Norme Tecniche di attuazione del Piano Operativo

Variante 4- approvazione del 29.11.23 (vigente)

Art. 61 Interventi di rigenerazione urbana

1. Il P.O. individua, all'interno degli ambiti di cui all'art. 25 delle presenti norme, le aree urbane degradate nelle quali è possibile l'attuazione di interventi di rigenerazione urbana ai sensi del Titolo V Capo III della L.R. 65/14, corrispondenti ad aree e complessi edilizi dismessi e/o sottoutilizzati presenti all'interno del tessuto urbano consolidato o ad esso contigui.

In tali aree sono consentiti interventi finalizzati alla riqualificazione delle aree degradate, al recupero ed alla riorganizzazione funzionale dei complessi edilizi dismessi, alla riorganizzazione del patrimonio edilizio esistente, alla riqualificazione delle connessioni con il tessuto urbano e con il contesto paesaggistico, alla rivitalizzazione socio-economica del tessuto, anche attraverso operazioni di ristrutturazione urbanistica e riconversione funzionale. Gli interventi sono subordinati all'approvazione di Piani Attuativi, Piani di intervento ai sensi art. 125 L.R. 65/14 e/o Progetti Unitari Convenzionati, nel rispetto degli indirizzi, dei parametri e delle prescrizioni stabiliti dalle Schede Norma relative ai singoli comparti.

2. Le Schede Norma stabiliscono per ogni comparto i parametri urbanistici ed edilizi nonché le prescrizioni morfologiche, paesaggistiche, tipologiche, funzionali e dimensionali da rispettare nella predisposizione del progetto. Le Schede individuano inoltre la possibilità di attuazione per subcomparti funzionali.

In linea generale, nella redazione dei progetti dovrà essere perseguita la riqualificazione urbanistica del comparto attraverso:

  1. a) la realizzazione di aree pubbliche e funzioni di interesse generale organicamente relazionate al sistema degli spazi di interesse collettivo;
  2. b) la realizzazione di un tessuto polifunzionale integrato con la struttura urbana ed articolato in rapporto agli spazi pubblici ed a verde;
  3. c) la qualificazione ed il potenziamento delle connessioni funzionali ed ecologiche con il sistema del verde urbano e della mobilità ciclopedonale, nonché delle relazioni percettive e di fruizione con gli ambiti di valore ambientale e paesaggistico (cintura verde urbana, Parco della Fortezza di Poggio Imperiale, ambiti fluviali dell'Elsa e dello Staggia, parco di Montelonti);
  4. d) la razionalizzazione e l'adeguamento delle infrastrutture e delle urbanizzazioni esistenti;
  5. e) l'adozione di soluzioni progettuali e costruttive volte alla massima sostenibilità ambientale ed energetica.
  6. f) l'individuazione di idonee fasce inedificabili e/o allineamenti da rispettare in relazione alla presenza di infrastrutture pubbliche e/o elementi di tutela paesaggistica ed ambientale, da destinare proritariamente a verde attrezzato e percorsi ciclo pedonali, con funzione di qualificazione dell'immagine urbana e delle relazioni funzionali e percettive.

Le Schede Norma contengono inoltre la verifica della coerenza delle previsioni con gli indirizzi ed il dimensionamento previsto dal P.S. nonché quanto stabilito dagli indirizzi e prescrizioni del vigente PIT-PPR.
Per comparti interessati da beni paesaggistici tutelati ai sensi del D.Lgs 42/04, il PO definisce gli schemi direttori e gli orientamenti progettuali a cui i singoli interventi dovranno attenersi. Gli Schemi Direttori hanno carattere prescrittivo per la formazione dei Piani Attuativi e dei Progetti unitari (fermo restando il rispetto della normativa edilizia), mentre gli orientamenti progettuali costituiscono riferimento non vincolante per la progettazione. Laddove le Schede Norma prevedano la possibilità di articolazione in subcomparti funzionali, i singoli subcomparti potranno essere approvati e convenzionati in modo autonomo nel rispetto delle indicazioni dello Schema Direttore.
I parametri urbanistici per la realizzazione degli interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana sono espressi in termini di If (Indice di edificabilità fondiaria), Indice di copertura, Numero massimo di piani.
Le Schede Norma individuano inoltre le dotazioni minime in termini di standard urbanistici ed aree pubbliche da cedere all'Amministrazione Comunale, nonché le quote minime di alloggi da destinare ad edilizia residenziale sociale, secondo le modalità previste dall'art. 63 della L.R. 65/14 e dall'art. 64 delle presenti NTA, in relazione alla rilevanza dell'intervento.

3. Gli interventi di rigenerazione urbana previsti dalle Schede Norma possono essere attuati anche mediante interventi complessi che coinvolgano più comparti urbanistici, prevedendo anche una diversa distribuzione dei carichi urbanistici e delle funzioni rispetto a quella definita dalla Schede di P.O., purché in coerenza con il loro dimensionamento complessivo e dei parametri urbanistici specifici dei singoli comparti interventi.
Essendo la finalità di tali processi quella di favorire l'acquisizione di più ampie dotazioni di standard urbanistici, l'Amministrazione Comunale potrà promuovere forme di coordinamento tra i potenziali soggetti attuatori, anche attraverso la formazione di specifici atti di programmazione ed indirizzo ("masterplan").
Sono inoltre ammessi, nell’ambito dei comparti di rigenerazione, trasferimenti perequativi di superfici derivanti dalla demolizione, anche parziale, di volumi ubicati in altri comparti contraddistinti da situazioni di degrado. L’attuazione di tali interventi è disciplinata , ove prevista, dalle specifiche Schede Norma. Gli interventi di cui sopra sono subordinati a Piano Attuativo convenzionato.

4. Al fine di promuovere il perseguimento degli obiettivi di qualità urbana e di sostenibilità sociale stabiliti dal Piano Strutturale, le Schede Norma prevedono la possibilità di incentivi di carattere edilizio-urbanistico collegati:

  1. a) al raggiungimento di specifici obiettivi prestazionali sotto il profilo ambientale ed energetico in coerenza con le disposizioni di cui al Titolo VIII "Norme per l'edilizia sostenibile" della L.R. 65/14;
  2. b) Alla quantità di alloggi destinati ad edilizia residenziale sociale pubblica, in eccedenza rispetto alle quote minime prescritte dalla Scheda Norma di comparto.

In particolare:

  • Attraverso gli incentivi di cui al precedente punto a) è consentito un aumento fino al 10% della SE prevista dalla Scheda Norma, applicabile agli interventi per i quali sia garantita, a fine lavori, la certificazione di sostenibilità ambientale dell'edilizia in conformità alle disposizioni di cui agli artt. 219 e 220 della L.R. 65/14, secondo le modalità previste dal presente PO e da eventuali regolamenti comunali in materia
  • Attraverso gli incentivi di cui al precedente punto b) è consentito un aumento della SE prevista dalla Scheda Norma pari alla quantità di SE destinata ad edilizia residenziale sociale pubblica da realizzare e cedere all'Amministrazione comunale, secondo le modalità previste dall'art. 63 della L.R. 65/14, e comunque entro un limite massimo del 10% della SE totale prevista dalla Scheda Norma.

Fermi restando altezze e numero di piani previsti dalle Schede Norma per i singoli comparti, gli incrementi di SE derivanti dall'applicazione degli incentivi di cui al presente comma, sono cumulabili. L'attivazione degli incentivi, da computarsi in incremento dei parametri urbanistici, di cui al precedente comma 3, dovrà essere esplicitamente prevista in sede di formazione del Piano Attuativo, del PUC o del Piano di Intervento ai sensi art. 125 L.R. 65/14, anche ai fini della verifica del prelievo dal dimensionamento disponibile di Piano Strutturale.

5. All'interno degli ambiti di cui all'art. 25 delle presenti norme, il PO individua con specifica simbologia alcune aree ed edifici di carattere residenziale e/o misto che, pur non presentando rilevanti caratteri di degrado, possono contribuire, se inseriti in più ampie operazioni di ristrutturazione urbanistica, alla riqualificazione complessiva del tessuto e degli spazi di interesse collettivo. La possibilità di inserimento di queste aree ed edifici all'interno degli interventi di rigenerazione urbana dei comparti ad essi collegati costituisce opzione facoltativa a disposizione dei soggetti attuatori. Al fine di incentivare una più incisiva ed organica riqualificazione del tessuto, il PO prevede in tali casi la possibilità di recuperare, all'interno di un intervento unitario, la totalità della SE esistente ed autorizzata degli edifici in oggetto, che andrà ad incrementare i parametri urbanistici previsti dalla Scheda Norma fermo restando l'obbligo di verifica della dotazione di standard urbanistici rispetto al dimensionamento e alle funzioni complessivamente previste nel comparto.

6. Per gli edifici esistenti, nelle more dell'attuazione degli interventi previsti dalle Schede Norma, fatto salvo diverse indicazioni contenute nelle stesse Schede Norma, sono consentiti interventi fino alla manutenzione straordinaria, con esclusione di ogni forma di frazionamento e di mutamento della destinazione d'uso. Sono comunque ammesse destinazioni di rimessaggio e deposito, purché non comportino opere edilizie.

7. L'Amministrazione Comunale, anche su proposta di soggetti privati, può predisporre gli atti di ricognizione ai sensi dell'art. 125 L.R. 65/14 per l'individuazione e la disciplina di ambiti di rigenerazione urbana ai sensi del presente articolo.

8. Il P.O. individua, all'interno dell'UTOE, i seguenti comparti, per ognuno dei quali è predisposta una specifica Scheda Norma di cui all'Allegato I delle NTA:

  1. UTOE 1 - POGGIBONSI
    1. Scheda Norma Comparto 1_ AR1 - Via Raffaello
    2. Scheda Norma Comparto 1_AR2 - Via Raffaello
    3. Scheda Norma Comparto 1_AR3 - Via Raffaello
    4. Scheda Norma Comparto 1_AR4 - Via Brunelleschi
    5. Scheda Norma Comparto 1_AR5 - Via Spartaco Lavagnini
    6. Scheda Norma Comparto 1_AR6 - Via Spartaco Lavagnini
    7. Scheda Norma Comparto 1_AR7 - Via Spartaco Lavagnini
    8. Scheda Norma Comparto 1_AR8 - Via Spartaco Lavagnini
    9. Scheda Norma Comparto 1_AR9 - Via Sangallo
    10. Scheda Norma Comparto 1_AR10 - Via Senese
    11. Scheda Norma Comparto 1_AR11 - Via Sangallo
    12. Scheda Norma Comparto 1_AR12 - Via Sangallo
    13. Scheda Norma Comparto 1_AR13 - Via Sangallo
    14. Scheda Norma Comparto 1_AR14 - Via Sangallo
    15. Scheda Norma Comparto 1_AR15 - Via Sangallo
    16. Scheda Norma Comparto 1_AR16 - Via Sangallo
    17. Scheda Norma Comparto 1_AR17 - Via San Senese
    18. Scheda Norma Comparto 1_AR18 - Via Senese
    19. Scheda Norma Comparto 1_AR19 - Via Sangallo
    20. Scheda Norma Comparto 1_AR20 - Via Sangallo
    21. Scheda Norma Comparto 1_AR21 - Via Senese
    22. Scheda Norma Comparto 1_AR22 - Via San Gimignano SP1
    23. Scheda Norma Comparto 1_AR23 - Via Leopardi
    24. Scheda Norma Comparto 1_AR24 - Fornace Le Piaggiole
    25. Scheda Norma Comparto 1_AR25 - Via San Gimignano
  2. UTOE 3 - DROVE
    1. Scheda Norma Comparto 3_AR1 - Via Reno
  3. UTOE 6 - STAGGIA SENESE
    1. Scheda Norma Comparto 6_AR1 - Via Prato

In assenza del PA/PUC, si rimanda a quanto indicato all’art. 14 comma 6 delle presenti NTA.

9. Per i comparti 1_AR14 e 1_AR15 le Schede Norma di P.O. riconfermano le previsioni dell'Atto di ricognizione ai sensi art. 122 e seguenti della L.R. 65/14 approvato con Del. C.C. n. 21 del 13.04.2017.

10. Per tutti i comparti del presente articolo sono ammesse, in fase di presentazione delle proposte di intervento, modeste modifiche alla perimetrazione individuata negli elaborati di PO, al fine di adattarle alle risultanze delle particelle catastali interessate, purché ricomprese entro il limite del 5% della superficie territoriale.

Ultimo aggiornamento 09.05.2023 - 15:06