Norme Tecniche di Attuazione del Piano Operativo


Titolo VIII Quadro previsionale

Art. 119 Previsioni quinquennali del Piano Operativo

1. Le previsioni quinquennali del Piano Operativo sono articolate per categorie funzionali secondo quanto previsto dalle tabelle di cui al comma 5 dell'art. 5 del D.P.G.R. n. 32/R/2017, distinguendo le previsioni interne al perimetro del territorio urbanizzato (aree urbane) da quelle esterne (territorio rurale) sulla base della perimetrazione del territorio urbanizzato ai sensi dell'art. 4 della L.R. 65/2014.

Le quantità derivanti da riuso nei "Piani Attuativi o piani di intervento per la rigenerazione urbana" comprendono anche gli interventi soggetti a convenzione correlati al recupero del patrimonio edilizio esistente.

2. Le previsioni quinquennali del Piano Operativo sono stabilite con i seguenti criteri:

  • - non vi concorrono gli interventi, ritenuti compatibili, che non comportano trasformazioni significative delle risorse, corrispondenti alle discipline t1, t2, t3, t4, t5 e t6, comprese le addizioni volumetriche nel patrimonio edilizio esistente consentite dalle discipline di intervento t5 e t6, e dalle discipline specifiche di cui al Capo II del Titolo V e al Capo VI del Titolo VII, così come i cambi di destinazione d'uso;
  • - vi concorrono gli interventi di nuova edificazione di completamento e saturazione oppure di espansione e le riqualificazioni insediative (tramite sostituzione edilizia o ristrutturazione urbanistica), per le quote di Superficie edificabile (o edificata) (SE) interessate da mutamento d'uso, da realizzarsi tramite piano attuativo o intervento soggetto a convenzione o intervento diretto, secondo la disciplina dei successivi Titoli X e XI;
  • - vi concorrono le quantità previste dai Piani Attuativi per i quali è decorso il termine per la realizzazione di cui all'art. 110 della L.R. 65/2014 senza il completamento degli interventi edilizi e delle opere previste dalla convenzione e i progetti convenzionati non completati; l'attuazione delle parti residue è sottoposta alla disciplina di P.O. riportata al successivo Titolo X.

Comprendono inoltre le quantità previste dai Piani Attuativi per i quali è decorso il termine per la realizzazione di cui all'art. 110 della L.R. 65/2014 ma che, essendo stati assolti tutti gli adempimenti previsti dalla convenzione, possono essere completati in conformità ai parametri approvati - ai quali si rimanda integralmente -, cioè:

  • - IR_ARi6 (ex Saces) a Incisa; convenzione del 27/07/2006 (piano approvato con D.C.C. n. 47 del 29/06/2006); potenzialità edificatoria residua di 400 mq. di SE con destinazione residenziale, come risultante dalla ricognizione del Piano Strutturale;
  • - IR_C1.8A a Matassino; convenzione del 28/10/2008 (piano approvato con D.C.C. n. 31 del 28/02/2008); potenzialità edificatoria residua di 400 mq. di SE con destinazione residenziale;
  • - IR_C1.3 Cesto Scampata a Figline; convenzione del 18/12/2004 (piano approvato con D.C.C. n. 73 del 17/10/2003); potenzialità edificatoria residua di 3.233 mq. di SE con destinazione residenziale e di 800 mq. di SE per attività industriali e artigianali limitatamente ad attività artigianali compatibili con la residenza e artigianato di servizio o artigianato di produzione di beni artistici (Is), come risultante dalla ricognizione del Piano Strutturale.

All'interno del perimetro di tali comparti agli edifici già completati si attribuisce la disciplina di intervento di tipo 4 (t4).

3. Le previsioni quinquennali comprendono infine le quantità edificatorie residue previste dai Piani Attuativi vigenti e dagli Interventi Convenzionati vigenti e dagli altri interventi diretti in corso di realizzazione perimetrati nelle Tavole di progetto del P.O. cioè:

  • - PV_NRp5 a Palazzolo (edilizia residenziale pubblica e servizi di interesse comune); permesso di costruire n. 4/2016;
  • - PV_ARi1 (La Fonte Alta) a Incisa; convenzione del 24/07/2008;
  • - PV_Entrata; D.G.C. 30 del 30/07/2019 per la proroga di cinque anni del P.A.P.M.A.A. Fattoria dell'Entrata comprensivo del progetto di paesaggio e del Piano di Recupero della Villa Entrata;
  • - PV_Loppiano (PP3 Loppiano); convenzione del 25/07/2017;
  • - PV_Einstein in via Einstein/strada comunale che porta a Campogiallo a Incisa (area Tr del RU; intervento diretto);
  • - PV_PdR34 (Campiglia) a Sant'Andrea a Campiglia; convenzione del 18/12/2012 con termine prorogato al 2020;
  • - PV_PdR_Bonechi lungo la S.P. 56 a Figline; convenzione del 20/04/2012;
  • - PV_C1.6A in via del Cesto a Figline; convenzione del 06/03/2013;
  • - PV_Kennedy in via J. F. Kennedy, via Fiorentina a Lagaccioni (intervento diretto);
  • - PV_Monte_Meone; convenzione del 17/03/2016;
  • - PV_PUC11 a Porcellino; convenzione del 15/03/2018;
  • - PV_C1.17 (Comparto Gaville C) a Gaville; convenzione del 16/03/2016;
  • - PV_C1.18 (Comparto Gaville D) a Gaville; convenzione del 02/07/2018;
  • - PV_Fiorentina in via Fiorentina a Lagaccioni (intervento diretto).

Per tali aree si rimanda alle previsioni contenute nei Piani Attuativi e negli Interventi Convenzionati o nei Permessi di Costruire già rilasciati, valide entro i relativi termini di efficacia.

Qualora i termini di efficacia dei Piani Attuativi approvati, anche se non riportati nelle Tavole di progetto del P.O., risultino prorogati sulla base di disposizioni sovraordinate, le previsioni di tali piani si intendono valide entro i termini di efficacia stabiliti dalle stesse norme sovraordinate.

Nel caso del PV_Loppiano il Piano Operativo prevede un intervento aggiuntivo in località Terraio, individuato con l'identificativo PA2.04 e disciplinato al successivo art. 152, subordinato a variante al piano attuativo vigente.

4. Il dimensionamento della categoria funzionale residenziale comprende quello degli esercizi commerciali di vicinato, che potranno occupare fino al 10% della Superficie edificabile (SE) prevista.

5. Il dimensionamento della categoria funzionale industriale-artigianale comprende quello della categoria funzionale commerciale all'ingrosso e depositi, che può occupare fino al 40% della Superficie edificabile (SE) prevista.

6. Individuazione delle previsioni quinquennali per U.T.O.E. e per l'intero territorio comunale:

UTOE 1 di Burchio e Palazzolo Teritorio urbanizzato Territorio rurale
con Copianificazione senza Copianificazione
Nuova edificazione Riuso Nuova edificazione Riuso Nuova edificazione
Piani Attuativi o Progetti Unitari Convenzionati Interventi edilizi diretti Premialità connesse a interventi di riuso Piani Attuativi o piani di intervento per la rigenerazione urbana artt. 25 c. 1, 26, 27, 64 c. 6 L.R. 65/2014 art. 64 c. 8 L.R. 65/2014 artt. 25 c. 2 L.R. 65/2014
categorie funzionali SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq.
residenziale 600 2.000 0 0
industriale-artigianale (compreso commerciale all'ingrosso e depositi) 12.000 0 0 0 0 0
commerciale al dettaglio 0 0 0 0 0 0
turistico-ricettiva 0 0 0 0 0 0
direzionale e di servizio 500 0 0 0 0 0
totali 13.100 2.000 0 0 0 0
UTOE 2 di Incisa Teritorio urbanizzato Territorio rurale
con Copianificazione senza Copianificazione
Nuova edificazione Riuso Nuova edificazione Riuso Nuova edificazione
Piani Attuativi o Progetti Unitari Convenzionati Interventi edilizi diretti Premialità connesse a interventi di riuso Piani Attuativi o piani di intervento per la rigenerazione urbana artt. 25 c. 1, 26, 27, 64 c. 6 L.R. 65/2014 art. 64 c. 8 L.R. 65/2014 artt. 25 c. 2 L.R. 65/2014
categorie funzionali SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq.
residenziale 6.753 0 1.000 0
industriale-artigianale (compreso commerciale all'ingrosso e depositi) 0 0 0 2.000 0 1.600
commerciale al dettaglio 0 0 0 0 0 0
turistico-ricettiva 0 0 0 1.600 0 0
direzionale e di servizio 815 0 0 10.063 0 0
totali 7.568 0 1.000 13.663 0 1.600
UTOE 3 di Figline Teritorio urbanizzato Territorio rurale
con Copianificazione senza Copianificazione
Nuova edificazione Riuso Nuova edificazione Riuso Nuova edificazione
Piani Attuativi o Progetti Unitari Convenzionati Interventi edilizi diretti Premialità connesse a interventi di riuso Piani Attuativi o piani di intervento per la rigenerazione urbana artt. 25 c. 1, 26, 27, 64 c. 6 L.R. 65/2014 art. 64 c. 8 L.R. 65/2014 artt. 25 c. 2 L.R. 65/2014
categorie funzionali SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq.
residenziale 14.012 0 4.085 190
industriale-artigianale (compreso commerciale all'ingrosso e depositi) 8.399 0 5.000 15.000 0 0
commerciale al dettaglio 550 0 0 0 0 0
turistico-ricettiva 0 0 0 0 138 3.050
direzionale e di servizio 4.000 0 3.000 0 0 1.500
totali 26.961 0 12.085 15.000 328 4.550
UTOE 4 di Restone e Porcellino Teritorio urbanizzato Territorio rurale
con Copianificazione senza Copianificazione
Nuova edificazione Riuso Nuova edificazione Riuso Nuova edificazione
Piani Attuativi o Progetti Unitari Convenzionati Interventi edilizi diretti Premialità connesse a interventi di riuso Piani Attuativi o piani di intervento per la rigenerazione urbana artt. 25 c. 1, 26, 27, 64 c. 6 L.R. 65/2014 art. 64 c. 8 L.R. 65/2014 artt. 25 c. 2 L.R. 65/2014
categorie funzionali SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq.
residenziale 160 0 1.450 260
industriale-artigianale (compreso commerciale all'ingrosso e depositi) 16.000 0 0 0 0 0
commerciale al dettaglio 0 0 0 0 0 0
turistico-ricettiva 0 0 0 0 0 0
direzionale e di servizio 0 0 0 0 0 0
totali 16.160 0 1.450 0 260 0
UTOE 5 dei centri abitati minori dell'alta collina Teritorio urbanizzato Territorio rurale
con Copianificazione senza Copianificazione
Nuova edificazione Riuso Nuova edificazione Riuso Nuova edificazione
Piani Attuativi o Progetti Unitari Convenzionati Interventi edilizi diretti Premialità connesse a interventi di riuso Piani Attuativi o piani di intervento per la rigenerazione urbana artt. 25 c. 1, 26, 27, 64 c. 6 L.R. 65/2014 art. 64 c. 8 L.R. 65/2014 artt. 25 c. 2 L.R. 65/2014
categorie funzionali SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq.
residenziale 2.195 0 0 600
industriale-artigianale (compreso commerciale all'ingrosso e depositi) 0 0 0 0 450 0
commerciale al dettaglio 0 0 0 0 0 0
turistico-ricettiva 0 0 0 300 4.700 0
direzionale e di servizio 168 0 0 0 0 0
totali 2.363 0 0 300 5.750 0
territorio comunale Teritorio urbanizzato Territorio rurale
con Copianificazione senza Copianificazione
Nuova edificazione Riuso Nuova edificazione Riuso Nuova edificazione
Piani Attuativi o Progetti Unitari Convenzionati Interventi edilizi diretti Premialità connesse a interventi di riuso Piani Attuativi o piani di intervento per la rigenerazione urbana artt. 25 c. 1, 26, 27, 64 c. 6 L.R. 65/2014 art. 64 c. 8 L.R. 65/2014 artt. 25 c. 2 L.R. 65/2014
categorie funzionali SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq.
residenziale 23.720 2.000 6.535 1.050
industriale-artigianale (compreso commerciale all'ingrosso e depositi) 36.399 0 5.000 17.000 450 1.600
commerciale al dettaglio 550 0 0 0 0 0
turistico-ricettiva 0 0 0 1.900 4.838 3.050
direzionale e di servizio 5.483 0 3.000 10.063 0 1.500
totali 66.152 2.000 14.535 28.963 6.338 6.150
territorio comunale Teritorio urbanizzato Territorio rurale
con Copianificazione senza Copianificazione
Nuova edificazione Riuso totale (NE+R) Nuova edificazione Riuso totale (NE+R) Nuova edificazione
categorie funzionali SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq.
residenziale 25.720 6.535 32.255 1.050 1.050
industriale-artigianale (compreso commerciale all'ingrosso e depositi) 36.399 5.000 41.399 17.000 450 17.450 1.600
commerciale al dettaglio 550 0 550 0 0 0
turistico-ricettiva 0 0 0 1.900 4.838 6.738 3.050
direzionale e di servizio 5.483 3.000 8.483 10.063 0 10.063 1.500
totali 68.152 14.535 82.687 28.963 6.338 35.301 6.150

Nell'U.T.O.E. 3 il dimensionamento della categoria funzionale del turistico-ricettivo per gli interventi di nuova edificazione nel territorio rurale usufruisce della possibilità di spostamento di Superficie edificabile tra U.T.O.E. stabilito dal Piano Strutturale entro la soglia massima del 20% delle quantità previste nell'U.T.O.E. ricevente: tale dimensionamento è quindi pari alla quantità prevista dal P.S. (2.850 mq. di SE) incrementata di 200 mq. di SE trasferiti dall'U.T.O.E. 5.

Inoltre nell'U.T.O.E. 1 il dimensionamento della categoria funzionale residenziale per gli interventi di nuova edificazione con premialità connesse a interventi di riuso nel territorio urbanizzato usufruisce della ulteriore possibilità di spostamento di Superficie edificabile tra U.T.O.E. stabilito dal Piano Strutturale nel caso di delocalizzazione di quantità derivanti da piani attuativi vigenti con formazione di comparti discontinui: tale dimensionamento è quindi pari alla quantità prevista dal PS (1.000 mq. di SE) incrementata di 1.000 mq. di SE trasferiti dall'U.T.O.E. 2.

Titolo IX Disposizioni generali per le trasformazioni

Art. 120 Disposizioni comuni per le trasformazioni

1. In sede di elaborazione dei progetti (progetti unitari convenzionati, interventi diretti, piani attuativi, opere pubbliche) qualora le indicazioni grafiche riguardanti il perimetro cadano in prossimità ma non coincidano con elementi reali di suddivisione del territorio rilevabili sul posto o su mappe a scala di maggiore dettaglio, dette linee grafiche di perimetrazione possono essere portate a combaciare con i corrispondenti elementi di suddivisione reale del territorio; in tali casi la corrispondente rettifica non comporta variante al Piano Operativo.

2. Per l'altezza dei piani si fa riferimento all'altezza virtuale, così come definita dal Regolamento di attuazione dell'art. 216 della L.R. 65/2014 in materia di unificazione dei parametri urbanistici e edilizi. Nel caso di terreni in pendenza o con quote differenti il numero massimo di piani fuori terra si intende relativo al fronte a valle, escludendo un eventuale livello (totalmente o parzialmente fuori terra) di altezza utile non superiore a 2,40 ml. nel quale siano presenti esclusivamente spazi o locali costituenti superficie accessoria (SA) e che risulti completamente interrato sul fronte a monte, fatto salvo quanto eventualmente diversamente stabilito per specifici interventi ai successivi Titoli X e XI.

Per gli edifici destinati ad attività industriali ed artigianali oppure ad attività commerciali all'ingrosso e depositi ad un solo livello è consentita un'Altezza (HMax) massima di 7,50 ml. nel caso in cui il numero di piani massimo sia pari a 2; in caso di comprovata necessità per la messa in opera di carri-ponte od altre attrezzature strettamente legate alla produzione oppure per i mezzi impiegati nell'attività e solo per quelle parti dell'edificio che ospitano l'attrezzatura oppure i mezzi impiegati nell'attività, l'Altezza (HMax) massima è elevata a 9 ml., fatto salvo quanto diversamente stabilito per specifici interventi ai successivi Titoli X e XI.

Eventuali piani interrati sono consentiti entro la superficie coperta del nuovo edificio, con la possibilità di estenderli fino a un massimo del 20% della stessa.

3. Le quantità richieste per opere ed attrezzature da realizzare e/o cedere al Comune nel caso dei parcheggi pubblici sono indicate con il numero minimo di posti auto, calcolato con un parametro di 25 mq. a stallo, comprensivo anche degli spazi di manovra.

4. Fino all'attuazione degli Interventi Diretti (ID), degli Interventi soggetti a Convenzione (IC) e dei Piani Attuativi (PA) previsti dal Piano Operativo su edifici e spazi aperti è consentito solo quanto ammesso dalla disciplina di intervento di tipo 2 (t2); inoltre non sono ammessi il cambio di destinazione d'uso e la suddivisione delle unità immobiliari.

5. Ad avvenuta realizzazione e ultimazione di tutte le opere e degli interventi previsti dal Piano Operativo agli edifici ed alle aree di pertinenza si attribuisce la disciplina di intervento t4, fatto salvo quanto eventualmente disciplinato per edifici di particolare pregio. Non è ammesso il frazionamento delle unità immobiliari realizzate attraverso gli interventi previsti dal presente Piano Operativo.

6. Per le strutture ricettive il numero di posti letto indicato è calcolato in base al parametro convenzionale di 30 mq. di Superficie Edificabile per singolo posto letto definito dal Piano Strutturale. Il numero effettivo di posti letto in fase di definizione del progetto potrà differire dal numero convenzionale fermo restando il rispetto del dimensionamento stabilito per l'intervento.

Art. 121 Disposizioni per la qualità e la tutela ambientale nei progetti

1. Al fine di garantire adeguati livelli di tutela ambientale i progetti per le Aree di Trasformazione attraverso la redazione dei Piani Attuativi e/o dei Permessi di costruire dovranno rispettare le seguenti disposizioni:

  • - dovrà essere privilegiato l'impiego di tecniche bioclimatiche e l'utilizzo di modalità costruttive riferibili all'edilizia sostenibile, anche attraverso l'impiego di materiali recuperabili, e di fonti di energia rinnovabile, che dovranno risultare pienamente integrate con le architetture di progetto;
  • - adottare una corretta esposizione degli edifici, garantendo il c.d. "diritto al sole", ovvero illuminazione naturale e assenza di ombreggiamenti per la produttività di eventuali impianti solari;
  • - prevedere tipologie edilizie rispondenti all'obiettivo di limitare l'artificializzazione del suolo e l'incremento di superfici impermeabilizzate, assicurando al contempo, per gli edifici residenziali, adeguate prestazioni in termini di privacy e di disponibilità di spazi aperti di uso individuale quale parte integrante dell'alloggio;
  • - prevedere nelle aree a verde impianti vegetazionali per il miglioramento della qualità dell'aria e del microclima e per la compensazione dell'incremento delle emissioni di anidride carbonica, con almeno un albero ogni 25 mq. di Superficie edificabile (o edificata) (SE) prevista dal progetto;
  • - privilegiare pavimentazioni idonee alla crescita di tappeti erbosi per gli spazi pubblici e privati destinati a piazzali, a parcheggi, alla viabilità pedonale e ciclabile;
  • - prevedere per gli spazi carrabili impermeabili sistemi di raccolta e trattamento delle acque di prima pioggia;
  • - adottare soluzioni tecniche per il recupero delle acque meteoriche e l'utilizzo delle acque di riciclo, in particolare tramite la predisposizione di reti duali.

2. Fermo restando quanto previsto in relazione a specifiche Aree di Trasformazione sono in ogni caso prescritte:

  • - la verifica della capacità di carico della rete di collettamento e depurazione con eventuale conseguente potenziamento del sistema di trattamento e smaltimento dei reflui;
  • - la verifica della capacità della rete dell'acquedotto con eventuali conseguenti interventi di rinnovo della stessa.

3. Anche in conformità alle disposizioni per la tutela e valorizzazione degli insediamenti del D.P.G.R. n. 2/R del 09/02/2007 e s.m.i. nei progetti dovranno essere rispettati inoltre i requisiti di qualità corrispondenti alle seguenti prestazioni:

  • - supporto alla mobilità pedonale e ciclistica con l'estensione ed il miglioramento delle infrastrutture e degli spazi ad esse dedicati;
  • - incremento del verde di connettività urbana cioè mantenimento, rafforzamento e/o ricostituzione delle connessioni sia verso le aree di verde urbano più vicine sia verso le aree agricole attraverso le dotazioni di spazi verdi e fasce alberate all'interno dei nuovi insediamenti.

4. La progettazione degli spazi pubblici o di uso pubblico e per le attività di servizio dovrà rispettare i criteri e le regole generali definiti all'art. 28 ed i criteri e le regole specifici definiti per ciascun ambito.

Art. 122 Regole grafiche per i progetti

1. Le regole per l'attuazione del progetto, definite dalla presente normativa, sono dove necessario sinteticamente rappresentate nelle Tavole di progetto del P.O. attraverso indicazioni grafiche che riguardano prioritariamente la definizione degli spazi pubblici e la loro disposizione reciproca ed orientano l'impianto insediativo ed i caratteri dell'edificazione.

2. Tali indicazioni hanno carattere di indirizzo e - fermo restando l'obbligo di rispetto del dimensionamento, degli obiettivi, delle prescrizioni, dei condizionamenti, dei requisiti e delle prestazioni richiesti dal Piano Operativo - possono essere oggetto di rettifiche e parziali modifiche in sede di approvazione dei relativi strumenti attuativi e/o progetti al fine di meglio coordinarsi con i luoghi e con le aree contermini, entro i limiti stabiliti dal presente articolo. Analogamente hanno carattere indicativo gli schemi riportati negli articoli delle presenti Norme relativi a singoli interventi di trasformazione quale riferimento per gli approfondimenti in fase di progettazione attuativa.

Alle indicazioni grafiche, in coerenza con le disposizioni specifiche per ciascuna Area di trasformazione, si dovrà comunque fare riferimento per la definizione progettuale delle opere ed attrezzature pubbliche da realizzare e per l'individuazione delle aree da cedere.

Nella definizione dei servizi e degli spazi di uso pubblico si dovranno in ogni caso rispettare le regole ed i criteri per la progettazione degli spazi per le attività di servizio individuati all'art. 29 delle presenti Norme e le eventuali indicazioni per gli spazi di uso pubblico riportate per gli ambiti.

3. Viabilità

Le aree indicate come viabilità corrispondono alla rete infrastrutturale di servizio ai comparti e/o di completamento/adeguamento della rete viaria esistente. Fatto salvo quanto eventualmente definito per le specifiche Aree di Trasformazione, sono da considerarsi prescrittivi i recapiti, mentre sono indicativi il dimensionamento in sezione, il percorso e le modalità di intersezione.

I nuovi tracciati viari, così come la riconfigurazione di quelli esistenti, fermo restando il rispetto delle normative sovraordinate vigenti, dovranno essere progettati in modo da garantire adeguate prestazioni per ciascuna delle componenti di traffico ammesse; in tutti i casi essi dovranno essere caratterizzati da una carreggiata con almeno una corsia per senso di marcia ed intersezioni a raso.

In tutte le nuove strade urbane e di servizio ai comparti, in particolare, dovrà essere prevista la presenza del marciapiede su entrambi i lati; il marciapiede non potrà avere larghezza inferiore a 1,50 ml., al netto degli spazi occupati da elementi di ingombro (alberature, impianti per l'illuminazione, sedute, impianti pubblicitari, impianti tecnologici), e dovrà essere realizzato nel totale rispetto dei requisiti per i percorsi pedonali stabiliti dalle norme in materia di barriere architettoniche.

Le nuove strade dovranno di norma essere corredate da alberature e/o altri elementi vegetazionali.

4. Percorsi pedonali e/o ciclopedonali

Le aree indicate come percorsi individuano i principali tracciati pedonali e/o ciclopedonali da realizzare nell'ambito dell'intervento. Sono da considerarsi prescrittivi i recapiti, mentre è indicativo il tracciato.

I percorsi pedonali non potranno avere larghezza inferiore a 1,50 ml., al netto degli spazi occupati da elementi di ingombro (alberature, impianti per l'illuminazione, sedute, impianti pubblicitari, impianti tecnologici), e dovranno essere realizzati nel totale rispetto dei requisiti per i percorsi pedonali stabiliti dalle norme in materia di barriere architettoniche.

Nel caso di percorsi ciclo-pedonali, la larghezza minima dovrà essere pari a 1, 50 ml. se a senso unico e 3 ml. se a doppio senso.

5. Piazze e spazi pedonali

Le aree indicate come piazze e spazi pedonali individuano gli spazi specificamente riservati allo stare ed alle attività proprie dei luoghi centrali, comprese le aree richieste quali standard urbanistici. La precisa localizzazione e l'estensione delle aree sono indicative delle regole definite nella disciplina specifica delle presenti Norme.

6. Parcheggi

Le aree indicate come parcheggi individuano gli spazi di sosta a raso per i veicoli, comprese le aree destinate a parcheggio pubblico richieste quali standard urbanistici. La precisa localizzazione e l'estensione delle aree sono indicative delle regole definite nella disciplina specifica delle presenti Norme.

7. Verde

Le aree indicate come verde individuano i giardini, gli spazi di gioco, le aree attrezzate e gli impianti sportivi all'aperto, il verde di ambientazione e di mitigazione, comprese le aree destinate a verde richieste quali standard urbanistici; parte di esse può essere di proprietà privata ma comunque sistemata a verde, libera da edifici e manufatti. La precisa localizzazione e l'estensione delle aree sono indicative delle regole definite nella disciplina specifica delle presenti Norme.

8. Servizi

Le aree indicate come servizi comprendono le superfici destinate agli edifici di servizio pubblici. La precisa localizzazione e l'estensione delle aree sono indicative delle regole definite nella disciplina specifica delle presenti Norme.

9. Nei casi in cui i progetti debbano essere più specificatamente orientati all'assetto definito in sede di Conferenza di paesaggio, per la conformazione al PIT-PPR (ex art. 21 della Disciplina di Piano), gli schemi grafici riportati nella disciplina delle singole aree di trasformazione ai successivi Titoli X e XI - comprese eventuali sezioni ambientali -, in coerenza e ad integrazione delle disposizioni testuali, costituiscono il riferimento per la definizione dell'impianto, l'organizzazione spaziale complessiva e l'inserimento paesaggistico dell'intervento, da sviluppare nella progettazione alla scala architettonica ed edilizia.

Hanno perciò carattere prescrittivo la disposizione reciproca e le relazioni tra gli spazi secondo la loro destinazione (aree destinate alla nuova edificazione, aree verdi pubbliche e/o private, aree per la sosta carrabile pubblica e/o privata, viabilità...), non la loro estensione planimetrica, perimetrazione e geometria, né le quote rispetto al terreno.

Non hanno carattere prescrittivo i sedimi e i profili dei nuovi volumi, che sono indicativi di un possibile ingombro a terra e in alzato degli edifici coerente con le prescrizioni del piano; sarà la successiva fase di approfondimento progettuale a definire forme e soluzioni architettoniche, nel rispetto di tali prescrizioni e indirizzi.

Titolo X Interventi soggetti a Convenzione e Interventi Diretti

Art. 123 Disposizioni comuni per gli Interventi soggetti a Convenzione e gli Interventi Diretti

1. Gli Interventi soggetti a Convenzione individuano gli interventi che si configurano come integrazione/reintegrazione del tessuto urbanizzato esistente o di insediamenti esistenti all'interno o all'esterno delle aree urbane anche attraverso il miglioramento delle dotazioni di interesse pubblico ad esse richiesto.

Gli Interventi Diretti individuano gli interventi di modesta entità che si configurano come integrazione/completamento del tessuto esistente nelle aree urbane per i quali non sono richieste specifiche dotazioni pubbliche.

2. Gli Interventi soggetti a Convenzione (IC) e gli Interventi Diretti (ID) sono identificati da una sigla composta dall'U.T.O.E. di appartenenza e da un numero progressivo; esse sono perimetrate ed indicate con tale sigla nelle tavole di P.O.

3. I successivi articoli definiscono, per ciascun progetto:

  • - destinazione d'uso;
  • - quantità massime edificabili, attraverso interventi di nuova edificazione o di sostituzione edilizia, e relativi parametri (Superficie edificabile (o edificata) (SE), numero di alloggi, numero di piani fuori terra ed eventuale Altezza (HMax), Indice di Copertura);
  • - opere ed attrezzature da realizzare e/o cedere al Comune;
  • - specifici indirizzi e prescrizioni in relazione ai singoli contesti, anche per quanto attiene eventuali interventi di recupero compresi nel progetto.

4. Tra gli Interventi soggetti a Convenzione sono compresi gli interventi per il completamento dei piani Attuativi/progetti decaduti (identificati dalla sigla IR).

Capo I Interventi soggetti a Convenzione e Interventi Diretti nella U.T.O.E. 1 Burchio e Palazzolo

Art. 124 Intervento soggetto a Convenzione in via Santa Maddalena a Pian dell'Isola (IC1.01)

1. Il progetto prevede l'ampliamento dello stabilimento industriale esistente, con l'integrazione degli spazi per la progettazione, la produzione e attività complementari (auditorium, outlet aziendale) e la riorganizzazione degli spazi di parcheggio e di smistamento delle merci.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 48.323 mq.

Superficie edificabile (SE) massima in ampliamento: 8.000 mq.

numero alloggi massimo: -

numero piani massimo fuori terra: Altezza massima non superiore a quella degli edifici esistenti; è ammessa un'Altezza massima di 12,50 ml. nella parte prospettante il parcheggio pubblico esistente, destinata ad attività complementari

Indice di Copertura massimo (intero complesso): 50%

opere ed attrezzature pubbliche:

  • - realizzazione e cessione di parcheggio pubblico a raso (Sp) per almeno 50 posti auto in ampliamento al parcheggio esistente; l'area di sosta dovrà realizzata con pavimentazione semipermeabile e piantumata per l'ombreggiamento e l'ambientazione;
  • - cessione dell'area (superficie minima di 4.300 mq.) a sud dell'area di proprietà pubblica, posta tra lo stabilimento e l'Arno, ed in continuità con essa e sistemazione ed attrezzatura di entrambe come giardino, con la predisposizione di idonee modalità di accesso pedonale e ciclabile da nord e di collegamento con la ciclopista dell'Arno.

3. Vincoli e tutele:

  • - aree tutelate per legge ai sensi del comma 1 lettera c (corsi d'acqua) dell'art. 142 del D.lgs. 42/2004, in parte;
  • - ambito perimetrato dall'Autorità di Bacino dell'Arno e recepito dal Piano per la Gestione del Rischio Alluvioni come "misure di regolazione dei deflussi idrici, quali casse di espansione, arginature, diversivi, scolmatori, opere idrauliche in genere, interventi di rimozione/riabilitazione di opere di protezione, interventi di miglioramento di strutture idrauliche esistenti" (misura di protezione M32): si tratta in questo caso della "cassa di espansione Burchio" (codice M036), classificata tra le opere a priorità moderata; non essendo possibile reperire aree alternative per l'ampliamento dello stabilimento si ritiene necessario proporre la riduzione marginale dell'ambito da destinare alla cassa di espansione.

4. Disposizioni specifiche:

I nuovi volumi dovranno essere integrati al complesso esistente, garantendo unitarietà dei materiali e delle finiture.

L'intervento dovrà prevedere la contestuale realizzazione di fasce verdi di filtro e di ambientazione, in particolare ad est, verso l'Arno, e a sud, sul margine verso la campagna, evitando comunque l'effetto barriera verde attraverso l'impiego di formazioni vegetali miste arboree ed arbustive informali, in analogia a quelle del contesto rurale circostante. Dovrà essere mantenuta la sistemazione a prato con alberature lungo la viabilità principale. Dovranno inoltre essere limitate le superfici impermeabilizzate.

È ammessa la realizzazione in più fasi, funzionali ad una adeguata gestione delle attività produttive; fino all'attuazione dell'ampliamento previsto sono comunque consentiti gli interventi di efficientamento energetico - anche eccedenti la disciplina di intervento di tipo 3 (t3) -, con eventuali modifiche dei prospetti e delle coperture se finalizzati a un migliore inserimento paesaggistico e all'integrazione architettonica degli impianti tecnologici, purché nei limiti della altezza massima esistente.

Art. 125 Interventi soggetti a convenzione per il completamento di Piani Attuativi/progetti decaduti nella U.T.O.E. 1 di Burchio e Palazzolo

1. IR_APb1 a Burchio

lottizzazione approvata con D.C.C. n. 35 del 31/03/2003 (variante approvata con D.C.C. n. 82 del 30/09/2004); lotto A convenzione del 31/10/2003; lotto B convenzione del 26/06/2003

Vincoli e tutele:

  • - vincolo paesaggistico ai sensi dell'art. 136 del D.lgs. n. 42/2004 - Zona ai lati della strada provinciale aretina nel comune di Incisa Val d'Arno (D. M. 24/04/1975 - GU N. 132/1975) e - Fascia di territorio fiancheggiante l'Autostrada del Sole (D.M. 23/06/1967 - GU N. 182/1967), entrambi in parte;
  • - fascia di rispetto ferroviario ai sensi del D.P.R. n. 753/1980, in parte;
  • - area di rispetto di pozzi, sorgenti e punti di prelievo ad uso acquedottistico ai sensi del D.lgs. 152/2006, in parte.

Il lotto A è concluso per quanto riguarda l'edificazione ma resta da completare la cessione delle opere ed aree pubbliche previste dal piano (parcheggio e verde).

Al lotto B è assegnata una potenzialità residua di nuova edificazione per una Superficie edificabile (SE) massima di 4.000 mq. per attività industriali ed artigianali e attività commerciali all'ingrosso e depositi e di 500 mq. per attività direzionali e di servizio, con Indice di Copertura massimo del 50%. I nuovi volumi dovranno rispettare l'allineamento sul fronte prospettante la viabilità pubblica del complesso adiacente, adottando soluzioni architettoniche quanto più possibile omogenee all'edificio esistente per forme, colori e materiali; analogamente l'altezza non potrà essere superiore a quella dell'edificio adiacente, in modo da non determinare modifiche significative delle visuali oggi percepibili dall'Autostrada verso le colline del Chianti.

L'intervento è subordinato alla contestuale realizzazione e cessione di parcheggi pubblici lungo la viabilità principale per almeno 25 posti auto, oltre alla predisposizione di una fascia verde di filtro e ambientazione lungo il margine est.

Fino al completo assolvimento degli obblighi convenzionali assunti sono previsti interventi fino alla manutenzione straordinaria (senza frazionamento e senza cambio d'uso) per gli edifici già completati.

Ad avvenuta realizzazione e ultimazione di tutte le opere e degli interventi agli edifici ed alle aree di pertinenza si attribuisce la disciplina di intervento di tipo 4 (t4).

Capo II Interventi soggetti a Convenzione e Interventi Diretti nella U.T.O.E. 2 Incisa

Art. 126 Intervento soggetto a Convenzione lungo la S.P. 1, località Sant'Antonio (IC2.01)

1. Il progetto prevede l'ampliamento dello stabilimento industriale esistente.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 15.963 mq.

Superficie edificabile (SE) massima in ampliamento: 1.600 mq.

numero alloggi massimo: -

numero piani massimo fuori terra: 2; è consentita la realizzazione di 3 livelli fuori terra al fine di reperire gli spazi necessari per i parcheggi pertinenziali richiesti in locali coperti al piano terra, purché la sagoma dei nuovi volumi non superi in altezza quella dell'edificato esistente;

Indice di Copertura massimo (intero complesso): 60%

opere ed attrezzature pubbliche:

  • - allargamento della viabilità principale nel tratto confinante con il complesso produttivo, adottando soluzioni in grado di mitigare l'impatto delle strutture di contenimento del terreno.

3. Vincoli e tutele:

  • - vincolo paesaggistico ai sensi dell'art. 136 del D.lgs. n. 42/2004 - Zona ai lati della strada provinciale aretina nel comune di Incisa Val d'Arno (D. M. 24/04/1975 - GU N. 132/1975);
  • - aree tutelate per legge ai sensi del comma 1 lettera c (corsi d'acqua) dell'art. 142 del D.lgs. 42/2004, in parte;
  • - aree tutelate per legge ai sensi del comma 1 lettera g (boschi) dell'art. 142 del D.lgs. 42/2004 (ricognizione PIT/PPR), in parte marginale.

4. Disposizioni specifiche:

I nuovi volumi dovranno essere integrati al complesso esistente, garantendo unitarietà tipologica, dei materiali e delle finiture ed essere inseriti in modo tale da non alterare le visuali paesaggistiche attuali. Il nuovo assetto dovrà garantire la tutela delle aree boscate al margine est.

Art. 127 Intervento soggetto a Convenzione lungo la S.P. 1, località La Fonte a Incisa (IC2.02)

1. Il progetto prevede la realizzazione di una struttura per attività direzionali e di servizio di tipo socio-assistenziale (Croce Rossa Italiana), comprendente spazi di rimessaggio dei mezzi di soccorso.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 3.363 mq.

Superficie edificabile (o edificata) (SE) massima: 700 mq.

numero alloggi massimo: -

numero piani massimo fuori terra: 2, oltre al piano seminterrato

Indice di Copertura massimo: 35%

opere ed attrezzature pubbliche:

  • - parcheggio pubblico per almeno 5 posti auto.

3. Vincoli e tutele:

  • - vincolo paesaggistico ai sensi dell'art. 136 del D.lgs. n. 42/2004 - Zona ai lati della strada provinciale aretina nel comune di Incisa Val d'Arno (D. M. 24/04/1975 - GU N. 132/1975);
  • - aree tutelate per legge ai sensi del comma 1 lettera c (corsi d'acqua) dell'art. 142 del D.lgs. 42/2004, in parte;
  • - area di rispetto di pozzi, sorgenti e punti di prelievo ad uso acquedottistico ai sensi del D.lgs. 152/2006, in parte.

4. Disposizioni specifiche:

L'edificazione sarà localizzata nella parte sud in posizione arretrata rispetto alla strada, limitando l'ostruzione dell'apertura visuale verso il Pratomagno anche attraverso un opportuno adattamento al pendio, che potrà essere in parte rimodellato al fine di garantire un migliore inserimento paesaggistico.

L'accesso carrabile alla struttura e ai parcheggi dovrà essere progettato utilizzando quello esistente, opportunamente adeguato in sezione e nell'assetto dell'intersezione con la viabilità principale. Il tracciato attualmente esistente all'interno dell'area dovrà essere sostituito da un tracciato più esteso in modo da ottenere pendenze adeguate al transito dei mezzi; potrà per questo essere occupata anche parte dell'area nord, prevedendo per quanto possibile il mantenimento degli olivi e sistemazioni arboree e/o arbustive di filtro e di ambientazione.

Sul lato sud e sud-est dovrà essere mantenuta, dove possibile, o ricostituita una siepe arboreo arbustiva con funzione di filtro e ambientazione.

Art. 128 Intervento soggetto a Convenzione in piazza F. Parri a Incisa (IC2.03)

1. Il progetto prevede l'ampliamento dell'edificio adibito a biblioteca comunale con destinazione ad attività direzionali e di servizio; sono ammesse attività commerciali limitatamente a somministrazione di alimenti e bevande, per una quota non superiore al 50%.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 957 mq.

Superficie edificabile (SE) massima in ampliamento: 115 mq.

numero alloggi massimo: -

numero piani massimo fuori terra: non superiore all'edificio esistente

Indice di Copertura massimo: non superiore all'esistente

opere ed attrezzature pubbliche:

  • - sistemazione degli spazi esterni per favorire la fruizione pedonale.

3. Vincoli e tutele: -

4. Disposizioni specifiche:

L'addizione volumetrica dovrà essere realizzata fuori terra entro la sagoma del piano interrato, integrata al complesso esistente, garantendo unitarietà dei materiali e delle finiture.

Art. 128 bis Intervento soggetto a Convenzione in via Giotto, S.R. 69 a La Massa (IC2.04)

1. Il progetto prevede un intervento di nuova edificazione con destinazione residenziale.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 524 mq.

Superficie edificabile (SE) massima: 130 mq.

numero alloggi massimo: 2

numero piani massimo fuori terra: 2

Indice di Copertura massimo: 30%

opere ed attrezzature pubbliche:

  • - realizzazione e cessione di parcheggio pubblico lungo strada per almeno 3 posti auto.

3. Vincoli e tutele:

  • - fascia di rispetto ferroviario ai sensi del D.P.R. n. 753/1980, in parte.

4. Disposizioni specifiche:

Gli accessi carrabili e pedonali dovranno essere posizionati su via Giotto.

Art. 128 ter Intervento Diretto in via R. Levi Montalcini a Incisa (ID2.01)

1. Il progetto prevede un intervento di nuova edificazione con destinazione residenziale.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 833 mq.

Superficie edificabile (SE) massima: 120 mq.

numero alloggi massimo: 1

numero piani massimo fuori terra: 2

Indice di Copertura massimo: 25%.

3. Vincoli e tutele:

Nella ricognizione delle aree tutelate per legge ex art. 142 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio del PIT/PPR l'area risulta individuata come boscata; in realtà si tratta di un giardino con carattere urbano, delimitato da siepe lungo la viabilità.

4. Disposizioni specifiche: -.

Art. 129 Interventi soggetti a convenzione per il completamento di Piani Attuativi/progetti decaduti nella U.T.O.E. 2 di Incisa

1. IR_ARi5 (Castelvecchio) a Incisa

lottizzazione approvata con D.C.C. n. 76 del 31/07/2003; convenzione del 30/10/2003

Vincoli e tutele:

  • - aree tutelate per legge ai sensi del comma 1 lettera g (boschi) dell'art. 142 del D.lgs. 42/2004 (ricognizione PIT/PPR), in parte; si tratta in realtà di formazioni derivanti dal lungo periodo di abbandono dei terreni oggetto di lottizzazione.

Fermo restando l'assolvimento degli obblighi convenzionali assunti (realizzazione e cessione delle opere pubbliche definite dalla convenzione), sono previsti la nuova edificazione per i lotti non attuati in conformità al piano approvato e interventi fino alla manutenzione straordinaria (senza frazionamento e senza cambio d'uso) per gli edifici già completati; la potenzialità edificatoria residua risulta pari a una Superficie edificabile (SE) di 1.760 mq. a destinazione residenziale, con altezza massima di 6,50 ml., oltre seminterrato.

Dovrà essere prioritariamente completata la viabilità principale che in prosecuzione di via Amendola costituisce il margine della lottizzazione a monte e si ricongiunge a via Monsignor Ferroni.

L'edificazione sarà localizzata lungo la viabilità interna, nella fascia a valle (A), in modo da facilitare gli accessi carrabili, evitando la necessità di rampe, e limitare i rimodellamenti del suolo, mentre la porzione a monte (B) sarà mantenuta completamente a verde, valorizzando le alberature e la vegetazione arborea presenti.

Saranno privilegiate tipologie a schiera, con allineamento del fronte a valle, evitando in ogni caso la formazione di un fronte continuo compatto e prevedendo quindi dei varchi che garantiscano un'adeguata permeabilità visiva.

Ad avvenuta realizzazione e ultimazione di tutte le opere e degli interventi agli edifici ed alle aree di pertinenza si attribuisce la disciplina di intervento di tipo 4 (t4).

Schema di riferimento

Capo III Interventi soggetti a Convenzione e Interventi Diretti nella U.T.O.E. 3 Figline

Art. 130 Intervento soggetto a Convenzione in via G. Pastore-via G. Di Vittorio a Lagaccioni (IC3.01) - abrogato

Art. 131 Intervento soggetto a Convenzione in via J.F. Kennedy a Lagaccioni (IC3.02)

1. Il progetto prevede un intervento di nuova edificazione con destinazione industriale e artigianale, a completamento della zona industriale e artigianale di Lagaccioni.

L'intervento, posto all'esterno del perimetro del territorio urbanizzato, è stato oggetto di Conferenza di Copianificazione, che si è tenuta il 27/03/2019, con valutazione di conformità.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 30.799 mq.

Superficie edificabile (SE) massima: 7.900 mq. a destinazione industriale e artigianale (Ii)

numero alloggi massimo: -

numero piani massimo fuori terra: 2 (Altezza massima 9 ml.)

Indice di Copertura massimo: 40%

opere ed attrezzature pubbliche:

  • - realizzazione e cessione di una fascia alberata attrezzata per la sosta carrabile e la percorrenza pedonale lungo tutto il fronte di via Kennedy, con un parcheggio pubblico per almeno 67 posti auto e spazi pubblici pedonali e a verde;
  • - realizzazione e cessione di verde pubblico per una superficie minima di 1.450 mq. (comprensiva degli spazi pedonali e a verde lungo via Kennedy del punto precedente);
  • - sistemazione del tratto finale di via Kennedy e del parcheggio pubblico esistente.

3. Vincoli e tutele: -

4. Disposizioni specifiche:

L'impianto di progetto dovrà concentrare l'edificazione nella parte nord, in modo da mantenere un varco inedificato il più ampio possibile a sud quale elemento trasversale di connessione ecologica e fascia di discontinuità tra la zona produttiva di Lagaccioni e l'abitato di Figline; per tale varco dovranno essere previste sistemazioni a verde con formazioni vegetali miste arboree ed arbustive coerenti ed in continuità con il contesto rurale, valorizzando eventuali preesistenze di pregio. Dovranno inoltre essere previste ampie fasce verdi alberate di filtro e di ambientazione lungo il margine verso la collina, impiegando le principali specie che formano la rete dei corridoi ecologici dell'area (siepi miste arboreo-arbustive) e valorizzando i segni residui presenti sul territorio ed il rapporto con il territorio rurale.

Nell'eventuale rimodellamento del pendio a monte dovrà essere evitata la formazione di muri di contenimento di altezza superiore a 1,50 ml., privilegiando in ogni caso l'impiego di tecniche di ingegneria naturalistica e/o di tecniche tradizionali (muri a secco in pietra); alla quota di imposta dell'edificato è comunque ammessa la realizzazione di un muro di contenimento di altezza non superiore a 2,20 ml. ove finalizzata anche all'installazione di pergole ombreggianti per i posti auto privati.

La sistemazione della fascia alberata attrezzata per la sosta carrabile e la percorrenza pedonale lungo via Kennedy dovrà essere progettata in modo da coordinarsi con l'intervento IC3.15.

Schema di riferimento

Schema di riferimento:
1 - fascia attrezzata alberata lungo via Kennedy con parcheggi pubblici e spazi pedonali
2 - parcheggio esistente da sistemare
3 - area destinata alla nuova edificazione con sedime indicativo dei nuovi volumi (altezza massima 2 piani - 9 ml.)
4 - fasce verdi di filtro e ambientazione, sistemate con terrazzamenti
5 - aree private con sistemazione a verde o comunque permeabile e alberate, a costituire un ampio varco verde a chiusura del tessuto edificato
6 - area di intervento coordinato IC3.15

Sezione ambientale di riferimento

Sezione ambientale di riferimento:
a - via Kennedy
b - fascia attrezzata alberata lungo via Kennedy con parcheggi pubblici e spazi pedonali
c - area destinata alla nuova edificazione (altezza massima 9 ml., su 1 o 2 livelli)
d - fascia verde di filtro e di ambientazione con terrazzamenti
e - limite dell'area di intervento
f - area residenziale di Poggiolino
g - insediamento produttivo consolidato di Lagaccioni
h - via Fiorentina

Art. 132 Intervento soggetto a Convenzione in via Ungheria-via Romania a Figline (IC3.03)

1. L'intervento prevede la realizzazione di una struttura per servizi per l'assistenza socio-sanitaria (Sh) - con esclusione di case di riposo, residenze protette e pensionati -, comprendente eventuali spazi di rimessaggio dei mezzi di soccorso.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 2.516 mq.

Superficie edificabile (SE) massima: 700 mq.

numero alloggi massimo: -

numero piani massimo fuori terra: 2

Indice di Copertura massimo: 30%

opere ed attrezzature pubbliche:

  • - realizzazione e cessione di parcheggio pubblico per almeno 24 posti auto.

3. Vincoli e tutele: -

4. Disposizioni specifiche:

L'accesso carrabile alla struttura e ai parcheggi sarà posizionato su via Romania.

L'edificazione dovrà rispettare l'allineamento dei fronti su via Romania.

Art. 133 Intervento soggetto a Convenzione in via G. Amendola a Matassino (IC3.04)

1. Il progetto prevede la destinazione dell'area compresa tra il futuro nuovo tracciato della S.R. 69 e l'abitato di Matassino a spazi verdi e attrezzati di uso pubblico e collettivo, anche attraverso il recupero degli edifici esistenti in stato di abbandono, e in parte a rimessaggio camper e per la sosta breve dei camper.

L'intervento, posto all'esterno del perimetro del territorio urbanizzato, è stato oggetto di Conferenza di Copianificazione, che si è tenuta il 27/03/2019, con valutazione di conformità con prescrizioni.

L'attuazione dell'intervento è subordinata all'approvazione del progetto definitivo del lotto 4 della Variante alla S.R. 69, sulla base del quale sarà possibile procedere ad una compiuta definizione progettuale dell'area tenendo conto delle eventuali modifiche al tracciato stradale come ad oggi previsto.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 28.812 mq.

Superficie edificabile (SE) massima: 150 mq. per i locali di supporto al rimessaggio e sosta camper

numero alloggi massimo: -

numero piani massimo fuori terra: 1

Indice di Copertura massimo: -

opere ed attrezzature pubbliche:

  • - cessione di area per una superficie minima di 9.000 mq. da destinare a verde pubblico e/o orti urbani.

3. Vincoli e tutele:

  • - vincolo paesaggistico ai sensi dell'art. 136 del D.lgs. n. 42/2004 - Fascia di territorio fiancheggiante l'Autostrada del Sole (D.M. 23/06/1967 - GU N. 182/1967);
  • - fascia di rispetto degli elettrodotti ai sensi del D.M. 29/05/2008, in parte;
  • - fascia di rispetto ferroviario ai sensi del D.P.R. n. 753/1980, in parte.

4. Disposizioni specifiche:

Gli spazi per il rimessaggio e la sosta breve dei camper saranno localizzati nella parte sud e attrezzati con una postazione per lo scarico delle acque reflue, l'installazione di tettoie (strutture leggere per riparare i veicoli, per un centinaio di posti al massimo) e la realizzazione di un edificio di supporto (ufficio, bagni e servizi); gli stalli di sosta dovranno essere sistemati con fondo permeabile o con pavimentazione semipermeabile. L'assetto delle strutture e degli spazi dovrà essere studiato in modo da valorizzare gli scorci panoramici verso il Pratomagno e i rilievi del Chianti e non comportare interferenze visive aggiuntive a quelle determinate dalle infrastrutture della mobilità; in particolare dovranno essere scelti elementi di altezza contenuta, senza strutture emergenti, e a ridosso di via Amendola si dovrà evitare la formazione di fronti continui o l'uso di elementi compatti che occludano le visuali di sfondo.

La parte centrale, da acquisire al patrimonio comunale, sarà destinata a spazi di relax, spazi di gioco e per l'attività sportiva informale e anche per orti urbani, ricostituendo le zone a promiscuo residuali e rilevabili nell'intorno e piccoli nuclei boscati planiziali. Le sistemazioni potranno prevedere minime strutture e superfici impermeabilizzate, con eventuale installazione solo di manufatti removibili, privi di pavimentazione e di opere di fondazione, escluse quelle di ancoraggio, appoggiati su piano stabile.

Per gli edifici esistenti, ai quali è attribuita la disciplina di intervento di tipo 4 (t4), è previsto il recupero con destinazione ad attrezzature di servizio pubbliche o per attività direzionali e di servizio; dovranno essere contestualmente eliminati i manufatti precari ed incongrui e rimossi gli impianti in condizione di degrado.

Lungo tutto il nuovo tracciato viario dovranno essere predisposte sistemazioni a verde con funzione di filtro e di mitigazione, compatibilmente con il rispetto delle norme di sicurezza stradale.

Schema di riferimento

Schema di riferimento:
1 - fascia verde di filtro e di ambientazione lungo il futuro tracciato della S.R. 69
2 - verde pubblico e/o orti urbani
3 - area da riqualificare con recupero degli edifici esistenti (4) per attività direzionali o di servizio, con rimozione dei manufatti incongrui e degli impianti in disuso
5 - strada di accesso all'area per attività direzionali o di servizio attrezzata con parcheggi a raso alberati (6)
7 - area destinata alla nuova edificazione per l'attività di rimessaggio e sosta camper e spazi aperti di servizio (carico/scarico acque) con sedime indicativo dei nuovi volumi (altezza massima 1 piano)
8 - spazi per il rimessaggio e la sosta camper con fondo permeabile o pavimentazione semipermeabile, attrezzati con strutture leggere per il riparo/l'ombreggiamento dei veicoli
9 - lotto 5 della variante alla S.R. 69 (AE4.01) e fascia di salvaguardia per la realizzazione del lotto 4
10 - parcheggio pubblico a raso alberato (intervento AE3.04)

Art. 134 Intervento soggetto a Convenzione in via Torino a Figline (IC3.05)

1. Il progetto prevede la riqualificazione dell'area, con la demolizione dell'edificio produttivo dismesso e la ricostruzione di un nuovo volume a destinazione residenziale.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 1.720 mq.

Superficie edificabile (SE) massima: 500 mq.

numero alloggi massimo: 6

numero piani massimo fuori terra: 3

Indice di Copertura massimo: 30%

opere ed attrezzature pubbliche:

  • - realizzazione e cessione di parcheggio pubblico per almeno 18 posti auto.

3. Vincoli e tutele:

  • - zona di rispetto cimiteriale ai sensi dell'art. 338 del R.D. 1265/1934, in parte marginale.

4. Disposizioni specifiche: -

Art. 135 Intervento soggetto a Convenzione in via G. Frittelli a Figline (IC3.06)

1. Il progetto prevede la riqualificazione dell'area, con la demolizione dell'edificio dismesso e la ricostruzione di un nuovo volume a destinazione residenziale.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 419 mq.

Superficie edificabile (SE) massima: 180 mq.

numero alloggi massimo: 2

numero piani massimo fuori terra: 2

Indice di Copertura massimo: 30%

Superficie permeabile minima: 25%

opere ed attrezzature pubbliche:

  • - dotazioni pubbliche che saranno stabilite dalla convenzione, anche fuori comparto, finalizzate alla migliore qualificazione del centro antico.

3. Vincoli e tutele:

  • - area con classe di rischio archeologico alto (evidenza archeologica con potenziale 5, id 47 dello Schedario).

4. Disposizioni specifiche:

Il nuovo volume dovrà mantenere l'allineamento su via Frittelli.

Non è ammessa la realizzazione di autorimesse interrate.

Art. 136 Intervento soggetto a Convenzione in via G. Frittelli a Figline (IC3.07)

1. Il progetto prevede la riqualificazione dell'area, con il recupero degli edifici dismessi attraverso la riorganizzazione dei volumi esistenti, anche con un intervento di demolizione e ricostruzione con diversa sagoma, a destinazione residenziale.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 1.027 mq.

Superficie edificabile (o edificata) (SE) massima: 360 mq.

numero alloggi massimo: 5

numero piani massimo fuori terra: 2

Indice di Copertura massimo: 40%

Superficie permeabile minima: 25%

opere ed attrezzature pubbliche:

  • - conservazione del passaggio pavimentato in pietra, per il quale deve essere garantito l'uso pubblico pedonale;
  • - dotazioni pubbliche che saranno stabilite dalla convenzione, anche fuori comparto, finalizzate alla migliore qualificazione del centro antico.

3. Vincoli e tutele:

  • - area con classe di rischio archeologico alto (evidenza archeologica con potenziale 5, id 47 dello Schedario).

4. Disposizioni specifiche:

Dovrà essere rispettato l'allineamento del fronte sul passaggio che collega via Santa Croce alle mura, con eliminazione dei balconi e delle strutture aggettanti sul passaggio stesso.

Non è ammessa la realizzazione di autorimesse interrate. L'accesso carrabile è ammesso solo da via Frittelli.

Art. 137 Intervento soggetto a Convenzione in via Fratelli Cervi a Figline (IC3.08)

1. Il progetto prevede la riqualificazione dell'area, attualmente sottoutilizzata, con riorganizzazione ed integrazione dei volumi esistenti, a destinazione direzionale e di servizio.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 4.226 mq.

Superficie edificabile (SE) massima: 3.000 mq.

numero alloggi massimo: -

numero piani massimo fuori terra: 3

Indice di Copertura massimo: 45%

opere ed attrezzature pubbliche:

  • - realizzazione e cessione di parcheggio pubblico per almeno 40 posti auto;
  • - allargamento del percorso pedonale nel tratto di via Fratelli Cervi prospettante il lotto.

3. Vincoli e tutele:

  • - fascia di rispetto ferroviario ai sensi del D.P.R. n. 753/1980, in parte.

4. Disposizioni specifiche: -

Art. 138 Intervento soggetto a Convenzione in via Castel Guinelli a Figline (IC3.09)

1. Il progetto prevede, oltre al recupero dell'edificio di valore storico documentale, la riqualificazione dell'area interna, a destinazione residenziale e/o per attività direzionali e di servizio.

L'intervento comprende quindi la completa rimozione della copertura del resede e la riorganizzazione dei volumi ad un solo livello posti nella parte più interna del lotto, praticamente a ridosso delle mura del centro antico, anche con un intervento di demolizione e ricostruzione con diversa sagoma, al fine di favorire la visibilità e la valorizzazione delle mura stesse.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 629 mq.

Superficie edificabile (o edificata) (SE) massima: 100 mq.

numero alloggi aggiuntivi massimo: 1

numero piani massimo fuori terra: 1

Indice di Copertura massimo: -

opere ed attrezzature pubbliche:

  • - dotazioni pubbliche che saranno stabilite dalla convenzione, anche fuori comparto, finalizzate alla migliore qualificazione del centro antico.

3. Vincoli e tutele:

  • - area con classe di rischio archeologico alto (evidenza archeologica con potenziale 5, id 47 dello Schedario).

4. Disposizioni specifiche:

Nella riorganizzazione dei volumi dovranno essere impiegati tecniche e materiali tradizionali coerenti al contesto. Non è ammessa la realizzazione di locali interrati.

All'edificio principale lungo via Castel Guinelli, attraverso il quale si accede al resede, si applica la disciplina di intervento di tipo 3 (t3).

Art. 139 Intervento soggetto a Convenzione in via G. Del Puglia a Figline (IC3.10)

1. Il progetto prevede l'integrazione delle strutture del complesso sportivo-ricreativo esistente, con l'inserimento di ulteriori impianti sportivi, anche per la pratica informale o comunque non agonistica, senza incremento di volumi edificati.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 37.319 mq.

Superficie edificabile (SE) massima: -

numero alloggi massimo: -

numero piani massimo fuori terra: -

Indice di Copertura massimo: -

opere ed attrezzature pubbliche:

  • - predisposizione di un sistema di regimazione delle acque in grado di tutelare il versante e le parti a valle;
  • - dotazioni pubbliche, anche fuori comparto, finalizzate alla migliore qualificazione del centro antico, e modalità di libera fruizione pubblica degli impianti che saranno stabilite dalla convenzione.

3. Vincoli e tutele:

  • - vincolo idrogeologico ai sensi del R.D. n. 326/1923, in parte.

La tutela riferita alla fascia di rispetto degli elettrodotti ai sensi del D.M. 29/05/2008 risulterà superata al completamento dell'intervento di spostamento e interramento della linea elettrica in corso di realizzazione.

4. Disposizioni specifiche:

L'ampliamento delle strutture all'aperto del complesso esistente, posto all'interno del perimetro del territorio urbanizzato (area individuata con la lettera A), potrà interessare parte del comparto all'esterno di tale perimetro.

Gli impianti sportivi dovranno essere posti nella parte più a nord (B), meno scoscesa e meno esposta visivamente anche grazie alla densa vegetazione esistente sul pendio, verificando anche le interferenze con il metanodotto interrato che interessa l'area, mentre il versante (C) dovrà essere mantenuto inedificato e senza alcun tipo di attrezzatura o sistemazione, fatto salvo quanto indispensabile alla regimazione delle acque. Si dovrà prevedere la sistemazione con elementi verdi di ambientazione ai margini dell'area, lungo la viabilità pubblica, e la predisposizione di alberature nell'area di parcheggio esistente.

Agli edifici esistenti è attribuita la disciplina di intervento di tipo 3 (t3).

Schema di riferimento

Art. 140 Intervento soggetto a Convenzione a Casanuova (IC3.11)

1. Il progetto prevede l'ampliamento della struttura turistico-ricettiva esistente, con incremento del numero di camere e/o degli spazi per i servizi connessi (spa/centro benessere, ristorante).

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 11.822 mq.

Superficie edificabile (SE) massima in ampliamento: 200 mq.

numero alloggi massimo fuori terra: -

numero piani massimo: 2

Indice di Copertura massimo: -

opere ed attrezzature pubbliche:

  • - dotazioni pubbliche finalizzate alla manutenzione ed alla migliore qualificazione del territorio rurale, in particolare per quanto attiene a viabilità e percorsi di uso pubblico, che saranno stabilite dalla convenzione nella quale saranno definiti anche adeguati impegni per quanto riguarda la conduzione agricola dei terreni limitrofi riconducibili alla stessa proprietà, le relative opere di sistemazione idraulica e le opere di miglioramento agricolo ambientale; queste saranno finalizzate prioritariamente a contrastare la semplificazione del paesaggio agrario e a potenziare e/o ripristinare le dotazioni ambientali, attraverso formazioni lineari arboree o arbustive non colturali, formazioni arboree ripariali, nuclei arborati, passaggi faunistici e in generale elementi funzionali della rete ecologica.

3. Vincoli e tutele:

  • - aree tutelate per legge ai sensi del comma 1 lettera g (boschi) dell'art. 142 del D.lgs. 42/2004 (ricognizione PIT/PPR), in parte marginale;
  • - vincolo idrogeologico ai sensi del R.D. n. 326/1923.

4. Disposizioni specifiche:

Agli edifici principali (01, 02 e 03) e all'ex cappella (04) è attribuita la disciplina di intervento di tipo 3 (t3), all'annesso a sud (05) la disciplina di intervento di tipo t4 (t4).

Nel caso dell'edificio 02 è comunque consentita la realizzazione di parte della SE prevista in aggiunta come nuovo volume in ampliamento del ristorante (con eventuale spazio per nuove camere al primo piano), che dovrà essere posizionato sul fronte ovest e/o sud (A), meno visibile e di minor valore storico-documentale, evitando l'alterazione del fronte nord, che dovrà essere mantenuto invariato, così come il fronte sud dell'altro edificio principale (01) che affaccia sul lastricato antico in pietra, che dovrà a sua volta essere accuratamente conservato.

Per l'edificio 01 è invece consentito un ampliamento funzionale entro il 15% della volumetria esistente (non computato nella SE massima sopra indicata) attraverso il prolungamento dei corpi ortogonali a quello principale, sul fronte secondario, a nord, e finalizzato alla complessiva riqualificazione delle parti già oggetto di alterazioni, e l'installazione di un ballatoio in ferro e legno di collegamento tra le scale esterne per la distribuzione degli accessi al primo piano.

La quantità di SE in ampliamento prevista (eventualmente decurtata della SE utilizzata per l'ampliamento del ristorante sopra descritto) sarà destinata alla realizzazione di nuovi volumi destinati a camere e/o servizi connessi, che dovranno essere posizionati a nord del complesso esistente, a ovest della cappella e a sud dell'orto-giardino (B), in modo da non determinare un'eccessiva dispersione dell'edificato, non coerente con le caratteristiche dell'insediamento rurale.

Le nuove volumetrie e le sistemazioni degli spazi aperti dovranno in ogni caso garantire, per localizzazione, consistenza e linguaggio architettonico, il rispetto dell'impianto tipologico/architettonico storico (letto nelle componenti e relazioni principali quali caratteri architettonici, allineamenti, gerarchie dei percorsi, relazioni tra percorsi, edificato e spazi aperti) e del carattere distintivo di gerarchia tra edificio storico principale e nuovi edifici, assicurando la leggibilità del sistema e la riconoscibilità dei nuovi volumi, anche attraverso la proposizione di un linguaggio architettonico e tecnologico contemporaneo, evitando l'imitazione degli stilemi storici.

È ammessa la realizzazione di una piscina a servizio della struttura, nel rispetto delle caratteristiche indicate all'art. 112 delle presenti Norme.

È consentita inoltre l'installazione di una tettoia per il ricovero delle biciclette per una Superficie Coperta massima di 20 mq. realizzata con una struttura leggera in legno, senza di opere di fondazione, escluse solo quelle di ancoraggio, appoggiata su piano stabile.

Le aree a parcheggio dovranno avere fondo permeabile ed essere alberate.

Nel caso di introduzione di nuovi elementi arborei saranno scelte specie autoctone, in coerenza con quelle già presenti nel territorio rurale circostante.

Schema di riferimento

Art. 141 Intervento soggetto a Convenzione a La Palagina (IC3.12) - abrogato

Art. 142 Intervento soggetto a Convenzione a Pavelli (IC3.13) - abrogato

Art. 143 Intervento soggetto a Convenzione a La Borghetta (IC3.14) - abrogato

Art. 143 bis Intervento soggetto a Convenzione in via J.F. Kennedy a Lagaccioni (IC3.15)

1. Il progetto prevede un intervento di nuova edificazione con destinazione industriale e artigianale, a completamento della zona industriale e artigianale di Lagaccioni.

L'intervento, posto all'esterno del perimetro del territorio urbanizzato, è stato oggetto di Conferenza di Copianificazione, che si è tenuta il 27/03/2019, con valutazione di conformità.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 15.877 mq.

Superficie edificabile (SE) massima: 4.100 mq.

numero alloggi massimo: -

numero piani massimo fuori terra: 2 (Altezza massima 9 ml.)

Indice di Copertura massimo: 40%

opere ed attrezzature pubbliche:

  • - realizzazione e cessione di una fascia alberata attrezzata per la sosta carrabile e la percorrenza pedonale lungo tutto il fronte di via Kennedy, con un parcheggio pubblico per almeno 14 posti auto e spazi pubblici pedonali e a verde;
  • - realizzazione e cessione di verde pubblico per una superficie minima di 1.600 mq. (comprensiva degli spazi pedonali e a verde lungo via Kennedy del punto precedente), in continuità con l'area di proprietà pubblica che dovrà essere integrata nella sistemazione a verde;
  • - cessione di ulteriore area per una superficie minima di 2.000 mq. da destinare a verde pubblico, in continuità con il giardino da realizzare.

Gli immobili di proprietà pubblica compresi nell'area sono oggetto di intervento nell'ambito del progetto ma ad essi non sono attribuiti potenzialità edificatorie ed oneri.

3. Vincoli e tutele:

  • - fascia di rispetto degli elettrodotti ai sensi del D.M. 29/05/2008, in parte;
  • - area interessata da procedura di bonifica per attività di gestione rifiuti che risulta conclusa (si veda la nota A.R.P.A.T. prot. 19019 del 19/07/2000).

4. Disposizioni specifiche:

L'impianto di progetto dovrà prevedere un ampio varco inedificato con sistemazioni a verde in corrispondenza dell'area di proprietà pubblica da destinare a giardino, in modo da rafforzare significativamente gli elementi trasversali di connessione ecologica; dovranno per questo essere mantenute e potenziate le formazioni arboree ed arbustive presenti, che costituiscono anche segni permanenti del paesaggio rurale. Dovranno inoltre essere previste ampie fasce verdi alberate di filtro e di ambientazione lungo il margine verso la collina, impiegando le principali specie che formano la rete dei corridoi ecologici dell'area (siepi miste arboreo-arbustive).

Nell'eventuale rimodellamento del pendio a monte dovrà essere evitata la formazione di muri di contenimento di altezza superiore a 1,50 ml., privilegiando in ogni caso l'impiego di tecniche di ingegneria naturalistica e/o di tecniche tradizionali (muri a secco in pietra); alla quota di imposta dell'edificato è comunque ammessa la realizzazione di un muro di contenimento di altezza non superiore a 2,20 ml. ove finalizzata anche all'installazione di pergole ombreggianti per i posti auto privati.

La sistemazione della fascia alberata attrezzata per la sosta carrabile e la percorrenza pedonale lungo via Kennedy dovrà essere progettata in modo da coordinarsi con l'intervento IC3.02.

Schema di riferimento

Schema di riferimento:
1 - fascia attrezzata alberata lungo via Kennedy con parcheggi pubblici e spazi pedonali
2 - parcheggio pubblico esistente
3 - area destinata alla nuova edificazione con sedime indicativo dei nuovi volumi (altezza massima 2 piani - 9 ml.)
4 - fasce verdi di filtro e ambientazione, sistemate con terrazzamenti
5 - area di verde pubblico esistente e nuove aree di verde pubblico in continuità (6), a costituire un varco di verde fruibile nel tessuto edificato
7 - area di intervento coordinato IC3.02

Sezione ambientale di riferimento

Sezione ambientale di riferimento:
a - via Kennedy
b - fascia attrezzata alberata lungo via Kennedy con parcheggi pubblici e spazi pedonali
c - area destinata alla nuova edificazione (altezza massima 9 ml., su 1 o 2 livelli)
d - fascia verde di filtro e di ambientazione con terrazzamenti
e - limite dell'area di intervento
f - area residenziale di Poggiolino
g - insediamento produttivo consolidato di Lagaccioni
h - via Fiorentina

Art. 143 ter Intervento soggetto a Convenzione in via in via J.F. Kennedy a Lagaccioni (IC3.16) - abrogato

Art. 143 quater Intervento soggetto a Convenzione lungo la S.P. 56 a Figline (IC3.17)

1. Il progetto prevede il riutilizzo dell'area dell'ex vivaio, con la ridefinizione del margine sud dell'insediamento di Lagaccioni e il rafforzamento della connessione verde lungo il Borro di Gagliana.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 17.671 mq.

Superficie edificabile (SE) massima: 3.150 mq. per attività direzionali e di servizio

numero alloggi massimo: -

numero piani massimo fuori terra: 2

Indice di Copertura massimo: 30%

opere ed attrezzature pubbliche:

  • - realizzazione e cessione di parcheggio pubblico per almeno 54 posti auto;
  • - realizzazione e cessione di verde pubblico per una superficie minima di 1.350 mq. da localizzare lungo il Borro di Gagliana o su via Fiorentina e di un tratto di pista ciclabile di collegamento tra Lagaccioni e l'abitato di Figline;
  • - cessione di ulteriore area per una superficie minima di 1.350 mq. da destinare a verde pubblico, in continuità con la fascia di verde pubblico da realizzare;
  • - allargamento e adeguamento del tracciato della viabilità pubblica che fiancheggia la centrale elettrica e dell'intersezione sulla S.P. 56.

3. Vincoli e tutele: -

4. Disposizioni specifiche:

L'intervento dovrà prevedere la valorizzazione delle formazioni arboree presenti nell'area, mantenendole per quanto possibile, anche ai fini della contestuale realizzazione di fasce verdi di filtro e di ambientazione lungo il margine nord; l'intervento dovrà fondarsi su uno specifico progetto del verde basato sugli studi agronomici e forestali condotti in sede di verifica di insussistenza del vincolo paesaggistico ai sensi dell'art. 142, comma 1, lettera g del Codice.

L'accesso carrabile al complesso ed ai parcheggi sarà localizzato a sud-ovest, dalla S.P. 56.

Schema di riferimento

Schema di riferimento:
1 - area destinata alla nuova edificazione con sedime indicativo dei nuovi volumi (altezza massima 3 piani)
2 - strada esistente da adeguare, di accesso al nuovo insediamento
3 - parcheggio pubblico a raso alberato
4 - parcheggio privato a raso alberato (sosta stanziale)
5 - verde pubblico con fasce di filtro e ambientazione verso nord e lungo via Fiorentina
6 - area verde privata alberata, con valorizzazione delle formazioni arboree presenti, con fasce di filtro e ambientazione verso nord
7 - area verde privata alberata, con valorizzazione delle formazioni arboree presenti
8 - fascia verde di pertinenza lungo il corso d'acqua (Borro di Gagliana)

Art. 143 quinquies Intervento soggetto a Convenzione in via del Poggiolino (IC3.18)

1. Il progetto prevede un intervento di nuova edificazione con destinazione residenziale e integrazione delle dotazioni pubbliche.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 857 mq.

Superficie edificabile (SE) massima: 180 mq.

numero alloggi massimo: 2

numero piani massimo fuori terra: 2

Indice di Copertura massimo: 30%

opere ed attrezzature pubbliche:

  • - realizzazione e cessione di parcheggio pubblico per almeno 6 posti auto e slargo carrabile utile come spazio di manovra.

3. Vincoli e tutele:

  • - aree tutelate per legge ai sensi del comma 1 lettera g (boschi) dell'art. 142 del D.lgs. 42/2004 (ricognizione PIT/PPR), in parte marginale.

4. Disposizioni specifiche:

Dovranno essere tutelate le alberature al margine nord dell'area.

Art. 143 sexies Intervento soggetto a Convenzione in via B. Croce, via G. B. Vico a Figline (IC3.19)

1. Il progetto prevede un intervento di nuova edificazione a destinazione residenziale con l'integrazione delle dotazioni pubbliche a servizio dell'insediamento.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 4.213 mq.

Superficie edificabile (SE) massima: 350 mq.

numero alloggi massimo: 4

numero piani massimo fuori terra: 2

Indice di Copertura massimo: 25%

opere ed attrezzature pubbliche:

  • - realizzazione e cessione di parcheggio pubblico lungo via Croce per almeno 4 posti auto;
  • - cessione dell'area a monte di via Vico (superficie di circa 1.900 mq.) da destinare a verde pubblico, a completamento del verde pubblico esistente.

3. Vincoli e tutele:

  • - vincolo idrogeologico ai sensi del R.D. n. 326/1923.

La tutela riferita alla fascia di rispetto degli elettrodotti ai sensi del D.M. 29/05/2008 risulterà superata al completamento dell'intervento di spostamento e interramento della linea elettrica in corso di realizzazione.

4. Disposizioni specifiche:

L'edificazione sarà localizzata nell'area a valle, tra via Croce e via Vico e dovrà essere coerente con gli edifici esistenti per modalità insediative, tipologie, materiali e allineamenti, rispettando l'unitarietà del quartiere.

Art. 143 septies Intervento soggetto a Convenzione in via del Cesto, via di Gaville a Figline (IC3.20)

1. Il progetto prevede un intervento di riqualificazione di un'area interclusa con nuova edificazione a destinazione commerciale (Ce) e integrazione delle dotazioni pubbliche a servizio dell'insediamento.

La nuova struttura sarà in particolare destinata alla vendita di prodotti agricoli per il consumo umano e/o animale di filiera corta, con relativi spazi di stoccaggio.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 1.964 mq.

Superficie edificabile (SE) massima: 550 mq.

numero alloggi massimo: -

numero piani massimo fuori terra: 2

Indice di Copertura massimo: 35%

opere ed attrezzature pubbliche:

  • - realizzazione e cessione di parcheggio pubblico lungo via del Cesto per almeno 8 posti auto.

3. Vincoli e tutele:-

4. Disposizioni specifiche:

L'accesso carrabile e pedonale dovrà essere realizzato su via del Cesto.

Il margine lungo via di Gaville dovrà essere sistemato con impianti vegetazionali appartenenti alla tradizione rurale.

Art. 143 octies Intervento Diretto in via del Poggiolino (ID3.01)

1. Il progetto prevede un intervento di nuova edificazione con destinazione residenziale, a completamento delle opere solo in parte realizzate.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 548 mq.

Superficie edificabile (SE) massima: 110 mq.

numero alloggi massimo: 1

numero piani massimo fuori terra: 2

Indice di Copertura massimo: 40%.

3. Vincoli e tutele:-

4. Disposizioni specifiche:

È ammessa l'edificazione in aderenza alle costruzioni adiacenti.

Art. 143 nonies Intervento Diretto in via A. da Brescia a Figline (ID3.02)

1. Il progetto prevede un intervento di nuova edificazione con destinazione residenziale.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 719 mq.

Superficie edificabile (SE) massima: 130 mq.

numero alloggi massimo: 1

numero piani massimo fuori terra: 2

Indice di Copertura massimo: 30%.

3. Vincoli e tutele:

  • - vincolo idrogeologico ai sensi del R.D. n. 326/1923.

4. Disposizioni specifiche:

Gli accessi carrabili e pedonali dovranno essere posizionati su via A. da Brescia, nel tratto asfaltato che si collega a via G. Bruno.

Art. 143 decies Intervento Diretto in via L. Galvani a Figline (ID3.03)

1. Il progetto prevede un intervento di nuova edificazione con destinazione residenziale.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 572 mq.

Superficie edificabile (SE) massima: 100 mq.

numero alloggi massimo: 1

numero piani massimo fuori terra: 1

Indice di Copertura massimo: 30%.

3. Vincoli e tutele:

  • - vincolo idrogeologico ai sensi del R.D. n. 326/1923.

La tutela riferita alla fascia di rispetto degli elettrodotti ai sensi del D.M. 29/05/2008 risulterà superata al completamento dell'intervento di spostamento e interramento della linea elettrica in corso di realizzazione.

4. Disposizioni specifiche:-

Art. 143 undecies Intervento Diretto in via di Gaville a Figline (ID3.04)

1. Il progetto prevede un intervento di nuova edificazione con destinazione residenziale.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 1.576 mq.

Superficie edificabile (SE) massima: 220 mq.

numero alloggi massimo: 2

numero piani massimo fuori terra: 2

Indice di Copertura massimo: 30%.

3. Vincoli e tutele:-

4. Disposizioni specifiche:-

Art. 143 duodecies Intervento Diretto in via E. Mattei a Matassino (ID3.05)

1. Il progetto prevede un intervento di nuova edificazione con destinazione industriale e artigianale.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 2.060 mq.

Superficie edificabile (SE) massima: 1.550 mq.

numero alloggi massimo: -

numero piani massimo fuori terra: 2 (altezza massima 10,50 ml.)

Indice di Copertura massimo: 50%

3. Vincoli e tutele:

  • - vincolo paesaggistico ai sensi dell'art. 136 del D.lgs. n. 42/2004 - Fascia di territorio fiancheggiante l'Autostrada del Sole (D.M. 23/06/1967 - GU N. 182/1967).

4. Disposizioni specifiche:

L'edificazione dovrà rispettare l'allineamento dei fronti su via Mattei.

Art. 144 Interventi soggetti a convenzione per il completamento di Piani Attuativi/progetti decaduti nella U.T.O.E. 3 di Figline

1. abrogato

2. IR_C1.4B in località Istieto a Figline

lottizzazione approvata con D.C.C. n. 74 del 30/06/2005; convenzioni del 20-21-26-27/04/2006 e 18/05/2006

Vincoli e tutele:

  • - aree tutelate per legge ai sensi del comma 1 lettera g (boschi) dell'art. 142 del D.lgs. 42/2004 (ricognizione PIT/PPR), in parte;
  • - vincolo idrogeologico ai sensi del R.D. n. 326/1923.

Fermo restando l'assolvimento degli obblighi convenzionali assunti (realizzazione e cessione delle opere pubbliche definite dalla convenzione, compreso il nuovo ponte carrabile per l'accesso da via di Norcenni), sono previsti la nuova edificazione per i lotti non attuati in conformità al piano approvato e interventi fino alla manutenzione straordinaria (senza frazionamento e senza cambio d'uso) per gli edifici già completati; dalla ricognizione del Piano Strutturale risulta una potenzialità edificatoria residua per una Superficie edificabile (SE) di 3.389 mq. con destinazione residenziale.

Ad avvenuta realizzazione e ultimazione di tutte le opere e degli interventi agli edifici ed alle aree di pertinenza si attribuisce la disciplina di intervento di tipo 4 (t4).

3. abrogato

4. IR_D2 in via Urbinese a Matassino

secondo stralcio di attuazione dell'intervento di ristrutturazione urbanistica (primo stralcio attuato con Permesso di Costruire n. 11 del 26/06/2013)

Vincoli e tutele:

  • - vincolo paesaggistico ai sensi dell'art. 136 del D.lgs. n. 42/2004 - Fascia di territorio fiancheggiante l'Autostrada del Sole (D.M. 23/06/1967 - GU N. 182/1967).

All'intervento è assegnata una potenzialità residua di nuova edificazione per una Superficie edificabile (SE) massima di 5.000 mq. con destinazione industriale e artigianale, con Indice di Copertura non superiore al 40%. I nuovi volumi dovranno rispettare l'allineamento su via Amendola dell'edificio realizzato nel primo stralcio, adottando soluzioni architettoniche quanto più possibile omogenee all'edificio esistente per forme, colori e materiali; l'altezza non potrà essere superiore a quella dell'edificio adiacente, in modo da non determinare modifiche significative delle visuali oggi percepibili dall'Autostrada verso il Pratomagno, salvo il caso di altezze maggiori per comprovata necessità di messa in opera di carri-ponte o altre attrezzature strettamente legate alla produzione e solo per le parti che ospitano tali macchinari.

5. IR_PTA4 ex Avicola Cesto a Figline

piano di recupero approvato con D.C.C. n. 54 del 01/10/2004; convenzione del 03/02/2005

Vincoli e tutele:

  • - aree tutelate per legge ai sensi del comma 1 lettera c (acque) dell'art. 142 del D.lgs. 42/2004, in parte marginale;
  • - zona di rispetto cimiteriale ai sensi dell'art. 338 del R.D. 1265/1934, in parte;
  • - vincolo idrogeologico ai sensi del R.D. n. 326/1923;
  • - area con classe di rischio archeologico alto (evidenze archeologiche con potenziale 5, id 15 e id 24 dello Schedario), in parte marginale.

Fermo restando l'assolvimento degli obblighi convenzionali assunti (realizzazione e cessione delle opere pubbliche definite dalla convenzione), sono previsti:

  • - nuova edificazione per i lotti non attuati in conformità al piano approvato, con potenzialità edificatoria residua complessiva pari a una Superficie edificabile (SE) di 495 mq. con destinazione residenziale;
  • - interventi fino alla manutenzione straordinaria (senza frazionamento e senza cambio d'uso) per i nuovi edifici già completati;
  • - interventi di recupero come previsti dal piano attuativo approvato per l'ex casa colonica e l'ex annesso rurale (fienile).

Ad avvenuta realizzazione e ultimazione di tutte le opere e degli interventi agli edifici ed alle aree di pertinenza si attribuisce la disciplina di intervento di tipo 4 (t4).

6. abrogato

7. IR PUC D2 in via G. via G. Pastore-via G. Di Vittorio a Lagaccioni

progetto unitario convenzionato con concessione edilizia n. 48 rilasciata il 07/07/2003; atto d'obbligo del 20/06/2003

Vincoli e tutele:

  • - fascia di rispetto degli elettrodotti ai sensi del D.M. 29/05/2008, in parte.

All'intervento, per il quale risultano già realizzate e cedute le opere e le aree richieste, è assegnata una potenzialità residua di nuova edificazione per una Superficie edificabile (SE) massima di 2.813 mq. con destinazione per attività industriali e artigianali.

Capo IV Interventi soggetti a Convenzione e Interventi Diretti nella U.T.O.E. 4 Restone e Porcellino

Art. 144 bis Intervento soggetto a Convenzione in via O. Rosai a Porcellino (IC4.01)

1. Il progetto prevede un intervento di nuova edificazione con destinazione residenziale.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 683 mq.

Superficie edificabile (SE) massima: 160 mq.

numero alloggi massimo: 2

numero piani massimo fuori terra: 2

Indice di Copertura massimo: 30%

opere ed attrezzature pubbliche:

  • - realizzazione e cessione di parcheggio pubblico lungo strada per almeno 5 posti auto.

3. Vincoli e tutele: -

4. Disposizioni specifiche:

L'edificazione dovrà rispettare l'allineamento dei fronti su via Rosai.

Art. 145 Interventi soggetti a convenzione per il completamento di Piani Attuativi/progetti decaduti nella U.T.O.E. 4 di Restone e Porcellino

1. IR_PUC1 Fattoio

progetto unitario convenzionato con concessione edilizia n. 70 rilasciata il 14/10/2005; convenzioni del 28/04/2005 e del 13/04/2011

Vincoli e tutele:

  • - zona di rispetto cimiteriale ai sensi dell'art. 338 del R.D. 1265/1934.

Si prevede il completamento degli interventi di recupero dei volumi esistenti a destinazione residenziale oggetto di ristrutturazione (01 e 02) e rimasti incompiuti (03÷05). L'intervento è subordinato alla riqualificazione dell'area attualmente in stato di abbandono, impiegando materiali e tecnologie coerenti al contesto rurale, con contestuale demolizione delle strutture in cemento armato (A-B), oltre alla completa realizzazione e cessione delle opere relative alla viabilità oggetto di convenzione.

Schema di riferimento

Capo V Interventi soggetti a Convenzione e Interventi Diretti nella U.T.O.E. 5 Centri abitati minori dell'alta collina

Art. 146 Interventi soggetti a convenzione per il completamento di Piani Attuativi/progetti decaduti nella U.T.O.E. 5 dei centri abitati minori dell'alta collina

1. IR_PTA2 Castello di Celle

piano approvato con D.C.C. n. 10 del 22/03/2002; convenzione del 15/02/2005

Vincoli e tutele:

  • - aree tutelate per legge ai sensi del comma 1 lettera g (boschi) dell'art. 142 del D.lgs. 42/2004 (ricognizione PIT/PPR), in parte;
  • - vincolo idrogeologico ai sensi del R.D. n. 326/1923;
  • - area con classe di rischio archeologico alto (evidenza archeologica con potenziale 5, id 4 dello Schedario), in parte.

Si prevede il completamento degli interventi di recupero degli edifici di pregio architettonico e di valore storico-documentale del borgo (alcuni dei quali, in particolare 05 e parte di 03, in pessime condizioni di conservazione a inizio dei lavori) e l'ultimazione dell'edificio (09) esito di ricostruzione e accorpamento di volumi preesistenti.

Agli edifici 01, 02, 03, 04, 05, 06, 07 e 08 è attribuita la disciplina di intervento di tipo 2 (t2). All'edificio 09 è attribuita la disciplina di intervento di tipo 4 (t4), impiegando tecnologie e materiali adeguati al contesto.

Non sono ammessi interventi di nuova edificazione e di addizione volumetrica; non è consentita la realizzazione di logge.

Per il complesso sono ammesse le seguenti destinazioni d'uso: attività turistico-ricettive (Tr) per una Superficie edificata (SE) massima di 1.700 mq., residenza per una Superficie edificata (SE) massima di 600 mq. e 450 mq. per attività industriali e artigianali limitatamente ad artigianato di servizio o artigianato di produzione di beni artistici (Is).

Nelle sistemazioni esterne non sono consentiti rimodellamenti del suolo. Gli spazi di parcheggio necessari dovranno essere reperiti con parcheggi a raso, alberati e con fondo permeabile, da localizzare in prossimità della viabilità di accesso; non è ammessa la realizzazione di autorimesse interrate o seminterrate.

Non è consentita la realizzazione di impianti sportivi. È consentita la realizzazione di una piscina nel rispetto delle disposizioni dell'art. 112 delle presenti Norme.

L'intervento è subordinato alla realizzazione di opere di manutenzione e/o ripristino della viabilità, al fine di garantirne un'adeguata fruibilità pubblica, nel tratto carrabile della strada da Vizzanese al Castello di Celle (1) e nel tratto pedonale dell'antica strada comunale detta di Pontestolli-Celle-Montescalari - con il recupero del selciato ancora presente - (2), oltre alle seguenti opere di miglioramento agricolo-ambientale: restauro e manutenzione degli oliveti, dei cipresseti e dei castagneti, restauro dei terrazzamenti e realizzazione di opere di regimazione delle acque superficiali anche al fine della messa in sicurezza da rischio di frana. Per i tracciati della viabilità minore di matrice storica, evidenziati nello schema seguente e riportati nelle Tavole di progetto del P.O. in scala 1:10.000, valgono le disposizioni di tutela dell'art. 89 e, per le strade bianche, dell'art. 90 delle presenti Norme.

In sede di convenzione potranno essere individuate aree fuori comparto da interessare ai medesimi interventi di recupero di interesse paesaggistico e ecologico-ambientale.

Schema di riferimento
Schema di riferimento (percorsi)

2. IR_ARpc1 a Poggio alla Croce

lottizzazione approvata con D.C.C. n. 29 del 14/06/2005; convenzione del 22/11/2005

Vincoli e tutele:

  • - fascia di rispetto degli elettrodotti ai sensi del D.M. 29/05/2008, in parte;
  • - vincolo idrogeologico ai sensi del R.D. n. 326/1923.

Fermo restando l'assolvimento degli obblighi convenzionali assunti (realizzazione e cessione delle opere pubbliche in conformità all'atto ricognitivo approvato a giugno 2019), sono previsti la nuova edificazione per i lotti non attuati in conformità al piano approvato e interventi fino alla manutenzione straordinaria (senza frazionamento e senza cambio d'uso) per gli edifici già completati; dalla ricognizione del Piano Strutturale risulta una potenzialità edificatoria residua per una Superficie edificabile (SE) di 875 mq. a destinazione residenziale e di 168 mq. per attività direzionali e di servizio.

Ad avvenuta realizzazione e ultimazione di tutte le opere e degli interventi agli edifici ed alle aree di pertinenza si attribuisce la disciplina di intervento di tipo 4 (t4).

Titolo XI Piani Attuativi

Art. 147 Disposizioni comuni per i Piani Attuativi

1. Gli interventi consistono nella realizzazione di complessi edilizi in aree libere oppure nella riconfigurazione funzionale e morfologica di aree urbane o extraurbane e nella realizzazione di nuovi tracciati di viabilità e infrastrutture.

2. I Piani Attuativi sono identificati dalla sigla PA con un numero progressivo; essi sono perimetrati ed indicati con tale sigla nelle Tavole di progetto del P.O.

3. Gli interventi sono subordinati alla redazione di Piano Attuativo esteso all'intero ambito oppure ad una o più Unità Minime di Intervento, laddove previste dalle presenti Norme.

4. La disciplina specifica di ciascuna area è riportata ai successivi articoli, nei quali sono definiti il dimensionamento per gli interventi privati e per gli spazi pubblici, gli obiettivi, le prescrizioni ed i condizionamenti per l'attuazione del progetto, i requisiti e le prestazioni richiesti in particolare per garantire il corretto inserimento paesistico e la sostenibilità ambientale.

Le dimensioni degli spazi pubblici sono da considerarsi dei minimi.

Capo I Piani Attuativi nella U.T.O.E. 1 Burchio e Palazzolo

Art. 148 Piano Attuativo in via di San Quirico a Burchio (PA1.01)

1. Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo insediamento residenziale, a completamento della frazione di Burchio, riqualificando gli spazi in precedenza utilizzati come maneggio.

Con l'intervento vengono delocalizzate parte delle quantità edificatorie originariamente previste nel Piano Attuativo ex Italcementi a Incisa; l'intervento PA2.01 e l'intervento PA1.01 dovranno essere oggetto di un unico Piano Attuativo.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 22.813 mq.

Superficie edificabile (SE) massima: 2.000 mq. a destinazione residenziale

numero alloggi massimo: 20

numero piani massimo fuori terra: 2

Indice di Copertura massimo: 30%

opere ed attrezzature pubbliche:

  • - realizzazione e cessione di parcheggio pubblico per almeno 20 posti auto;
  • - realizzazione e cessione di verde pubblico per una superficie minima di 1.250 mq.

3. Vincoli e tutele:

  • - vincolo paesaggistico ai sensi dell'art. 136 del D.lgs. n. 42/2004 - Zona ai lati della strada provinciale aretina nel comune di Incisa Val d'Arno (D. M. 24/04/1975 - GU N. 132/1975), in parte;
  • - area di rispetto di pozzi, sorgenti e punti di prelievo ad uso acquedottistico ai sensi del D.lgs. 152/2006, in parte.

4. Disposizioni specifiche:

L'edificazione sarà localizzata nella parte a nord (pianeggiante o comunque meno in pendio), in continuità con l'insediamento residenziale esistente.

Per l'accesso carrabile saranno utilizzati esclusivamente i tracciati viari esistenti, da mantenere nell'attuale configurazione e consistenza materica fatti salvi minimi adeguamenti ove indispensabili per motivi di sicurezza. Il percorso lungo il quale sono attualmente disposti i manufatti del maneggio, in particolare, sarà utilizzato, adeguandolo, come viabilità interna di servizio alle abitazioni e per l'accesso ai parcheggi a raso e alle autorimesse privati.

In particolare dovranno essere tutelati, riqualificati e potenziati i filari alberati che caratterizzano la strada che si collega alla S.P. 1.

Il verde pubblico sarà localizzato nella parte centrale, recuperando aree in precedenza utilizzate per il maneggio, e lungo il fosso a est, con accesso pedonale anche da via San Quirico a nord, in modo da facilitare il collegamento con le vicine aree residenziali. In prossimità del verde pubblico, sempre con accesso carrabile tramite tracciati esistenti, saranno localizzati anche gli spazi pubblici per la sosta carrabile, da realizzare con sistemazioni a basso impatto, con materiali permeabili o semipermeabili e alberati.

Lungo l'impluvio sul margine est dovranno essere salvaguardati e potenziati gli elementi vegetazionali.

Le aree verdi private comprese tra il nuovo insediamento residenziale e i limiti sud e ovest del comparto dovranno essere mantenute con le caratteristiche attuali, riproponendo, nelle parti alterate dalla precedente attività del maneggio, sistemazioni appropriate e coerenti al contesto rurale.

Schema di riferimento

Schema di riferimento:
1 - area destinata alla nuova edificazione con sedime indicativo dei nuovi volumi (altezza massima 2 piani) e spazi aperti privati di pertinenza (8)
2 - adeguamento del percorso esistente come viabilità di servizio al nuovo insediamento
3 - spazi destinati ai parcheggi a raso privati e/o alle autorimesse
4 - viabilità esistente da mantenere, di servizio agli spazi pubblici
5 - parcheggio pubblico a raso alberato con pavimentazione permeabile o semipermeabile
6 - verde pubblico con accesso pedonale anche da via San Quirico (7), con potenziamento della vegetazione lungo il fosso
9 - aree a verde privato da mantenere con sistemazioni coerenti al contesto rurale circostante
10 - viabilità esistente da conservare nelle caratteristiche attuali
11 - viabilità esistente da conservare nelle caratteristiche attuali con filari da tutelare

Sezione ambientale di riferimento

Sezione ambientale di riferimento:
a - area destinata alla nuova edificazione con sezioni e profili indicativi dei nuovi volumi (altezza massima 2 piani)
b - spazi destinati ai parcheggi a raso privati e/o alle autorimesse
c - spazi aperti privati, in corrispondenza delle aree utilizzate dal maneggio
d - verde pubblico alberato lungo il fosso
e - limite dell'area di intervento
f - aree verdi private
g - viabilità esistente e limite dell'area di intervento
h - strada di crinale esistente
i - Strada Provinciale 1

Capo II Piani Attuativi nella U.T.O.E. 2 Incisa

Art. 149 Piano Attuativo in via F. Petrarca a Incisa - ex Italcementi (PA2.01)

1. Il progetto prevede il completamento della riqualificazione dell'ex insediamento produttivo, consolidando il ruolo dell'area quale luogo centrale per l'abitato di Incisa.

L'intervento è collegato al Piano Attuativo in località Caprilli a Incisa (PA2.02) e al Piano Attuativo in via di San Quirico a Burchio (PA1.01), dove vengono delocalizzate parte delle quantità edificatorie originariamente previste nel Piano Attuativo ex Italcementi. L'intervento PA2.01 e l'intervento PA1.01 dovranno essere oggetto di un unico Piano Attuativo, mentre l'attuazione della previsione PA2.02 è subordinata al completamento delle opere previste nel PA2.01.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 27.405 mq.

Superficie edificabile (SE) massima: -

numero alloggi massimo: -

numero piani massimo fuori terra: -

Indice di Copertura massimo: -

opere ed attrezzature pubbliche:

  • - realizzazione e cessione di piazza pubblica per una superficie minima di 700 mq.;
  • - realizzazione e cessione di parcheggio pubblico per almeno 6 posti auto, posizionato in prossimità di via Petrarca;
  • - sistemazione e/o realizzazione di un collegamento pedonale all'interno dell'area verde tra la piazza e la Casa Petrarca;
  • - sistemazione del bastione e delle strutture superstiti delle antiche mura retrostanti l'edificio già realizzato.

3. Vincoli e tutele:

  • - aree tutelate per legge ai sensi del comma 1 lettera c (acque) dell'art. 142 del D.lgs. 42/2004, in parte (è da ritenersi esclusa la maggior parte dell'area ai sensi del comma 2 dell'art. 142 del Codice);
  • - aree tutelate per legge ai sensi del comma 1 lettera g (boschi) dell'art. 142 del D.lgs. 42/2004 (ricognizione PIT/PPR), in parte.

4. Disposizioni specifiche:

Dovrà essere prevista una riorganizzazione delle aree un tempo occupate dall'Italcementi in modo da privilegiare la fruizione pedonale, individuando una piazza centrale. Per l'intervento dovrà essere verificata la possibilità di stombamento del corso d'acqua che attraversa l'area.

Dovranno essere salvaguardate e valorizzate le aree boscate.

All'edificio esistente è attribuita la disciplina di intervento di tipo 4 (t4).

Art. 150 Piano Attuativo in località Caprilli a Incisa (PA2.02)

1. Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo insediamento residenziale, a completamento dell'abitato di Incisa.

Con l'intervento vengono delocalizzate parte delle quantità edificatorie originariamente previste nel Piano Attuativo ex Italcementi a Incisa; l'intervento risulta dunque collegato al Piano Attuativo in via F. Petrarca a Incisa - ex Italcementi (PA2.01) e la sua attuazione è subordinata al completamento delle opere previste nel PA2.01.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 5.024 mq.

Superficie edificabile (SE) massima: 1.000 mq.

numero alloggi massimo: 12

numero piani massimo fuori terra: 2

Indice di Copertura massimo: 30%

opere ed attrezzature pubbliche:

  • - realizzazione e cessione di parcheggio pubblico per almeno 36 posti auto;
  • - sistemazione e cessione delle aree di parcheggio retrostanti la sede comunale e della viabilità di accesso alle aree di parcheggio stesse e alle autorimesse.

3. Vincoli e tutele:

  • - aree tutelate per legge ai sensi del comma 1 lettera c (acque) dell'art. 142 del D.lgs. 42/2004, in parte.

4. Disposizioni specifiche:

L'edificazione dovrà essere disposta in modo da assecondare l'andamento attuale del terreno, evitando significativi rimodellamenti del suolo; non è consentita la realizzazione di rampe carrabili, salvo brevi tratti per il superamento di minimi dislivelli.

È ammesso il mantenimento della piscina esistente, per la quale dovranno essere definite le modalità di fruizione congiunta con la struttura ricettiva adiacente.

Schema di riferimento

Schema di riferimento:
1 - accesso carrabile esistente a servizio degli edifici esistenti e del nuovo insediamento
2 - area destinata alla nuova edificazione con sedime indicativo dei nuovi volumi (altezza massima 2 piani)
3 - piscina esistente eventualmente da mantenere
4 - fascia di verde privato con siepi/arbusti di margine, in continuità con l'impianto esistente
5 - parcheggio pubblico a raso alberato
6 - parcheggio esistente da sistemare

Sezione ambientale di riferimento

Sezione ambientale di riferimento:
a - area destinata alla nuova edificazione con sezioni e profili indicativi dei nuovi volumi (altezza massima 2 piani)
b - aree verdi private
c - edificio esistente (struttura ricettiva esistente)
d - accesso carrabile esistente
e - viabilità pubblica esistente, limite dell'area di intervento
f - parcheggio pubblico a raso alberato
g - limite dell'area di intervento
h - via 8 marzo
i - insediamento residenziale recente di via Einstein
l - via Petrarca
m - tessuto di antico impianto del centro di Incisa

Art. 151 Piano Attuativo in località l'Entrata (PA2.03)

1. Il progetto prevede la realizzazione di una nuova struttura per la riabilitazione e il benessere, comprensiva di studi medici, palestre, spa, sauna, spogliatoi, sale riunioni e conferenze, ristorante, spazi di vendita dei prodotti locali e locali per il personale, oltre a giardini, percorsi e impianti sportivi complementari.

L'intervento, posto all'esterno del perimetro del territorio urbanizzato, è stato oggetto di Conferenza di Copianificazione, che si è tenuta il 27/03/2019, con valutazione di conformità con prescrizioni.

L'intera struttura dovrà in ogni caso mantenere una gestione unitaria; tale impegno sarà sottoscritto nell'ambito della convenzione.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 88.457 mq.

Superficie edificabile (SE) massima: 6.000 mq. a destinazione direzionale e di servizio

numero alloggi massimo: -

numero piani massimo fuori terra: 2

Indice di Copertura massimo: -

opere ed attrezzature pubbliche:

  • - dotazioni pubbliche finalizzate alla manutenzione ed alla migliore qualificazione del territorio rurale, in particolare per quanto attiene a viabilità e percorsi di uso pubblico, e modalità di libera fruizione pubblica degli impianti che saranno stabilite dalla convenzione nella quale saranno definiti anche adeguati impegni per quanto riguarda la conduzione agricola dei terreni limitrofi riconducibili alla stessa proprietà, le relative opere di sistemazione idraulica e le opere di miglioramento agricolo ambientale, nonché la tutela delle aree boscate; queste saranno finalizzate prioritariamente a contrastare la semplificazione del paesaggio agrario e a potenziare e/o ripristinare le dotazioni ambientali, attraverso formazioni lineari arboree o arbustive non colturali, formazioni arboree ripariali, nuclei arborati, passaggi faunistici e in generale elementi funzionali della rete ecologica.

3. Vincoli e tutele:

  • - vincolo idrogeologico ai sensi del R.D. n. 326/1923, in parte.

4. Disposizioni specifiche:

L'edificazione dovrà essere concentrata nella fascia centrale del pianoro che caratterizza l'area di intervento (A e B), valorizzando l'asse corrispondente al percorso che attraversa ortogonalmente l'area stessa a partire dallo spazio oggi occupato da tettoie e manufatti agricoli e destinato dal Piano di Recupero dell'Entrata a parcheggio a raso a servizio della struttura ricettiva della Villa. Le aree laterali saranno sistemate a parco, in parte attrezzato con impianti sportivi all'aperto, conservando e valorizzando la fascia dell'oliveta (F), che costeggia la strada lungo tutto il tratto rettilineo, e il filare alberato (G) a formare una quinta verde di mitigazione e ambientazione delle nuove strutture. Queste rimarranno poco visibili anche dai punti di maggiore rilievo panoramico: all'interno il pianoro rimane infatti protetto dal bosco e dal piede del rilievo a nord, offrendo però ampie visuali verso il Pratomagno, grazie alla pendenza quasi impercettibile nel primo tratto e poi appena più sensibile all'estremità nord-est.

Il progetto dovrà quindi assecondare e valorizzare la conformazione e le caratteristiche dei luoghi, inserendo con discrezione le nuove strutture ed evitando di introdurre forme e tipi estranei al territorio rurale, privilegiando piuttosto la reinterpretazione degli elementi propri del contesto. Una parte consistente dei locali, in particolare quelli dedicati al benessere e alla riabilitazione, dovrà essere ospitata in strutture seminterrate che, valorizzando l'andamento naturale del terreno, potranno affacciarsi e accedere direttamente all'esterno sul lato a valle ricevendone luce, aria e visuali (B); le stesse visuali, senza interferenze, potranno essere godute dagli spazi per l'accoglienza, la ricettività e le altre funzioni complementari, localizzate in volumi fuori terra più a monte (A). Oltre alle vasche per la riabilitazione che potranno essere realizzate al coperto o all'aperto e per le quali si farà riferimento alle normative di settore, nella zona B è ammessa anche la realizzazione di una piscina scoperta a servizio della struttura, nel rispetto delle caratteristiche indicate all'art. 112 delle presenti Norme.

Nei confronti del vicino complesso della Villa dell'Entrata le nuove volumetrie e le sistemazioni degli spazi aperti dovranno in ogni caso garantire, per localizzazione, consistenza e linguaggio architettonico, il rispetto dell'impianto tipologico/architettonico storico (letto nelle componenti e relazioni principali quali caratteri architettonici, allineamenti, gerarchie dei percorsi, relazioni tra percorsi, edificato e spazi aperti) e il rapporto gerarchico di prevalenza dell'edificio storico principale rispetto ai nuovi edifici, assicurando la leggibilità del sistema e la riconoscibilità dei nuovi volumi, anche attraverso la proposizione di un linguaggio architettonico e tecnologico contemporaneo, evitando l'imitazione degli stilemi storici.

Gli spazi per il parcheggio a raso necessari alla struttura, alberati e con fondo permeabile, dovranno essere localizzati all'estremità ovest, con accesso dalla strada di servizio anche al Mulino del Ramarro (D); eventuali spazi di sosta aggiuntivi, nel caso di eventi, dovranno essere reperiti in aree permeabili prossime agli spazi di parcheggio già individuate (E).

Gli impianti sportivi e gli spazi di gioco e di relax all'aperto dovranno essere localizzati nella parte compresa tra gli spazi di parcheggio e il complesso edificato, a ovest dell'asse centrale (C), mentre il prato a valle (H) dovrà essere mantenuto inalterato e privo di qualsiasi attrezzatura stabile.

Per tutte le sistemazioni degli spazi aperti è escluso l'impiego di materiali sintetici.

Il mantenimento e la riproposizione degli oliveti e di aree coltivate a basso impatto costituirà elemento di qualificazione paesaggistica mentre, sotto il profilo naturalistico, dovranno essere mantenute aree buffer aperte a sviluppo naturale o seminaturale integrabili con siepi e formazioni arboreo-arbustive della tradizione rurale.

Non è ammessa l'installazione di recinzioni salvo quanto strettamente indispensabile per gli spazi pertinenziali e le attività che necessitano di essere protette e comunque nel rispetto delle disposizioni del comma 5 dell'art. 113 delle presenti Norme.

In fase di redazione del progetto dovrà essere verificata l'assenza di specie legnose invasive; qualora risultassero presenti specie vegetali invasive in fase esecutiva è richiesta la supervisione dei lavori da parte di un tecnico esperto in materie agricole o forestali, volta al contenimento della loro diffusione.

In considerazione delle caratteristiche del contesto in sede di redazione del Piano Attuativo è prevista l'attivazione della procedura di Valutazione Ambientale Strategica.

Schema di riferimento
Schema di riferimento

Schema di riferimento:
1 - Villa l'Entrata e altri edifici oggetto di intervento nel Piano di Recupero vigente
2 - manufatti oggetto di demolizione nel Piano di Recupero vigente; area destinata a parcheggio
3 - accesso carrabile e pedonale alla struttura di riabilitazione e benessere
4 - accesso carrabile alle aree di parcheggio tramite la strada che porta al Mulino del Ramarro
5 - parcheggi a raso alberati con fondo permeabile
6 - area alberata con fondo permeabile per ulteriori spazi di sosta carrabile
7 - spazio di sosta carrabile di servizio
8÷12 - area destinata alla nuova edificazione con sedime indicativo dei nuovi volumi e organizzazione indicativa degli spazi funzionali:
8 - reception, ristorante, sale riunioni e conferenze, spazi di vendita dei prodotti locali (2 piani)
9 - studi medici, palestre, sauna, spa, piscine coperte (1 piano seminterrato)
10 - foresteria e altri locali per la riabilitazione e di supporto alla struttura (2 piani)
11 - spazi aperti attrezzati per le attività della struttura (piscina), con eventuali terrazzamenti
12 - asse principale di distribuzione, in corrispondenza del percorso esistente
13 - spazi verdi attrezzati con impianti sportivi all'aperto
14 - spazi verdi per il gioco e il relax
15 - area verde da mantenere nella caratterizzazione attuale
16 - fascia dell'oliveta da conservare
17 - filare alberato da conservare

Sezione ambientale di riferimento

Sezione ambientale di riferimento:
a - asse principale di distribuzione (percorso esistente)
b÷c - area destinata alla nuova edificazione con sezioni e profili indicativi dei nuovi volumi con organizzazione indicativa degli spazi funzionali:
b - foresteria e altro, 2 piani
c - riabilitazione e benessere, 1 piano seminterrato
d - viabilità esistente (strada per il Mulino del Ramarro) di accesso ai parcheggi, limite dell'area di intervento
e - parcheggi a raso alberati con fondo permeabile
f - area alberata con fondo permeabile per ulteriori spazi di sosta carrabile
g - aree verdi
h - viabilità principale esistente, limite dell'area di intervento

Sezione ambientale di riferimento (dettaglio)

dettaglio dell'area di nuova edificazione

Art. 152 Integrazione al Piano Attuativo di Loppiano in località Terraio (PA2.04)

1. Il progetto prevede la realizzazione di nuove strutture con destinazione turistico-ricettiva a supporto del Centro Internazionale di Loppiano.

L'intervento, posto all'esterno del perimetro del territorio urbanizzato, è stato oggetto di Conferenza di Copianificazione, che si è tenuta il 27/03/2019, con valutazione di conformità con prescrizioni.

L'attuazione dell'intervento è subordinata a variante al piano attuativo vigente (PV_Loppiano), del quale costituisce parte integrante.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 24.144 mq.

Superficie edificabile (SE) massima: 1.600 mq. (in aggiunta alle quantità già previste dal piano attuativo vigente e pari a 400 mq. di SE)

numero alloggi massimo: -

numero piani massimo fuori terra: 2

Indice di Copertura massimo: -

opere ed attrezzature pubbliche:

  • - dotazioni pubbliche finalizzate alla manutenzione ed alla migliore qualificazione del territorio rurale, in particolare per quanto attiene a viabilità e percorsi di uso pubblico, che saranno stabilite dalla convenzione nella quale saranno definiti anche adeguati impegni per quanto riguarda la conduzione agricola dei terreni limitrofi riconducibili alla stessa proprietà, le relative opere di sistemazione idraulica e le opere di miglioramento agricolo ambientale; queste saranno finalizzate prioritariamente a contrastare la semplificazione del paesaggio agrario e a potenziare e/o ripristinare le dotazioni ambientali, attraverso formazioni lineari arboree o arbustive non colturali, formazioni arboree ripariali, nuclei arborati, passaggi faunistici e in generale elementi funzionali della rete ecologica.

3. Vincoli e tutele: -

4. Disposizioni specifiche:

I nuovi edifici dovranno essere collocati in prossimità degli edifici e della viabilità esistenti, evitando la dispersione insediativa e l'apertura di nuovi fronti costruiti, mantenendo la continuità del paesaggio rurale; si dovrà quindi prevedere un impianto aggregato intorno all'edificio più antico, che occupa la posizione più elevata, disponendo i nuovi volumi nell'area recintata a nord est, racchiusa dal bosco e oggi caratterizzata da alberature sparse, e nel pendio a sud che digrada rapidamente verso l'impluvio alberato sottostante, in uno spazio attualmente poco utilizzato, accanto alla costruzione di epoca recente; ciò consentirà di creare una "corte" a comune attorno alla quale risulterà organizzato l'intero nucleo.

Anche nelle sistemazioni esterne dovranno essere rispettate e valorizzate le caratteristiche paesaggistiche del contesto, senza l'introduzione di elementi e materiali incongrui o non adeguati al luogo, anzi riqualificando anche gli attuali spazi di pertinenza con utilizzo di materiali più appropriati, selezionando gli elementi arborei di pregio che svolgono una funzione di integrazione e operando una selezione sulle conifere di minor pregio.

I parcheggi a raso, adeguatamente alberati e non impermeabilizzati, dovranno essere organizzati in modo da evitare significativi rimodellamenti e la formazione di aree di sosta molto estese.

Le nuove volumetrie e le sistemazioni degli spazi aperti dovranno in ogni caso garantire, per localizzazione, consistenza e linguaggio architettonico, il rispetto dell'impianto tipologico/architettonico storico (letto nelle componenti e relazioni principali quali caratteri architettonici, allineamenti, gerarchie dei percorsi, relazioni tra percorsi, edificato e spazi aperti) e del carattere distintivo di gerarchia tra aggregato storico principale e nuovi edifici, assicurando la leggibilità del sistema e la riconoscibilità dei nuovi volumi, anche attraverso la proposizione di un linguaggio architettonico e tecnologico contemporaneo, evitando l'imitazione degli stilemi storici. Non dovranno essere previste tipologie assimilabili a lottizzazioni residenziali.

Per la disciplina degli edifici esistenti si rinvia a quanto previsto dal piano attuativo vigente.

Schema di riferimento

Schema di riferimento:
1 - edifici esistenti di antica formazione
2 - edificio esistente di recente costruzione
3 - aree destinate alla nuova edificazione con sedime indicativo dei nuovi volumi (altezza massima 2 piani)
4 - spazi verdi di pertinenza e aree verdi alberate
6 - fascia verde alberata di margine da tutelare
7 - filari alberati da mantenere
8 - "corte" a comune tra il complesso esistente e i nuovi edifici

Capo III Piani Attuativi nella U.T.O.E. 3 Figline

Art. 153 Piano Attuativo in via Fiorentina a La Massa (PA3.01)

1. Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo insediamento produttivo, a completamento della zona industriale e artigianale della Massa.

L'intervento, posto all'esterno del perimetro del territorio urbanizzato, è stato oggetto di Conferenza di Copianificazione, che si è tenuta il 27/03/2019, con valutazione di conformità con prescrizioni.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 14.508 mq.

Superficie edificabile (SE) massima: 3.000 mq. a destinazione industriale e artigianale (Ii)

numero alloggi massimo: -

numero piani massimo fuori terra: 2

Indice di Copertura massimo: 25%

opere ed attrezzature pubbliche:

  • - realizzazione e cessione di parcheggio pubblico per almeno 30 posti auto;
  • - realizzazione e cessione di verde pubblico per una superficie minima di 750 mq.

3. Vincoli e tutele:

  • - area di rispetto di pozzi, sorgenti e punti di prelievo ad uso acquedottistico ai sensi del D.lgs. 152/2006, in parte.

4. Disposizioni specifiche:

L'intervento dovrà essere unitario nell'attuazione e nella definizione di tecnologie e materiali, sia per quanto riguarda l'edificazione che gli spazi aperti, l'assetto dei quali dovrà essere pienamente coerente con l'unitarietà del comparto; non è ammessa l'attuazione in più stralci né l'articolazione in più lotti.

Anche al fine di limitarne la visibilità e l'interferenza con le principali visuali, l'edificazione dovrà essere concentrata nella parte nord-ovest e sud, tenendo conto della fascia di rispetto del metanodotto interrato esistente e mantenendo il varco lungo il borro della Fornacina. Il progetto dovrà assecondare il più possibile l'andamento attuale del suolo.

L'accesso al complesso sarà da nord, da via R. Scotellaro, con adeguamento della viabilità esistente interna all'area di intervento che darà accesso anche al parcheggio pubblico. Il verde pubblico sarà localizzato lungo il borro della Fornacina, che dovrà essere riqualificato potenziando la vegetazione ripariale.

La sistemazione degli spazi di pertinenza, in considerazione delle caratteristiche dei suoli e delle criticità riscontrate in particolare nell'area a est della viabilità interna, sarà prevalentemente a verde. Dovranno essere previste sistemazioni a verde di filtro e di ambientazione lungo i margini, soprattutto verso la collina, curando in particolare il rapporto con il territorio rurale.

In considerazione delle caratteristiche del contesto in sede di redazione del Piano Attuativo è prevista l'attivazione della procedura di Valutazione Ambientale Strategica.

Schema di riferimento

Schema di riferimento:
1 - strada esistente da adeguare, di accesso al nuovo insediamento
2 - aree destinate alla nuova edificazione con sedime indicativo dei nuovi volumi (altezza massima 2 piani)
3 - tracciato indicativo del metanodotto interrato esistente
4 - parcheggio pubblico a raso alberato
5 - verde pubblico e riqualificazione della fascia lungo il borro
6 - aree verdi private
7 - sistemazioni a verde di filtro e ambientazione
8 - viabilità esistente da mantenere

Sezione ambientale di riferimento

Sezione ambientale di riferimento:
a - viabilità interna (adeguamento strada esistente) attrezzata con parcheggi alberati (b)
c - area destinata alla nuova edificazione (altezza massima 2 piani) con sezione indicativa dei nuovi volumi
d - sistemazione a verde di filtro e di ambientazione al margine dell'area di intervento
e - spazi verdi privati
f - limite est dell'area di intervento
g - via Fiorentina
h - edifici esistenti (attività agricola)

Art. 154 Piano Attuativo in via J.F. Kennedy a Lagaccioni (PA3.02) - abrogato

Art. 155 Piano Attuativo lungo la S.P. 56 a Figline (PA3.03) - abrogato

Art. 156 Piano Attuativo in via della Resistenza a Figline (PA3.04)

1. L'intervento prevede il recupero e la parziale riconversione di un complesso produttivo dismesso.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 3.301 mq.

Superficie edificabile (SE) massima: 500 mq. a destinazione residenziale

numero alloggi massimo: 6

numero piani massimo fuori terra: 2

Indice di Copertura massimo: 35%

È inoltre previsto il recupero dell'edificio a due piani prospettante via della Resistenza (con SE stimata di 1.250 mq.), al quale si applica la disciplina di intervento di tipo 3, con destinazione residenziale (per un massimo di 12 alloggi).

opere ed attrezzature pubbliche:

  • - realizzazione e cessione di parcheggio pubblico per almeno 16 posti auto;
  • - realizzazione e cessione di verde pubblico per una superficie minima di 500 mq.

3. Vincoli e tutele: -

4. Disposizioni specifiche:

Gli spazi pubblici dovranno essere accessibili direttamente da via della Resistenza, evitando l'interferenza tra percorsi carrabili e pedonali; il verde pubblico dovrà essere preferibilmente individuato nell'area centrale, in modo da formare una sorta di corte verde tra gli edifici esistenti e di nuova realizzazione.

Art. 156 bis Piano Attuativo a La Palagina (PA3.05)

1. Il progetto prevede l'ampliamento della struttura turistico-ricettiva esistente, con incremento del numero di camere (per ulteriori 28 posti letto).

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 12.019 mq.

Superficie edificabile (SE) massima in ampliamento: 850 mq.

numero alloggi massimo: -

numero piani massimo fuori terra: 2

Indice di Copertura massimo: -

opere ed attrezzature pubbliche:

  • - dotazioni pubbliche finalizzate alla manutenzione ed alla migliore qualificazione del territorio rurale, in particolare per quanto attiene a viabilità e percorsi di uso pubblico, che saranno stabilite dalla convenzione nella quale saranno definiti anche adeguati impegni per quanto riguarda la conduzione agricola dei terreni limitrofi riconducibili alla stessa proprietà, le relative opere di sistemazione idraulica e le opere di miglioramento agricolo ambientale; queste saranno finalizzate prioritariamente a contrastare la semplificazione del paesaggio agrario e a potenziare e/o ripristinare le dotazioni ambientali, attraverso formazioni lineari arboree o arbustive non colturali, formazioni arboree ripariali, nuclei arborati, passaggi faunistici e in generale elementi funzionali della rete ecologica.

3. Vincoli e tutele:

  • - aree tutelate per legge ai sensi del comma 1 lettera g (boschi) dell'art. 142 del D.lgs. 42/2004 (ricognizione PIT/PPR), in parte marginale;
  • - vincolo idrogeologico ai sensi del R.D. n. 326/1923 in parte.

4. Disposizioni specifiche:

Il nuovo volume sarà posizionato in prossimità della villa, sul lato est, in corrispondenza di un'area pavimentata esistente ora utilizzata per le cerimonie (con una struttura coperta di supporto), schermata dalle alberature presenti, che dovranno essere mantenute (area non compresa nell'ambito di protezione storico ambientale individuato dal PTC di Firenze). La collocazione e la configurazione del sedime e della sagoma del volume in aggiunta dovranno essere definiti in modo da rispettare la conformazione delle piante arboree (chiome) e dovranno essere evitati scavi e movimenti di terra che possano compromettere l'apparato radicale e la stabilità delle alberature. Dovrà inoltre essere conservato il muro a retta in pietra posto a monte a delimitazione dell'attuale spazio pavimentato, alle spalle del nuovo volume.

Nell'edificazione così come nella sistemazione degli spazi esterni dovranno in generale essere evitati rimodellamenti del suolo.

Le nuove volumetrie e le sistemazioni degli spazi aperti dovranno in ogni caso garantire, per localizzazione, consistenza e linguaggio architettonico, il rispetto dell'impianto tipologico/architettonico storico (letto nelle componenti e relazioni principali quali caratteri architettonici, allineamenti, gerarchie dei percorsi, relazioni tra percorsi, edificato e spazi aperti) e del carattere distintivo di gerarchia tra edificio storico principale e nuovi edifici, assicurando la leggibilità del sistema e la riconoscibilità dei nuovi volumi, anche attraverso la proposizione di un linguaggio architettonico e tecnologico contemporaneo, evitando l'imitazione degli stilemi storici. Il progetto dovrà in generale essere orientato alla riqualificazione degli spazi, impiegando materiali, forme e cromie coerenti al contesto rurale e alle caratteristiche originarie del complesso di matrice storica; dovranno essere previste soluzioni per eliminare o mitigare l'impatto paesaggistico dei volumi e dei manufatti non di matrice storica, in particolare della serra solare, anche attraverso l'impiego di materiali non riflettenti e/o schermature (alberature, siepi o rampicanti, eventualmente con piante in vaso, purché coerenti al contesto rurale, o strutture leggere ombreggianti come tendoni parasole e simili).

Nel caso di introduzione di nuovi elementi arborei saranno scelte specie autoctone, in coerenza con quelle già presenti e in continuità con la matrice boscata a nord est dell'area di intervento anche al fine di mantenere una connessione ecologica con l'intorno. Il margine boscato sarà individuato a scala di dettaglio per il corretto inserimento della previsione e potrà ispirare le più opportune connessioni dell'intervento con l'area circostante, anche come mitigazione; l'intervento dovrà in ogni caso escludere l'interessamento di aree qualificabili come boscate in tutte le fasi, compresa quella di cantierizzazione. Ulteriori suggerimenti per le sistemazioni a verde potranno essere tratti dalle sistemazioni storiche a parco, dove presenti, e dalle caratteristiche del territorio rurale circostante. Non è ammessa la realizzazione di nuove aree pavimentate o impermeabilizzate, mentre per quelle esistenti dovranno essere previsti interventi finalizzati ad una migliore contestualizzazione, in particolare attraverso la scelta dei materiali. I parcheggi a raso dovranno avere fondo permeabile ed essere adeguatamente alberati. Per l'illuminazione esterna si dovranno adottare sistemi a basso impatto luminoso, opportunamente schermati verso l'alto e con dispositivi di accensione/spegnimento automatici.

Agli edifici esistenti è attribuita la disciplina di intervento di tipo 3 (t3).

Schema di riferimento

Schema di riferimento:
1 - Villa la Palagina e giardino disegnato (2)
3 - serra e altri edifici/manufatti esistenti
4 - area destinata alla nuova edificazione con sedime indicativo del nuovo volume (altezza massima di 1 piano e, nella parte tratteggiata, di 2 piani)
5 - schermatura di alberature esistenti da conservare
6 - piscine esistenti
7 - nuovo spazio all'aperto per le cerimonie
8 - spazio prevalentemente adibito alla sosta carrabile
9 - limite del bosco (aree tutelate per legge ai sensi del comma 1 lettera g dell'art. 142 del D.lgs. 42/2004 secondo la ricognizione del PIT/PPR)

Art. 156 ter Piano Attuativo a Pavelli (PA3.06)

1. Il progetto prevede l'ampliamento del centro di equitazione esistente e l'attrezzatura di spazi per il campeggio strettamente funzionali alla pratica dell'attività sportiva per un massimo di 80 posti letto (20 piazzole per tende).

L'intera struttura dovrà in ogni caso mantenere una gestione unitaria; tale impegno sarà sottoscritto nell'ambito della convenzione.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 75.803 mq.

Superficie edificabile (SE) massima: 1.500 mq. per il maneggio coperto (attività direzionali e di servizio)

numero alloggi massimo: -

numero piani massimo fuori terra: 1

Indice di Copertura massimo: -

opere ed attrezzature pubbliche:

  • - dotazioni pubbliche finalizzate alla manutenzione ed alla migliore qualificazione del territorio rurale, in particolare per quanto attiene a viabilità e percorsi di uso pubblico, che saranno stabilite dalla convenzione nella quale saranno definiti anche adeguati impegni per quanto riguarda la conduzione agricola dei terreni limitrofi riconducibili alla stessa proprietà, le relative opere di sistemazione idraulica e le opere di miglioramento agricolo ambientale; queste saranno finalizzate prioritariamente a contrastare la semplificazione del paesaggio agrario e a potenziare e/o ripristinare le dotazioni ambientali, attraverso formazioni lineari arboree o arbustive non colturali, formazioni arboree ripariali, nuclei arborati, passaggi faunistici e in generale elementi funzionali della rete ecologica.

3. Vincoli e tutele:

  • - aree tutelate per legge ai sensi del comma 1 lettera g (boschi) dell'art. 142 del D.lgs. 42/2004 (ricognizione PIT/PPR), in parte;
  • - zona di rispetto cimiteriale ai sensi dell'art. 338 del R.D. 1265/1934, in parte;
  • - vincolo idrogeologico ai sensi del R.D. n. 326/1923;
  • - area con classe di rischio archeologico medio (evidenze archeologiche con potenziale 4 e 5, id 23, 45, 46 e 50 dello Schedario), in parte.

4. Disposizioni specifiche:

L'impianto dovrà garantire la tutela delle aree boscate presenti a nord est e a nord-ovest (C).

Il maneggio coperto sarà collocato a nord dei fabbricati esistenti (A), nei quali saranno localizzati tutti gli spazi coperti di supporto all'attività e che dovranno essere riqualificati attraverso interventi rientranti nella disciplina di tipo 4 (t4), quindi fino alla demolizione con fedele ricostruzione, con esclusione della realizzazione di porticati in aggiunta.

L'area attrezzata per il campeggio dovrà essere localizzata nella parte a sud-est (B), attualmente priva di alberature, da sistemare con elementi verdi di filtro visuale in particolare lungo la viabilità locale, anche per garantire la privacy oltre all'ombreggiamento delle piazzole, a ciascuna delle quali potrà essere associato uno spazio all'aperto per il cavallo dell'ospite; tutte le aree saranno mantenute permeabili.

È esclusa la realizzazione di altri impianti sportivi all'aperto, quali campi da tennis, padel e simili. Non sono comunque ammesse ulteriori aree pavimentate o impermeabilizzate. Per l'eventuale realizzazione di una piscina, con le caratteristiche indicate all'art. 112 delle presenti Norme, dovrà essere scelta una collocazione poco esposta, distante dalla viabilità pubblica, preferibilmente nella parte nord-ovest.

Il parcheggio a raso, non impermeabilizzato, è confermato nella fascia a fianco della strada di accesso al maneggio.

Nel caso di introduzione di nuovi elementi arborei saranno scelte specie autoctone, in coerenza con quelle già presenti nel territorio agricolo circostante.

Nelle sistemazioni dei margini sud si dovranno in particolare assicurare adeguati rapporti visuali rispetto al complesso della Chiesa di San Michele, bene architettonico tutelato ai sensi della Parte II del Codice.

Dovranno inoltre essere adottati specifici accorgimenti per la riduzione dei fenomeni di inquinamento luminoso in direzione del territorio rurale e forestale circostante, nel rispetto delle linee guida regionali.

Schema di riferimento

Art. 156 quater Piano Attuativo a San Michele, Pavelli (PA3.07)

1. Il progetto è riferito all'ambito già oggetto del Piano di Recupero approvato con D.C.C. n. 168 del 28/11/2008 e convenzionato il 18/02/2009 (PdR 32), decaduto e non completato, e prevede il recupero del complesso monumentale.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 47.879 mq.

Superficie edificabile (SE) massima: 138 mq. (turistico-ricettivo Tr)

numero alloggi massimo: -

numero piani massimo fuori terra: 1

Indice di Copertura massimo: -

opere ed attrezzature pubbliche:

  • - completa realizzazione e cessione delle opere ed aree pubbliche previste dal PdR 32 - nuovo tracciato viario a nord del complesso monumentale con parcheggi pubblici e giardino pubblico all'estremità ovest (con contestuale restauro dell'antica viabilità medievale) -, oltre a opere di miglioramento agricolo-ambientale (ripristino dei terrazzi ad oliveta, nuove piantumazioni e rimboschimento, nuovo impianto di oliveta, mantenimento delle colture agricole).

3. Vincoli e tutele:

  • - vincolo per i beni culturali ai sensi dell'art. 10 del D.lgs. 42/2004 - cose immobili e mobili che presentano interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico - riferito alla Chiesa di San Michele a Pavelli e al Complesso di San Michele a Pavelli con ex canonica;
  • - aree tutelate per legge ai sensi del comma 1 lettera g (boschi) dell'art. 142 del D.lgs. 42/2004 (ricognizione PIT/PPR), in parte marginale;
  • - zona di rispetto cimiteriale ai sensi dell'art. 338 del R.D. 1265/1934, in parte marginale;
  • - area di rispetto di pozzi, sorgenti e punti di prelievo ad uso acquedottistico ai sensi del D.lgs. 152/2006, in parte;
  • - vincolo idrogeologico ai sensi del R.D. n. 326/1923;
  • - area con classe di rischio archeologico alto e medio (evidenze archeologiche con potenziale 4 e 5, id 23, 45, 46 e 50 dello Schedario), in parte.

4. Disposizioni specifiche:

L'intervento prevede il recupero del complesso monumentale con destinazione turistico ricettiva (Tr) - per un massimo di 6 camere/suite -, ad integrazione del quale (per gli spazi destinati a ristorante e a servizi complementari in genere) è ammesso l'utilizzo della potenzialità residua del PdR 32, pari ad una Superficie edificabile (SE) massima di 138 mq., da realizzare in conformità alle valutazioni della competente Soprintendenza, aggiornando il progetto di restauro già concordato. Per la chiesa potranno essere previste esclusivamente destinazioni di tipo ricreativo-culturale.

I volumi in ampliamento dovranno garantire un corretto rapporto gerarchico con le strutture del complesso monumentale; saranno in linea di massima da collocare lungo il fronte esposto a sud/sud-est, meno esposto visivamente, e comunque esternamente all'area interessata dal decreto di vincolo.

È ammessa la realizzazione di una sola piscina, da localizzare nella parte sud-ovest, nel rispetto delle caratteristiche indicate all'art. 112 delle presenti Norme.

Le sistemazioni degli spazi esterni e dei resedi dovranno essere realizzate nel rispetto delle caratteristiche del territorio agricolo circostante, evitando la formazione di partizioni delimitate da recinzioni o muri.

Agli edifici di nuova costruzione già completati si attribuisce la disciplina di intervento di tipo 4 (t4).

Art. 156 quinquies Piano Attuativo a La Borghetta (PA3.08)

1. Il progetto prevede l'ampliamento della struttura turistico-ricettiva esistente, con incremento del numero di camere (per ulteriori 45 posti letto) e degli spazi per i servizi connessi (nuova spa/centro benessere, zona bar e zona living).

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 19.371 mq.

Superficie edificabile (SE) massima in ampliamento: 2.000 mq.

numero alloggi massimo: -

numero piani massimo fuori terra: 2 a monte

Indice di Copertura massimo: -

opere ed attrezzature pubbliche:

  • - dotazioni pubbliche finalizzate alla manutenzione ed alla migliore qualificazione del territorio rurale, in particolare per quanto attiene a viabilità e percorsi di uso pubblico, che saranno stabilite dalla convenzione nella quale saranno definiti anche adeguati impegni per quanto riguarda la conduzione agricola dei terreni limitrofi riconducibili alla stessa proprietà, le relative opere di sistemazione idraulica e le opere di miglioramento agricolo ambientale; queste saranno finalizzate prioritariamente a contrastare la semplificazione del paesaggio agrario e a potenziare e/o ripristinare le dotazioni ambientali, attraverso formazioni lineari arboree o arbustive non colturali, formazioni arboree ripariali, nuclei arborati, passaggi faunistici e in generale elementi funzionali della rete ecologica.

3. Vincoli e tutele:

  • - aree tutelate per legge ai sensi del comma 1 lettera c (corsi d'acqua) dell'art. 142 del D.lgs. 42/2004, in parte;
  • - aree tutelate per legge ai sensi del comma 1 lettera g (boschi) dell'art. 142 del D.lgs. 42/2004 (ricognizione PIT/PPR), in parte marginale;
  • - vincolo idrogeologico ai sensi del R.D. n. 326/1923.

4. Disposizioni specifiche:

Per i nuovi locali è prevista la realizzazione di un edificio separato dalla villa ma collegato pedonalmente ad essa anche attraverso eventuali elementi interrati/seminterrati, utili alla funzionalità dell'albergo; il nuovo edificio sarà localizzato nell'area posta sul lato opposto rispetto alla strada comunale, in posizione tale da non interferire con la percezione del complesso antico.

L'impianto dovrà valorizzare l'andamento attuale del terreno, adottando una conformazione che si adatti per quanto possibile a tale andamento attraverso soluzioni interrate e seminterrate, limitando comunque i rimodellamenti del suolo. È ammessa la realizzazione di una seconda piscina a servizio della struttura, da posizionare in diretta connessione con i nuovi volumi o in prossimità di quella esistente, nel rispetto delle caratteristiche indicate all'art. 112 delle presenti Norme, con dimensioni d'ingombro non superiori a 80 mq.

Le nuove volumetrie e le sistemazioni degli spazi aperti dovranno in ogni caso garantire, per localizzazione, consistenza e linguaggio architettonico, il rispetto dell'impianto tipologico/architettonico storico (letto nelle componenti e relazioni principali quali caratteri architettonici, allineamenti, gerarchie dei percorsi, relazioni tra percorsi, edificato e spazi aperti) e del carattere distintivo di gerarchia tra edificio storico principale e nuovi edifici, assicurando la leggibilità del sistema e la riconoscibilità dei nuovi volumi, anche attraverso la proposizione di un linguaggio architettonico e tecnologico contemporaneo, evitando l'imitazione degli stilemi storici. Le quote in copertura del nuovo edificio dovranno risultare sempre nettamente più basse rispetto a quelle del complesso storico, mentre l'altezza complessiva dei nuovi volumi a valle, sfruttando il dislivello del terreno, potrà essere pari a massimo 4 piani; i 2 livelli a quota inferiore, seminterrati, saranno destinati prioritariamente ai servizi integrativi della struttura alberghiera.

Per le sistemazioni esterne a supporto della struttura, escludendo comunque nuovi manufatti e nuove superfici impermeabilizzate (ad eccezione dell'eventuale seconda piscina), si dovranno privilegiare le aree già occupate, poste a valle della villa, ed eventualmente le aree solo parzialmente attrezzate a monte.

I parcheggi a raso, non impermeabilizzati, dovranno essere organizzati in modo da evitare la formazione di aree di sosta molto estese e adeguatamente alberati.

Dovranno inoltre essere adottati specifici accorgimenti per la riduzione dei fenomeni di inquinamento luminoso in direzione del territorio rurale e forestale circostante, nel rispetto delle linee guida regionali.

Le sistemazioni degli spazi esterni e dei resedi saranno progettate nel rispetto delle caratteristiche del territorio agricolo circostante; la scelta di nuovi elementi arborei sarà fatta in coerenza con quelli già presenti e in continuità con la matrice boscata a nord dell'area, anche al fine di mantenere una connessione ecologica con l'intorno. In particolare dovrà essere consolidato il verde nelle aree di margine. L'intervento dovrà in ogni caso escludere l'interessamento di aree qualificabili come boscate in tutte le fasi, compresa quella di cantierizzazione.

Ulteriori suggerimenti per le sistemazioni a verde potranno essere tratti dalle sistemazioni storiche a parco, dove presenti, e dalle caratteristiche del territorio rurale circostante. Nell'area a valle del nuovo edificio dovranno essere realizzati interventi di ripristino dei muri a secco e opere di consolidamento delle scarpate e regimazione delle acque con tecniche di ingegneria naturalistica, prendendo a riferimento anche la documentazione storica cartografica e fotografica disponibile sulle sistemazioni agrarie tradizionali presenti nell'area.

Alla villa e agli altri edifici esistenti è attribuita la disciplina di intervento di tipo 3 (t3).

Dell'applicazione delle direttive e del rispetto delle prescrizioni dell'elaborato 8B del PIT/PPR dovrà essere dato conto puntualmente, a valle degli approfondimenti progettuali di dettaglio svolti sulla base della presente disciplina, negli elaborati del Piano Attuativo per la verifica di adeguatezza alle finalità di tutela paesaggistica in sede di Conferenza ai sensi dell'art. 23 c. 3 della Disciplina del PIT/PPR che valuterà la compatibilità delle trasformazioni prefigurate, sia in termini dimensionali che qualitativi.

Schema di riferimento

Schema di riferimento:
1 - Villa la Borghetta
2 - altri edifici/manufatti esistenti
3 - volumi seminterrati/interrati esistenti della struttura ricettiva
4 - area di pertinenza della struttura ricettiva esistente con attrezzature all'aperto, prevalentemente pavimentate, compresa la piscina (5)
6 - altri spazi di pertinenza della struttura ricettiva esistente, prevalentemente con sistemazioni a verde
7 - viabilità interna di accesso esistente
8 - area destinata alla nuova edificazione con sedime indicativo dei nuovi volumi con altezza massima di 2 piani fuori terra a monte e parti seminterrate a valle (sagoma indicativa tratteggiata)
9 - collegamento pedonale interrato tra la struttura esistente e i nuovi volumi
10 - accesso carrabile ai nuovi volumi tramite un tracciato esistente
11 - area di pertinenza della struttura ricettiva parzialmente attrezzata, principalmente destinata alla sosta carrabile, con fondo permeabile
12 - aree verdi alberate da conservare e potenziare
13 - ambito con pericolosità geologica molto elevata da destinare da mantenere come area verde complementare ai nuovi volumi
14 - limite del bosco (aree tutelate per legge ai sensi del comma 1 lettera g dell'art. 142 del D.lgs. 42/2004 secondo la ricognizione del PIT/PPR)
15 - limite dell'area tutelata per legge ai sensi del comma 1 lettera c (corsi d'acqua) dell'art. 142 del D.lgs. 42/2004 secondo la ricognizione del PIT/PPR

Capo IV Piani Attuativi nella U.T.O.E. 4 Restone e Porcellino

Art. 157 Piano Attuativo in via O. Rosai a Porcellino (PA4.01)

1. Il progetto prevede la riqualificazione dell'area del complesso produttivo dismesso (ex galvanica) e l'integrazione delle dotazioni pubbliche a servizio dell'insediamento residenziale.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 5.056 mq.

Superficie edificabile (SE) massima: 1.450 mq. a destinazione residenziale

numero alloggi massimo: 16

numero piani massimo fuori terra: 2

Indice di Copertura massimo: 35%

opere ed attrezzature pubbliche:

  • - realizzazione e cessione di parcheggio pubblico per almeno 18 posti auto nell'area libera sul lato nord di via O. Rosai;
  • - realizzazione e cessione di verde pubblico per una superficie minima di 850 mq. da localizzare nella parte sud dell'attuale complesso produttivo, in prosecuzione del giardino pubblico esistente in via Cetinale.

3. Vincoli e tutele:

L'area è interessata da un sito con procedura di bonifica conclusa con atto della Provincia n. 3166 del 21/08/2008 e certificazione liberatoria con destinazione d'uso industriale/commerciale. L'intervento è pertanto subordinato alle verifiche ambientali preliminari volte ad accertare il grado di eventuale contaminazione di terreni ed acquiferi e a valutare la necessità di interventi di messa in sicurezza o bonifica ambientale.

4. Disposizioni specifiche:

L'edificazione sarà localizzata nella parte nord dell'attuale complesso produttivo e, per una quota non superiore a 300 mq. di SE, nella parte nord dell'area libera su via O. Rosai.

L'intervento dovrà prevedere la contestuale realizzazione di fasce verdi di filtro e di ambientazione lungo la viabilità principale.

Schema di riferimento

Schema di riferimento:
1 - aree destinate alla nuova edificazione con sedime indicativo dei nuovi volumi (altezza massima 2 piani)
2 - accessi carrabili ai nuovi edifici residenziali
3 - verde pubblico alberato in prosecuzione del verde pubblico esistente (4)
5 - passaggio pedonale esistente
6 - parcheggio pubblico alberato
7 - fascia alberata di filtro (barriera verde) verso la viabilità principale (S.P. 14)

Capo V Piani Attuativi nella U.T.O.E. 5 Centri abitati minori dell'alta collina

Art. 158 Piano Attuativo in località Castagneto (PA5.01)

1. Il progetto prevede il recupero del nucleo principale della villa/fattoria e della vicina casa colonica (Podere Forre), attualmente sottoutilizzate o completamente in stato di abbandono, per la realizzazione di una nuova struttura ricettiva di tipo alberghiero (Tr).

L'intervento, posto all'esterno del perimetro del territorio urbanizzato, è stato oggetto di Conferenza di Copianificazione, che si è tenuta il 27/03/2019, con valutazione di conformità.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 18.182 mq.

Superficie edificabile (SE) massima in ampliamento: 300 mq. a destinazione turistico-ricettiva (il volume in aggiunta non potrà in ogni caso essere superiore al 10% del volume esistente, pari a 3.000 mq. di SE) ad integrazione degli edifici esistenti per la realizzazione di spazi per attività complementari

numero alloggi massimo: -

numero piani massimo fuori terra: 1 a valle, 0 a monte

Indice di Copertura massimo: -

opere ed attrezzature pubbliche:

  • - dotazioni pubbliche finalizzate alla manutenzione ed alla migliore qualificazione del territorio rurale, in particolare per quanto attiene a viabilità e percorsi di uso pubblico, che saranno stabilite dalla convenzione nella quale saranno definiti anche adeguati impegni per quanto riguarda la conduzione agricola dei terreni limitrofi riconducibili alla stessa proprietà, le relative opere di sistemazione idraulica e le opere di miglioramento agricolo ambientale; queste saranno finalizzate prioritariamente a contrastare la semplificazione del paesaggio agrario e a potenziare e/o ripristinare le dotazioni ambientali, attraverso formazioni lineari arboree o arbustive non colturali, formazioni arboree ripariali, nuclei arborati, passaggi faunistici e in generale elementi funzionali della rete ecologica.

3. Vincoli e tutele:

  • - aree tutelate per legge ai sensi del comma 1 lettera g (boschi) dell'art. 142 del D.lgs. 42/2004 (ricognizione PIT/PPR), in parte marginale;
  • - vincolo idrogeologico ai sensi del R.D. n. 326/1923.

4. Disposizioni specifiche:

All'edificio della villa (01) e alla cappella (02) è attribuita la disciplina di intervento di tipo 2 (t2), agli annessi e alla casa colonica la disciplina di intervento di tipo 3 (t3).

Gli spazi edificati aggiuntivi, destinati alle attività complementari quali spa e centro benessere, dovranno essere collocati in locali seminterrati o interrati sul fronte secondario del complesso principale della Fattoria (A), a sud-ovest, in collegamento con lo spazio aperto delimitato dal muro di recinzione, in modo da non determinare alcuna alterazione degli edifici di maggiore pregio (in particolare la villa) e l'impianto originario organizzato intorno alla corte centrale e da non risultare visibili dalla viabilità pubblica e più in generale dalle visuali esterne. La corte centrale dovrà essere recuperata mantenendone conformazione, materiali e caratterizzazione rurale, evitando l'introduzione di elementi estranei al contesto, anche per quanto riguarda gli arredi; non è ammessa la realizzazione di partizioni degli spazi tra gli edifici.

Particolare attenzione dovrà essere dedicata al progetto della sistemazione degli spazi aperti e delle aree di pertinenza, individuando gli elementi arborei più significativi e meritevoli di tutela del parco storico e nel rispetto del paesaggio rurale circostante, mantenendo e valorizzando il più possibile gli oliveti terrazzati. Dovranno essere conservate l'oliveta e le piante camporili (E), sostituendo invece le piante arboree ornamentali esotiche o decontestualizzate. Per le aree in stato di abbandono, da riqualificare (soprattutto a valle del complesso principale), si dovrà valutare l'introduzione di specie vegetali adatte al contesto dando la priorità a quelle autoctone, in coerenza con quelle presenti nella zona; la convenzione potrà per questo definire impegni per favorire il recupero degli oliveti che versano in avanzato grado di abbandono colturale e in condizioni di dissesto idrogeologico.

È consentita la realizzazione di una sola piscina, da collocare in continuità con i nuovi volumi di servizio all'attività ricettiva (B), a valle del complesso principale, sempre all'interno del muro di cinta, e nel rispetto delle caratteristiche indicate all'art. 112 delle presenti Norme. Gli spazi per la sosta saranno collocati nel pianoro tra la fattoria e il podere (C), evitando il rimodellamento del suolo, e dovranno essere realizzati con fondo permeabile. Non è comunque ammessa la realizzazione di ulteriori aree pavimentate o impermeabilizzate.

Per l'illuminazione esterna si dovranno adottare sistemi a basso impatto luminoso, opportunamente schermati verso l'alto e con dispositivi di accensione/spegnimento automatici.

Le aree con morfologia più acclive - ora in abbandono e con vegetazione spontanea/infestante - dovranno essere riqualificate per permetterne una fruizione pedonale (anche con il recupero e il ripristino delle sistemazioni tradizionali quali i muretti in pietra e gli acquidocci), tenendo anche conto di situazioni di dissesto per le quali dovranno essere adottate opportune misure di consolidamento.

Nella sistemazione del verde dovrà essere prevista la ricostruzione filologica del parco in prossimità della villa (D), con interventi di recupero delle piante di maggior rilievo, dove possibile. L'intervento potrà essere semplificato nel disegno nell'area posta a ovest e a sud della nuova struttura e della piscina, ad esempio proponendo un giardino dei semplici o un orto disegnato.

In fase di redazione del progetto dovrà essere verificata l'assenza di specie legnose invasive; qualora risultassero presenti specie vegetali invasive in fase esecutiva è richiesta la supervisione dei lavori da parte di un tecnico esperto in materie agricole o forestali, volta al contenimento della loro diffusione.

L'intervento dovrà in ogni caso escludere l'interessamento di aree qualificabili come boscate in tutte le fasi, compresa quella di cantierizzazione.

Schema di riferimento

Titolo XII Infrastrutture e beni soggetti a esproprio e opere pubbliche

Art. 159 Aree soggette a vincolo espropriativo

1. Le aree soggette a vincolo espropriativo sono quelle necessarie per la realizzazione di nuove opere pubbliche previste dal Piano Operativo che non sono già completamente di proprietà pubblica e che non sono collegate ad altri interventi o comprese in aree di trasformazione.

L'approvazione del Piano Operativo ha per esse valore di apposizione del vincolo preordinato all'esproprio.

2. Le aree soggette a vincolo espropriativo sono indicate nelle Tavole di progetto del P.O. con apposita perimetrazione e da una sigla composta dall'U.T.O.E. di appartenenza e da un numero progressivo.

3. Esse corrispondono alle seguenti opere di interesse pubblico:

  • - AE1.01 · adeguamento della viabilità in via Fiorentina a Palazzolo
    riferimenti catastali: sezione B, foglio 6, particelle 20, 22 e 23 (in parte);
    l'area è soggetta a vincolo paesaggistico ai sensi dell'art. 136 del D.lgs. n. 42/2004 - Zona ai lati della strada provinciale aretina nel comune di Incisa Val d'Arno (D. M. 24/04/1975 - GU N. 132/1975) e - Fascia di territorio fiancheggiante l'Autostrada del Sole (D.M. 23/06/1967 - GU N. 182/1967);
  • - AE2.01 · percorso-parco lungo il borro dei Bagnoli e via Roma a Incisa
    riferimenti catastali: sezione B foglio 21 particelle 185 (in parte), 1313 (in parte), 1314, 1315, 1186 (in parte), 1187, 1944 (in parte), 1969 (in parte), 1970 (in parte);
    nella ricognizione delle aree tutelate per legge ai sensi dell'art. 142 del D.lgs. n. 42/2004 del PIT/PPR l'area risulta individuata in parte come boscata; l'intervento dovrà in ogni caso salvaguardare la vegetazione ripariale e valorizzare le formazioni arboree e arbustive presenti nell'area tenendo comunque conto del lungo stato di abbandono;
  • - AE2.02 · nuovo tratto di viabilità in località Costarella alta a Incisa
    riferimenti catastali: sezione B foglio 21 particella 1671;
  • - AE2.03 · adeguamento della viabilità in via Roma a Incisa
    riferimenti catastali: sezione B foglio 26 particelle 240 e 467 (entrambe in parte);
    l'area ricade in parte nella fascia di rispetto ferroviario ai sensi del D.P.R. n. 753/1980;
  • - AE2.04 · cassa di espansione di Figline lotto Prulli (parte ricadente nella U.T.O.E. 2 Incisa)
    per i riferimenti catastali si rinvia alla documentazione del progetto definitivo di competenza della Regione Toscana, Direzione Difesa del Suolo e Protezione Civile, Settore Genio Civile Valdarno Superiore;
  • - AE3.01 · ampliamento del parcheggio pubblico di piazza Caduti Pian dell'Albero a Figline
    riferimenti catastali: sezione A foglio 31 particelle 79 e 1176;
    l'area ricade in parte nella fascia di rispetto ferroviario ai sensi del D.P.R. n. 753/1980;
  • - AE3.02 · collegamento tra via S. Pertini e il parcheggio pubblico di piazza Caduti Pian dell'Albero a Figline
    riferimenti catastali: sezione A foglio 31 particelle 1472, 1474, 1475 e 1477 (tutte in parte);
    l'area ricade in parte in aree tutelate per legge ai sensi del comma 1 lettera c (acque) dell'art. 142 del D.lgs. 42/2004;
  • - AE3.03 · ampliamento del cimitero e relativo parcheggio pubblico in via Grevigiana a Figline
    riferimenti catastali: sezione A foglio 20 particelle 777, 1013 e 1019 (in parte);
    l'area ricade nella zona di rispetto cimiteriale ai sensi dell'art. 338 del R.D. 1265/1934 (la tutela riferita alla fascia di rispetto degli elettrodotti ai sensi del D.M. 29/05/2008 risulterà superata al completamento dell'intervento di spostamento e interramento della linea elettrica in corso di realizzazione);
  • - AE3.04 · nuovo parcheggio pubblico in via Amendola a Matassino
    riferimenti catastali: sezione A foglio 32 particelle 897, 898, 913 e 914 (tutte in parte);
    l'intervento, posto all'esterno del perimetro del territorio urbanizzato, è stato oggetto di Conferenza di Copianificazione, che si è tenuta il 27/03/2019, con valutazione di conformità con prescrizioni;
    l'area è soggetta a vincolo paesaggistico ai sensi dell'art. 136 del D.lgs. n. 42/2004 - Fascia di territorio fiancheggiante l'Autostrada del Sole (D.M. 23/06/1967 - GU N. 182/1967) e ricade in parte in aree tutelate per legge ai sensi del comma 1 lettera c (acque) dell'art. 142 del D.lgs. n. 42/2004; l'area ricade inoltre in parte nella fascia di rispetto ferroviario ai sensi del D.P.R. n. 753/1980 e in parte nella fascia di rispetto degli elettrodotti ai sensi del D.M. 29/05/2008;
    il progetto dovrà prevedere l'impiego di pavimentazioni semipermeabili e alberature per l'ombreggiamento e l'ambientazione; dovrà inoltre essere prevista un'adeguata fascia verde nella parte sud, in corrispondenza del futuro nuovo tracciato della S.R. 69, ancora non definitivamente deliberato; tale fascia potrà consentire l'adeguamento alle eventuali modifiche del nuovo tracciato della S.R. 69 e, dopo la sua realizzazione, la predisposizione di sistemazioni a verde con funzione di filtro, compatibilmente con il rispetto delle norme di sicurezza stradale;
  • - AE3.05 · adeguamento viabilità per la componente pedonale su via di Gaville, località Colombaia, a Figline
    riferimenti catastali: sezione A foglio 42 particelle 431 e 766 (entrambe in parte);
  • - AE3.06 · adeguamento viabilità per la componente pedonale su via di Norcenni tra Stecco vecchio e Stecco nuovo
    riferimenti catastali: sezione A foglio 28 particelle 103, 234, 277, 288, 379, 380, 417, 419, 420, 476, 536, 596, 610, 635, 642 e 643 (tutte in parte) e 421;
    l'area ricade in parte nella zona rispetto di pozzi, sorgenti e punti di prelievo ad uso acquedottistico ai sensi del D.lgs. 152/2006;
  • - AE3.07 · cassa di espansione di Restone e sistemazione del reticolo idraulico di pertinenza
    per i riferimenti catastali si rinvia alla documentazione del progetto definitivo di competenza della Regione Toscana, Direzione Difesa del Suolo e Protezione Civile, Settore Genio Civile Valdarno Superiore;
  • - AE3.08 · cassa di espansione di Figline lotto Prulli (parte ricadente nella U.T.O.E. 3 Figline)
    per i riferimenti catastali si rinvia alla documentazione del progetto definitivo di competenza della Regione Toscana, Direzione Difesa del Suolo e Protezione Civile, Settore Genio Civile Valdarno Superiore;
  • - AE3.10 · variante alla S.R. 69 (lotto 4 - stralcio 1)
    per i riferimenti catastali si rinvia alla documentazione del progetto definitivo di competenza della Regione Toscana, Direzione Politiche Mobilità Infrastrutture e Trasporto Pubblico Locale;
  • - AE4.01 · variante alla S.R. 69 (lotto 5 - variante Urbinese)
    riferimenti catastali: sezione A foglio 32 particelle 865 e 1217 (tutte in parte) e 1208, foglio 33 particelle 10, 146, 148, 150, 167, 213, 577, 578, 579, 580, 593, 607, 612, 613, 614, 637, 639, 641, 643, 645, 647, 651, 655, 658, 661, 663, 672, 675, 682 e 685 (tutte in parte), 75 e 594, foglio 44 particelle 86, 156, 161, 162, 176, 184, 186, 189 e 228 (tutte in parte), foglio 52 particelle 219, 265, 317, 334, 340, 346, 354 e 356 (tutte in parte), foglio 54 particelle 21, 29, 40, 45, 46, 47, 50, 61, 62, 71, 73, 102, 122, 216, 218, 220 e 222 (tutte in parte);
    l'area è soggetta a vincolo paesaggistico ai sensi dell'art. 136 del D.lgs. n. 42/2004 - Fascia di territorio fiancheggiante l'Autostrada del Sole (D.M. 23/06/1967 - GU N. 182/1967); ricade inoltre in parte in aree tutelate per legge ai sensi del comma 1 lettera c (acque) dell'art. 142 del D.lgs. n. 42/2004 e nella ricognizione delle aree tutelate per legge ai sensi dell'art. 142 del D.lgs. n. 42/2004 del PIT/PPR l'area risulta individuata marginalmente, in alcuni punti, come boscata;
  • - AE4.02 · nuova viabilità di collegamento tra la S.R. 69 e la S.P. 14 a Porcellino
    riferimenti catastali: sezione A foglio 62 particelle 108, 111, 161, 185, 286, 289, 290, 364, 365, 367, 368, 396, 397, 406, 465, 466, 471 e 472 (tutte in parte) e 366;
    nella ricognizione delle aree tutelate per legge ai sensi dell'art. 142 del D.lgs. n. 42/2004 del PIT/PPR l'area risulta individuata in parte come boscata; l'area è inoltre interessata in parte dal vincolo idrogeologico ai sensi del R.D. n. 326/1923;
    in attesa della realizzazione complessiva del progetto per la nuova viabilità è comunque consentito procedere anticipatamente alla realizzazione di opere per il miglioramento della pedonalità lungo la S.P. 14, attivando le procedure di esproprio solo per le aree a ciò necessarie;
    il progetto prevede la realizzazione di buona parte del tracciato in galleria;
  • - AE4.03 · adeguamento della S.P. 14 (via del Porcellino) nel tratto di accesso al centro abitato e nuova viabilità di collegamento alla zona produttiva a Porcellino
    riferimenti catastali: sezione A foglio 63 particelle 270, 556, 557, 595 (tutte in parte), 559 e 596;
    il disegno delle intersezioni viarie con via O. Rosai e con la nuova viabilità sarà definito compiutamente in sede di studio di dettaglio, valutando anche soluzioni tramite rotatoria;
  • - AE4.04 · cassa di espansione Restone
    per i riferimenti catastali si rinvia alla documentazione del progetto definitivo di competenza della Regione Toscana, Direzione Difesa del Suolo e Protezione Civile, Settore Genio Civile Valdarno Superiore.

Art. 160 Opere pubbliche

1. Le opere di interesse pubblico previste su aree di proprietà pubblica sono indicate nelle Tavole di progetto del P.O. con apposita perimetrazione e da una sigla composta dall'U.T.O.E. di appartenenza e da un numero progressivo.

2. Esse corrispondono alle seguenti opere di interesse pubblico:

  • - OP1.01 · variante alla S.P. 1 fosso dei Bagnani; area soggetta a vincolo paesaggistico ai sensi dell'art. 136 del D.lgs. n. 42/2004 - Zona ai lati della strada provinciale aretina nel comune di Incisa Val d'Arno (D. M. 24/04/1975 - GU N. 132/1975);
    nella ricognizione delle aree tutelate per legge ai sensi dell'art. 142 del D.lgs. n. 42/2004 del PIT/PPR l'area risulta individuata in parte come boscata ma si può riscontrare solo la presenza di vegetazione ripariale lungo il corso d'acqua;
    l'area si trova in prossimità del Ponte Laschetta, medievale, evidenza archeologica con potenziale archeologico 5, id 31 dello Schedario (classe di rischio archeologico alto);
  • - OP1.02 · ampliamento del cimitero di Palazzolo; area soggetta a vincolo paesaggistico ai sensi dell'art. 136 del D.lgs. n. 42/2004 - Zona ai lati della strada provinciale aretina nel comune di Incisa Val d'Arno (D. M. 24/04/1975 - GU N. 132/1975);
  • - OP3.01 · completamento viabilità ("variantina") a Figline;
  • - OP3.02 · ampliamento del parcheggio pubblico al cimitero a Figline; l'area ricade nella zona di rispetto cimiteriale ai sensi dell'art. 338 del R.D. 1265/1934;
  • - OP3.03 · ampliamento del parcheggio pubblico in via G. Del Puglia a Figline; l'area è interessata marginalmente dal vincolo idrogeologico ai sensi del R.D. n. 326/1923; l'intervento dovrà porsi in continuità con il parcheggio adiacente, dal quale avrà accesso per la componente carrabile, mantenendo per quanto possibile le alberature e le sistemazioni esistenti (come la scala pedonale di collegamento a via G. Del Puglia) e impiegando pavimentazioni semipermeabili; dovrà in ogni caso essere particolarmente curata la sistemazione del margine verso il centro antico, in modo da assicurare un adeguato inserimento paesaggistico;
  • - OP4.01 · nuovo parcheggio pubblico in località Pizziconi; area soggetta a vincolo paesaggistico ai sensi dell'art. 136 del D.lgs. n. 42/2004 - Fascia di territorio fiancheggiante l'Autostrada del Sole (D.M. 23/06/1967 - GU N. 182/1967).