Norme Tecniche di Attuazione del Piano Operativo


Art. 117 Aree con disciplina specifica nel territorio rurale della U.T.O.E. 4 di Restone e Porcellino

1. SR4.01 via Urbinese in località Montalpero

A supporto delle attività di deposito e lavorazione di materiali all'aperto è consentita l'installazione di strutture di copertura (tettoie) per una Superficie Coperta massima pari al 8% della Superficie Fondiaria, con Altezza massima di 5 ml. e assenza di pavimentazione e di opere di fondazione, escluse solo quelle di ancoraggio, appoggiate su piano stabile. L'intervento dovrà prevedere contestualmente la predisposizione di fasce verdi di filtro e di mitigazione paesaggistica degli impianti e la cessione di una fascia di terreno, immediatamente a nord dell'area, della profondità di 7,5 ml. e destinata alla realizzazione del percorso ciclabile nel tratto compreso tra via Urbinese e la variante alla S.R. 69.

L'intervento è subordinato alla sottoscrizione di atto d'obbligo alla rimozione dei manufatti al cessare dell'attività.

L'area è soggetta a vincolo paesaggistico ai sensi dell'art. 136 del D.lgs. n. 42/2004 - Fascia di territorio fiancheggiante l'Autostrada del Sole (D.M. 23/06/1967 - GU N. 182/1967).

2. SR4.02 La Rotta

Schema di riferimento

Edifici 01, 02, 04, 05 e 06: disciplina di intervento di tipo 3 (t3), con eliminazione delle superfetazioni;

edificio 03: disciplina di intervento di tipo 4 (t4) senza mutamento della destinazione d'uso; al fine di garantire un migliore inserimento paesaggistico è altresì ammessa la demolizione e ricostruzione con tipologia, materiali e tecnologie adeguati al contesto, purché intercettando il sedime preesistente, con la stessa Superficie edificabile (SE) e con altezza massima di due piani ed in tale caso sono ammesse le destinazioni d'uso previste al comma 1 lettera a) dell'art. 109 delle presenti Norme.

La pertinenza dovrà essere riqualificata rimuovendo i manufatti precari e incongrui e mantenendo la caratterizzazione rurale e l'assenza di superfici impermeabilizzate; per la viabilità minore di matrice storica che attraversa l'area vale quanto indicato all'art. 89 delle presenti Norme.

3. SR4.03 Casa Nuova sulla via Urbinese

Schema di riferimento

Edificio 01: disciplina di intervento di tipo 2 (t2);

edifici 02 e 03: disciplina di intervento di tipo 3 (t3), con eliminazione delle superfetazioni.

La pertinenza, attualmente in stato di abbandono, dovrà essere riqualificata mantenendo la caratterizzazione rurale e l'assenza di superfici impermeabilizzate.

L'area è soggetta a vincolo paesaggistico ai sensi dell'art. 136 del D.lgs. n. 42/2004 - Fascia di territorio fiancheggiante l'Autostrada del Sole (D.M. 23/06/1967 - GU N. 182/1967).

4. SR4.04 località Porcellino (G.L.G. Immobiliare)

area di recupero incolto in prossimità di sito produttivo; sito con procedura di bonifica conclusa con approvazione analisi di rischio con Det. 292 del 18/02/2008 nella quale si stabilisce di non procedere a bonifica in quanto per la situazione rilevata si prevedeva la messa in sicurezza con le previsioni urbanistiche del R.U. vigente all'epoca (area di completamento urbanistico C1.10 Comparto Porcellino Ovest).

5. SR4.05 Ex area mineraria Santa Barbara

Il vasto ambito di Santa Barbara, esteso ben oltre il territorio comunale di Figline e Incisa è interessato da un progetto di recupero ambientale, predisposto da ENEL - soggetto proprietario dell'area - e approvato dalla Regione Toscana (Autorizzazione regionale Decreto Dirigenziale n. 416/2010), previo parere di compatibilità ambientale da parte del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio e del mare.

Il progetto, attualmente in fase di attuazione, divide le aree ENEL in 14 lotti, per ciascuno dei quali definisce specifici obiettivi e relative modalità di attuazione; sostanzialmente il progetto riguarda i profili morfologico, idrografico e viario, correlati alle cospicue alterazioni indotte dall'estrazione a cielo aperto della lignite.

La zona denominata Le Borra (lotto 13), di prossima acquisizione da parte del Comune, è stata in parte destinata nel Piano Regionale dei Rifiuti a discarica per il conferimento delle ceneri provenienti dal termovalorizzatore previsto a Selvapiana (Rufina) che però non è più in programma; ciononostante la zona di Le Borra non è stata ancora svincolata.

Anche in attesa di una definizione in tal senso, al fine del recupero dell'area mineraria - con la riqualificazione ambientale, ecologica e paesaggistica - possono essere consentiti, oltre alle pratiche agricole, usi ricreativi (ad esempio attività sportive o turistico-venatorie) che non richiedano trasformazioni permanenti del suolo o strutture stabili di supporto. L'autorizzazione allo svolgimento di tali attività è soggetta a stipula di apposita convenzione, qualora siano promosse e gestite da soggetti diversi dall'Amministrazione Comunale.

L'area risulta interessata in parte da aree tutelate per legge ai sensi del comma 1 lettera g (boschi) dell'art. 142 del D.lgs. 42/2004 (ricognizione PIT/PPR), da aree tutelate per legge ai sensi del comma 1 lettera b (laghi) dell'art. 142 del D.lgs. 42/2004 e da fasce di rispetto degli elettrodotti ai sensi del D.M. 29/05/2008. È inoltre soggetta in parte a vincolo idrogeologico ai sensi del R.D. n. 326/1923.

In prossimità (in località Tartigliese) è individuata un'evidenza archeologica con potenziale archeologico 3, id 58 dello Schedario, pertanto l'area è in parte marginale in classe di rischio archeologico basso.

6. SR4.06 La Casina

Schema di riferimento

Edifici 01 e 02: disciplina di intervento di tipo 3 (t3);

edifici 03 e 04: disciplina di intervento di tipo 4 (t4); per l'edificio 04 nel caso di demolizione e ricostruzione dovranno essere impiegati materiali e tecnologie adeguati al contesto ed è ammessa una diversa configurazione della copertura (anche con copertura piana in continuità con il volume retrostante che prospetta la piccola corte);

edifici 05, 06, 07: è ammessa la demolizione e ricostruzione dei manufatti - sempreché legittimi - impiegando materiali e tecnologie adeguati al contesto, a parità di volume e senza incremento di altezza e sempre con funzione accessoria, anche in diversa collocazione nell'ambito di un generale intervento di riqualificazione della pertinenza, rimuovendo i manufatti precari e incongrui e mantenendo la caratterizzazione rurale e la quasi totale assenza di superfici impermeabilizzate.

Dovranno essere per quanto possibile tutelate le alberature presenti, in particolare l Pino domestico davanti all'edificio 05, lungo via dei Mezzi.