Disciplina del Piano Strutturale


Art. 53 Viabilità storica

1. Nell'ambito del sistema infrastrutturale, la viabilità storica è quella dotata di permanenza, riconoscibile nelle cartografie catastali leopoldine o di impianto e rintracciabile sul territorio. Essa appartiene alla struttura profonda del territorio e rappresenta la rete di fruizione storica dello stesso in armonia con i contesti paesaggistici attraversati.

2. La rete della viabilità storica si è strutturata nel tempo conformandosi alla morfologia del territorio con due diverse modalità: la prima è costituita dall'attraversamento longitudinale dei fondovalle insediati da parte delle principali arterie stradali; la seconda prevede una serie di rami stradali che, partendo dal fondovalle, percorrono i crinali e le loro aree di contesto, formando entità omogenee con queste ultime e con i nuclei rurali intercettati.

3. La categoria della viabilità storica comprende anche le strade di interesse paesistico, la viabilità minore e le strade bianche.

4. La viabilità storica costituisce elemento di primaria importanza nella definizione della struttura identitaria dell territorio ed i relativi elementi di tutela sono costituiti da:

  • - la garanzia della fruizione pubblica
  • - i caratteri planoaltimetrici generali dei tracciati;
  • - le opere di raccolta e convogliamento delle acque;
  • - le opere d'arte ed i segnali di viaggio;
  • - le opere di sistemazione e contenimento del terreno;
  • - le alberature segnaletiche, gli allineamenti arborei e le siepi ornamentali;
  • - i manufatti di arredo (lavatoi, fontanili, pozzi, muretti, elementi arborei, siepi).

5. Eventuali modifiche di tracciato dovranno essere disciplinate in sede di Piano Operativo che dovrà contenere, in base a valutazione storico-paesaggistica ed in conformità al vigente PTCP, specifici criteri e prescrizioni (caratteristiche geometriche, raggi di curvatura, materiali, sistemazioni circostanti etc.).

6. Una particolare attenzione dovrà essere dedicata alla larghezza ed all’andamento dei tracciati originari. Il PO potrà prevederne limitate modifiche, se finalizzate alla sicurezza delle persone, a condizione che ne venga mantenuto il ruolo paesaggistico, assicurando che eventuali modifiche del tracciato stradale posto sulle dorsali mantengano una posizione di crinale e si adattino alla morfologia del terreno.

7. Per le strade bianche dovranno essere vietate asfaltature con asfalto tradizionale - bitume. Per le strade bianche, la modifica del tipo di fondo stradale sarà ammessa solo nei tratti particolarmente impervi, per tratti da rendere più sicuri in funzione di insediamenti, nuclei o complessi e per le destinazioni e attività ivi svolte nonché in prossimità dei nuclei abitati. In tali casi si dovranno comunque prevedere sistemazioni con terre stabilizzate, asfalti ecologici o altri materiali che garantiscano un buon risultato dal punto di vista paesaggistico;

8. La viabilità storica comprende anche il tracciato ferroviario dismesso tra Poggibonsi e Colle di val d'elsa. Tale infrastruttura offre una fruizione originale del paesaggio permettendo spostamenti in forma alternativa a quelli meccanizzati. Tale caratteristica dovrà essere conservata e la pista pedociclabile potrà essere dotata di adeguate strutture che ne favoriscano la utilizzazione da parte dei cittadini.

9. In coerenza con gli obiettivi di qualità e le direttive della Scheda d’Ambito n. 9 del vigente PIT-PPR, dovranno essere tutelate e riqualificate le relazioni tra viabilità storica e territorio agricolo mediante la conservazione o ricostituzione del corredo arboreo, dei manufatti minori, delle opere di sostegno.

Ultimo aggiornamento 29.01.2021 - 16:28