Norme Tecniche di Attuazione del Piano Operativo


Art. 53 Criteri di articolazione delle aree urbane

1. Le aree urbane del Comune di Figline e Incisa Valdarno sono individuate all'interno del territorio urbanizzato definito dal Piano Strutturale e sono articolate in ambiti, a partire dalla suddivisione in ambiti di paesaggio, sulla base dell'appartenenza ai tessuti dello stesso P.S. e delle caratteristiche morfologiche, funzionali ed ambientali dei contesti.

2. Gli ambiti, riportati nelle Tavole di progetto del P.O., attraverso perimetrazione e sigla di colore nero (la sigla dell'ambito è posizionata in alto a sinistra rispetto al simbolo a forma di croce di colore rosso) sono i seguenti:

  • - ambito di paesaggio di fondovalle (U1)
    • - tessuti di antico impianto dei centri principali (U1.1)
    • - tessuti consolidati dei centri principali (U1.2)
    • - tessuti di antico impianto e consolidati degli altri centri (U1.3)
    • - tessuti recenti dei centri principali (U1.4)
    • - tessuti recenti degli altri centri (U1.5)
    • - area produttiva e commerciale (U1.6)
    • - altre aree produttive di fondovalle (U1.7)
    • - rete ecologica in area urbana di fondovalle (U1.8)
  • - ambito di paesaggio di bassa e media collina (U2)
    • - tessuti di antico impianto e consolidati dei centri di bassa e media collina (U2.1)
    • - tessuti recenti dei centri di bassa e media collina (U2.2)
    • - aree produttive di bassa e media collina (U2.3)
    • - rete ecologica in area urbana di bassa e media collina (U2.4)
  • - ambito di paesaggio di alta collina (U3)
    • - tessuti di antico impianto e consolidati dei centri di alta collina (U3.1)
    • - tessuti recenti dei centri di alta collina (U3.2)
    • - rete ecologica in area urbana di alta collina (U3.3).

3. Per ciascun ambito sono stabilite regole per quanto riguarda usi ed interventi, fatto salvo quanto esplicitamente indicato nelle Tavole di progetto del P.O. o nella disciplina di aree specifiche, in particolare per quanto riguarda gli interventi per la tutela degli insediamenti di rilevante pregio e di interesse storico-documentale.

4. Nelle Tavole di progetto del P.O. in scala 1:2.000 sono riportate con una specifica campitura:

  • - le aree riservate alla circolazione pedonale, non appartenenti a spazi aperti classificati come attrezzature di servizio pubbliche;
  • - le aree da mantenere libere da manufatti, nelle quali non sono consentiti interventi comportanti la realizzazione di nuovi volumi o l'installazione di nuovi manufatti, ad eccezione di quelli privi di rilevanza urbanistico edilizia; eventuali manufatti esistenti, nel caso in cui siano realizzati con materiali precari o incongrui e sempreché legittimi, possono essere demoliti e ricostruiti con materiali adeguati al contesto intercettando il sedime preesistente, senza incremento di Superficie Coperta e di altezza e senza cambio d'uso.

5. Con la sigla Ai sono indicate sulle Tavole di progetto del P.O. le aree individuate come casse di espansione finalizzate alla riduzione del rischio idraulico e pertanto sottoposte a salvaguardia con divieto di realizzazione di qualsiasi edificio o manufatto; tale finalità è compatibile con la destinazione a parchi e giardini pubblici o di uso pubblico (Sv).