Norme Tecniche di attuazione del Regolamento Urbanistico

Art. 2. Articolazione del regolamento urbanistico

1. Ai fini dell'attuazione delle previsioni del Regolamento urbanistico, ed alla luce dei contenuti statutari e strategici del Piano strutturale, nelle tavole PR02N, PR02S, PR03a e PR03b su base C.T.R. in scala 1: 10.000 e 1: 2.000 è riportata la seguente ripartizione del territorio comunale:

  • a. "aree urbane", ovvero la porzione di territorio interna alle U.T.O.E. ovvero al perimetro aggiornato dei centri abitati e/o dei nuclei, inteso come delimitazione continua comprendente tutte le aree edificate, i lotti interclusi e le aree oggetto di previsioni edificatorie nel Regolamento urbanistico;
  • b. "territorio agricolo", ovvero la porzione di territorio esterna alla perimetrazione delle "aree urbane" e costituente il principale ambito di applicazione delle vigenti norme regionali in materia di tutela e valorizzazione delle aree con esclusiva o prevalente funzione agricola.

2. Fermo restando quanto specificato al successivo comma 3, le "aree urbane" di cui al comma 1 lett. a) si articolano, in ragione delle diversità insediative, funzionali e storico-morfologiche, nonché sulla base degli obiettivi e delle strategie fissate dal Piano strutturale per ciascuna U.T.O.E., nei seguenti tessuti ed aree, distinte con apposito segno grafico negli elaborati cartografici PR02a e PR02b su base C.T.R. in scala 1: 2.000:

  • - tessuto storico (art. 53);
  • - tessuto consolidato prevalentemente residenziale / commerciale (art. 54);
  • - tessuto consolidato prevalentemente produttivo (art. 55).

3. Le "aree urbane" sono disciplinate dall'art. 52 e dalle ulteriori disposizioni ivi richiamate.

4. Il "territorio agricolo" si articola in "aree a prevalente funzione agricola" (art. 85), "aree a prevalente funzione agricola di rilevanza produttiva" (art. 86), distinte con apposito segno grafico negli elaborati cartografici P01N, PR01S, PR02a e PR02b su base C.T.R. in scala 1: 10.000 e 1: 2.000.

5. Il "territorio agricolo" è disciplinato dalla Parte IV delle presenti norme e dalle ulteriori disposizioni ivi richiamate.

6. Sulla base degli obiettivi e delle strategie fissate dal Piano strutturale, sono distinti, all'interno del territorio comunale, con apposito segno grafico nell'elaborato cartografico PR01N e, PR01S su base C.T.R. in scala 1: 10.000 i seguenti sistemi e sub - sistemi territoriali, disciplinati alla successiva Parte IV, Titolo I, Capo II:

a. Sistema dei Monti del Chianti:

  • - Sub - sistema dei boschi
  • - Sub - sistema dei coltivi delle arenarie

b. Sistema del bacino del fiume Pesa;

c. Sistema del crinale di Radda in Chianti;

d. Sistema delle colline meridionali del fiume Pesa:

  • - Sub - sistema della formazione calcarenitica di Monte Morello
  • - Sub - sistema del macigno del versante di Vagliagli.

7. Le infrastrutture e le aree per attrezzature e per servizi pubblici e/o di interesse pubblico o generale di seguito elencate possono ricadere sia nelle "aree urbane" che nel "territorio agricolo", secondo quanto specificato nelle relative previsioni delle presenti norme e/o negli elaborati cartografici del Regolamento urbanistico:

  • a. aree per sedi stradali, piazze e spazi pubblici ad esse accessori;
  • b. linee di arretramento e fasce di rispetto stradale;
  • c. impianti per la distribuzione dei carburanti;
  • d. aree e attrezzature, per servizi pubblici e/o di interesse comune;
  • e. aree cimiteriali e relative fasce di rispetto;
  • f. reti ed impianti per il trasporto e la distribuzione dell'energia elettrica;
  • g. impianti e/o installazioni per telefonia mobile e/o telecomunicazione;
  • h. impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili.

8. Completano le previsioni del Regolamento urbanistico e sono riferite all'intero territorio comunale:

  • a. la disciplina delle invarianti strutturali, in applicazione dei contenuti statutari del Piano Strutturale;
  • b. la classificazione del patrimonio edilizio esistente;
  • c. le disposizioni riferite alle aree destinate ad usi particolari;
  • d. le disposizioni finali e transitorie.

9. Con riferimento alle vigenti norme in materia di limiti inderogabili di densità edilizia, di altezza, di distanza fra fabbricati e rapporti massimi tra spazi destinati agli insediamenti residenziali e produttivi e spazi pubblici o riservati alle attività collettive, al verde pubblico o a parcheggi, da osservare ai fini della formazione del presente atto di governo del territorio, si individuano le seguenti corrispondenze:

Zona omogenea ‘A'Tessuto storico
Zona omogenea ‘B’Tessuto consolidato prevalentemente residenziale / commerciale
Zona omogenea ‘C’CM / Aree di completamento di margine degli assetti insediativi; CI / Aree di completamento interstiziale degli assetti insediativi
Zona omogenea ‘D’Tessuto consolidato prevalentemente produttivo
Zona omogenea ‘E’Territorio agricolo
Zona omogenea ‘F’ (attrezzature di interesse territoriale)Aree ed attrezzature per servizi pubblici e/o di interesse comune (aree standard), aree per sedi stradali, piazze e spazi pubblici ad essi accessori, ecc.
Zona di recuperoRC / Aree di recupero degli assetti insediativi e/ ambientali

10. Ogni adeguamento degli elaborati conseguente a studi e analisi più approfondite, errori cartografici, refusi ed errori di digitazione o rappresentazione è compiuto con deliberazione del Consiglio comunale senza che ciò costituisca variante al presente Regolamento urbanistico.

Ultima modifica Martedì, 28 Marzo, 2023 - 12:04