Norme Tecniche di attuazione del Piano Operativo

Variante per l’ampliamento del policlinico Santa Maria alle Scotte- approvazione del 10.11.23 (vigente)

Art. 67 Discipline generali delle Propaggini del centro storico (PR)

1. Il sottosistema funzionale delle Propaggini è rappresentato dai primi insediamenti che, a partire dalla fine dell'800 e fino agli anni '50, hanno costituito l'espansione della città all'esterno delle mura, lungo la viabilità principale che si dipartiva dalle porte. Sono le parti di città nelle quali sono riconoscibili assetti insediativi consolidati, che organizzano in varia forma i rapporti tra l'edilizia prevalentemente residenziale e la maglia viaria, in una certa continuità con il principio insediativo storico. La funzione prevalente è quella residenziale, con i servizi direzionali e commerciali che nel tempo hanno perso progressivamente spazio e articolazione.

2. Nel sottosistema delle Propaggini del centro storico (PR) la formazione di nuove unità immobiliari è ammessa a condizione che attraverso l'intervento non si dia luogo ad alloggi risultanti di superficie edificata (SE) media inferiore a 60 mq. Sono comunque fatte salve le possibilità di mutamento di destinazione d'uso di unità immobiliari esistenti alla data di adozione del P.O. di dimensione inferiore.

3. Nel sottosistema delle Propaggini del centro storico (PR) sono sempre consentiti, oltre alle destinazioni d'uso ammesse negli articoli di riferimento, compatibilmente alle caratteristiche tipologiche e strutturali dell'edificio, le destinazioni d'uso per spazi, attrezzature e servizi pubblici o di interesse pubblico, come definite al precedente art. 15.

4. Per le funzioni ammesse nel sottosistema delle Propaggini del centro storico (PR), in caso di mutamento della destinazione d'uso e/o di frazionamento degli edifici esistenti, la dotazione minima dei parcheggi privati, di cui all'art. 18, può essere monetizzata, mentre i parcheggi di relazione per le attività commerciali, di cui all'art. 19, devono essere sempre reperiti.

Art. 68 Tessuto delle Propaggini 1 (PR1)

1. Sono insediamenti di impianto otto-novecentesco, con edifici caratterizzati dalla stretta relazione con la strada, spesso con affaccio diretto o comunque allineati; sono presenti e compatibili anche funzioni diverse dalla residenza, soprattutto ai piani terra, quali la funzione commerciale e direzionale e servizi.

2. Agli edifici ed ai relativi spazi aperti appartenenti al tessuto delle Propaggini 1 (PR1) il P.O. attribuisce, in prevalenza, la disciplina di intervento di tipo 3 (t3), salvo i casi specifici individuati con apposita sigla sulle Tavole di P.O.

3. All'interno del tessuto delle Propaggini 1 (PR1), salvo i casi delle specifiche destinazioni d'uso eventualmente attribuite dalle Tavole di progetto del presente P.O., sono consentite le seguenti destinazioni d'uso:

Residenziale (a), Artigianale di servizio (b3), Commerciale al dettaglio in esercizi di vicinato (c1), Direzionale e di servizio limitatamente alle sotto-articolazioni e1, e2, e3 ed e6.

Art. 69 Tessuto delle Propaggini 2 (PR2)

1. Sono insediamenti di impianto otto-novecentesco di elevata qualità architettonica e urbanistica, spesso dovuta alla unitarietà degli interventi; si tratta prevalentemente di tessuti edificati a densità piuttosto bassa, con tipi edilizi a villa/villini, che in alcuni casi danno luogo a quartieri veri e propri e che mantengono la destinazione d'uso quasi esclusiva residenziale.

2. Agli edifici ed ai relativi spazi aperti appartenenti al tessuto delle Propaggini 2 (PR2) il P.O. attribuisce, in prevalenza, la disciplina di intervento di tipo 3 (t3), salvo i casi specifici individuati con apposita sigla sulle Tavole di P.O.

3. All'interno del tessuto delle Propaggini 2 (PR2), salvo i casi delle specifiche destinazioni d'uso eventualmente attribuite dalle Tavole di progetto del presente P.O., sono consentite le seguenti destinazioni d'uso:

Residenziale (a), Direzionale e di servizio limitatamente alle sotto-articolazioni e1, e2, e3 ed e6.

4. In caso di mutamento di destinazione d'uso e/o di frazionamento il reperimento dei parcheggi mancanti non può comportare la riduzione dei giardini di pertinenza.

Art. 70 Tessuto delle Propaggini 3 (PR3)

1. Sono insediamenti per lo più di impianto recente, comunque ad assetto consolidato, con prevalenza di tipologie a blocco e in linea; la destinazione prevalente del tessuto è quella residenziale.

2. Agli edifici ed ai relativi spazi aperti appartenenti tessuto delle Propaggini 3 (PR3) il P.O. attribuisce, in prevalenza, la disciplina di intervento di tipo 5 (t5), salvo casi specifici individuati con apposita sigla sulle Tavole di P.O.

3. All'interno del tessuto delle Propaggini 3 (PR3), salvo i casi delle specifiche destinazioni d'uso eventualmente attribuite dalle Tavole di progetto del presente P.O., sono consentite le seguenti destinazioni d'uso:

Residenziale(a), Direzionale e di servizio limitatamente alle sotto-articolazioni e1, e2 ed e3.

Art. 71 Verde e spazi non edificati delle Propaggini (PR4)

1. Sono le parti non edificate ricadenti all'interno del territorio urbanizzato contigue ai tessuti veri e propri delle propaggini e che costituiscono un significativo fattore di qualità ambientale del sistema insediativo. In genere adibite a usi privati, talora complementari ad attività insediate contigue, o ad usi agricoli di carattere residuale, sono da considerare funzionali alla qualità ecologica degli insediamenti, da conservare anche per la biodiversità e per i servizi ecosistemici che assicurano.

2. In tali aree non è ammessa la realizzazione di nuovi edifici e manufatti né la realizzazione di nuove superfici impermeabilizzate, salvo quanto eventualmente indispensabile alla fruizione pedonale.

3. All'interno delle aree individuate dal P.O. come Verde e spazi non edificati delle Propaggini (PR4) sono ammesse le seguenti utilizzazioni: verde privato (sistemazioni a verde, parchi e giardini), attività ricreative all'aperto, spazi a parcheggio non pavimentati.

4. Il Piano Operativo orienta l'assetto delle aree appartenenti a Verde e spazi non edificati delle Propaggini (PR4) verso assetti morfologici coerenti e riconoscibili, che ne rafforzino il ruolo di complementarità funzionale e paesaggistica agli insediamenti urbani e la capacità di offrire servizi ecologici e qualità estetica alla città. Per gli interventi su tali spazi verdi si devono pertanto adottare i seguenti criteri:

  • limitare l'abbattimento delle alberature in filare, orientando le azioni verso il recupero delle piante meglio conformate e paesaggisticamente rilevanti; sono fatti salvi gli interventi a garanzia della pubblica incolumità, riferiti a problemi di stabilità delle piante o di ordine fitosanitario;
  • incentivare il recupero dei i paesaggi agrari storici e l'adozione di buone pratiche agricole o selvicolturali nelle aree seminaturali o ricolonizzate da specie arboreo arbustive spontanee;
  • incentivare la valorizzazione degli elementi tipici del paesaggio agrario tradizionale, quali:
    • sistemazioni idraulico agrarie,
    • sistemazioni terrazzate con muretti a secco o ciglioni,
    • colture promiscue e oliveti,
    • filari alberati, siepi miste di valore paesaggistico o naturalistico e vegetazione a corredo dei canali di scolo delle acque.
Ultima modifica 24/01/2024 - 14:45