Norme Tecniche di attuazione del Piano Operativo

Variante per l’ampliamento del policlinico Santa Maria alle Scotte- approvazione del 10.11.23 (vigente)

Art. 91 Il Parco agricolo del Buongoverno

1. Il Parco del Buongoverno (VP2) si estende dal basamento della città murata di Siena al di fuori del territorio urbanizzato e dalle valli verdi con cui presenta rapporti di connessione e interdipendenza, nei quali si riconoscono sia caratteri ruralità che di stretta relazione con le aree urbane. L'edificato si concentra principalmente lungo i filamenti che conducono alla città di Siena. Per la assoluta rilevanza paesaggistica si dovrà:

  • assicurare il mantenimento di un elevato livello di qualità delle relazioni percettive;
  • preservare la continuità tra l'insediamento, le aree coltivate situate nelle valli interposte e adiacenti al circuito murario e il tessuto agricolo circostante;
  • tutelare la tessitura agraria a maglia fitta, i terrazzamenti e le sistemazioni agrarie tradizionali tramite la manutenzione ed il ripristino;
  • recuperare i paesaggi agrari storici e gestire i terreni invasi da vegetazione boschiva per fattori di acclività, esposizione, composizione dei suoli contenendo l'espansione delle neoformazioni forestali sui terreni scarsamente mantenuti;
  • tutelare e valorizzare la rete dei percorsi e delle infrastrutture storiche anche prevedendo la sua integrazione con una rete di mobilità dolce per la fruizione delle risorse paesaggistiche dell'ambito;
  • contrastare l'erosione con una adeguata progettazione delle sistemazioni idraulico agrarie;
  • migliorare la qualità e continuità della rete ecologica.

2. Per migliorare la fruizione del Parco, i soggetti pubblici e privati, anche costituiti in forme aggregative, mettono in atto le seguenti azioni:

  • valorizzano la viabilità storica, ponendo attenzione al percorso della Francigena;
  • assicurano la rete dei percorsi, di mobilità dolce pedonale e ciclabile, anche in funzione delle esigenze quotidiane dei residenti;
  • organizzano i punti di accesso al parco tenendo conto sia della fruizione ricreativa quotidiana da parte dei residenti che della fruizione turistica, garantendo l'accesso pedonale o ciclabile alle emergenze storico-architettoniche ed ai punti di vista privilegiati;
  • sostengono azioni coordinate e congiunte di qualificazione di parti contigue e paesaggisticamente rilevanti del parco e l'armonizzazione delle soluzioni costruttive di annessi e manufatti a supporto;
  • propongono, nelle sistemazioni a verde lungo i filamenti urbani e rurali, il rispetto delle caratteristiche di ruralità dell'intorno e il mantenimento di una elevata qualità delle relazioni percettive;
  • promuovono un'agricoltura amatoriale e di prossimità compatibile con un contesto paesaggistico di pregio finalizzata a mantenere nel tempo le aree recuperate.

I progetti di eventuali nuovi percorsi attrezzati, anche nel caso in cui prevedano il recupero di tracciati storici accertati e gli interventi sulle dotazioni e ogni altra forma di arredo, anche a fini didattici o informativi, dovranno essere valutati anche con riferimento al contesto storicizzato.

Ultima modifica 24/01/2024 - 14:45