Schede di Fattibilità

Area 49- DOMETAIA scarica PDF

In questa area è prevista la realizzazione del Parco archeologico di Dometaia, all'interno di esso si prevede la realizzazione di una zona di attracco (parcheggio scoperto) e la ristrutturazione del Complesso Casa di Codiverno tramite compensazione con volumi esistenti da demolire. Scheda ASTN.

INQUADRAMENTO GEOLOGICO E STRATIGRAFICO

Nell'area affiorano terreni riferibili ai Depositi continentali quaternari, definibili Calcari di Badia a Coneo, i vari litotipi costituenti la formazione sono per lo più rappresentati da calcari lacustri biancastri e nocciola, a grana fine e da travertini fitoclastici; alla base è presente uno spessore di argille limose grigie contenenti abbondanti frammenti di travertino, o livelli di sabbie o limi calcarei biancastri, che affiora per la maggior parte dell'area di variante. Questi depositi quaternari affiorano direttamente sopra i terreni triassici rappresentati dal Calcare Cavernoso. La formazione evaporitica affiora direttamente nella parte meridionale mediante contatto tettonico ed in alcune "finestre" circoscritte, poco sotto Casa Dometaia.

INQUADRAMENTO GEOMORFOLOGICO

Le due zone interessate da previsioni si trovano alla sommità di un rilievo collinare, a quote sul livello del mare di circa 291 e 280 m; nel tratto posto a E la morfologia è sub-pianeggiante, il tratto posto a N è uno crinale da cui degrada un versante con pendenze di circa il 14%; qui l'andamento del profilo è un po' irregolare, soggetto a soliflusso generalizzato, pertanto con segni di instabilità potenziale anche se superficiale.
Nell'area posta a Est e nelle sue vicinanze non esistono scarpate o rotture di pendenza naturali, pertanto le due aree sono stabili.
L'intera area destinata a parco invece, per la sua estensione, contiene aree potenzialmente instabili per pendenza medio-alta e aree a franosità diffusa, come quelle poste poco a sud di Casa Dometaia e a Sud-est.

SENSIBILITÀ ACQUIFERI AI SENSI PTCP

L'area di variante è in parte a vulnerabilità media, pertanto NON Sensibile; ed in parte a vulnerabilità alta e elevata, quindi Sensibile di classe 1; per essa valgono le salvaguardie di cui al Capo A art. A2 del vigente PTCP.

L'intervento previsto non è in contrasto con tale disciplina, purché per la sua realizzazione non si utilizzino fondazioni profonde o scavi di profondità tali da creare vie preferenziali di infiltrazione dal suolo alle falde sottostanti o che venga a mancare il franco necessario ad evitare interferenze con la falda; inoltre che le attività antropiche siano orientate in modo da perseguire la limitazione delle infiltrazioni di sostanze inquinanti.

PERIMETRAZIONI PAI ARNO (Tav.49.p)

L'area del Parco in oggetto, secondo il quadro conoscitivo del Piano di Bacino Arno, contiene aree a Pericolosità per Frana Elevata PF3, corrispondenti alle due aree a franosità diffusa; le due aree con previsioni edificatorie sono esterne alle perimetrazioni. Tutta l'area è inoltre esterna a perimetrazioni relative a pericolosità idraulica.

PERICOLOSITÀ GEOMORFOLOGICA (Tav.49.a)

In accordo con i contenuti della Carta di Pericolosità del vigente Piano Strutturale, gli elementi di tipo morfologico, litotecnico e orografico presenti nell'area sono tali da definire l'area a parco in condizioni di pericolosità variabili: da media a elevata nelle aree a maggiore pendenza, fino a molto elevata nelle aree a franosità diffusa; le due aree in cui ci sono previsioni edificatorie ricadono in parte in classe di pericolosità geomorfologica media G.2 ed in parte, dove il versante assume pendenze maggiori e forme irregolari, in classe di pericolosità geomorfologica elevata G.3.

PERICOLOSITÀ IDRAULICA (Tav.49.b)

L'area del parco nel suo complesso non è interessata da corsi d'acqua significativi, pertanto dato il carattere collinare generale sia dell'area nella sua totalità che delle due aree con previsioni edificatorie, entrambe in posizione sommitale, lontane da corsi d'acqua sia in senso orizzontale che verticale, data inoltre l'assenza di fenomeni di ristagno per drenaggio difficoltoso. L'intera area è classificata, secondo criteri orografico-geometrici, a Pericolosità Idraulica bassa I.1.

FATTIBILITÀ GEOMORFOLOGICA (Tav.49.c)

Per l'area destinata a Parco Archeologico, non prevedendo la realizzazione di nessuna opera, si attribuisce fattibilità senza particolari limitazioni F1; per l'area a parcheggio scoperto si determina una classe di fattibilità senza particolari limitazioni F1; per l'area oggetto di scheda ASTN, dove ricade in pericolosità geomorfologica G.2, si determina fattibilità con normali vincoli F.2, in cui gli interventi previsti sono attuabili senza particolari condizioni; per la porzione di area ricadente nella parte di versante a pericolosità geomorfologica 3, si determina una classe di fattibilità condizionata F.3, per essa sono necessarie le seguenti prescrizioni:

  • Si dovranno eseguire indagini geognostiche di particolare dettaglio ed approfondimento, che valutino gli effetti sulla stabilità del pendio. Gli studi dovranno individuare eventuali interventi di bonifica e consolidamento da effettuare per garantire la sicurezza delle opere da costruire e la stabilità dei versanti nel loro insieme. Tali interventi dovranno costituire parte integrante dei progetti da sottoporre all'Amministrazione Comunale per il rilascio delle relative concessioni edilizie.

FATTIBILITÀ IDRAULICA (Tav.49.d)

Stante l'assenza di rischio idraulico, e la posizione collinare, per l'area del Parco e per entrambe le aree con previsioni si attribuisce fattibilità senza particolari limitazioni F1.

Ultima modifica 15.02.2022 - 16:19