Norme Tecniche di attuazione del Piano Operativo

Variante per l’ampliamento del policlinico Santa Maria alle Scotte- approvazione del 10.11.23 (vigente)

Art. 1 Contenuti ed ambito di applicazione

1. Il Piano Operativo (P.O.) è atto di governo del territorio che disciplina l'attività urbanistica ed edilizia per l'intero territorio comunale, nel rispetto delle disposizioni degli strumenti di pianificazione sovraordinati ed in coerenza con gli obiettivi ed indirizzi fissati dal Piano Strutturale. Esso è redatto secondo le disposizioni nazionali e regionali in materia urbanistica.

2. Il Piano Operativo approfondisce ed integra il quadro conoscitivo del Piano Strutturale, con gli studi e le indagini contenuti negli elaborati di cui al successivo art. 2 e con l'individuazione del perimetro del territorio urbanizzato, effettuata ai sensi dell'art. 4 della Legge Regionale del 10 novembre 2014, n. 65 "Norme per il governo del territorio".

3. L'organizzazione del presente testo normativo è data dalle Parti, che corrispondono ai capitoli principali di cui si compongono le discipline del P.O.:

  • nella PARTE I sono dettate le disposizioni generali del piano, valide a tempo indeterminato e per tutto il territorio comunale, le disposizioni derivanti dai piani sovraordinati e le discipline delle fattibilità in relazione alle diverse condizioni di pericolosità derivate dagli studi geologici di supporto al Piano Strutturale; sono inoltre dettate le disposizioni per la tutela del patrimonio territoriale e delle componenti costitutive dell'identità del territorio del Comune di Siena;
  • nella PARTE II è definita la disciplina per la gestione degli insediamenti esistenti, valida a tempo indeterminato;
  • nella PARTE III è definita la disciplina delle trasformazioni degli assetti insediativi, infrastrutturali ed edilizi del territorio, valida nel quinquennio di efficacia del piano.

4. In caso di difformità tra i contenuti delle presenti Norme e le indicazioni grafiche sulle carte del P.O. prevalgono i contenuti delle Norme.

Art. 2 Elaborati costitutivi

1. Il Piano Operativo del Comune di Siena è costituito dai seguenti gruppi di documenti:

  1. a. Progetto
  2. b. Studi geologici, idraulici e sismici
  3. c. Studi archeologici di supporto al piano
  4. d. Studi agronomici di supporto al piano
  5. e. Studio di traffico a supporto del piano
  6. f. Valutazioni

2. Gli elaborati del progetto urbanistico sono:

  • Relazione illustrativa
  • Norme Tecniche di Attuazione
    con allegate Schede normative degli edifici censiti come beni storico architettonici
  • Tavole della disciplina del territorio, in scala 1:2.000 (Territorio urbanizzato) e in scala 1:10.000 (Territorio rurale) e tavola di Sintesi del progetto in scala 1:15.000.

3. Gli elaborati degli studi geologici, idraulici e sismici sono:

  • Relazione geologica di fattibilità
  • Relazione idraulica di fattibilità
  • Fattibilità degli interventi: estratti A3 e Schede di fattibilità.

4. Gli elaborati degli studi agronomici di supporto sono:

  • Relazione sul territorio rurale e gli assetti agrari.

5. Gli elaborati degli studi archeologici di supporto sono:

  • Relazione sulle risorse archeologiche
    con Schedario delle evidenze archeologiche
  • Carta del potenziale archeologico.

6. Gli elaborati degli studi di traffico a supporto sono:

  • Studio di traffico a supporto del Piano Operativo

7. Gli elaborati di Valutazione sono:

  • Rapporto Ambientale di VAS
    Parte I - Stato delle Risorse (QV.1)
    Parte II - Valutazioni (QV.2)
    Elementi e contenuti cartografici di supporto alla valutazione (QV.2a)
    Elementi di controllo ambientale (QV.2b)
    Schede analitico-prescrittive di Valutazione delle trasformazioni (QV.2c)
    Elementi di contabilità ambientale e di qualità insediativa della disciplina di PO (QV.2d)
  • Rapporto Ambientale di VAS - Studio di Incidenza (VINCA) (QV.3)
  • Rapporto Ambientale di VAS - Sintesi non tecnica (QV.4).

Art. 3 Zone territoriali omogenee

1. Ai fini dell'applicazione dei limiti inderogabili di densità edilizia, di altezza, di distanza fra i fabbricati e rapporti massimi tra gli spazi destinati agli insediamenti residenziali e produttivi e spazi pubblici o riservati alle attività collettive, al verde pubblico o a parcheggi, ai sensi del Decreto Interministeriale 2 aprile 1968 n. 1444, le Zone territoriali omogenee sono individuate nelle Tavole di progetto del P.O. (1:2.000 e 1:10.000).

Art. 4 Rapporto con il Regolamento Edilizio

1. La disciplina del presente Piano Operativo è integrata da quanto prescritto dal Regolamento Edilizio comunale, fermo restando che in caso di contrasto, di difformità definitorie e di deroghe, le Norme e gli elaborati grafici del Piano Operativo prevalgono sulle disposizioni del Regolamento Edilizio.

2. Per la definizione dei parametri urbanistici ed edilizi e per le definizioni tecniche utilizzati nelle presenti Norme si fa riferimento al Regolamento di attuazione dell'art. 216 della L.R. 65/2014 e s.m.i., di cui al DPGR n. 39/R 2018.

3. L'Amministrazione provvede all'adeguamento del Regolamento Edilizio alle Norme del Piano Operativo che, ai sensi della normativa regionale, detta norme in materia di modalità costruttive, ornato pubblico ed estetica, igiene, sicurezza e vigilanza e persegue gli obiettivi di sostenibilità ambientale e di risparmio energetico, in coerenza con il Titolo VIII, Capo I, della L.R. 65/2014 e s.m.i. In particolare il Regolamento Edilizio dovrà prevedere specifica normativa relativa alle forme d'incentivo economico al fine di favorire l'applicazione di tecnologie atte a garantire il risparmio energetico negli edifici e/o relative all'applicazione di tecniche e modalità costruttive particolari, riferibili all'edilizia sostenibile, e indirizzi per la tutela della biodiversità e della fauna urbana.

Art. 5 Rapporto con i Piani di Settore e gli altri strumenti di pianificazione

1. I piani e i programmi comunali di settore, con valenza o influenza territoriale, sviluppano e specificano le discipline del P.O. per i campi di competenza, garantendo il coordinamento e la coerenza tra obiettivi della pianificazione urbanistica e azioni settoriali e contribuendo a perseguirli.

Il presente Piano Operativo si rapporta con gli altri strumenti di regolazione territoriale di settore, coordinandosi in particolare con il Piano Urbano di Mobilità Sostenibile (PUMS).

2. L'Amministrazione deve provvedere inoltre all'eventuale adeguamento del Piano Comunale di Classificazione Acustica e degli altri Piani di Settore vigenti.

3. Il Piano Operativo è coordinato con il Piano Comunale di Protezione Civile, che ne costituisce parte integrante.

Art. 6 Strumenti e modi di attuazione

1. Le previsioni del Piano Operativo si attuano mediante:

  • interventi diretti, previa stipula di convenzione nei casi individuati dal Piano;
  • progetti unitari convenzionati;
  • Piani Attuativi, di iniziativa pubblica e/o privata e altri piani e programmi previsti dalla normativa nazionale e regionale vigente;
  • Progetti di opere pubbliche, secondo la relativa normativa vigente in materia.

2. Nelle aree destinate ad attrezzature di servizio pubbliche il P.O. si attua mediante intervento edilizio diretto, previa approvazione dei progetti, nel rispetto delle norme regionali e statali vigenti, per l'area e il tipo di edificio e il regolare svolgimento delle attività previste. L'edificabilità è determinata in relazione alle esigenze funzionali, nel rispetto dei valori ambientali e paesaggistici e della compatibilità urbanistica con il contesto.

Art. 7 Misure di salvaguardia

1. Ai sensi dell'art. 103 della L.R. 65/2014 e s.m.i. fino all'efficacia del Piano Operativo e comunque non oltre tre anni dal relativo provvedimento di adozione l'Amministrazione Comunale sospende ogni determinazione sulle domande di permesso di costruire in contrasto con il presente Piano. Non sono altresì ammessi interventi SCIA o CILA che risultino in contrasto con le norme e le previsioni del presente Piano Operativo.

2. Sono fatte salve le previsioni del Regolamento Urbanistico vigente non in contrasto con le presenti norme. Sono inoltre fatti salvi i piani attuativi di iniziativa privata e gli interventi diretti convenzionati, ove sia già stata sottoscritta la relativa convenzione o l'atto d'obbligo alla data di adozione del presente Piano Operativo. Eventuali varianti ai piani attuativi o agli interventi convenzionati vigenti sono subordinate alla verifica di conformità con i contenuti del presente Piano Operativo.

3. Restano infine esclusi dalle misure di salvaguardia i permessi di costruire e gli altri titoli abilitativi già rilasciati alla data di adozione del Piano Operativo, così come le variazioni essenziali ai permessi di costruire relativi a edifici in corso di costruzione per i quali sia stato dato formale inizio dei lavori alla data di adozione del Piano Operativo.

Ultima modifica 24/01/2024 - 14:45