Disciplina del Piano Strutturale


Art. 68 STANDARD URBANISTICI

1. Gli standard urbanistici rappresentano l'unità di misura (mq/ab) della dotazione minima di aree pubbliche per servizi ed attrezzature che ogni strumento urbanistico deve prevedere. Nel DM 1444/68 tale dotazione viene espressa in modo sia globale (18mq/ab.) che disaggregato per tipologia di dotazione (istruzione; attrezzature di interesse comune; spazi pubblici attrezzati a parco e per il gioco e lo sport; parcheggi). Lo stesso DM prevede poi, classificandole come Zone F, prevede aree da destinare all'istruzione superiore, alle attrezzature sanitarie ed ospedaliere, ai parchi pubblici urbani e territoriali.

2. Il dimensionamento delle aree a standard è definito per il complessivo territorio comunale, le previsioni di PO dovranno tuttavia garantire il rispetto degli standard di cui al DM 1444/68 nelle singole UTOE. Più precisamente dovranno essere rispettati gli standard di cui all’art.3 del DM 1444/68 nelle UTOE di Poggibonsi, Bellavista e Staggia. Dovranno, invece, essere rispettati gli standard di cui all’art.5 del DM 1444/68 nella UTOE di Foci-Lame. Nelle UTOE di Drove e Pian di Peschi, fortemente gravate da un deficit di spazi ed attrezzature pubbliche ed ormai sature, eventuali interventi finalizzati al cambio di destinazione urbanisticamente rilevante o riconducibili alle categorie della ristrutturazione urbanistica o della edificazione di lotti liberi nel tessuto consolidato, potranno essere previsti esclusivamente mediante pianificazione attuativa o progetto unitario convenzionato che garantisca una significativa dotazione di aree di standard a servizio dell’insediamento nel suo complesso. Il PO potrà anche prevedere, se compatibili con le leggi vigenti, forme di monetizzazione delle aree di standard per le zone in cui sia impossibile l’effettivo reperimento delle stesse.

3. Il PO e la successiva pianificazione attuativa dovranno prevedere, per tutti gli interventi di ristrutturazione urbanistica o di nuovo impianto, la realizzazione di una quantità di aree pubbliche che, oltre a soddisfare le esigenze derivanti dagli interventi stessi al livello quantitativo degli standard esistenti, determinino un incremento di qualità nella configurazione dello spazio collettivo della città.

4. Come risulta dagli elaborati dei vigenti strumenti urbanistici, il Comune di Poggibonsi è attualmente dotato di una quantità sufficiente di aree destinate a standard urbanistici. Il teorico aumento di popolazione che consegue, secondo il PS, alle previsioni di rigenerazione urbana ed alla stima degli abitanti insediabili in alloggi non occupati, comporta un proporzionale aumento delle aree per standard urbanistici.

5. Gli standard urbanistici rivestono un valore fondamentale nel disegno della struttura e della composizione dell'organismo urbano. Allo scopo di far assumere all'insieme degli spazi pubblici e collettivi la struttura di un sistema, sono individuate negli elaborati grafici del PS le zone di reperimento degli standard urbanistici. Si tratta di un insieme eterogeneo che comprende aree assolutamente inedificabili e aree destinate alle più importanti trasformazioni come le "aree miste". L'inclusione nelle cosiddette zone di reperimento non significa pertanto che certe aree debbano essere necessariamente e/o completamente destinate a standard urbanistici, ma che gli standard urbanistici dovranno essere preferibilmente reperiti al loro interno. Le zone di reperimento delle aree di standard comprendono:

  • - le aree già destinate a standard nel RU vigente;
  • - le aree comprese entro la cintura verde dei servizi e dei monumenti;
  • - le aree miste urbane;
  • - una delle aree miste di margine
  • - alcune aree in adiacenza ad aree di standard esistenti;
  • - alcune aree lungo il margine del territorio urbanizzato.
Ultimo aggiornamento 29.01.2021 - 16:28