Disciplina del Piano Strutturale


Art. 87 UTOE 2 FOCI - LAME

La zona industriale Foci Lame si è formata sostanzialmente a partire dal 1971, prima con una edificazione diretta e poi, dalla fine degli anni 70, con piani attuativi, compreso un PIP di iniziativa comunale. Solo le zone derivanti da piano attuativo sono dotate delle necessarie aree di standard (verde, parcheggi. . )
Nella zona industriale Foci.Lame si possono individuare i seguenti ambiti:

  • - insediamenti derivanti da intervento diretto;
  • - insediamenti realizzati mediante piano attuativo;
  • - zona mista di Via Pisana;
  • - area mista di margine loc. Lame.

Insediamenti derivanti da intervento diretto. La zona, anche in considerazione delle previsioni dei vigenti strumenti urbanistici, risulta in via di completamento. Il PO consentirà interventi sugli edifici esistenti favorendo il consolidamento delle funzioni artigianali ed industriali, nonché l’insediamento, in misura complementare e funzionale alle attività produttive essitenti, delle attività di servizio e quei tipi di commercio che, per le loro caratteristiche merceologiche e/o dimensionali, non possano trovare posto nell’ambito di zone prevalentemente residenziali. La edificazione di completamento sarà consentita nel PO senza eccedere rispetto alla capacità edificatoria prevista negli strumenti urbanistici vigenti e fermo restando che la relativa quantità di SUL dovrà essere detratta dal dimensionamento complessivo del PS per la zona dei Foci e non aggiungersi ad esso.

Insediamenti realizzati mediante piano attuativo. I piani attuativi per la edificazione delle zone di espansione industriale risultano già approvati, convenzionati e, in parte, realizzati. Le quantità complessivamente previste dal PO e dai piani attuativi approvati vengono confermate con il dimensionamento del PS, riproponendo le quantità edificabili già previste nel PO stesso e non ancora realizzate. Il PO dovrà tuttavia prevedere un ampliamento delle aree da destinare a standard urbanistici prendendo atto che una parte degli edifici nella zona dei Foci presenta una destinazione commerciale-direzionale e che, in ottemperanza ai criteri contenuti nel PIT e nel PTCP, dovrà essere studiato un assetto di dettaglio che consenta un migliore inserimento dell'area produttiva nel contesto paesaggistico di riferimento. In particolare, le nuove sistemazioni dovranno includere lo spazio compreso tra il margine dell'edificato attuale e il Torrente Foci, in maniera da creare una fascia verde che può svolgere una funzione di limite urbano collegandosi tendenzialmente alla fascia verde dei servizi e dei monumenti che circonda il centro urbano di Poggibonsi ed alla zona prevista per la creazione di un'Area Naturale Protetta di Interesse Locale lungo il Fiume Elsa. Le aree di standard dovranno essere destinate a verde e parcheggi. Di conseguenza l'insediamento produttivo, oltre alle funzioni propriamente industriali-artigianali, potrà comprendere, entro i limiti del proprio dimensionamento e non in aggiunta ad esso, quelle funzioni che per loro caratteristica potrebbero anche far parte, secondo le elaborazioni prodotte fin qui dalla disciplina e dalla manualistica urbanistica, del centro dei servizi e attrezzature di corredo alle zone produttive e che sono usualmente considerate come aree di standard. Si tratta di servizi generali quali sportelli postali e bancari, sedi di fiera campionaria per la promozione delle attività economiche del territorio, mense e altri servizi complementari. Allo stesso modo, è consentita, nei limiti del dimensionamento di PS, il commercio di materiali ingombranti come individuati dal Codice Regionale del Commercio.

Zona mista di Via Pisana. La zona edificata lungo la via Pisana, nella parte al di fuori del centro urbano di Poggibonsi, ha ormai perso da tempo il carattere di zona industriale artigianale. Lo stesso fenomeno si è verificato, ed in misura più consistente, nelle aree confinanti collocate nel comune di Barberino Val d’Elsa. Questo fenomeno di trasformazione graduale di una vasta area lungo la strada 429 ha messo in evidenza un consistente fenomeno di carenza infrastrutturale. Allo scopo di affrontare le criticità emerse, il PO potrà prevedere la definitiva trasformazione dell’area in polo commerciale direzionale, a condizione che la stessa possa essere dotata, anche mediante piani attuativi o interventi convenzionati, delle necessarie opere di urbanizzazione compreso l’adeguamento della viabilità principale, da realizzarsi in collaborazione con il Comune di Barberino Val d’Elsa, ed un percorso pedonale di collegamento con il centro urbano di Poggibonsi.

Area mista di margine loc. Lame. La zona delle Lame, punto di snodo tra l'area artigianale industriale dei Foci e quella ormai prevalentemente terziaria di Via Pisana, è interessata da una serie eterogenea di attività: residenze, commercio, fabbricati artigianali, stazioni di servizio, depositi del consorzio Agrario. La vicinanza con il raccordo tra la nuova strada 429 e la superstrada Siena-Firenze conferisce all'area una particolare vocazione ad ospitare funzioni legate alla logistica, al deposito di materiali o al commercio all'ingrosso che il PO, nei limiti del dimensionamento del PS, potrà consentire negli edifici esistenti e nelle relative aree di pertinenza con progetti che, oltre a soddisfare le esigenze funzionali sopra richiamate, conferiscano a tutta l'area un complessivo miglioramento della qualità paesaggistica.

Prescrizioni ambientali

Poiché il serbatoio Galloria risulta al limite delle potenzialità di lavoro, interventi che comportino un aumento di consumo idrico, necessitano preliminari interventi a carattere strutturale, oltre al potenziamento delle condotte in uscita dal serbatoio stesso.
In vista delle nuove previsioni urbanistiche deve essere rivisto il sollevamento della condotta che transita per Foci a causa delle ingenti quantità di acqua meteorica che vi si riversano L'incremento di carico urbanistico a destinazione residenziale dovrà essere accompagnato da un progetto di riduzione del rumore, anche attraverso l'introduzione di elementi naturali con funzione fonoassorbente.

DIMENSIONAMENTO

Destinazioni d'uso / alloggi / famiglie Un. Mis. Q.tà
Residenze, negozi, botteghe mq SUL 17.784
Commerciale grandi strutture mq SUL 3.850
Commerciale medie strutture mq SUL 8.057
Direzionale e attività private di servizio mq SUL 5.490
Alloggi n. 101
Famiglie n. 90
Alloggi non occupati n. 12
Dimensionamento delle trasformazioni urbanistiche e saturazioni nel tessuto consolidato Un. Mis. Q.tà
Residenziale compreso esercizi di vicinato mq SUL 600
Commerciale medie strutture mq SUL 16.000
Direzionale compreso strutture private di servizio mq SUL 12.000
Dimensionamento degli insediamenti di nuovo impianto e saturazioni nel tessuto produttivo Un. Mis. Q.tà
Commerciale medie strutture mq SUL 5.000
Direzionale compreso strutture private di servizio mq SUL 5.000
Artigianale - industriale, compreso commercio all'ingrosso e depositi*** mq SUL 200.000

*** comprensivo interventi diretti nel tessuto produttivo consolidato

Capacità abitativa Un. Mis. Q.tà
Abitanti residenti n. 221
Abitanti stimati insediabili in alloggi non occupati n. 27
Abitanti insediabili per nuova previsione n. 15
Abitanti totali insediabili n. 263
Ultimo aggiornamento 29.01.2021 - 16:28