Norme Tecniche di attuazione del Piano Operativo

Variante 4- approvazione del 29.11.23 (vigente)

Art. 63 Aree per standard urbanistici, infrastrutture e servizi di interesse pubblico

1. In coerenza con il disposto della L.R. 65/14, il Piano Operativo individua con specifica simbologia le aree per le opere di urbanizzazione primaria e secondaria nonché le infrastrutture di interesse pubblico da realizzare sulla base del quadro previsionale strategico per i cinque anni successivi alla approvazione del P.O. ai sensi dell'art. 95 della L.R. 65/14.

2. Il Piano Operativo, in attuazione degli obiettivi del P.S., individua nei propri elaborati i tracciati infrastrutturali e le opere di servizio alla mobilità di cui è prevista l'attuazione nel quinquennio di validità del Piano Operativo stesso in base agli atti di programmazione approvati dall'Amministrazione Comunale e/o all'attuazione degli interventi di perequazione urbanistica collegati ai nuovi interventi insediativi e disciplinati dalle schede norma di cui all'Allegato I.

3. Il P.O. individua i seguenti comparti, per ognuno dei quali è predisposta una specifica Scheda Norma di cui all'Allegato I delle NTA:

  1. UTOE 1 - POGGIBONSI
    1. Scheda Norma Comparto 1_S1 - Via Aldo Moro
    2. Scheda Norma Comparto 1_S2 - San Lucchese
    3. Scheda Norma Comparto 1_S3 - Viale Garibaldi - Palagetto

4. Per quanto riguarda le infrastrutture viarie di interesse sovracomunale, il P.O. recepisce gli interventi programmati dal P.I.T. e dal P.T.C. e promuove, per quanto di competenza, accordi con gli Enti interessati per la riqualificazione dei nodi e dei tracciati infrastrutturali che rivestono carattere sovracomunale.

5. In relazione alle esigenze di riqualificazione del tessuto urbano esistente, l'A.C. potrà programmare la realizzazione di parcheggi pubblici all'interno delle aree interagenti con il tessuto insediativo con funzione di qualificazione dell'immagine urbana e degli standard.

6. Il PO individua nella Tavole di Progetto del Territorio le aree destinate alla realizzazione di opere pubbliche di difesa idraulica previste dai progetti approvati dagli Enti competenti. Tali aree sono soggette a vincolo espropriativo. Le procedure del vincolo preordinato all’esproprio correlate a tali progetti saranno avviate dal proponente nell’ambito del procedimento di approvazione dell’opera pubblica stessa.

7. Tutti gli interventi su aree e spazi pubblici, a prescindere dalla loro attuale conformazione, promossi dall’AC, che riguardano aree a standard (quali aree verdi, parcheggi pubblici, piazze, ecc) sono sempre consentiti in quanto assimilati ad interventi di adeguamento e miglioramento degli standard stessi.

8. Qualora per la realizzazione delle nuove infrastrutture viarie pubbliche, previste nella pianificazione comunale, siano necessarie modifiche agli atti di governo del territorio, l'approvazione del progetto definitivo in sede di Conferenza di Servizi, indetta dall’Ente Competente, ai sensi dell'art. 14 della L. 241/1990, costituisce variante al Piano Operativo e apposizione del vincolo preordinato all'esproprio ai sensi dell’art. 34 della LR 65/2014. Gli eventuali adeguamenti di tracciati stradali, nonché delle opere complementari, aggiunti nei successivi livelli di progettazione, potranno sempre essere eseguiti indipendentemente dalla zona. Le varianti ai sensi dell’art. 24 comma 1 ter della LR 88/1998 e smi sono efficaci senza la necessità di ulteriori adempimenti, una volta divenuta esecutiva la determinazione conclusiva del procedimento, sempre nel rispetto della normativa statale e regionale in materia di valutazione ambientale strategica (VAS). Con la Variante n. 4 al PO: Normativa si intendono recepite le modifiche apportate con l’approvazione dei progetti del Lotto I e Lotto II della SR2 Cassia “Variante all’abitato di Staggia Senese” di cui rispettivamente ai Decreti Dirigenziali di approvazione del progetto e conclusione delle Conferenze dei Servizi n. 21274 del 18/12/2020 e n. 23167 del 30/12/2021. Le modifiche minori alle previsioni di Piano sono quindi recepite con una presa d’atto da parte del Comune, che provvederà ad aggiornare la cartografia, una volta realizzata l’opera stessa, secondo i seguenti criteri:

  • le aree interessate dall’infrastruttura viaria saranno disciplinate ai sensi dell’art. 38 delle presenti NTA;
  • le aree non interessate dall’infrastruttura viaria e comunque comprese nei perimetri della viabilità di programma saranno assimilate alle zone ad esse contermini.

Art. 64 Aree per l'edilizia residenziale sociale

1. Ai fini del presente articolo, è considerata residenza sociale qualsiasi intervento di realizzazione/recupero di edilizia a destinazione residenziale finalizzato:

  • alla realizzazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica;
  • alla realizzazione di alloggi sociali ai sensi del D.M. 22/4/2008;
  • a pratiche di affitto convenzionato, ovvero alla messa a disposizione da parte dell'operatore di alloggi a canone contenuto e predeterminato a soggetti con i requisiti stabiliti dalla normativa vigente in materia;
  • a pratiche di vendita convenzionata, ovvero alla realizzazione e vendita da parte dell'operatore a prezzo contenuto e predeterminato a soggetti con i requisiti stabiliti dalla normativa vigente in materia;
  • a pratiche di autocostruzione assistita, ovvero ad un processo di produzione della costruzione nel quale i futuri proprietari realizzano materialmente le proprie abitazioni all'interno di un processo organizzato e guidato secondo un disciplinare approvato dall'Amministrazione Comunale;
  • a pratiche anche diverse da quelle sopra elencate, comunque suscettibili di offrire risposta alle esigenze abitative di soggetti sociali deboli e/o svantaggiati.

2. Ai sensi dell'art. 63 della L.R. 65/14, l'alloggio sociale costituisce standard aggiuntivo rispetto a quelli di cui al DM 1444/68, da assicurare mediante cessione gratuita di aree, unità immobiliari o corresponsione di oneri aggiuntivi a destinazione vincolata, secondo le modalità di cui ai commi b) e c) del comma 3 del citato art. 63.

3. Gli interventi diretti a soddisfare il fabbisogno di residenza sociale sono subordinati alla approvazione di un Piano Attuativo. La Scheda Norma del Piano Attuativo stabilisce le destinazioni funzionali, i parametri urbanistici ed edilizi, nonché le prescrizioni morfologiche, tipologiche, funzionali e dimensionali per la predisposizione del Piano Attuativo, eventualmente articolato per subcomparti funzionali. All'interno dei comparti attuativi dovrà essere garantito il soddisfacimento degli standard urbanistici in relazione alle quantità e alle tipologie prescritte dalle relative schede norma, e, in assenza di specifiche indicazioni, in misura non inferiore alle quantità minime previste dal Piano Strutturale.

4. Il P.O. individua i seguenti comparti, per ognuno dei quali è predisposta una specifica Scheda Norma di cui all'Allegato I delle NTA:

  1. UTOE 1 - POGGIBONSI
    1. Scheda Norma Comparto 1_RS1- Via Aldo Moro

5. L'AC, nel rispetto del dimensionamento complessivo di P.S., può prevedere la localizzazione di interventi di edilizia sociale all'interno dei comparti di trasformazione, fermo restando il carattere unitario ed organico del Piano Attuativo, il dimensionamento degli standard urbanistici in relazione ai carichi insediativi complessivi previsti, le indicazioni di carattere urbanistico e progettuale contenute nelle Schede Norma dei singoli comparti. In coerenza con le indicazioni del Piano Strutturale, le quote riservate all'edilizia sociale non potranno essere inferiori al 5% della SE residenziale realizzata, da assicurare mediante cessione gratuita di aree o unità immobiliari, oppure mediante corresponsione di oneri aggiuntivi secondo le modalità stabilite in sede di convenzione.

6. Detti ambiti sono assimilati alle zone omogenee C di cui al D.M. 1444/68.

Art. 64 Aree per l'edilizia residenziale sociale

1. Ai fini del presente articolo, è considerata residenza sociale qualsiasi intervento di realizzazione/recupero di edilizia a destinazione residenziale finalizzato:

  • alla realizzazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica;
  • alla realizzazione di alloggi sociali ai sensi del D.M. 22/4/2008;
  • a pratiche di affitto convenzionato, ovvero alla messa a disposizione da parte dell'operatore di alloggi a canone contenuto e predeterminato a soggetti con i requisiti stabiliti dalla normativa vigente in materia;
  • a pratiche di vendita convenzionata, ovvero alla realizzazione e vendita da parte dell'operatore a prezzo contenuto e predeterminato a soggetti con i requisiti stabiliti dalla normativa vigente in materia;
  • a pratiche di autocostruzione assistita, ovvero ad un processo di produzione della costruzione nel quale i futuri proprietari realizzano materialmente le proprie abitazioni all'interno di un processo organizzato e guidato secondo un disciplinare approvato dall'Amministrazione Comunale;
  • a pratiche anche diverse da quelle sopra elencate, comunque suscettibili di offrire risposta alle esigenze abitative di soggetti sociali deboli e/o svantaggiati.

2. Ai sensi dell'art. 63 della L.R. 65/14, l'alloggio sociale costituisce standard aggiuntivo rispetto a quelli di cui al DM 1444/68, da assicurare mediante cessione gratuita di aree, unità immobiliari o corresponsione di oneri aggiuntivi a destinazione vincolata, secondo le modalità di cui ai commi b) e c) del comma 3 del citato art. 63.

3. Gli interventi diretti a soddisfare il fabbisogno di residenza sociale sono subordinati alla approvazione di un Piano Attuativo. La Scheda Norma del Piano Attuativo stabilisce le destinazioni funzionali, i parametri urbanistici ed edilizi, nonché le prescrizioni morfologiche, tipologiche, funzionali e dimensionali per la predisposizione del Piano Attuativo, eventualmente articolato per subcomparti funzionali. All'interno dei comparti attuativi dovrà essere garantito il soddisfacimento degli standard urbanistici in relazione alle quantità e alle tipologie prescritte dalle relative schede norma, e, in assenza di specifiche indicazioni, in misura non inferiore alle quantità minime previste dal Piano Strutturale.

4. Il P.O. individua i seguenti comparti, per ognuno dei quali è predisposta una specifica Scheda Norma di cui all'Allegato I delle NTA:

  1. UTOE 1 - POGGIBONSI
    1. Scheda Norma Comparto 1_RS1- Via Aldo Moro

5. L'A. C., nel rispetto del dimensionamento complessivo di P.S., può prevedere la localizzazione di interventi di edilizia sociale all'interno dei comparti di trasformazione, fermo restando il carattere unitario ed organico del Piano Attuativo, il dimensionamento degli standard urbanistici in relazione ai carichi insediativi complessivi previsti, le indicazioni di carattere urbanistico e progettuale contenute nelle Schede Norma dei singoli comparti. In coerenza con le indicazioni del Piano Strutturale, le quote riservate all'edilizia sociale non potranno essere inferiori al 5% della SUL residenziale realizzata, da assicurare mediante cessione gratuita di aree o unità immobiliari, oppure mediante corresponsione di oneri aggiuntivi secondo le modalità stabilite in sede di convenzione.

6. Detti ambiti sono assimilati alle zone omogenee C di cui al D.M. 1444/68.

Art. 65 Beni sottoposti a vincolo espropriativo

1. L'elaborato Beni sottoposti a vincolo espropriativo evidenzia i beni e le aree sottoposti a vincolo espropriativo per la realizzazione delle previsioni di cui al precedente art. 63 e 64. In dette aree, nelle more dell'avvio delle procedure di esproprio, sono consentiti interventi fino alla ordinaria manutenzione.

2. L'efficacia dei vincoli espropriativi è quinquennale, reiterabile con apposito atto secondo le procedure di legge.

Ultimo aggiornamento 09.05.2023 - 15:06