Norme Tecniche di attuazione del Piano Operativo

Variante per l’ampliamento del policlinico Santa Maria alle Scotte- approvazione del 10.11.23 (vigente)

Art. 62 Discipline generali del sottosistema funzionale del Centro Storico (CS)

1. Il Centro Storico di Siena, rappresentato dal sottosistema funzionale CS con le Valli verdi interne alle mura, così come individuati nell'UTOE 1 del Piano Strutturale, è Sito inserito nella Lista del Patrimonio Mondiale Universale dell'Unesco.

2. Nel sottosistema del Centro Storico (CS) la formazione di nuove unità immobiliari residenziali per frazionamento o cambio di destinazione d'uso è ammessa a condizione che attraverso l'intervento non si dia luogo ad alloggi risultanti di una superficie edificata (SE) media inferiore a 60 mq. Sono comunque fatte salve le possibilità di mutamento di destinazione d'uso di unità immobiliari esistenti alla data di adozione del P.O. di dimensione inferiore.

3. Di norma nel sottosistema del Centro Storico (CS) il passaggio alla destinazione residenziale di unità immobiliari non residenziali poste al piano terreno è consentito allo scopo di ripristinare la tipologia originaria degli edifici o per annettere alla residenza spazi prima destinati ad altri usi, mentre il passaggio alla funzione residenziale per la formazione di nuovi alloggi ai piani terra o ai piani seminterrati è consentito a condizione che l'accesso non avvenga direttamente dalla strada pubblica. Nei vani prospicienti alle aree pubbliche si possono prevedere nuovi locali di servizio alla residenza, quali cantine, ripostigli, lavanderie e altri spazi accessori, mentre vani abitabili sono ammessi solo nel caso in cui le finestre prospicenti la pubblica via non consentano l'introspezione.

4. Per le funzioni ammesse nel sottosistema funzionale del Centro Storico (CS), in caso di mutamento della destinazione d'uso e/o di frazionamento degli edifici esistenti, la dotazione minima dei parcheggi privati, di cui all'art. 18, può essere monetizzata, così come possono essere monetizzate le dotazioni richieste per la sosta di relazione a servizio di nuove attività commerciali, di cui all'art. 19. Le autorimesse conteggiate nella dotazione minima dei parcheggi privati - per la sosta stanziale e di relazione -, non possono cambiare destinazione d'uso, pena il venir meno dei requisiti richiesti dal P.O. alle unità immobiliari a cui sono legate. In caso di autorimesse dotate di autonomia funzionale, ovvero non legate al soddisfacimento della dotazione minima dei parcheggi privati, è consentito il cambio d'uso nelle destinazioni d'uso ammesse e alle condizioni dettate dalle presenti Norme.

5. Negli immobili di proprietà sede delle Contrade o delle società di contrada all'interno del Sottosistema funzionale del Centro Storico (CS) - fatta eccezione per le Valli verdi (CS4), nelle quali non è consentito -, limitatamente alle finalità connesse con lo svolgimento delle attività istituzionali, è ammesso l'ampliamento fino al 50% della Superficie Edificata (SE), destinata a tali attività, a prescindere dalla disciplina di intervento attribuita dal P.O. e comunque laddove compatibili con il contesto edilizio storico e congruenti con le discipline per gli specifici tessuti e nel rispetto della tutela degli elementi e delle pertinenze di valore. Tale addizione volumetrica, nel rispetto delle strutture murarie e di fondazione, deve essere realizzata in aderenza ed in continuità con i locali esistenti. Le contrade che si vogliono riservare la possibilità di procedere con più stralci, a monte del primo intervento, devono presentare un progetto unitario di Contrada, che comprenda anche quanto eventualmente previsto al successivo art. 66; in assenza di detto progetto unitario qualunque intervento di addizione volumetrica esaurirà le potenzialità edificatorie ammesse.

Le Contrade che fino ai 10 anni precedenti alla vigenza del Regolamento Urbanistico (6 aprile 2011) hanno utilizzato una disposizione similare dei piani previgenti, dovranno scomputare una quantità pari alla Superficie Edificata (SE) già realizzata.

Art. 63 Tessuto del Centro Storico 1 (CS1)

1. Sono le parti localizzate prevalentemente nelle aree del centro più esterne o comunque non direttamente in contatto con gli assi principali. Nel tessuto del Centro Storico 1 (CS1) si deve mantenere prevalente la funzione residenziale, alla quale possono essere associate le funzioni commerciali, artigianali e direzionali di servizio, finalizzate a rafforzarne la vocazione.

2. Agli edifici ed ai relativi spazi aperti appartenenti a questo tessuto il P.O. attribuisce, in prevalenza, la disciplina di intervento di tipo 2 (t2), salvo casi specifici individuati con apposita sigla sulle Tavole di Piano Operativo.

3. All'interno del tessuto del Centro Storico 1 (CS1), salvo i casi per i quali si prescrivono le specifiche destinazioni d'uso eventualmente attribuite dalle Tavole di progetto del presente P.O., sono consentite le seguenti destinazioni d'uso:

Residenziale (a), Artigianale di servizio (b3), Commerciale al dettaglio in esercizi di vicinato (c1), Direzionale e di servizio (e), in tutte le sotto-articolazioni definite al precedente art. 14.

4. Nel tessuto del Centro Storico 1 (CS1) le attività commerciali di vicinato (c1), sono consentite ai piani superiori solo se in ampliamento ed in relazione con le stesse attività al piano terra.

Art. 64 Tessuto del Centro Storico 2 (CS2)

1. Sono le parti che, collocandosi lungo i crinali principali, vanno a costituire l'immagine della Y rovesciata del centro storico di Siena. Lungo gli assi stradali di crinale si sviluppano le direttrici principali del commercio più frequentati ed attrattivi. Nel tessuto del Centro Storico 2 (CS2) la città antica raggiunge il più consistente grado di plurifunzionalità, caratteristica che deve essere mantenuta e sempre più qualificata.

2. Agli edifici e ai relativi spazi aperti appartenenti a questo tessuto il P.O. attribuisce, in prevalenza, la disciplina di intervento di tipo 2 (t2), salvo casi specifici individuati con apposita sigla sulle Tavole di Piano Operativo.

3. All'interno del tessuto del Centro Storico 2 (CS2), salvo i casi per i quali si prescrivono le specifiche destinazioni d'uso eventualmente attribuite dalle Tavole di progetto del presente P.O., sono consentite le seguenti destinazioni d'uso:

Residenziale (a), Artigianale di servizio (b3), Commerciale al dettaglio (c1 e c2), Direzionale e di servizio (e), in tutte le sotto-articolazioni definite al precedente art. 14.

4. Nel tessuto del Centro Storico 2 (CS2) le attività commerciali di vicinato e di media superficie di vendita (c1 e c2) sono consentite ai piani superiori solo se in ampliamento ed in relazione con le stesse attività al piano terra.

Art. 65 Fabbriche e complessi singolari del Centro Storico (CS3)

1. Si tratta di un insieme di complessi edilizi, aggregati, edifici e altri manufatti emergenti nel tessuto urbano, spesso ubicati in luoghi orograficamante singolari, "fabbriche" di scala differente da quella delle altre strutture tipologiche; le funzioni ospitate negli edifici sono generalmente di interesse collettivo, quali grandi attrezzature pubbliche, complessi religiosi o sedi di istituzioni rappresentative della città.

2. Le fabbriche e complessi singolari del Centro Storico CS3, indicati con riferimento numerico nelle Tavole di Piano Operativo, sono sottoposti alla seguente specifica normativa:

1 - Mercatino rionale di Camollia

Edificio di interesse storico, sorto come rimessa di mezzi adibiti al trasporto collettivo poi riadattato a sede del mercato rionale. Oggetto di una recente ristrutturazione, si configura come un "manufatto polifunzionale" e si presta a molteplici usi.

  • destinazioni d'uso: Servizi culturali (s2b). Servizi sociali e ricreativi (s2e), Servizi amministrativi (s2a);
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1);
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

2 - San Pietro alla Magione

Antico complesso costituitosi intorno alla chiesa di S. Pietro alla Magione, comprendente oratorio, residenze e relativi spazi pertinenziali incluso l'impianto sportivo scoperto.

  • destinazioni d'uso: Servizi religiosi (s2c). Servizi culturali (s2b), Servizi sociali e ricreativi (s2b), Residenza (a);
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1);
    la riorganizzazione degli spazi scoperti adiacenti le mura deve comportare il ripristino del Vicolo di Fichereto fino a Via Malta o la creazione di un collegamento pedonale alternativo al percorso originale;
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto per gli interventi sugli edifici; per la sistemazione degli spazi esterni attigui alle mura, compreso il manufatto su Via Malta coerentemente alle aree verdi e pedonali adiacenti si dovrà prevedere una progettazione unitaria.

3 - Santa Maria delle Grazie

Ex monastero di Santa Maria delle Grazie, detto "delle Convertite", di antico impianto, ma notevolmente rimaneggiato soprattutto sul fronte di via Campansi. Attuale sede dell'Istituto Sacro Cuore di Gesù (scuole e convitto).

  • destinazioni d'uso: Servizi religiosi (s2c). Servizi per l'istruzione di base (s1), Servizi per l'istruzione superiore (s5), Convitto (e4);
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1);
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

4 - Villa Rubini Manenti

Villa risalente al XX secolo che mantiene inalterato il rapporto di valore con il parco circostante.

  • destinazioni d'uso: Servizi per l'assistenza sanitaria (s2f), Servizi culturali (s2b), Servizi sociali e ricreativi (s2b);
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1);
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto; per la sistemazione degli spazi scoperti si dovrà prevedere una progettazione unitaria.

5 - San Domenico

Complesso monumentale costituito dalla basilica, dal convento e da una serie di edifici sorti in adiacenza a questo.

  • destinazioni d'uso: Servizi religiosi (s2c), Servizi per l'istruzione superiore (s5), Servizi culturali (s2b);
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1) per gli edifici sottoposti a vincolo ai sensi della Parte II del D.lgs. 42/2004; disciplina di intervento di tipo 4 (t4) per gli altri edifici;
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

6 - Lavatoi di Fontebranda

Edificio di interesse documentale destinato a lavatoio pubblico. Avendo perso di significato la sua originaria funzione, si presta a più utilizzazioni di carattere collettivo.

  • destinazioni d'uso: Servizi culturali (s2b); Servizi sociali e ricreativi (s2b);
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1);
  • strumento di attuazione: Piano di recupero.

7 - Bottini e Fonti monumentali

I "Bottini" sono una rete di acquedotti sotterranei, che alimentano ancora oggi le Fonti storiche della città. Due sono i rami principali dei bottini, quello più antico il Bottino maestro di Fontebranda, che di trova a notevole profondità e che da Fontebecci porta l'acqua fino alla Fonte di Fontebranda, e il Bottino maestro di Fonte Gaia, realizzato intorno al 1300, che alimenta la fonte di Piazza del Campo, Fonte Gaia e con il trabocco anche altre fonti minori.

Le Fonti monumentali sono:
Fontebranda o Fonte Branda (7a)
Fonte di Follonica (7b)
Fonte Nuova d'Ovile (7c)
Fonte Gaia (7d)
Fonte del Casato (7e)
Fonte San Maurizio o Fonte del Ponte di Romana (7f)
Fonte di Pantaneto (7g)
Fontanella (7h)
Fonte di Porta Giustizia o Fonte della Val di Montone
Fonte del Mercato
Fonte delle Monache
Fonte al Pino o Fonte dell'Orto Botanico
Fonte Caccialupi o Fonte di Porta Tufi o Fonte dei Tufi
Fonte di San Francesco.

  • destinazioni d'uso: Spazi, attrezzature e servizi pubblici o di interesse pubblico (s);
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1);
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

8 - Santa Caterina

Complesso architettonico articolato costituito dal santuario-casa di Santa Caterina, preceduto dal portico dei Comuni, e dall'ex monastero, già tiratoio della lana, ristrutturato con funzione turistico-ricettiva.

  • destinazioni d'uso: Servizi religiosi (s2c), Servizi culturali (s2b), Servizi per l'istruzione di base (s1), Turistico-ricettiva (d1 per la quota già realizzata);
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1);
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

9 - La Sapienza

Complesso costituito dall'antico ed articolato edificio della "Casa della Sapienza", attuale sede della biblioteca comunale, e dalla chiesa di San Pellegrino.

  • destinazioni d'uso: Servizi culturali (s2b); Servizi religiosi (s2c);
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1);
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

10 - Rocca Salimbeni

Sede storica della banca Monte dei Paschi di Siena. Complesso, di origine medievale, risultato dall'aggregazione di diversi edifici.

  • destinazioni d'uso: Direzionale (e1);
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1);
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

11 - San Donato

Complesso formato dall'ex "Abbazia di San Michele al Monte di San Donato", dalla "Chiesa di San Michele all'Abbadia" e dall'"Oratorio dei SS. Chiodi" attualmente utilizzato come cinema.

  • destinazioni d'uso: Servizi religiosi (s2c), Servizi culturali (s2b), Servizi sociali e ricreativi (s2e), Servizi per l'istruzione superiore (s5), Servizi universitari e di alta formazione (s6), Residenza (a), Direzionale (e1);
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1);
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

12 - Istituto Santa Caterina

Complesso costituito dalla Chiesa di Santa Elisabetta della Visitazione e dagli annessi locali del convento, del convitto e della scuola.

  • destinazioni d'uso: Servizi religiosi (s2c), Servizi per l'istruzione di base (s1), Residenza (a), Convitto (e4);
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1);
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

13 - San Francesco

Complesso costituito dalla basilica e dal convento articolato intorno a tre grandi chiostri, attualmente utilizzato come servizi religiosi, sede dell'università e presidio militare.

  • destinazioni d'uso: Servizi religiosi (s2c), Servizi culturali (s2b), Servizi universitari e di alta formazione (s6), Servizi per la sicurezza e la protezione civile (s2a);
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1);
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

14 - Santa Maria in Provenzano

Chiesa monumentale; nei volumi sottostanti la chiesa si trovano i locali della Contrada (sede storica e società).

  • destinazioni d'uso: Servizi religiosi (s2c), Servizi culturali (s2b), Servizi sociali e ricreativi (s2e);
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1);
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

15 - San Cristoforo

Chiesa di impianto romanico e chiostro retrostante la parte absidale. Lo stesso è attualmente racchiuso nel tessuto residenziale.

  • destinazioni d'uso: Servizi religiosi (s2c), Servizi culturali (s2b), Residenza (a), Artigianato di servizio (b3), Esercizi di vicinato (c1), comprese le attività di somministrazione di alimenti e bevande (bar, ristoranti) limitatamente al piano terra;
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1) per gli edifici sottoposti a vincolo ai sensi della Parte II del D.lgs. 42/2004; disciplina di intervento di tipo 2 (t2) per gli altri edifici;
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

16 - San Vigilio

Complesso architettonico costituito dalla chiesa di San Vigilio, dall'ex convento omonimo e da Palazzo Cennini. Dal 1816 è sede dell'Università.

  • destinazioni d'uso: Servizi universitari e di alta formazione (s6), Servizi religiosi, Esercizi di vicinato (c1), comprese le attività di somministrazione di alimenti e bevande (bar, ristoranti) limitatamente al piano terra;
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1);
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

17 - San Martino

Il complesso dell'ex convento si sviluppa in adiacenza alla chiesa di S. Martino e si articola intorno al grande chiostro seicentesco del quale mantiene buona parte degli elementi strutturali d'impianto. L'edificio mostra, in particolare al piano ultimo e sottotetto, porzioni costruite e ricostruite, nelle fasi successive di trasformazione, caratterizzate da evidenti rielaborazioni incongrue.

  • destinazioni d'uso: Residenza (a), anche uffici privati (e1) al piano primo, Servizi per l'assistenza sanitaria (s2f), Servizi religiosi (s2c), Servizi sociali e ricreativi (s2e), Servizi culturali (s2b), Attività artigianali di servizio (b3), Esercizi di vicinato (c1), comprese le attività di somministrazione di alimenti e bevande (bar, ristoranti) limitatamente al pianoterra;
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1);
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

18 - Palazzo Piccolomini

Palazzo rinascimentale sede dell'Archivio di Stato di Siena sin dalla sua istituzione.

  • destinazioni d'uso: Servizi amministrativi (s2a), Servizi culturali (s2b), Residenza (a), Attività artigianali di servizio (b3), Esercizi di vicinato (c1), comprese le attività di somministrazione di alimenti e bevande (bar, ristoranti) limitatamente al pianoterra;
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1);
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

19 - Loggia della Mercanzia

Loggia quattrocentesca con sopraelevazione e corpo di fabbrica su piazza del Campo settecenteschi, attuale sede del Circolo degli Uniti.

  • destinazioni d'uso: Servizi culturali (s2b), Direzionale (e1), Attività artigianali di servizio (b3), Esercizi di vicinato (c1), comprese le attività di somministrazione di alimenti e bevande (bar, ristoranti) limitatamente ai piani accessibili dalle pubbliche vie;
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1);
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

20 - Accademia dei Rozzi

Isolato molto articolato composto da Palazzo Pelecani, sede dell'Accademia dei Rozzi, dall'omonimo teatro e da una porzione di tessuto residenziale che si affaccia su via di Fontebranda.

  • destinazioni d'uso: Servizi culturali (s2b), Servizi sociali e ricreativi (s2e), Direzionale (e1), Residenza (a), Attività artigianali di servizio (b3), Esercizi di vicinato (c1), comprese le attività di somministrazione di alimenti e bevande (bar, ristoranti) limitatamente al pianoterra;
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1) per gli edifici sottoposti a vincolo ai sensi della Parte II del D.lgs. 42/2004; disciplina di intervento di tipo 2 (t2) per gli altri edifici.
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

21 - Duomo

La Cattedrale di Santa Maria Assunta insieme alla torre campanaria, al Battistero, all'edificio della Curia vescovile e al Museo dell'Opera Metropolitana costituisce il più importante e monumentale complesso architettonico a carattere religioso della città.

  • destinazioni d'uso: Servizi religiosi (s2c), Servizi culturali (s2b), Residenza (a), Attività artigianali di servizio (b3), Esercizi di vicinato (c1), comprese le attività di somministrazione di alimenti e bevande (bar, ristoranti) limitatamente ai locali al piano terra in via dei Fusari e in via Monna Agnese;
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1);
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

22 - Palazzo Reale

Un tempo dimora dei Medici, oggi è sede dell'Amministrazione Provinciale, della Prefettura e della Questura.

  • destinazioni d'uso: Servizi amministrativi (s2a);
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1);
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

23 - Palazzo delle Papesse

Edificio quattrocentesco di tipo rinascimentale fiorentino, già sede della Banca d'Italia, poi riattato a museo d'arte contemporanea.

  • destinazioni d'uso: Servizi culturali (s2b), Direzionale (e1);
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1);
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

24 - Palazzo Chigi Saracini

Palazzo molto articolato il cui impianto risale al XIII secolo. Ampliato nei secoli per successive addizioni, attualmente è sede dell'Accademia Musicale Chigiana.

  • destinazioni d'uso: Servizi culturali (s2b), Residenza (a), Esercizi di vicinato (c1), comprese le attività di somministrazione di alimenti e bevande (bar, ristoranti) limitatamente al pianoterra;
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1);
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

25 - Palazzo Pubblico

Complesso costituito da Palazzo Comunale, Torre del Mangia, Magazzini del sale e Teatro dei Rinnovati; costituisce il più importante e monumentale complesso architettonico a carattere civile della città.

  • destinazioni d'uso: Servizi amministrativi (s2a), Servizi culturali (s2b);
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1);
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

26 - Mercato Vecchio

Ampia copertura sorretta da pilastri in laterizio, presente sin dal 1886, legata alla funzione di scambio commerciale della piazza.

  • destinazioni d'uso: Spazi, attrezzature e servizi pubblici o di interesse pubblico (s);
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1) per la struttura originaria; all'interno dell'area coperta è consentita la realizzazione di manufatti in materiali leggeri non collegati alle opere murarie storiche, per esposizioni, manifestazioni, punti di informazione, usi ricreativi e accoglienza;
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

27 - Logge del Papa

Loggia rinascimentale.

  • destinazioni d'uso: Servizi culturali (s2b);
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1);
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

28 - Lavatoi del Mercato

Piccolo manufatto di interesse documentale destinato a lavatoio pubblico; avendo perso di significato la sua originaria funzione, si presta a più utilizzazioni di carattere collettivo.

  • destinazioni d'uso: Spazi, attrezzature e servizi pubblici o di interesse pubblico (s);
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1);
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

29 - Pinacoteca

Gli spazi della Pinacoteca sono situati, sin dal 1932, all'interno di tre palazzi storici adiacenti: Palazzo Bonsignori, Palazzo Bichi Brigidi e Palazzo in via S. Pietro 25-27.

  • destinazioni d'uso: Servizi culturali (s2b), Residenza (a);
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1);
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

30 - Santa Margherita in Castelvecchio

Ex monastero già sede dell'Istituto Tommaso Pendola per i Sordomuti (Pendola femminile); del complesso fa parte l'antica chiesa.

  • destinazioni d'uso: Residenza (a), Direzionale (e1), Servizi culturali (s2b), Servizi sociali e ricreativi (s2e);
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1);
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

31 - Ex Istituto Tommaso Pendola

Edificio, già sede dell'Istituto Tommaso Pendola per i Sordomuti (Pendola maschile), sviluppato intorno ad una corte centrale.

  • destinazioni d'uso: Residenza (a), Servizi culturali (s2b), Direzionale (e1), Servizi universitari (s6);
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1);
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

32 - Istituto Santa Teresa

Complesso articolato, generato dall'aggregazione di più fabbricati; a monte si sviluppa intorno ad un chiostro interno e si affaccia su via San Quirico, mentre a valle l'edificio prospetta su Pian dei Mantellini.

  • destinazioni d'uso: Residenze (a1) per un massimo di 10 alloggi (Pian dei Mantellini), Residenze speciali (a2) (via San Quirico);
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1);
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto (con convenzione per il recupero a fini residenziali).

33 - Ex Convento dei Carmelitani

Complesso costituito dalla chiesa e dall'ex convento del Carmine.

  • destinazioni d'uso: Servizi universitari (s6), Servizi religiosi (s2c), Servizi culturali (s2b), Servizi per l'istruzione superiore (s5), Turistico-ricettivo (d);
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1) per gli edifici sottoposti a vincolo ai sensi della Parte II del D.lgs. 42/2004; disciplina di intervento di tipo 2 (t2) per gli altri edifici;
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

34 - Ex orfanotrofio San Marco

Complesso in cui si concentrano funzioni pubbliche di diversa natura: residenza universitaria nell'ex convento di Santa Marta, archivio storico, scuola materna nell'edificio di testata, servizi amministrativi, parcheggio multipiano e residenza.

  • destinazioni d'uso: Residenze universitarie e collegi (e4), Servizi per l'istruzione di base (s1), Residenza (a), Parcheggi in struttura di uso pubblico (s4b), Servizi amministrativi (s2a), Servizi culturali (s2b), Servizi sociali e ricreativi (s2e);
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1) per gli edifici sottoposti a vincolo ai sensi della Parte II del D.lgs. 42/2004; disciplina di intervento di tipo 2 (t2) per gli altri edifici;
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

35 - Santa Mustiola e Orto botanico

Complesso architettonico costituito dall'ex convento dei Camaldolesi (detto anche della Rosa o Convento di Santa Mustiola), oggi sede dell'Accademia e del museo dei Fisiocritici, dalla chiesa annessa, adibita a biblioteca universitaria, e dal nuovo edificio, sede del Dipartimento di Scienze Ambientali dell'Università. Sul retro del complesso vi sono le strutture e gli spazi dell'orto botanico.

  • destinazioni d'uso: Servizi culturali (s2b), Servizi universitari (s6);
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1) per gli edifici sottoposti a vincolo ai sensi della Parte II del D.lgs. 42/2004; disciplina di intervento di tipo 4 (t4) per gli altri edifici;
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

36 - Ex convento della Maddalena

Complesso architettonico costituito dalla ex chiesa (attualmente aula universitaria), dall'ex convento (scuola e residenza universitaria) e dal recente edificio della palestra della scuola media.

  • destinazioni d'uso: Servizi per l'istruzione di base (s1), Residenze universitarie e collegi (e4), Servizi universitari (s6);
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1) per gli edifici sottoposti a vincolo ai sensi della Parte II del D.lgs. 42/2004; disciplina di intervento di tipo 4 (t4) per gli altri edifici;
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

37 - Sant'Agostino

Ampia area il cui fulcro ruota intorno alla chiesa e all'ex convento di S. Agostino, in cui si concentrano diverse funzioni pubbliche: chiesa, conservatorio di musica, servizi universitari, scuola superiore.

  • destinazioni d'uso: Servizi culturali (s2b), Servizi religiosi (s2c), Servizi per l'istruzione superiore (s5), Servizi universitari (s6), Residenza (a), Giardino e verde attrezzato (s3b);
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1);
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

38 - Casa Lavoro delle Sordomute

Sede di una residenza assistita per anziani.

  • destinazioni d'uso: Servizi per l'assistenza sanitaria (s2f);
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1);
    nell'area individuata nelle Tavole di progetto del P.O. con la sigla ID01.01 vale la disciplina finalizzata all'ampliamento della struttura;
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

39 - S. Girolamo

Complesso di notevoli dimensioni e molto articolato composto da un nucleo più antico (chiesa e convento) e da numerosi corpi di fabbrica più recenti e di minor valore.

  • destinazioni d'uso: Servizi religiosi (s2c), Servizi per l'istruzione di base(s1), Residenza (a);
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1) per gli edifici sottoposti a vincolo ai sensi della Parte II del D.lgs. 42/2004; disciplina di intervento di tipo 3 (t3) per gli altri edifici;
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

40 - Santa Maria dei Servi

Complesso costituito dalla chiesa di Santa Maria dei Servi, dall'ex convento (utilizzato attualmente come sede universitaria e dalla contrada), dall'Oratorio della Santissima Trinità e dai moderni locali di contrada ad esso adiacenti.

  • destinazioni d'uso: Servizi religiosi (s2c), Servizi culturali (s2c), Servizi sociali e ricreativi (s2e), Servizi universitari (s6);
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1) per gli edifici sottoposti a vincolo ai sensi della Parte II del D.lgs. 42/2004; disciplina di intervento di tipo 2 (t2) per gli altri edifici;
    per le attività della Contrada e accogliere il cavallo nei giorni del palio è ammessa l'installazione di un manufatto realizzato con strutture leggere in legno e altezza utile (HU) massima di 3,5 ml., con Superficie Coperta massima di 20 mq.;
    le pareti esterne e gli infissi dovranno essere verniciati con impregnanti o con smalti di tonalità scure, verdi o marroni; la copertura potrà essere a pendenza singola o doppia e realizzata in legno, laterizio o rame; la pavimentazione, semplicemente appoggiata e realizzata con materiali atti a soddisfare le esigenze igieniche, dovrà consentire il deflusso delle acque di lavaggio ed essere munita di griglie di scarico per i reflui, che dovranno essere raccolti in appositi pozzetti ed incanalati per il successivo trattamento nel rispetto delle normative vigenti in materia;
    il manufatto sarà posizionato nella parte est, nell'area verde sotto la sede della Contrada e non potrà interessare l'ambito soggetto a vincolo ai sensi della Parte II del D.lgs. 42/2004 riferito all'ex Commenda di San Leonardo; l'intervento non dovrà comportare nuove pavimentazioni esterne o l'abbattimento di alberature;
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

41 - Collegio Santa Chiara

Complesso architettonico unitario, risalente al XX sec. (ex monastero delle Cappuccine), recentemente ristrutturato come collegio universitario.

  • destinazioni d'uso: Servizi universitari (s6), Residenze universitarie e collegi (e4);
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1);
  • - strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

42 - San Girolamo in Campansi

Complesso formatosi a partire dal XV sec. Dal punto di vista urbanistico ed architettonico è il risultato dei numerosi interventi susseguitisi nel corso degli anni per adattarlo all'uso attuale. La tipica matrice conventuale permane nella chiesa e nei due chiostri.

  • destinazioni d'uso: Servizi per l'assistenza sanitaria (s2f), Servizi religiosi (s2c), Residenza (a) limitatamente alla porzione di fabbricato con l'accesso posto al civico 14 di via Campansi;
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1) per gli edifici sottoposti a vincolo ai sensi della Parte II del D.lgs. 42/2004; disciplina di intervento di tipo 2 (t2) per gli altri edifici;
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto per gli interventi sugli edifici.

43 - Conservatori riuniti femminili

Complesso costituito dagli edifici dei Conservatori riuniti femminili (attualmente ancora utilizzati come convitto) e dall'ex convento di Santa Monaca (scuola media).

  • destinazioni d'uso: Servizi per l'istruzione di base (s1), Residenze universitarie e collegi (e4), Turistico-ricettivo (d);
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1);
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

44 - Palazzo San Galgano e Refugio

Porzione dell'antico complesso dei conservatori femminili riuniti, attualmente sede della Facoltà di Lettere dell'Università.

  • destinazioni d'uso: Servizi universitari (s6), Residenza (a);
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1);
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

45 - Santo Spirito

Complesso costituito dalla chiesa e dall'ex convento di Santo Spirito, attualmente adibito a carcere.

  • destinazioni d'uso: Servizi religiosi (s2c), Servizi per la sicurezza e la protezione civile (s2a);
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1) per gli edifici sottoposti a vincolo ai sensi della Parte II del D.lgs. 42/2004; disciplina di intervento di tipo 2 (t2) per gli altri edifici;
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

46 - Butini Bourke

Ex convento delle Monache di Vita Eterna, attuale sede dell'asilo Butini Bourke. È parte del complesso anche la chiesa di S. Giacinto.

  • destinazioni d'uso: Servizi per l'assistenza sanitaria (s2f), Servizi religiosi (s2c);
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1);
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

47 - Lavatoi di Porta Pispini

Manufatto di interesse documentale destinato a lavatoio pubblico. Avendo perso di significato la sua originaria funzione, si presta a più utilizzazioni di carattere collettivo.

  • destinazioni d'uso: Spazi, attrezzature e servizi pubblici o di interesse pubblico (s);
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1);
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

48 - Santa Maria della Scala

Complesso architettonico molto articolato dal punto di vista planivolumetrico. Costituisce il più importante e monumentale complesso architettonico a carattere culturale della città.

  • destinazioni d'uso: Servizi culturali (s2b), Servizi religiosi (s2c), Esercizi di vicinato e Attività di somministrazione di alimenti e bevande (c1) negli spazi affacciati sulla strada interna, su Piazza del Duomo e via del Fosso di Sant'Ansano, Foresteria (e4);
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1) per gli edifici sottoposti a vincolo ai sensi della Parte II del D.lgs. 42/2004; disciplina di intervento di tipo 4 (t4) per gli altri edifici;
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

49 - Santa Chiara

Ex convento di cui rimane praticamente il solo chiostro essendo stato trasformato sin dall'Ottocento in caserma. Nel complesso vi sono anche i resti della chiesa e due edifici di nessun valore architettonico.

  • destinazioni d'uso: Turistico-ricettivo di tipo alberghiero (d1) per il complesso di valore architettonico e storico-documentale, Direzionale e di servizio limitatamente a servizi privati di interesse sociale e culturale, Spazi, attrezzature e servizi pubblici o di interesse pubblico (s);
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1) per gli edifici sottoposti a vincolo ai sensi della Parte II del D.lgs. 42/2004; disciplina di intervento di tipo 5 (t5) per gli altri edifici; è consentita la demolizione con trasferimento dei crediti edilizi nel caso degli edifici di recente costruzione;
    è inoltre ammessa la realizzazione di un parcheggio pubblico in struttura, finalizzato a liberare le aree stradali di Porta Pispini e via dei Pispini;
    gli spazi aperti saranno destinati a giardini e spazi pubblici attrezzati, valutando la possibilità di collegamento al Fortino del Peruzzi; è consentita la realizzazione di una piscina a servizio delle attività;
  • strumento di attuazione: Piano Attuativo.

52 - Facoltà di Giurisprudenza

Edificio di recente costruzione.

  • destinazioni d'uso: Servizi universitari (s6), Servizi culturali (s2b), Servizi amministrativi (s2a);
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 3 (t3);
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

53 - Fortezza Medicea

Cinquecentesca costruzione a carattere militare, al cui interno sono sistemate una scuola elementare in manufatti di legno, nonché la sede dell'Associazione Siena Jazz. All'interno della struttura principale sono ubicati i locali e gli spazi di servizio dell'Enoteca.

  • destinazioni d'uso: Servizi culturali (s2b), Servizi sociali e ricreativi (s2e), Servizi per l'istruzione di base (s1);
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1) per gli edifici sottoposti a vincolo ai sensi della Parte II del D.lgs. 42/2004 e in generale per il complesso storico;
    all'interno del piazzale basso potrà essere istallata una struttura leggera o tensostruttura, riconducibile alle caratteristiche di cui all'articolo 134 comma 1 lettera b) della L.R. 65/2014 e s.m.i. per ospitare attività culturali o ricreative senza interferire con le strutture storiche del monumento;
    al fine di garantire la permanenza della scuola elementare A. Sclavo, nel rispetto delle normative in materia di edilizia scolastica, nell'area attualmente occupata dalla stessa scuola è consentito l'intervento di sostituzione edilizia; il nuovo edificio dovrà essere eseguito con strutture leggere in legno;
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

54 - Cinta muraria

Antica cinta muraria della città comprendente le porte di accesso al centro storico, nonché le opere puntuali di fortificazione tra cui il Fortino del Peruzzi in prossimità di Porta Pispini.

  • destinazioni d'uso: Servizi culturali (s2b);
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1);
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

55 - Palazzo del Capitano

Palazzo di origine medievale, più volte rimaneggiato fino ad assumere l'attuale veste neogotica.

  • destinazioni d'uso: Servizi culturali (s2b), Direzionale e di servizio (e), esercizi di vicinato (c1) limitatamente al piano terra; foresteria con esclusione del piano terra e del primo piano, se direttamente a servizio delle attività principali localizzate ai piani sottostanti (e4);
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1); è ammessa la copertura delle corti esistenti per rendere funzionali le superfici al piano terreno ai fini della distribuzione e dell'uso culturale dell'immobile;
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

56 - Ex Macelli di Fontebranda

Complesso di edifici di interesse storico, sorto ed utilizzato nel tempo come mattatoio comunale. Oggetto di una recente ristrutturazione, si configura come un "manufatto polifunzionale" e si presta a molteplici usi.

  • destinazioni d'uso: Residenza (a), Artigianato di servizio (b3), Direzionale, Esercizi di vicinato e attività di somministrazione di alimenti e bevande (c1), Spazi, attrezzature e servizi pubblici o di interesse pubblico (s);
  • tipo di intervento disciplina di intervento di tipo 3 (t3);
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

59 - Palazzo Sozzini Malavolti

  • destinazioni d'uso: Residenza (a), Direzionale e di servizio (e), Esercizi di vicinato e attività di somministrazione di alimenti e bevande (c1), limitatamente al piano terra su via Pantaneto, Spazi, attrezzature e servizi pubblici o di interesse pubblico (s);
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1);
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

60 - Ex Villa Rettanti

  • destinazioni d'uso: Direzionale e di servizio (e), Spazi, attrezzature e servizi pubblici o di interesse pubblico (s);
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1);
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

61 - Ex Ospedale psichiatrico San Niccolò

  • destinazioni d'uso: Servizi universitari (s6) (Padiglione centrale ed ex Lavanderia), Servizi per l'assistenza sanitaria (s2f) (Padiglioni Kraepelin, Chiarugi e Lodoli), Servizi sociali e ricreativi (s2e), Servizi culturali (s2b) (Padiglione Conolly, ex Farmacia), Residenza (a);
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1) per gli edifici sottoposti a vincolo ai sensi della Parte II del D.lgs. 42/2004; disciplina di intervento di tipo 4 (t4) per l'ex Lavanderia;
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

62 - Palazzo Marsili

  • destinazioni d'uso: Turistico-ricettivo di tipo alberghiero (d1);
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1);
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

63 - Chiesa e Convento di Santa Chiara

  • destinazioni d'uso: Servizi religiosi (s2c);
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1) per la chiesa, sottoposta a vincolo ai sensi della Parte II del D.lgs. 42/2004; disciplina di intervento di tipo 3 (t3) per gli altri edifici; per i manufatti accessori incongrui presenti nell'area è ammessa la demolizione e ricostruzione comunque configurata;
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

64 - Hotel Athena

  • destinazioni d'uso: Turistico-ricettivo di tipo alberghiero (d1);
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 3 (t3) per l'edificio principale, lungo via Mascagni;
    per i fabbricati retrostanti, posti in aderenza all'edificio principale, è ammessa la demolizione e ricostruzione con addizione volumetrica fino ad un massimo del 20% della SE complessiva della struttura esistente senza aumento del numero di camere; la nuova edificazione, con un numero massimo di 3 piani, dovrà essere arretrata di 1,20 ml. rispetto all'attuale allineamento lungo Via del Nuovo Asilo, con cessione al Comune del sedime risultante, da destinarsi alla realizzazione del marciapiede;
    fermo restando il mantenimento delle attuali superfici permeabili, è ammessa la realizzazione di un piano interrato da destinare a parcheggio a servizio dell'attività;
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto convenzionato.

65 - Palazzo Sergardi

  • destinazioni d'uso: Servizi culturali, in particolare legati al "Piccolo Teatro Marga Sergardi" ed alle attività artistiche, didattiche e formative, Residenza, Direzionale e di servizio;
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 1 (t1);
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

66 - Edificio in piazza del Sale

  • destinazioni d'uso: Residenza, Direzionale e di servizio, Turistico-ricettivo di tipo alberghiero (d1);
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 2 (t2);
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

67 - ex SIVA

  • destinazioni d'uso: Residenza (con SE media non inferiore a 80 mq.); Esercizi di vicinato, Attività di somministrazione di alimenti e bevande (bar, ristoranti) e Artigianato di servizio limitatamente al piano terra;
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 3 (t3), con obbligo di mantenimento del paramento esterno in mattoni lungo via Vallerozzi e Pian d'Ovile; per gli esterni gli interventi sono soggetti a vincolo di tutela indiretto ai sensi della Parte II del D.lgs. 42/2004, riferito al Quartiere di Ovile (D.M. 13/02/2018);
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

68 - Edificio in via Garibaldi

  • destinazioni d'uso: Residenza (con esclusione di locali di abitazione o di lavoro al piano terra), Direzionale e di servizio;
  • tipo di intervento: disciplina di intervento di tipo 3 (t3), per interventi eccedenti PdR con obbligo di mantenimento dell'unitarietà della facciata su via Garibaldi e su via del Pian d'Ovile rispetto agli edifici adiacenti; dovrà essere mantenuto nelle caratteristiche attuali il locale a piano terra (ex Radi) adibito ad autorimessa, con i pilastri in ghisa e le aperture ad arco;
  • strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

Art. 66 Valli verdi del Centro Storico (CS4)

1. Sono estesi e singolari spazi verdi all'interno delle mura posti in continuità visiva con i tessuti del centro storico, con gli importanti complessi di interesse storico monumentale e con il basamento figurativo delle aree verdi esterne alla cinta muraria che compongono il Parco del Buongoverno. In parte adibite a giardini e aree verdi pertinenzali o di uso pubblico, le valli verdi presentano ancora tessiture ed elementi del paesaggio agrario storico da tutelare, mantenere o ripristinare.

2. In tali aree non è ammessa la realizzazione di nuovi edifici e manufatti per uso privato né la realizzazione di nuove superfici impermeabilizzate, salvo quanto eventualmente strettamente indispensabile alla fruizione pedonale o ciclopedonale. Per gli edifici esistenti si applica la disciplina di intervento di tipo 3 (t3).

3. In tali aree, finalizzata alla manutenzione e cura degli spazi aperti, è ammessa esclusivamente la realizzazione di manufatti per lo svolgimento di attività di interesse pubblico da parte delle Contrade, dimensionati sulle effettive esigenze, che devono essere funzionali alla fruizione pubblica e al mantenimento della vitalità di questi luoghi, debitamente motivate e documentate. Tali manufatti saranno realizzati in materiali leggeri, anche a carattere permanente, ma comunque con tecniche costruttive e modalità esecutive che li rendano reversibili, come peraltro consente il loro utilizzo occasionale. La richiesta di autorizzazione è accompagnata da un progetto unitario di Contrada, esteso all'intera area di riferimento per l'utilizzo da parte della Contrada, corredato da una convenzione che vincoli i manufatti alle caratteristiche tecniche e costruttive sopra descritte e che includa il miglioramento e la manutenzione delle aree verdi, comprensivo di quelle a connotazione agraria, e la rimozione di eventuali elementi incongrui.

4. All'interno delle Valli verdi le azioni devono essere orientate a:

  • assicurare il mantenimento di un elevato livello di qualità delle relazioni percettive;
  • preservare la continuità tra l'insediamento storico e i paesaggi agrari storici recuperandone gli assetti e contenendo l'espansione delle neoformazioni forestali;
  • tutelare e valorizzare la rete dei percorsi e delle infrastrutture storiche anche prevedendo la sua integrazione con una rete di mobilità dolce;
  • rendere coerenti e di pregio gli assetti del verde privato;
  • valorizzare e mantenere e integrare gli elementi tipici del paesaggio agrario tradizionale quali:
    • sistemazioni idraulico agrarie,
    • sistemazioni terrazzate con muretti a secco o ciglioni,
    • tessiture a maglia fitta, colture promiscue, oliveti, broli,
    • filari alberati, siepi miste di valore paesaggistico o naturalistico e vegetazione a corredo dei canali di scolo delle acque.
  • rendere coerenti e di pregio gli assetti del verde privato;
  • negli interventi sulle aree a verde privato individuare, mantenere o recuperare dove possibile le specie arboree tipiche meglio conformate e paesaggisticamente rilevanti; nel caso di nuovi impianti arborei limitare l'utilizzo di conifere e l'uso di specie non coerenti con il contesto prevalentemente rurale delle valli verdi; è comunque da contrastare l'insediamento di specie arboree alloctone a sviluppo invasivo e altre specie aliene, da eliminare nel caso di interventi sull'area.

5. Per gli interventi ricadenti nelle "Zone verdi nell'interno delle mura urbane di Siena" si dovrà prestare una particolare attenzione alle prescrizioni contenute nella Scheda di Vincolo D.M. 13/06/1956.

Ultima modifica 24/01/2024 - 14:45