Disciplina del Piano Strutturale


Art. 86 UTOE 6 Staggia Senese

1. PERIODIZZAZIONE DELL'EDIFICATO. Le fasi di crescita di Staggia Senese sono ben evidenti: lungo l'asse principale, la via Cassia, si è formato un nucleo medievale perimetrato da una cinta muraria ancora esistente ed una rocca sul lato orientale verso il torrente. Sono leggibili le aggiunte esterne alle mura, sempre lungo la via Cassia, e e la crescita edilizia degli ultimi quaranta anni nella parte meridionale.

2. ARTICOLAZIONE DELLO SPAZIO URBANO Lo spazio urbano di staggia è pertanto articolato nei seguenti ambiti: nucleo storico, ambito di rispetto del nucleo storico; tessuto compatto di formazione otto novecentesca; edificato recente di prima periferia; aree miste urbane.

3. SPAZIO COLLETTIVO. Nello spazio collettivo del centro urbano di staggia si individuano i seguenti capisaldi: Città di impianto storico; Aggregazioni, rete del verde urbano e servizi nella città contemporanea.

4. INDIRIZZI, PRESCRIZIONI E CRITERI PER IL PIANO OPERATIVO

  • - Il PO non dovrà prevedere alcuna espansione del centro urbano di Staggia Senese. Le nuove esigenze abitative, commerciali, direzionali o di servizio dovranno essere soddisfatte mediante interventi di rigenerazione urbana o mediante la edificazione di lotti liberi all'interno del tessuto consolidato.
  • - Nella formulazione delle previsioni di PO dovranno essere privilegiati quegli interventi di rigenerazione urbana che, per la loro posizione e dimensione, consentano la realizzazione di aree pubbliche e funzioni di interesse generale direttamente e che possano consentire una valorizzazione del nucleo storico, diradandone i volumi che vi si accostano e riordinando l'edificato nelle aree di pertinenza anche mediante interventi di ristrutturazione urbanistica.
  • - Tutti gli interventi dovranno accompagnarsi, dove necessario, ad una razionalizzazione e adeguamento delle infrastrutture (acquedotto, fognatura, viabilità ...). A tale scopo la previsione dei singoli interventi nel PO dovrà coordinarsi con i programmi dell'amministrazione comunale, degli altri enti pubblici e dei gestori dei servizi.
  • - La definizione del margine urbano è affidato al rafforzamento e ulteriore qualificazione della fascia di rispetto del centro storico e dell'area che separa il nucleo urbano dal torrente Staggia. Sul lato occidentale, l'abitato di Saggia è circondato dalla circonvallazione stradale che ne definisce fortemente il limite. Il disegno del margine urbano su tale lato è pertanto affidato alle opere di corredo della stessa circonvallazione stradale (alberature, siepi. .
  • - La dotazione di servizi per il nucleo di staggia dovrà essere opportunamente raccordata con il disegno di razionalizzazione degli stessi su scala comunale e con il rafforzamento delle politiche per il trasporto pubblico locale.
  • - Negli ambiti urbani di impianto storico e nelle aree definite dai capisaldi dello spazio collettivo si dovrà perseguire l'obiettivo di qualificare l'offerta commerciale potenziando e incentivando la presenza di attività di vicinato e, in generale, delle attività di servizio (artigianato di servizio, esercizi di somministrazione ...). A tale scopo il PO dovrà prevedere una riqualificazione, anche mediante progettazione particolareggiata, degli spazi della mobilità pedonale e ciclabile.

Tutti gli interventi di ristrutturazione urbanistica o di edificazione dei lotti liberi dovranno prevedere l'utilizzo di criteri costruttivi che minimizzino il consumo di energia. A tale scopo dovrà essere introdotta una nuova ed appropriata normativa all'interno del Regolamento Edilizio.

All'interno degli atti di governo del territorio dovranno essere predisposte le linee guida per la progettazione del verde, considerata, in particolare, la funzione che il verde urbano riveste per Staggia Senese nella definizione e qualificazione dello spazio collettivo della città.

5. CENTRO STORICO. Gli obiettivi primari sono la conservazione dei caratteri architettonici e degli elementi dell'impianto viario, la progressiva pedonalizzazione, lo sviluppo dell'area come spazio culturale e centro commerciale naturale I locali a piano terra degli edifici che si affacciano sulla pubblica via dovranno essere destinati ad attività terziarie. Per gli edifici monumentali e per i più importanti "palazzi", formatisi nel corso dell'ottocento con la riorganizzazione e fusione di cellule elementari di origine medievale, il PO dovrà garantire la conservazione ed il ripristino dei caratteri formali e tipologici; per gli edifici che hanno conservato l'impianto medievale originario potrà essere consentita, nel rispetto dei più importanti elementi formali e strutturali, la riorganizzazione funzionale delle unità abitative per un adeguamento alle esigenze della vita contemporanea; in situazioni di degrado o di incompatibilità degli edifici con il contesto architettonico e urbanistico del nucleo storico si potrà prevedere la ristrutturazione urbanistica. Nel complessivo disegno di valorizzazione del centro storico si attribuisce una particolare importanza alla riqualificazione degli spazi aperti e dell'arredo urbano.

6. TESSUTO COMPATTO DI FORMAZIONE OTTO-NOVECENTESCA. L'area costituisce il primo organico ampliamento della città al di fuori della cinta muraria medievale con un impianto urbanistico che ha trovato definizione nel periodo a cavallo del XIX e del XX secolo. Considerata la ridotta estensione dell'area, la stessa dovrà essere assimilata al centro storico.

Gli eventuali interventi di ristrutturazione urbanistica dovranno sempre incrementare la dotazione di spazi pubblici ed il miglioramento delle infrastrutture. Inoltre, non si dovranno consentire interventi che comportino aggravio del carico urbanistico nelle zone per le quali sono state individuate criticità sotto il profilo acquedottistico. Tali interventi potranno essere consentiti nel PO esclusivamente a condizione che i problemi infrastrutturali siano risolti preventivamente o contestualmente rispetto alla esecuzione degli stessi.

7. EDIFICATO RECENTE DI PRIMA PERIFERIA. Sono aree a prevalente destinazione residenziale e di servizio che, come tali, vengono confermate dal Piano Strutturale. Nell'ambito di un naturale processo evolutivo, il PO dovrà consentire solo interventi di incremento della qualità complessiva, compreso la eventuale ristrutturazione urbanistica, definendo criteri di intervento da attribuire agli edifici, o gruppi di edifici, sulla base del loro valore architettonico e della compatibilità con il contesto urbano in cui si collocano. Gli eventuali interventi di ristrutturazione urbanistica dovranno sempre incrementare la dotazione di spazi pubblici ed il miglioramento delle infrastrutture.

8. AREE MISTE URBANE. All'interno del centro urbano di Staggia esistono alcune aree caratterizzate dalla commistione di fabbricati industriali dismessi o sottoutilizzati, con edifici a prevalente uso residenziale. Il PO dovrà pertanto concentrare all'interno di tali aree gli interventi di ristrutturazione urbanistica che dovranno comunque attenersi al criterio generale di apportare miglioramenti alla dotazione di servizi.

9. INFRASTRUTTURE. Il centro urbano di Staggia risulta dotato di tutte le infrastrutture. Il PO dovrà tuttavia affrontare alcuni elementi di criticità in relazione alla struttura acquedottistica. In particolare, nella redazione del PO si dovrà tener conto che gli interventi (rigenerazione urbana o edificazione in lotti liberi nel tessuto consolidato) potranno essere previsti solo se preventivamente o contestualmente saranno risolti i problemi che riguardano l'approvvigionamento idrico.

Prescrizioni ambientali

Devono essere adeguate le strutture di sollevamento di Staggia al fine di risolvere i problemi provocati al depuratore di Castellina Scalo perché la rete fognaria di tipo misto, raccoglie anche le acque di falda della sorgente Fontana e l'attuale stazione di sollevamento crea problemi di rumorosità e lesioni alle tubazioni.

DIMENSIONAMENTO

Destinazioni d'uso / alloggi / famiglie Un. Mis. Q.tà
Residenze, negozi, botteghe mq SUL 109.431
Direzionale e attività private di servizio mq SUL 1.262
Strutture produttive agricole e altri annessi mq SUL 551
Alloggi n. 1.130
Famiglie n. 1.034
Alloggi non occupati n. 120
Dimensionamento delle trasformazioni urbanistiche e saturazioni nel tessuto consolidato Un. Mis. Q.tà
Residenziale compreso esercizi di vicinato mq SUL 5.000
Direzionale compreso strutture private di servizio mq SUL 1.700
Turistico - ricettivo posti letto 135
Capacità abitativa Un. Mis. Q.tà
Abitanti residenti n. 2.548
Abitanti stimati insediabili in alloggi non occupati n. 297
Abitanti insediabili per nuova previsione n. 125
Abitanti totali insediabili n. 2.970
Ultimo aggiornamento 29.01.2021 - 16:28