impianto, deve essere presentato apposito programma, articolato per fasi temporali da attuarsi entro 24 mesi dalla cessazione dell'attività.

Il Comune verifica l'adeguatezza del programma, l'attuazione del medesimo e adotta i provvedimenti conseguenti, anche ai fini del ripristino delle aree.

Per lo smantellamento deve essere ottenuto specifico atto autorizzativo.

Capo II La rete ferroviaria e il TPL su gomma

Art. 141 Nuovo terminal bus

1. Il RU individua per la realizzazione del nuovo terminal bus l'area indicata con la sigla Rp6 nella tavola RU2. La progettazione del nuovo terminal bus assicurerà la agevole interconnessione con il sottopassaggio della piattaforma ferroviaria , con la stazione, con l'edificio lineare e con la risalita meccanizzata per l'Antiporto di Camollia.

Art. 142 Il potenziamento del TPL su ferro

1. In coerenza con le indicazioni del progetto preliminare della Metropolitana di superficie, il RU individua quali localizzazioni per nuove fermate l'intersezione delle linee Siena-Grosseto e Siena-Chiusi in località Abbadia (all'interno dell'ATI n.10 "Polo Abbadia-Renaccio") e nel tratto a doppio binario in loc. "La Veloce" (zona Due Ponti) indicata con la sigla Rp5 nella tavola RU2.

Capo III La mobilità ciclopedonale

Art. 143 La viabilità pedonale (Mh)

1. Il RU promuove la mobilità pedonale anche associando le trasformazioni urbane alla realizzazione di nuovi tracciati pedonali.

2. I seguenti tracciati sono da realizzarsi sulla base delle indicazioni, da ritenersi prescrittive per quanto riguarda il punto di partenza e il punto di arrivo, contenute nelle tavole RU2:

  • - (Rp13) Ciclopedonale rotatoria Via Giovanni Paolo II
  • - (Rp14) Percorso pedonale SR 73 Levante
  • - (Rp31) Passaggio pedonale Ricasoli - Fonti di Pescaia
  • - (Rp33) Collegamento pedonale Viale Avignone
  • - (Rp34) Percorso pedonale Taverne - Presciano
  • - (Rp41) Ciclabile 1º stralcio
  • - (Rp45) Collegamento pedonale Vico Alto
  • - (Rp54) Percorso pedonale Fiorentina
  • - (Rp68) Passaggio pedonale Ravacciano
  • - (Rp69) Passaggio pedonale Esterna Fontebranda (in parte compreso nella scheda TU 3)
  • - (Rp73) Percorso pedonale s. Marco.
  • - (Rp77) Collegamenti pedonali Parco del Tirassegno.

3. La progettazione dovrà curare in particolar modo la fruibilità e l'accessibilità dei diversamente abili sia nella scelta dei tracciati che nelle modalità di superamento dei dislivelli.

Art. 144 Piste ciclabili (Mg)

1. Il tracciato del progetto definitivo della direttrice ciclopedonale Poggibonsi Buonconvento è indicato nelle tavole RU2 ed RU3.

2. Nell'area urbana le nuove piste ciclabili potranno essere realizzate nelle sedi viarie esistenti, marciapiedi compresi, ovvero nell'ambito degli interventi di riqualificazione della viabilità.

3. Le piste ciclabili previste in adiacenza ai nuovi tratti di viabilità dovranno essere realizzate contestualmente alla infrastruttura viaria e all'interno del verde di ambientazione, curandone la compatibilità con eventuali interventi di ambientazione.

4. Le piste ciclabili potranno essere realizzate nelle fasce di rispetto della viabilità esistente o utilizzando tratti di viabilità pubblica minore. Capo IV Gli impianti e le reti tecnologiche

Capo IV Gli impianti e le reti tecnologiche

Art. 145 Illuminazione e localizzazione antenne TV

1. Nelle aree esterne (private, condominiali o pubbliche) di edifici sottoposti dalla ristrutturazione edilizia alla nuova costruzione, è obbligatorio con i corpi illuminanti siano previsti in modo tale da illuminare in maniera differenziata le zone carrabili da quelle ciclabili/pedonali, ma sempre con flusso luminoso orientato verso i basso per ridurre al minimo le dispersioni verso la volta celeste e il riflesso sugli edifici.

2. Il sito per l'accorpamento delle antenne radio e TV di cui all'art. 120 del PS sarà localizzato sulla base dei seguenti elementi:

  • - assenza, per i cittadini e residenti, di rischi di inquinamento elettromagnetico;
  • - esiti degli studi specifici redatti dall'ARPAT, previa analisi comparativa dei siti idonei;
  • - esiti della valutazione di incidenza dell'opera sul SIR 89 "Montagnola Senese";
  • - esiti di valutazioni specifiche riguardanti gli impatti sul paesaggio e la sicurezza aerea.

Art. 146 Fognature

1. Al fine di soddisfare l'obbligo di idoneo trattamento delle acque reflue nel rispetto dei limiti di cui alla vigente normativa, le nuove previsioni devono essere riferite al sistema complessivo di depurazione dei reflui domestici in relazione al numero di abitanti/equivalenti.

2. Lo smaltimento delle acque reflue, tutte le volte che è possibile, deve avvenire attraverso la pubblica fognatura, nei casi non serviti da fognatura pubblica, lo smaltimento delle acque reflue è regolato dalle norme di igiene e dal Regolamento del Gestore della Fognatura.

3. Al fine di evitare lo smaltimento delle acque reflue al di fuori della pubblica fognatura, l'Amministrazione Comunale prevede lo sviluppo della rete fognaria per consentire l'allacciamento degli insediamenti attualmente non serviti.

Art. 147 L'ampliamento dell'impianto depurazione di Isola d'Arbia e delle Tolfe

1. L'ampliamento degli impianti di depurazione di acque reflue esistenti e la loro messa in sicurezza è consentita previa presentazione di adeguata documentazione che, sulla base delle caratteristiche costruttive dell'impianto o dei relativi dispositivi, dimostri l'assenza di effetti negativi da parte dell'impianto rinnovato sul contesto insediativo.

Ultima modifica 26/07/2022 - 11:02