Gli Studi di settore per il Piano Strutturale

Il punto di vista del turismo (pdf, 116 KB)

A cura di: Dr. Geol. Francesca Franchi e Dr. Geol. Emilio Pistilli dello studio associato Geoprogetti - Dr. Geol. Fabrizio Alvares e Dr. Geol. Luciano Giuntini di Geoser

Prima relazione - giugno 2005.

Gli strumenti della pianificazione urbanistica pongono le basi per costruire ciò che in un futuro rappresenterà il nuovo prodotto turistico vendibile.
Il turismo si inserisce come strumento di cui tener conto per l'organizzazione fisica della città in rapporto alla sua attitudine ad accogliere flussi diversificati di visitatori.
Vi sono pertanto sia elementi complessivi di gradevolezza della città sia specifiche scelte alternative tra destinazioni d'uso, sia soprattutto elementi di fondo nella definizione delle strategie di sviluppo che si riflettono sulla forma e sulla funzione urbana.

Verso il nuovo dimensionamento (pdf, 78 KB)

Questo documento contiene le prime riflessioni quantitative su uno degli aspetti importanti del Piano: il dimensionamento, il calcolo del fabbisogno, la previsione di nuove volumetrie, di nuovi alloggi, di nuove aree di espansione.
Come specificato nel documento della Mappa Strategica "il piano strutturale è uno strumento molto differente dal tradizionale Piano Regolatore". Il piano strutturale "è un progetto complessivo nel quale sono svolte le verifiche di coerenza delle scelte fondamentali per il governo del territorio e sono fissati gli indirizzi per la redazione dei successivi atti urbanistici".
Il Piano Strutturale deve cioè fissare le linee strategiche di intervento per il governo del territorio per i prossimi 10-20 anni avendo una prospettiva di medio-lungo periodo. In quest'ottica anche il dimensionamento deve avere una visione più ampia e non fermarsi alle pure considerazioni legate alle dinamiche demografiche e della produzione edilizia dell'ultimo periodo.

Quadro conoscitivo: aspetti ambientali (pdf, 2.7 MB)

A cura di: Luigi Bianchi - Lorenzo Tenerani - Rosa Torre - ambiente s.c. - ecologia industriale ed igiene ambientale.
La predisposizione di uno strumento di pianificazione territoriale - quale il Piano Strutturale - non può prescindere dalla realizzazione di un Quadro conoscitivo "che sia idoneo ad individuare, valorizzare o recuperare le identità locali integrandosi, a tale scopo con quello delle risorse individuate dal Piano Territoriale di Coordinamento (PTC)" (art.53 L.R. 1/2005). In base alla Legge Regionale 1/2005, dunque, risulta necessario, ai fini dell'adozione degli strumenti di pianificazione territoriale (quale il Piano Strutturale), provvedere alla previa effettuazione di una valutazione integrata degli effetti territoriali, ambientali, sociali ed economici e sulla salute umana dei contenuti del piano; lo stesso dicasi per gli atti di governo del territorio, come, ad esempio, il Regolamento Urbanistico che dovrà far seguito al Piano Strutturale.

Analisi e valutazione delle fragilità ambientali (pdf, 698 KB)

Questo documento fornisce un quadro sintetico delle condizioni di fragilità ambientale individuate dal Piano Territoriale di Coordinamento per il territorio comunale di Volterra e, partendo da queste,procede con la fase di approfondimento volta all'individuazione delle principali criticità che caratterizzano le matrici ambientali del territorio.
Inoltre vengono individuati per ciascuna delle fragilità elencate, le risposte tecniche ed istituzionali già approntate, in via di definizione o soltanto ipotizzate per gestirle e/o ridurle.

Bisogni e aspettative dei cittadini (pdf, 50 KB)

In relazione alla realizzazione del piano strutturale di Volterra, il gruppo di lavoro incaricato di seguire gli aspetti comunicativi del progetto ha pianificato una serie di attività atte a rilevare i bisogni effettivi o latenti che i cittadini che risiedono nelle zone interessate dall'intervento possano manifestare in relazione all'attuazione di un nuovo piano strutturale.
Le attività definite con la finalità di rilevare i bisogni dei cittadini del comune sono essenzialmente di due tipi: focus group e interviste strutturate. Queste attività sono state effettuate coinvolgendo diverse tipologie di cittadini secondo metodi di campionatura descritti in seguito.
In questo documento sono riportati i risultati relativi alle attività svolte nel comune di Volterra nel mese di Aprile 2005.

Sistema Insediativo (pdf, 5.9 KB)

Lo studio del sistema insediativo di Volterra è basato su una serie di ricognizioni e rilievi sul campo, alcuni dei quali ancora in corso di redazione.
Il rilievo dei contesti urbanizzati viene effettuato in scala 1:2.000, cioè ad una scala molto dettagliata per il livello cui solitamente è redatto un Piano Strutturale.
Effettivamente tale operazione produrrà un materiale utile alla maggiore definizione del quadro conoscitivo del Piano Strutturale ma soprattutto troverà ampio impiego nella definizione della parte operativa e di dettaglio del Piano Regolatore, cioè quella del Regolamento Urbanistico.
In tale sede infatti potremo giovarci di un livello molto dettagliato di conoscenza del territorio urbanizzato, utile alla definizione degli interventi previsti dal Piano, allo studio dei differenti principi insediativi che hanno caratterizzato la costruzione delle diverse parti della città più recente, alla corretta analisi ed interpretazione dei caratteri principali del disegno del suolo.

Lineamenti del sistema storico-ambientale e del sistema del verde (pdf, 4.7 MB)

Il paesaggio volterrano è inserito di diritto negli archetipi dei paesaggi italiani: si connota principalmente per la dualità tra paesaggi estesi e specifiche singolarità: si percepiscono alzando lo sguardo sui vasti campi a seminativo o sulle estese macchie di bosco, oppure focalizzando le "balze", le trame dei percorsi, dei fossi alberati e le piccole macchie di vegetazione nascoste nelle pieghe dei calanchi.
E' un paesaggio apparentemente stabile; in realtà i diversi assetti agricoli che si sono recentemente succeduti o imposti dalle più recenti "politiche comunitarie", calati su una struttura orografica instabile, possono causare delle modificazioni che rischiano di alterare un equilibrio consolidatosi progressivamente nel tempo.
Partendo da questi presupposti i lineamenti della struttura ambientale del nuovo Piano Strutturale, dovranno coniugare i principi di valorizzazione dell'identità, dell'efficienza e della sostenibilità con gli obiettivi di:

  • salvaguardia delle emergenze naturalistiche (vegetazionali e idro-geo-morfologiche) e storico paesistiche (insediamenti e paesaggi storici);
  • valorizzazione del territorio agricolo e del patrimonio edilizio e più in generale delle risorse territoriali.

 

Ultima modifica
20.10.2023 - 14:40