Norme Tecniche di attuazione del Regolamento Urbanistico

Art. 118. Fattibilità aspetti geomorfologici

1. Fattibilità geomorfologica n.f. in situazioni caratterizzate da pericolosità geomorfologica molto elevata G4 gli S.U. non possono contenere le previsioni di interventi di nuova edificazione e nuove infrastrutture senza la preventiva esecuzione di interventi di messa in sicurezza con le seguenti modalità: sulla base di studi geologici e geognostici, di collaudo delle opere di consolidamento, degli esiti positivi del monitoraggio post operam per un congruo intervallo di tempo, di certificazione del perimetro delle aree messe in sicurezza. La sola previsione è quindi non fattibile: n.f..

2. Fattibilità geomorfologica Fg4: non ci sono previsioni ricadenti in questa classe.

3. Fattibilità geomorfologica Fg3 in situazioni di norma ricadenti in pericolosità geomorfologica elevata G3, ma anche G2 per interventi impegnativi:

  • * l'attuazione di interventi di nuova edificazione o nuove infrastrutture contenuti negli S.U. è subordinata, sia nella fase attuativa che di intervento diretto, alla verifica delle effettive condizioni di stabilità nello stato di fatto e di progetto da conseguire con gli obbligatori approfondimenti geologici e geognostici. tali approfondimenti dovranno comportare indagini geognostiche e geofisiche ai sensi della DGR 36/R/ 2009 e sui versanti verifiche di stabilità. Possono essere attuati quegli interventi per i quali si dimostri che non determinano condizioni di instabilità sia locali che nell'area circostante d'influenza. Della sussistenza di tali condizioni deve essere dato atto nel procedimento di rilascio di permesso dell'attività edilizia.
  • * Per il patrimonio edilizio esistente sono consentiti gli interventi alle condizioni di cui all'art.14.8. delle NTA del Bacino Ombrone.

4. Fattibilità geomorfologica Fg2 in situazioni di pericolosità geomorfologica media G2 si prescrivono a livello edificatorio indagini geognostiche commisurate all'entità dell'intervento.

5. Fattibilità geomorfologica Fg1 in situazioni di pericolosità geomorfologia bassa G1 possono non essere dettate prescrizioni dovute a limitazioni di carattere geomorfologico.

Art. 119. Fattibilità aspetti idraulici

1. Fattibilità idraulica n.f.: in situazioni di pericolosità idraulica molto elevata I4.

La previsione di interventi di nuova edificazione o infrastrutture è subordinata alla dimostrazione del rispetto di condizioni di sicurezza ovvero alla previsione prescrittiva di opere per la preventiva o contestuale messa in sicurezza per eventi con tempo di ritorno Tr200 anni, senza aumentare il livello di rischio in altre aree; fino alla realizzazione di studi idraulici e progettazione di tali opere, definite in fase di RU e successive Varianti,la previsione urbanistica risulta non fattibile (n.f.)

  • - Sono ammesse le opere e gli interventi di cui alla L.R.21/12
  • - Sul patrimonio edilizio esistente, sono consentiti gli interventi ai sensi del punto 10 dell'art.5 delle NTA del Piano di Bacino Ombrone;
  • - Sono consentiti solo interventi previsti al paragrafo 3.2.2.1 lettera m dell'allegato al 53/R.

2. Fattibilità idraulica Fi4: in situazioni di pericolosità idraulica elevata I3 l'intervento è subordinato alla realizzazione degli interventi prescritti di opere idrauliche per la messa in sicurezza, definite in fase di RU e successive Varianti. La dichiarazione di abitabilità o agibilità è subordinata al collaudo di dette opere e certificazione di avvenuta messa in sicurezza rispetto a Tr 200.

Nel tessuto insediativo esistente, ricadente nel bacino Arno, per gli interventi di nuova edificazione la messa in sicurezza rispetto ad eventi con Tr200 anni può essere conseguita con adeguati sistemi costruttivi di autosicurezza a condizione che sia conseguita l'eliminazione di pericolo per persone e beni e che non si determini aumento di pericolosità in altre aree.

All'interno del perimetro dei centri abitati, nel territorio del bacino Arno, non sono necessari interventi di messa in sicurezza per le reti viarie, purché sia assicurata la trasparenza idraulica, e per i parcheggi a raso inferiori a mq 500.

3. Fattibilità idraulica FI3 Sul patrimonio edilizio esistente nelle aree PIE sono consentiti gli interventi di cui al punto 10 dell'art.6 delle NTA del Piano di Bacino Ombrone. oltre a quelli previsti al paragrafo 3.2.2.1 lettera m del 53/R

4. Fattibilità idraulica Fi2 Possono non essere date particolari prescrizioni salvo che per il mantenimento dell'efficienza del reticolo idrologico.

5. Fattibilità idraulica Fi1 corrispondente a situazioni di pericolosità idraulica bassa corrispondenti a terreni collinari e/o bene drenati. Non è necessario indicare specifiche condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico.

Art. 120. Fattibilità aspetti sismici

La fattibilità sismica fa riferimento alle previsioni ricadenti nelle aree di maggior concentrazione di insediamenti e infrastrutture oggetto degli studi di Microzonazione; vi sono contenute le condizioni di attuazione attraverso la programmazione delle indagini in fase di strumento attuativo o di progetti edilizi con la seguente articolazione:

1. Fattibilità sismica Fs4 nel caso di aree caratterizzate da movimenti franosi attivi si prescrivono le indagini di tabella A per la definizione dell'azione sismica oltre a quelle previste per la fattibilità geomorfologia Fg4.In detta classe sono compresi anche i fenomeni di liquefazione al momento non individuati nel territorio.

2. Fattibilità sismica Fs3 nei casi individuati con pericolosità sismica S3 negli studi di microzonazione si prescrivono in sede di piano attuativo e progetto edilizio le indagini della Tabella A con riferimento alle varie tipologie di fattori locali.

3. Fattibilità sismica Fs2 e Fs1 dove sono richieste in fase di progetto le indagini previste dalla DGR 36/R/2009.

Tabella A

Pericolosità sismicaPrescrizioni di fattibilità
Pericolosità sismica locale molto elevata
S4 per frane attive-indagini geofisiche e geotecniche
S4 per liquefazione-indagini geognostiche e geotecniche
Pericolosità sismica elevata
S3 per frane quiescenti o potenziali-indagini geofisiche e geotecniche
S3 in terreni con caratteristiche scadenti-indagini geofisiche e geotecniche
S3 per amplificazione strutturale (bordi fondovalle
o di raccordo con il versante, contatti litotipi diversi,
contatti tettonici)
S3 per amplificazione stratigrafica (coltri detritiche
o alluvionali su substrato roccioso)
-indagini geofisiche e geotecniche
Pericolosità sismica medio bassa S2, S1-possono essere indicate specifiche prescrizioni di
distanza di sicurezza dal bordo di scarpata

Per la parte di territorio aperto l'attribuzione della pericolosità sismica si definisce mediante i criteri della tabella A.

Art. 121. Aspetti idrogeologici e vulnerabilità degli acquiferi

Per tutti gli interventi ricadenti nell'U.T.O.E. 1, 2 non si riscontrano problematiche legate a utilizzi pubblici della risorsa idrica. Si dovrà applicare per ciascun progetto la seguente prescrizione generale:

  • - In fase di cantiere tutte le operazioni dovranno essere accompagnate da misure di prevenzione nei confronti di inquinanti accidentali sul suolo e in scavi aperti definite sulla base di specifica relazione idrogeologica facente riferimento alle carte di vulnerabilità del Piano Strutturale.
  • - Facendo riferimento all'elaborato prescrittivo del PTCP Siena per determinare la fattibilità delle opere di scavo connesse con interventi ricadenti nelle aree sensibili di classe 2 del PTC dovrà essere prodotta specifica relazione idrogeologica contenente le informazioni piezometriche necessarie alla stima della soggiacenza minima annua della falda. Per interventi ricadenti su terreni in pendenza la quota di riferimento del piano campagna è quella corrispondente al piano terra del progetto. In ogni situazione sono esclusi gli spessori della parte pedologica superficiale di copertura della roccia in posto.
  • - Anche nelle aree attualmente non classificate sensibili nel PTCP Siena in fase di progetto si dovrà allegare una valutazione di conferma di esclusione.

La cartografia delle "Aree sensibili" del PTC della provincia di Siena perimetra all'interno delle UTOE d'intervento alcune aree di classe 2 localizzate sui crinali, che geologicamente corrispondono a coperture detritiche e colluviali delle quali le indagini tuttavia hanno accertato lo scarso spessore riferibili alla parte superficiale di copertura della roccia in posto e/o a riporti.

L'individuazione nelle aree alluvionali dei fondivalle dei torrenti Pesa ed Arbia delle aree sensibili di classe 2 corrisponde ad acquiferi alluvionali ed ai criteri di tutela delle risorse contenuti anche nelle prescrizioni del Piano Strutturale a difesa degli acquiferi che mantengono la loro validità.

Art. 122. Fattibilità per gli interventi ammessi nel patrimonio edilizio esistente

Per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente, non localizzabili puntualmente, sulla base della pericolosità si attribuiscono le classi di fattibilità ricavate dalla tabella seguente:

Tabella B

FATTIBILITA' IDRAULICA E GEOMORFOLOGICA DEGLI INTERVENTI AMMISSIBILI
SUL PATRIMONIO EDILIZIO ESISTENTE

Interventi sul patrimonio esistentePericolosità idraulicaPericolosità geomorfologica
I1I2I3/l4G1G2G3G4
FATTIBILITA' IDRAULICA FATTIBILITA' GEOMORFOLOGICA
Manutenzione; restauro e risanamento
conservativo; addizione volumi tecnici e per
funzioni igienico-sanitarie; demolizione
senza ricostruzione.
1121112
Ristrutturazione edilizia; interventi senza
ampliamenti planimetrici
1121123
Sopraelevazioni113*113nf
In territorio agricolo ampliamenti fino a mq
50
in sicurezza idraulica
113*113nf

*gli interventi sono ammissibili nel rispetto del punto m paragrafo 3.2.2.1 della DGR 53/R/2011

Interventi sul patrimonio esistentePericolosità idraulicaPericolosità geomorfologica
I1I2I3/l4G1G2G3G4
FATTIBILITA' IDRAULICA FATTIBILITA' GEOMORFOLOGICA
Ampliamenti planimetrici con SUL massima
mq 200; cambio di destinazione
di singoli edifici in residenziale; demolizione e
ricostruzione
12nf123nf
Ristrutturazione urbanistica; nuova
edificazione di lotti singoli con SUL massima
di mq 200
12nf123nf
Interventi comportanti volumi e parcheggi
interrati
22nf233nf
Attrezzature di campeggio; piscine e campi da
tennis che comportino sbancamenti superiori
m 2.0 di altezza
12nf233nf
Opere di urbanizzazione primaria e
secondaria
22nf113nf
Parcheggi di superficie e opere non
comportanti volumi edilizi
12nf113nf

n.f.: non fattibili : lo studio e la definizione delle opere di messa in sicurezza deve avvenire mediante Variante Urbanistica sulla base di studi idrologico idraulici.

Tabella C

FATTIBILITA’ SISMICA DEGLI INTERVENTI AMMISSIBILI
SUL PATRIMONIO EDILIZIO ESISTENTE

Interventi sul patrimonio edilizioPericolosità sismica
S1S2S3S4
FATTIBILITA' SISMICA
Manutenzione; restauro e
risanamento conservativo; addizione
volumi tecnici e per funzioni
igienico-sanitarie ; demolizione
senza ricostruzione
1123
Ristrutturazione edilizia con interventi senza ampliamenti
planimetrici, sopraelevazioni
1223
Ampliamenti planimetrici; cambio di destinazione
in residenziale; demolizione e ricostruzione
123nf
Ristrutturazione urbanistica; nuova
edificazione di lotti singoli
123nf
Interventi comportanti volumi e parcheggi interrati113nf
Attrezzature di campeggio; piscine e campi da tennis122nf
Opere di urbanizzazione primaria e
secondaria comprendenti parcheggi pertinenziali di
superficie
122nf

Art. 123. Disciplina attività estrattive

1. Il R.U. recepisce le localizzazioni delle attività estrattive in riferimento agli elaborati P.A.E.R.P. "Carta delle risorse e dei giacimenti" e "Carta delle prescrizioni localizzative" ai fini dell'adeguamento al Piano provinciale. Tali aree sono individuate, nelle tavole PR02N e PR02S su base C.T.R. in scala 1: 10.000.

2. Nel territorio comunale è attiva una cava di argille in località Caparsa per la produzione del cotto nella fornace di Campassole; non sono presenti cave dismesse o cave di pianura. Il complesso estrattivo è compreso nell'area di localizzazione del P.A.E.R.P.

3. Verifiche nell'area di localizzazione:

  • - non sussistono interferenze con le aree di pericolosità geomorfologica e idraulica del P.A.I. bacino dell'Arno;
  • - non c'è incompatibilità con i criteri del D.P.G.R. 53/R/2011 (pericolosità idraulica);
  • - non c'è incompatibilità con i criteri del D.P.G.R. 10/R/2007;
  • - non ci sono interferenze con aree di tutela delle risorse termali (art. 32, L.R. 86/1994);
  • - non ci sono interferenze con i Piani operativi dell'art. 2, L.R. 29/2007.

4. Indicazioni e prescrizioni di dettaglio relativi a piani di coltivazione per le cave nell'area di localizzazione:

  • a. i materiali di scoperchiamento, suolo e sterile, saranno conservati all'interno del complesso estrattivo per il riutilizzo in fase di ripristino. In caso di stoccaggio per tempi superiori ad 1 anno si dovrà provvedere ad inerbimento per evitare il dilavamento delle acque superficiali;
  • b. la tecnica di escavazione, di norma con splateamento dall'Alto e gradonamento, non comporta impiego di esplosivi;
  • c. la cava in attività, di ridotte dimensioni, non è posta in vicinanza di zone archeologiche D.Lgs. 42/2004 e s.m.i.;
  • d. è ammesso l'esercizio delle attività di gestione rifiuti speciali non pericolosi provenienti da attività di costruzione e demolizione;
  • e. dagli accertamenti risulta che l'area non è localizzata all'interno di aree di classe 1, maggiore sensibilità, del P.T.C.P. ed è situata in terreni collinari non di pianura;
  • f. a garanzia della stabilità morfologica, nel recupero finale in alternativa al modello" fronte unico inclinato" è ammessa la realizzazione di 1-2 gradoni, purché motivata con apposita relazione tecnica. I gradoni saranno impostati nella roccia in posto, con uso di terre di riporto unicamente per l'attecchimento della vegetazione;
  • g. gli scavi dovranno tutelare l'eventuale risorsa idrica; la composizione argillosa del giacimento esclude interferenze idrogeologiche.

5. Adeguamento dello S.U. comunale: l'adeguamento al P.A.E.R.P. è contestuale all'adozione del Regolamento urbanistico.

Ultima modifica Martedì, 28 Marzo, 2023 - 12:04