Norme Tecniche di attuazione del Piano Operativo

Variante per l’ampliamento del policlinico Santa Maria alle Scotte- approvazione del 10.11.23 (vigente)

Art. 43 Condizioni di Fattibilità

1. La fattibilità esprime le condizioni di attuazione delle previsioni urbanistiche ed infrastrutturali che possono essere differenziate secondo 4 classi di fattibilità. La valutazione della fattibilità di un intervento si ottiene dalla sovrapposizione della pericolosità dell'area con la tipologia d'intervento urbanistico in previsione.

Il regolamento di attuazione 53/R della L.R. 1/2005 prevede la definizione di categorie di fattibilità contraddistinte in relazione agli aspetti geomorfologici, sismici ed idraulici.

2. Al fine di giungere più facilmente alla sintesi delle problematiche legate ad ogni previsione urbanistica, si sono evidenziati in un unico estratto cartografico i seguenti aspetti:

  • fattibilità geologica
  • fattibilità sismica
  • fattibilità idraulica.

Le fattibilità degli interventi sono rappresentate in estratti in formato A3 in scala 1:2.000 o 1:5.000, in coerenza con le relative tavole urbanistiche; a seguito di ogni estratto è allegata la rispettiva scheda di fattibilità che riassume le prescrizioni, i vincoli e condizionamenti per l'attuazione dell'intervento.

Al fine di agevolare la lettura dei vincoli e condizionamenti presenti nell'intero territorio comunale circa l'attuazione degli interventi previsti nel Piano Operativo, sono state riportate anche le classi di pericolosità da fenomeni geomorfologici di versante del PAI (ex Bacino Fiume Ombrone) e le pericolosità di PGRA.

Viene inoltre riportato con apposita campitura il reticolo idrografico così come definito e aggiornato con D.C.R.T. 20/2019 e relativa tutela dei 10 ml. dai corsi d'acqua.

Art. 44 Fattibilità geologica

1. classe F.G.1. - fattibilità senza particolari limitazioni

Si riferisce agli interventi per i quali possono non sono dettate condizioni di fattibilità particolari dovute a limitazioni di carattere geomorfologico. È attribuita alle previsioni di intervento di modesta consistenza, inferiore o uguale alla volumetria corrispondente alla 1^ classe di indagini della D.G.R. 36/R, ricadenti in aree con pericolosità geologica bassa (G.1). Per tali previsioni non sono indicate particolari prescrizioni, salvo comunque quanto previsto dalla normativa vigente nell'edilizia.

2. classe F.G.2. - fattibilità con normali vincoli

Si riferisce alle previsioni urbanistiche ed infrastrutturali per le quali si ritiene necessario predisporre una tipologia di indagini e/o specifiche prescrizioni ai fini della valida formazione del titolo abilitativo all'attività edilizia. Per tali previsioni le eventuali prescrizioni sono specificate alla luce delle risultanze delle indagini geologiche e geotecniche da eseguirsi in sede di progettazione assieme agli aspetti riguardanti scavi delle fondazioni, affrontati nella relazione geologica e geotecnica del progetto. Le condizioni di attuazione devono basarsi su una apposita indagine geognostica e attenersi alle indicazioni e/o specifiche contenute nella scheda di fattibilità. Non sono da prevedersi indagini di dettaglio a livello di area complessiva, fatto salvo la specifica richiesta da parte di competenti commissioni esaminatrici in relazione alla realizzazione di interventi ritenuti rilevanti sul territorio in prossimità di aree critiche dal punto di vista geomorfologico.

3. classe F.G.3. - fattibilità condizionata

Le problematiche geomorfologiche rilevate nelle aree comprese in questa classe di fattibilità sono determinate da situazioni fisico-ambientali di dissesto potenziale e/o in atto o possono essere innescate e/o aggravate dalla presenza di opere antropiche che interagiscono negativamente con le dinamiche e gli assetti idrogeomorfologici e nello specifico quelle che mostrano propensione ai fenomeni di instabilità dei versanti, ruscellamento superficiale in aree instabili, progressiva erosione superficiale diffusa dei terreni, comprimibilità dei terreni ecc. La compatibilità degli interventi ricadenti in tali aree è condizionata agli esiti derivanti dagli approfondimenti di indagine da svolgersi in sede di piani attuativi o, in loro assenza, in sede di predisposizione dei progetti edilizi. La realizzazione degli interventi di nuova edificazione o nuove infrastrutture è subordinata all'esito di idonei studi geologici, idrogeologici e geotecnici finalizzati alla verifica delle effettive condizioni di stabilità ed alla preventiva o contestuale realizzazione degli eventuali interventi di messa in sicurezza ed alle indicazioni e/o specifiche contenute nella scheda di fattibilità.

Questa classe di fattibilità è attribuita anche alle previsioni di intervento ricadenti in aree con pericolosità geologica media (G.2) di volumetria superiore a 1.500 mc. e/o con realizzazione di sbancamenti o riporti superiori a 2,50 ml. di altezza.

4. classe F.G.4. - fattibilità limitata

L'attuazione delle previsioni urbanistiche ed infrastrutturali che ricadono all'interno di questa classe di fattibilità è subordinata alla realizzazione degli interventi di messa in sicurezza, consolidamento e bonifica, miglioramento dei terreni e tecniche fondazionali particolari che sono individuati sulla base di specifiche campagne geognostiche e definiti in sede di redazione del Piano Operativo. Rimane pertanto auspicabile consentire gli interventi e le trasformazioni a fattibilità limitata nel caso in cui non siano possibili altre localizzazioni più favorevoli ovvero nei casi in cui le alternative possibili risultino significativamente più onerose in termini di bilancio ambientale, economico e sociale. Sono consentiti interventi di miglioramento delle condizioni di rischio dell'area per i quali sia dimostrato il non aggravio delle condizioni di stabilità delle aree adiacenti e comunque subordinati all'esito di idonei studi geologici, idrogeologici e geotecnici.

Tale classe di fattibilità è attribuita anche alle previsioni di intervento ricadenti in aree con pericolosità geologica elevata (G.3) che possono interferire con la vicinanza di frane quiescenti, scarpate attive e creste.

Tutti gli interventi sono realizzabili secondo le condizioni riportate al punto 3.2.1 del D.P.G.R. 53/R, relativamente alle situazioni caratterizzate da pericolosità geologica molto elevata.

5. nf - non fattibile

In condizioni di pericolosità geologica molto elevata (G.4) derivante da fenomeni di instabilità in atto non sono consentiti previsioni e interventi di nuova edificazione o nuove infrastrutture in assenza di preventiva esecuzione di interventi di messa in sicurezza secondo le modalità del punto 3.2.1 del D.P.G.R. 53/R.

6. Per gli interventi edilizi minori valgono le indicazioni dell'Abaco di fattibilità riportato al successivo art. 47.

Art. 45 Fattibilità idraulica

1. classe F.I.1. - fattibilità senza particolari limitazioni

Attribuibile a situazioni caratterizzate da pericolosità bassa sulle quali non è necessario indicare specifiche condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico, come ad esempio in caso di aree collinari per le quali non vi siano notizie storiche di inondazioni e siano in situazioni favorevoli di alto morfologico.

In attuazione del regolamento regionale 53/R e compatibilmente con le disposizioni di cui alla L.R. 41/2018, per l'attuazione delle previsioni urbanistiche e infrastrutturali non sono necessarie prescrizioni specifiche dovute a limitazioni di carattere idraulico.

2. classe F.I.2. - fattibilità con normali vincoli

Attribuibile a quelle previsioni urbanistiche ed infrastrutturali classificate nel Piano Strutturale a pericolosità idraulica media (I.2). In attuazione del regolamento regionale 53/R e compatibilmente con le disposizioni di cui alla L.R. 41/2018, per l'attuazione delle previsioni urbanistiche e infrastrutturali non è necessario indicare le condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico ai fini della valida formazione del titolo abilitativo dell'attività edilizia.

Al fine di perseguire un maggiore livello di sicurezza e comunque non peggiorare quello esistente, nella realizzazione degli interventi dovranno essere rispettate le condizioni definite nelle presenti Norme relativamente alla regimazione delle acque superficiali ed all'assetto del reticolo idrografico.

3. classe F.I.3. - fattibilità condizionata

Attribuita nelle schede di fattibilità a quelle previsioni urbanistiche ed infrastrutturali ricadenti in aree classificate nel Piano Strutturale a pericolosità idraulica elevata (I.3) (pericolosità per alluvioni poco frequenti) e molto elevata (I.4) (pericolosità per alluvioni frequenti) per le quali sono stati individuati gli interventi di messa in sicurezza definiti nello studio idraulico di supporto al Piano Operativo attuabili secondo quanto disposto dalla L.R. 41/2018, oltre a quanto già previsto dalla Pianificazione di Bacino.

4. classe F.I.4. - FATTIBILITÀ LIMITATA

La fattibilità FI4 non risulta attribuita a nessuna tipologia di intervento.

Per gli interventi che ricadono in classe di pericolosità idraulica molto elevata (I.4) (aree a pericolosità per alluvioni frequenti) gli interventi possono trovare attuazione attraverso i disposti della L.R. 41/2018.

5. Per gli interventi edilizi minori valgono le indicazioni dell'Abaco di fattibilità riportato al successivo art. 47.

Art. 46 Fattibilità sismica

1. classe F.S.1. - fattibilità senza particolari limitazioni

In questi casi non è necessario indicare le condizioni di fattibilità specifiche per la fase attuativa o per la valida formazione del titolo abilitativo dell'attività edilizia; per le previsioni urbanistiche e infrastrutturali non sono necessarie prescrizioni specifiche dovute a limitazioni di carattere sismico.

2. classe F.S.2. - fattibilità con normali vincoli

In questi casi non è necessario indicare le condizioni di fattibilità specifiche per la fase attuativa o per la valida formazione del titolo abilitativo dell'attività edilizia; per le previsioni urbanistiche e infrastrutturali non sono necessarie prescrizioni specifiche dovute a limitazioni di carattere sismico.

3. classe F.S.3. - fattibilità condizionata

Tale classe di fattibilità si attribuisce in situazioni caratterizzate da pericolosità sismica elevata dove, in sede di predisposizione dei piani attuativi o, in loro assenza, in sede di predisposizione dei progetti edilizi, coerentemente con le normative in materia di costruzioni vigenti, dovranno essere valutati gli aspetti riportati al punto 3.5. del D.P.G.R. 53/R, relativamente alle situazioni caratterizzate da pericolosità sismica locale elevata. Qualora nella fase progettuale si eseguano studi di risposta sismica locale o si realizzino prove sismiche in foro, in via cautelativa si ritiene opportuno che sia adottato il più cautelativo tra i risultati dei suddetti studi di amplificazione sismica locale e le relative categorie di sottosuolo.

4. classe F.S.4. - fattibilità limitata

Questa classe di fattibilità equivale a livelli di rischio molto elevato derivanti dalla presenza di aree caratterizzate da instabilità geomorfologica. Per le porzioni di area ricadenti in questa classe di fattibilità non possono essere previsti interventi di carattere edificatorio senza la realizzazione delle opportune indagini geofisiche e geotecniche per la corretta definizione dell'azione sismica. Per l'attuazione degli interventi ci si dovrà attenere strettamente ai risultati emersi dagli studi basati su campagne geofisiche ed alle indicazioni e/o specifiche contenute nella scheda di fattibilità.

Vale comunque quanto riportato al punto 3.5. del D.P.G.R. 53/R, relativamente alle situazioni caratterizzate da pericolosità sismica locale molto elevata.

Art. 47 Attribuzione della fattibilità degli interventi attraverso l'abaco

1. Il metodo di assegnazione delle classi di fattibilità attraverso l'abaco potrà essere utilizzato per tutti gli interventi che non hanno una scheda di fattibilità specifica.

2. Per la determinazione della classe di fattibilità si procede utilizzando la tabella guida nel seguente modo:

  • si individua in quale classe di pericolosità ricade la previsione d'intervento;
  • si cerca l'intersezione con la tipologia d'intervento prevista;
  • nella casella d'intersezione della matrice si legge la classe di fattibilità corrispondente.
Pericolosità
Pericolosità Geologica Pericolosità Idraulica Pericolosità Sismica
G1 G2 G3 G4 I1 I2 I3(**) I4(**) S1 S2 S3 S4
Tipi di intervento ammessi Classe di fattibilità attribuibile
Manutenzione ordinaria, Manutenzione straordinaria, Restauro e risanamento conservativo, Ristrutturazione edilizia con demolizione senza ricostruzione ed interventi urbanistico edilizi che non comportino sovraccarico sulle fondazioni Fg1 Fg1 Fg1 Fg1 FI1 FI1 FS1 FS1 FS1 FS1
Interventi comunque denominati sul patrimonio edilizio esistente (esclusa demolizione e ricostruzione) che comportino sovraccarichi sulle fondazioni superiori al 10% (§) FG1 FG2 FG3 nf FI1 FI1 FS1 FS2 FS3 nf
Interventi comunque denominati sul patrimonio edilizio esistente (esclusa demolizione e ricostruzione) che comportino aumento del carico urbanistico FG1 FG2 FG3 nf FI1 FI2 FS1 FS2 FS3 nf
Interventi urbanistico-edilizi comunque denominati comportanti demolizione e ricostruzione FG1 FG2 FG3 nf FI1 FI2 FS1 FS2 FS3 nf
Interventi di ampliamento:
sup < 10 mq. FG1 FG1 FG2 FG2 FI1 FI1 FS1 FS1 FS2 FS2
10 mq. < sup > 50 mq. FG1 FG2 FG3 FG3 FI1 FI2 FS1 FS2 FS3 FS3
sup > 50 mq FG1 FG2 FG3 nf FI1 FI2 FS1 FS2 FS3 nf
Nuovi edifici non destinati alla permanenza continuativa di persone (comprese le serre fisse), da realizzarsi anche nel quadro di interventi comportanti demolizioni e ricostruzioni FG1 FG2 FG3 nf FI1 FI2 FS1 FS2 FS3 nf
Nuova edificazione FG1 FG2 FG3 nf FI1 FI2 FS1 FS2 FS3 nf
Ristrutturazione urbanistica FG1 FG2 FG3 nf FI1 FI2 FS1 FS2 FS3 nf
Aree destinate ad ampliamenti e/o miglioramenti di sedi stradali esistenti e/o realizzazione di nuovi brevi tratti di viabilità di ingresso/accesso, nuova viabilità forestale e antincendio FG1 FG1 FG2 FG3 FI1 FI1 FS1 FS1 FS2 FS3
Nuova viabilità, piazze, nuovi parcheggi e/o ampliamenti di parcheggi esistenti FG1 FG2 FG3 nf FI1 FI2 FS1 FS2 FS3 nf
Rinterri, riporti e rilevati di qualsiasi genere con(O):
con altezza < 3 ml. FG1 FG1 FG3 FG3 FI1 FI2 FS1 FS2 FS3 FS3
con altezza > 3 ml. FG1 FG2 FG3 nf FI1 FI1 FS1 FS2 FS3 FS3
Scavi e sbancamenti di qualsiasi genere con(O):
con altezza < 3 ml. FG1 FG1 FG2 FG3 FI1 FI1 FS1 FS1 FS2 FS3
con altezza > 3 ml. FG1 FG2 FG3 nf FI1 FI1 FS1 FS2 FS3 FS3
Percorsi pedonali, ciclabili e ippovie FG1 FG1 FG3 FG3 FI1 FI1 FS1 FS1 FS3 FS3
Parchi, zone destinate a verde pubblico attrezzato, impianti sportivi all’aperto:
a) per le parti a verde FG1 FG1 FG2 FG3 FI1 FI1 FS1 FS1 FS1 FS1
b) per attrezzature, sistemazioni morfologiche, movimenti terra FG1 FG2 FG3 nf FI1 FI2 FS1 FS2 FS3 nf
c) per edifici di servizio (tribune, spogliatoi) FG1 FG2 FG3 nf FI1 FI2 FS1 FS2 FS3 nf
Annessi rurali, garage, box auto, piscine, tettoie, box per cavalli, stalle, serre, depositi all'aperto (esclusi locali di servizio), manufatti precari, con:
sup < 50 mq. FG1 FG1 FG2 FG3 FI1 FI1 FS1 FS1 FS1 FS1
50 mq. < sup > 150 mq. FG1 FG2 FG3 nf FI2 FI2 FS1 FS2 FS3 nf
sup > 150 mq. FG1 FG2 FG3 nf FI2 FI2 FS1 FS2 FS3 nf
Impianti tecnici e reti tecnologiche (acquedotti, fognature, elettrodotti interrati, gasdotti) FG1 FG2 FG3 FG3(*) FI1 FI1 FS1 FS2 FS3 nf
Impianti ed apparati per l'eolico, impianti fotovoltaici a terra, impianti di telecomunicazioni, elettrodotti FG1 FG2 FG3 nf FI1 FI1 FS1 FS2 FS3 nf
Invasi per l'accumulo di acqua FG1 FG2 FG3 nf FI1 FI2 FS1 FS2 FS3 nf

nf - non fattibile: in condizioni di pericolosità geologica molto elevata (G.4) e pericolosità sismica locale molto elevata (S.4) derivante da fenomeni di instabilità in atto non sono consentiti previsioni e interventi di nuova edificazione o nuove infrastrutture in assenza di preventiva esecuzione di interventi di messa in sicurezza secondo quanto disposto dal regolamento regionale 53/R/2011.

(O) Sarà comunque compito del professionista valutare lo specifico contesto di pericolosità locale, eseguendo gli opportuni studi e conseguenti interventi di messa in sicurezza anche per altezze minori di 3 ml.

(§) Sarà comunque compito del professionista valutare lo specifico contesto di pericolosità locale, eseguendo gli opportuni studi e conseguenti interventi di messa in sicurezza anche in presenza di sovraccarico sulla fondazione inferiore al 10%.

(**) Per quanto riguarda gli interventi che ricadono in classe di pericolosità idraulica elevata (I.3) (aree a pericolosità per alluvioni poco frequenti) e molto elevata (I.4) (aree a pericolosità per alluvioni frequenti) gli interventi possono trovare attuazione attraverso i disposti della L.R. 41/2018.

(*) L'attuazione degli interventi è subordinata a studi di approfondimento e alla definizione di interventi di consolidamento da eseguirsi in fase attuativa.

Art. 48 Interferenze con i "bottini"

1. Nella realizzazione degli interventi dovrà essere individuata con specifiche indagini (rilievi, georadar, geoelettrica ecc.) la precisa posizione del tracciato del "bottino" al fine di evitare interferenza con lo stesso.

Qualora fosse accertata l'interferenza dello stesso con gli interventi, dovranno essere presi accordi con il Settore edilizia del Comune al fine di superare le problematiche del caso.

Art. 49 Tutela dei 10 ml. dai corsi d'acqua (L.R. 41/2018)

1. Il reticolo idrografico superficiale di riferimento sul quale sono state fatte tutte le considerazioni di carattere idraulico del P.O. è stato aggiornato con quello approvato dalla Regione Toscana di cui alla L.R. 79/2012 così come aggiornato con D.C.R.T. 20/2019.

2. In tutto il territorio comunale nelle aree comprendenti le due fasce della larghezza di 10 ml. dal piede esterno dell'argine o, in mancanza, dal ciglio di sponda dei corsi d'acqua, negli alvei, nelle golene e sugli argini dei corsi d'acqua individuati nel quadro conoscitivo del PIT come aggiornato dai piani di bacino vigenti e riportati nelle carte di fattibilità, ai fini del corretto assetto idraulico è consentito quanto previsto dall'art. 3 della L.R. 41/2018.

Art. 50 Piano stralcio Assetto Idrogeologico - ex bacino regionale fiume Ombrone

1. L'Amministrazione Comunale di Siena ha trasmesso all'Autorità di Bacino Distrettuale l'osservazione al "Progetto di Piano di bacino del distretto idrografico dell'Appennino Settentrionale, stralcio Assetto Idrogeologico (PAI) per la gestione del rischio da dissesti di natura geomorfologica" relativo al territorio dei bacini del fiume Arno, del fiume Serchio e dei bacini della Toscana.

Pertanto la carta geomorfologica e la carta di pericolosità geologica depositate presso il Genio Civile per l'adozione dello Strumento Urbanistico Generale risulteranno al termine del procedimento di approvazione del nuovo Piano Strutturale completamente condivise ed adeguate agli Strumenti di Piano Sovraordinati.

Tale proposta dovrà comunque essere recepita nel PAI geomorfologico a seguito dell'approvazione tecnica nella conferenza operativa programmatica.

2. L'attuazione delle previsioni di Piano Operativo è sempre subordinata alle norme e alla cartografia del PAI in vigore.

3. Periodicamente l'Amministrazione Comunale promuove l'aggiornamento del PAI attraverso l'applicazione degli ex artt. 24 e 25 delle Norme del PAI.

Art. 51 Piano di Gestione Rischio Alluvioni (PGRA)

1. L'Amministrazione Comunale di Siena ha previsto nel corso di approvazione dello Strumento Urbanistico Generale la procedura di adeguamento al PGRA approvato definitivamente, ai sensi dell'art. 4 comma 3 del D.lgs. 219/2010, con deliberazione n. 235 del 3 marzo 2016 del Comitato Istituzionale dell'Autorità di bacino del fiume Arno Integrato.

2. L'Amministrazione Comunale promuove il riesame delle mappe delle aree con pericolosità da alluvione attraverso l'applicazione dell'art. 14 - Modifiche allea mappe delle aree con pericolosità da alluvione e del rischio della Disciplina del Piano di Gestione Rischio Alluvioni.

3. Nel Piano di Gestione Rischio Alluvioni sono individuate una prima serie di misure di prevenzione e protezione ritenute necessarie per il raggiungimento degli obiettivi di messa in sicurezza dal rischio idraulico nel territorio comunale di Siena.

4. L'attuazione delle previsioni di Piano Operativo è sempre subordinata alle norme e alla cartografia del Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni del distretto idrografico dell'Appennino Settentrionale.

Ultima modifica 24/01/2024 - 14:45