Norme Tecniche di attuazione del Piano Operativo

Variante per l’ampliamento del policlinico Santa Maria alle Scotte- approvazione del 10.11.23 (vigente)

Art. 155 Piano Attuativo in Via Principale, Strada di Presciano a Taverne d'Arbia - ex Mulino Muratori - (PA09.01)

1. Il progetto prevede la riconversione del complesso dell'ex Mulino Muratori, recuperando l'edificio di interesse storico-documentale ed alcuni elementi distintivi dell'identità dei luoghi, da lungo tempo abbandonati e oggi caratterizzati da un avanzato stato di degrado, in modo da integrare maggiormente questa parte all'abitato di Taverne e potenziarne le dotazioni pubbliche.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 24.730 mq.

Superficie edificabile (SE) massima: 1.830 mq. da recupero dell'edificio di matrice storica su Via Principale con destinazione residenziale (a); 3.500 mq. da demolizione e ricostruzione con destinazione per attività direzionali e di servizio (e1, e2, e3) e/o attività commerciali (esercizi commerciali c1, media struttura di vendita c2) per una Superficie di Vendita complessiva massima di 1.500 mq.

numero alloggi massimo: 20

numero piani fuori terra massimo per i nuovi edifici: 2

Indice di Copertura massimo: -

opere ed attrezzature pubbliche:

  • realizzazione e cessione di spazio pedonale pubblico per una superficie minima di 1.500 mq.;
  • realizzazione e cessione di parcheggio pubblico per almeno 80 posti auto (2.000 mq.), da localizzare nella parte sud-ovest, in modo da essere facilmente raggiungibile dal borgo.

3. Vincoli e tutele:

  • vincolo paesaggistico ai sensi dell'art. 136 del D.lgs. n. 42/2004, in parte;
  • vincolo paesaggistico ai sensi dell'art. 142 del D.lgs. n. 42/2004, comma 1 lett. c (corsi d'acqua), in parte.

4. Disposizioni specifiche:

Il nuovo impianto sarà articolato secondo una sequenza di spazi con differente indirizzo funzionale: la parte di testata del borgo di matrice storica sarà destinata al recupero dell'edificio di antica formazione con destinazione residenziale; la seconda parte, attualmente occupata dalla maggior parte delle strutture e degli impianti del mulino, fino alla macchia alberata sarà riorganizzata intorno ad uno spazio pedonale centrale (una sorta di piazza allungata), affiancato da nuovi edifici per attività direzionali e di servizio, per i quali è auspicabile riproporre la conformazione dei vecchi fabbricati con copertura a volta in modo da mantenere in qualche modo un tratto identitario della storia del luogo, valutandone preliminarmente con opportuni approfondimenti l'interesse quale archeologia industriale; la terza parte, più vicina al Raccordo, sarà infine destinata alle attività commerciali. In quest'ultima parte si dovrà tenere conto della presenza di un elettrodotto ai fini di garantire la non esposizione all'inquinamento elettromagnetico della popolazione ed il rispetto dei limiti previsti per legge.

L'accesso carrabile alle strutture direzionali e di servizio e commerciali sarà localizzato lungo la Strada di Presciano, utilizzando l'accesso già esistente al capannone più recente. Sarà invece prioritariamente pedonale l'altro accesso esistente, caratterizzato dalla presenza dell'arco ribassato in cemento armato che dovrà essere conservato, quale memoria della storia del luogo. Dovranno essere mantenute e tutelate le alberature esistenti nell'area centrale e nella zona intorno all'arco, valutandone le condizioni fitosanitarie; dovranno inoltre essere previste sistemazioni a verde di filtro e di ambientazione, in particolare lungo il margine ovest, privilegiando specie tipiche rustiche e rurali, creando siepi miste arboree e arbustive.

All'edificio di matrice storica su Via Principale è attribuita la disciplina di intervento di tipo 3 (t3), con possibilità di riconfigurazione del volume più recente con struttura in cemento armato, anche con l'impiego di materiali e tecniche costruttive diverse, finalizzata ad una migliore qualificazione in rapporto al contesto, ed eliminazione delle superfetazioni e dei manufatti incongrui addossati sul retro.

È ammessa l'attuazione dell'intervento di recupero quale stralcio autonomo. L'attivazione dell'intervento di recupero è da intendersi comunque condizione necessaria per l'attivazione degli interventi di demolizione e ricostruzione.

5. Prescrizioni integrative per gli aspetti ambientali:

In considerazione della vicinanza ad aree appartenenti a Siti Natura 2000 (ZSC/ZPS Crete di Camposodo e Crete di Leonina) e dell'interrelazione con il corridoio ecologico fluviale rappresentato dalla fascia del torrente Arbia, in sede di redazione del Piano Attuativo è prescritta la redazione dello Studio di Incidenza (Screening).

Schema di riferimento

Schema di riferimento:
1 - edificio di matrice storica da recuperare (residenza)
2 - parcheggio pubblico a raso a servizio del nucleo storico di Taverne
3 - nuovi spazi pedonali pubblici
4 - percorso pedonale
5 - edifici recuperati o ricostruiti mantenendo la conformazione volumetrica caratterizzante il complesso (direzionale e di servizio/commerciale)
6 - aree verdi private con salvaguardia delle alberature esistenti (in particolare pini domestici)
7 - accesso pedonale
8 - arco di ingresso da conservare
9 - area di pertinenza delle attività da insediare
10 - accesso carrabile alle nuove attività da insediare
11 - area destinata alla nuova edificazione con sedime indicativo dei nuovi volumi (altezza massima 2 piani) (direzionale e di servizio/commerciale)
12 - area di pertinenza delle attività da insediare e relativi parcheggi
13 - area a verde privata
14 - area verde privata in pendio con elementi arborei e arbustivi

Ultima modifica 24/01/2024 - 14:45