Norme Tecniche di attuazione del Piano Operativo

Variante 4- approvazione del 29.11.23 (vigente)

Art. 66 - Sistema dell'Ambiente Sistema dell'Ambiente

1. I componenti del Sistema dell'Ambiente di cui all'art. 9 delle Norme di PS sono quelli appartenenti alla struttura idrogeomorfologica e quelli appartenenti alla struttura ecosistemica, corrispondenti alle componenti del patrimonio territoriale di cui ai punti a) e b) del comma 2 art. 3 della L.R. 65/14, nonché alle Invarianti Strutturali di cui agli artt. 7 e 8 della Disciplina di Piano del vigente PIT-PPR.  La struttura idrogeomorfologica è riferita al sistema delle acque superficiali e profonde, alle strutture geologiche, litologiche e pedologiche, alla dinamica geomorfologica, ai caratteri morfologici del suolo. La struttura ecosistemica comprende le risorse naturali, aria, acqua, suolo ed ecosistemi della flora e della fauna.

2. Per le componenti del Sistema dell'Ambiente valgono le disposizioni e gli indirizzi di cui al Capo II delle Norme di Piano Strutturale, nonché le ulteriori disposizioni dei successivi artt. 67 e 68, definite dal PO sulla base delle specifiche analisi e valutazioni contenute nella VAS e negli studi geologico idraulici.

Art. 67 Condizioni alle trasformazioni derivanti dalla VAS

1. Il presente Piano Operativo contiene specifici elaborati dedicati alle attività di valutazione, in conformità a quanto dettato dalle disposizioni legislative nazionali e regionali in materia di valutazione ambientale strategica.

2. I contenuti delle attività di valutazione testé richiamate sono parte integrante del presente Piano Operativo e non sono ripetuti nelle presenti Norme per semplicità e chiarezza del testo; tuttavia si considerano componente importante dell'incremento della consapevolezza e della conoscenza al quale tendono dette attività, e devono essere rispettati in ogni intervento pubblico e privato.

3. In applicazione del principio di non duplicazione, non sono sottoposti alle attività di valutazione ambientale strategica i piani attuativi e i PAPMAA con i quali si realizzano gli interventi previsti dal presente Piano, ad eccezione dei piani attuativi formati per realizzare un diverso assetto rispetto a quanto stabilito nelle Schede normative e progettuali.

4. I piani comunali di settore aventi effetti sull'ambiente e sul territorio e i piani attuativi che applicano i contenuti delle Schede normative e progettuali - pur non dovendo ripetere le attività di valutazione - devono contenere uno specifico elaborato, al fine di dimostrare il rispetto delle regole di conservazione delle invarianti strutturali,  la rilevanza o meno dei loro impatti sul territorio e sull'ambiente, con specifiche riguardanti la fattibilità tecnico-economica dell'opera di collettamento alla rete fognaria, per scarichi idrici in zone non servite dalla pubblica fognatura. Nel caso in cui la verifica con i soggetti competenti dia esito negativo, le trasformazioni sono ammissibili solo ove venga garantito un idoneo trattamento depurativo autonomo, privilegiando il ricorso a sistemi caratterizzati da bassi consumi energetici, ridotta necessità di manutenzione, flessibilità nei confronti di variazioni di carico, elevati rendimenti depurativi, possibilità di riutilizzo delle acque depurate; l'allacciamento per scarichi idrici in zone servite dalla pubblica fognatura, previa valutazione del volume e delle caratteristiche delle acque reflue derivanti dalla trasformazione e del relativo impatto sul sistema fognario e depurativo, dando anche atto, sentiti soggetti competenti, dell'adeguatezza della rete fognaria e della compatibilità del maggior carico indotto alla residua potenzialità del sistema di depurazione esistente. In caso di esito negativo della verifica, dovranno essere individuate le opere di adeguamento tecnico e dimensionale della rete o una soluzione depurativa alternativa;  la disponibilità della risorsa idrica e dell'adeguatezza della rete di approvvigionamento idrico; l'impatto prodotto da emissioni di inquinanti e l'individuazione di eventuali misure di mitigazione;  la quantità e le caratteristiche dei rifiuti (urbani e speciali) che saranno prodotti dalle funzioni insediate ed il loro impatto sul sistema di raccolta esistente; la compatibilità con il piano della classificazione acustica; il ricorso a fonti rinnovabili di energia o assimilate, salvo impedimenti di natura tecnica o economica.

5. Per quanto concerne gli ambiti di trasformazione contenuti nel presente Piano, l'attività di Valutazione Ambientale Strategica ha dedicato uno specifico approfondimento contenuto nell'Allegato 1 al Rapporto Ambientale. Tale elaborazione è servita come guida per la scelta delle alternative inerenti le previsioni di trasformazione. Quanto contenuto in dette schede valutative dovrà servire come guida anche durante la fase attuativa delle trasformazioni in aggiunta a quanto contenuto nelle relative schede norma

Art. 68 Fattibilità degli interventi

1. Nelle presenti norme sono riportate, come previsto dal Regolamento regionale 53/R/2011, le prescrizioni corrispondenti alle aree ricadenti in classe di fattibilità condizionata (F3) oppure in classe di fattibilità limitata (F4). Dette prescrizioni, redatte per le tre tipologie di fattibilità, derivano direttamente dalle condizioni di pericolosità che hanno determinato, in relazione alla tipologia della previsione urbanistica, la classe di fattibilità.

2. Nelle aree a pericolosità idraulica I.3 e I.4 non è consentita la realizzazione di locali interrati o parzialmente interrati. La realizzazione di locali interrati o parzialmente interrati non è altresì consentita nei casi in cui un fabbricato esistente, ancorché ricadente in pericolosità idraulica I.2, risulti lambito su due o più lati da pericolosità idraulica I.3 o I.4. Tale limitazione si applica anche in caso di demolizione e successiva ricostruzione.

3. Nelle aree a pericolosità idraulica I.3 e I.4 non sono consentiti i cambi di destinazione d'uso di locali interrati o parzialmente interrati in funzione residenziale o turistico-ricettiva o comunque adibiti al pernottamento, se non a condizione che siano realizzati interventi di messa in sicurezza idraulica o azioni di difesa locale rispetto all'evento di piena con tempo di ritorno duecentennale. Tale limitazione si applica anche nel caso di fabbricato esistente che risulti lambito su due o più lati da pericolosità idraulica I.3 o I.4.

4. Nei casi in cui un fabbricato esistente, ancorché ricadente in pericolosità idraulica I.2, risulti lambito su due o più lati da pericolosità idraulica I.3 o I.4, sono consentiti tutti gli interventi edilizi purché riguardanti esclusivamente le parti in pericolosità idraulica I.2 e a condizione che siano previste opere di messa in sicurezza idraulica o azioni di difesa locale anche a favore delle porzioni di fabbricato non oggetto di intervento. A tale scopo sono prioritariamente realizzate opere di rialzamento a quota di sicurezza rispetto ai battenti idrici duecentennali al contorno, con adeguato franco, e, in subordine, misure di autosicurezza quali l'installazione di porte o finestre a tenuta stagna, realizzazione di locali isolati idraulicamente o misure equivalenti.

5. Per gli interventi non localizzati eseguibili nelle aree urbane e per gli interventi non localizzabili eseguibili nel territorio aperto, l’attribuzione della classe di fattibilità in relazione agli aspetti geologici, in relazione agli aspetti sismici e in relazione agli aspetti idraulici non è stata rappresentata nelle carte della fattibilità ma viene fatta mediante un abaco riportato di seguito. L'utilizzo dell'abaco che è stato predisposto ì molto semplice: nella tabella a doppia entrata si va ad individuare dapprima l'intervento nelle righe e successivamente la classe di pericolosità (geologica/sismica/idraulica) indicata sulle apposite cartografie, nelle colonne; all'incrocio tra la riga e la colonna così individuato si leggerà la classe di fattibilità da attribuire all'intervento in progetto. La modifica di opere non presenti nell’abaco possono essere trattate per analogia trovando l’intervento che più si avvicina a quello in progetto. Qualora in un intervento vi siamo più tipologie di opere previste verranno trattate tutte separatamente, attribuendo a ognuna di loro la fattibilità che compete. Talvolta, in alcune aree del territorio comunale, può mancare la pericolosità sismica la quale, come previsto dal regolamento regionale 53/R/2011, non &egrave redatta ovunque: in quel caso la fattibilità sismica non verrà attribuita.

6.

tipo di intervento edilizio classe e tipo di pericolosità del Piano Strutturale
geologica sismica idraulica
1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4
classe e tipo di fattibilità corrispondente
per gli aspetti geologici per gli aspetti sismici per gli aspetti idraulici
Scavi e rinterri di qualsiasi genere connessi alle opere di cui al presente abaco:
a) di altezza modesta;
b) di altezza non modesta.
123412341234
Manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro e risanamento conservativo, interventi di conservazione e/o ripristino delle caratteristiche tradizionali del manufatto ed altri interventi che non comportino sovraccarichi sulle fondazioni. 123312331233
Nuovi edifici e/o limitati ampliamenti inferiori a 50 mq, sopraelevazioni, e in altri interventi che comportino modesti sovraccarichi sul terreno e/o sulle fondazioni o nuovi modesti carichi. 223422341234
Nuovi edifici e/o consistenti ampliamenti o sopraelevazioni superiori a 50 mq, demolizione e ricostruzione ed altri interventi che comportino significativi carichi/sovraccarichi sul terreno e/o sulle fondazioni. 223422342234
Nuova viabilià. 223422342234
Ristrutturazione edilizia caratterizzata da interventi di poco superiori alla manutenzione e che non eccedano la possibilita' di elevare la linea di gronda degli edifici oltre 0,30 m. 123312331233
Ristrutturazione edilizia caratterizzata da demolizione dei volumi secondari e loro ricostruzione anche a parità di quantità o in quantità inferiore ancorché in diversa posizione sul lotto di pertinenza:
a) inferiore a 50 mq;
b) superiore a 50 mq.
223422342234
Ristrutturazione edilizia caratterizzata da addizioni funzionali di nuovi elementi agli organismi edilizi esistenti e limitati interventi per adeguamento alla norma antisismica, a necessità igienico funzionale, volumi tecnici ed autorimesse:
a) inferiore a 50 mq;
b) superiore a 50 mq.
223422342234
Ristrutturazione edilizia ricostruttiva caratterizzata da demolizione con fedele ricostruzione degli edifici, nella stessa collocazione e stesso ingombro planovolumetrico, fatti salvi le innovazioni necessarie per adeguamenti antisismici e integrale demolizione e ricostruzione senza incremento della volumetria complessiva:
a) inferiore a 50 mq;
b) superiore a 50 mq.
223422342234
Demolizione senza ricostruzione. 111111111111
Integrale demolizione e ricostruzione con incremento della volumetria complessiva, senza modifica del disegno dei lotti e comportanti solo adeguamento delle opere di urbanizzazione esistenti/ ristrutturazione urbanistica. 223422342234
Verde attrezzato senza opere murarie, aree verdi a corredo della viabilità di arredo urbano e decoro, area a verde di rispetto, verde privato, giardini, orti, serre con copertura stagionale. 112311231233
Opere murarie di piccole dimensioni e/o temporanee (anche connesse con verde attrezzato), piccoli edifici tecnici, di servizio e per funzioni igienico sanitarie.123312331233
Serre con coperture permanenti. 123412341234
Aree destinate all'ampliamento di sede stradale esistente o alla realizzazione di nuovi brevi tratti di viabilità di ingresso, servizio o per il miglioramento dell'attuale viabilità, nuova viabilità forestale e antincendio. 223322332233
Aree destinate a parcheggi pubblici e/o privati:
a) a raso (realizzate con mantenimento delle attuali quote e/o morfologia);
b) con modesti sbancamenti e riporti;
c) con sbancamenti o riporti non modesti o in sotterraneo.
223422342234
Percorsi e aree di sosta pedonale. 113311331233
Piccoli edifici e impianti di servizio di infrastrutture a rete inferiori a 50 mq (acquedotto impianti adduzione e distribuzione gas, cabine trasformazioni ENEL, impianti telefonia fissa e mobile). 123412341234
Realizzazione di nuovi edifici rurali ad uso abitativo. 223422342234
Realizzazione di annessi agricoli, manufatti per alloggio bestiame e trasformazione e conservazione dei prodotti agricoli, ecc.:
a) per dimensioni <50mq;
b) per dimensione >50mq.
223422342234
Realizzazioni di tettoie, scuderie e altri annessi di servizio anche precari con funzione esclusivamente agricola e zootecnica:
a) per dimensioni <50mq;
b) per dimensione >50mq.
113411341234
Realizzazione di invasi e/o laghetti collinari. 223422342234
Realizzazione di piccoli impianti sportivi e piscine all'aperto e relativi locali di servizio:
a) per dimensioni <50mq;
b) per dimensione >50mq.
223422342234
Depositi all'aperto (esclusi locali di servizio) per materiali vari. 112311231233

7. Per tutti gli interventi soggetti a pericolosità idraulica dovranno essere rispettate le norme di cui alla L.R. 41/2018 Disposizioni in materia di rischio di alluvioni e di tutela dei corsi d'acqua in attuazione del decreto legislativo 23 febbraio 2010, n.49 e successive modifiche e integrazioni (Disposizioni urgenti in materia di difesa da rischio idraulico e tutela dei corsi d'acqua).

Ultimo aggiornamento 09.05.2023 - 15:06