Norme tecniche di attuazione del Piano Operativo


Art. 143 Articolazione degli interventi di trasformazione

1. In ragione delle complessità insediative, paesaggistiche e funzionali, nonché sulla base degli obiettivi e delle strategie fissate dal Piano strutturale per ciascuna UTOE, il Piano operativo individua con apposite sigle le aree AT di trasformazione degli assetti insediativi. Tali interventi di trasformazione sono previsti in funzione della realizzazione o del concorso alla realizzazione delle trasformazioni di interesse pubblico necessarie per la qualità degli insediamenti e per la prevenzione dei rischi ambientali, in primo luogo attraverso la cessione gratuita delle aree necessarie per le opere pubbliche o le opere ad esse assimilate.

2. Al fine di dare attuazione alla riqualificazione/rigenerazione di importanti parti del territorio, il PO individua specifici ambiti di intervento denominati Schemi direttori (SD), descritti negli articoli successivi.

Gli SD sono i seguenti:

SD 1 - Centro di Montemurlo

SD 2 - Centro di Oste

SD 3 - Polo commerciale di Bagnolo

3. Gli interventi di trasformazione, a seconda della loro rilevanza e complessità, si attuano mediane i seguenti strumenti:

  • - I PA - Piani attuativi, cosi come definiti all'art. 17 delle presenti Nta, per gli interventi strategici per i processi di sviluppo sostenibile del territorio, per la valorizzazione e/o riqualificazione del patrimonio insediativo nonché per la realizzazione della "Rete delle connessioni verdi e degli spazi pubblici" prevista dal Piano strutturale.
  • - I PUC - Progetti unitari convenzionati, cos&igrave come definiti all'art. 18 delle presenti NTA, per gli interventi di di minore entità rispetto ai precedenti, realizzati in contesti già urbanizzati, ma che richiedono comunque un adeguato coordinamento della progettazione e la sottoscrizione di una convenzione.
  • - Gli IDC - Interventi diretti convenzionati, cosi come definiti all'art. 19 delle presenti NTA, che sono previsti negli interventi diversi dai precedenti, ma che sono comunque soggetti a convenzione o alla sottoscrizione di Atto d'obbligo.

Art. 144 Elementi prescrittivi e variabili di progetto

1. Le regole per l'attuazione degli interventi di trasformazione sono rappresentate nelle schede normative AT attraverso indicazioni grafiche che riguardano prioritariamente la definizione degli spazi pubblici.

2. Tali indicazioni hanno carattere di indirizzo e, fermo restando l'obbligo di rispetto del dimensionamento, degli obiettivi, delle prescrizioni, dei condizionamenti, dei requisiti e delle prestazioni richiesti dal Piano Operativo, possono essere oggetto di rettifiche e parziali modifiche in sede di approvazione dei relativi strumenti attuativi al fine di meglio coordinarsi con i luoghi e con le aree contermini, entro i limiti stabiliti dal presente articolo. Nella definizione dei servizi e degli spazi di uso pubblico si dovranno in ogni caso rispettare le regole ed i criteri per la progettazione degli spazi per le attività di servizio individuati al capo I e II del TITOLO IX delle presenti NTA.

3. Per la corretta lettura degli elaborati e delle schede normative si deve tener conto delle seguenti precisazioni:

  • a) I tracciati stradali ammettono aggiustamenti geometrici in relazione a specifici rilievi degli assetti locali o a esigenze particolari nella redazione dei progetti esecutivi, ma sempre nel rispetto dell'impostazione generale; la giacitura delle rotonde e la loro conformazione geometrica ammettono aggiustamenti in relazione a specifici rilievi degli assetti locali o a esigenze particolari nella redazione dei progetti esecutivi, nel rispetto dell'impostazione generale; i tracciati dei percorsi pedonali sono indicativi, mentre sono prescrittivi i loro recapiti.
  • b) Ove nella scheda di trasformazione sia prescritta la realizzazione di standard afferenti a più di una categoria, in sede di proposizione del piano attuativo o di istanza di permesso a costruire potranno essere proposti scostamenti riferiti alle categorie entro una percentuale massima di +/- 5% fermo restando la quantità minima complessiva dovuta.
  • c) I perimetri delle Aree di trasformazione, in sede di attuazione, ammettono adattamenti che tengano conto della maggiore precisione del rilievo dell'effettivo stato dei luoghi. La proposta di rettifica o modifica non sostanziale dovrà essere adeguatamente motivata attraverso obiettivi e concordanti riferimenti allo stato dei luoghi (segni naturali o antropici). La proposta di rettifica o modifica è comunque soggetta a valutazione da parte dei competenti Uffici dell'Amministrazione.
  • d) La quantità di SE (superficie edificabile) e la quantità di Dotazioni territoriali (DT) indicate nelle schede hanno valore vincolante e possono essere modificate solo mediante variante urbanistica.
  • e) Salvo diversa specifica indicazione, per le destinazioni d'uso saranno ammissibili senza variante urbanistica, le variazioni della quantità per ogni destinazioni d'uso tra quelle consentite, a condizione che la modifica non ecceda la percentuale massima del +/- 10%. e rimanga invariata la quantità della SE complessiva prevista.
  • f) Ai fini della determinazione dell'altezza massima consentita non rilevano gli incrementi eventualmente necessari per la messa in sicurezza idraulica .
Ultimo aggiornamento 27 Settembre 2021