Norme Tecniche di attuazione del Piano Operativo

Variante per l’ampliamento del policlinico Santa Maria alle Scotte- approvazione del 10.11.23 (vigente)

Art. 66 Valli verdi del Centro Storico (CS4)

1. Sono estesi e singolari spazi verdi all'interno delle mura posti in continuità visiva con i tessuti del centro storico, con gli importanti complessi di interesse storico monumentale e con il basamento figurativo delle aree verdi esterne alla cinta muraria che compongono il Parco del Buongoverno. In parte adibite a giardini e aree verdi pertinenzali o di uso pubblico, le valli verdi presentano ancora tessiture ed elementi del paesaggio agrario storico da tutelare, mantenere o ripristinare.

2. In tali aree non è ammessa la realizzazione di nuovi edifici e manufatti per uso privato né la realizzazione di nuove superfici impermeabilizzate, salvo quanto eventualmente strettamente indispensabile alla fruizione pedonale o ciclopedonale. Per gli edifici esistenti si applica la disciplina di intervento di tipo 3 (t3).

3. In tali aree, finalizzata alla manutenzione e cura degli spazi aperti, è ammessa esclusivamente la realizzazione di manufatti per lo svolgimento di attività di interesse pubblico da parte delle Contrade, dimensionati sulle effettive esigenze, che devono essere funzionali alla fruizione pubblica e al mantenimento della vitalità di questi luoghi, debitamente motivate e documentate. Tali manufatti saranno realizzati in materiali leggeri, anche a carattere permanente, ma comunque con tecniche costruttive e modalità esecutive che li rendano reversibili, come peraltro consente il loro utilizzo occasionale. La richiesta di autorizzazione è accompagnata da un progetto unitario di Contrada, esteso all'intera area di riferimento per l'utilizzo da parte della Contrada, corredato da una convenzione che vincoli i manufatti alle caratteristiche tecniche e costruttive sopra descritte e che includa il miglioramento e la manutenzione delle aree verdi, comprensivo di quelle a connotazione agraria, e la rimozione di eventuali elementi incongrui.

4. All'interno delle Valli verdi le azioni devono essere orientate a:

  • assicurare il mantenimento di un elevato livello di qualità delle relazioni percettive;
  • preservare la continuità tra l'insediamento storico e i paesaggi agrari storici recuperandone gli assetti e contenendo l'espansione delle neoformazioni forestali;
  • tutelare e valorizzare la rete dei percorsi e delle infrastrutture storiche anche prevedendo la sua integrazione con una rete di mobilità dolce;
  • rendere coerenti e di pregio gli assetti del verde privato;
  • valorizzare e mantenere e integrare gli elementi tipici del paesaggio agrario tradizionale quali:
    • sistemazioni idraulico agrarie,
    • sistemazioni terrazzate con muretti a secco o ciglioni,
    • tessiture a maglia fitta, colture promiscue, oliveti, broli,
    • filari alberati, siepi miste di valore paesaggistico o naturalistico e vegetazione a corredo dei canali di scolo delle acque.
  • rendere coerenti e di pregio gli assetti del verde privato;
  • negli interventi sulle aree a verde privato individuare, mantenere o recuperare dove possibile le specie arboree tipiche meglio conformate e paesaggisticamente rilevanti; nel caso di nuovi impianti arborei limitare l'utilizzo di conifere e l'uso di specie non coerenti con il contesto prevalentemente rurale delle valli verdi; è comunque da contrastare l'insediamento di specie arboree alloctone a sviluppo invasivo e altre specie aliene, da eliminare nel caso di interventi sull'area.

5. Per gli interventi ricadenti nelle "Zone verdi nell'interno delle mura urbane di Siena" si dovrà prestare una particolare attenzione alle prescrizioni contenute nella Scheda di Vincolo D.M. 13/06/1956.

Ultima modifica 24/01/2024 - 14:45