Mantenere la città, ma anche trasformarla per renderla più adatta alle esigenze di una società come quella moderna in continua evoluzione.
Sono gli obiettivi del Regolamento Urbanistico, lo strumento che sta nascendo proprio in questi mesi e che renderà operative le linee di indirizzo e le scelte strategiche del Piano Strutturale. Siamo quindi in una fase molto delicata e molto importante della vita della città.
Un buon governo del territorio, evoluto nella cultura, nella programmazione e nel coordinamento del sistema locale dei beni e del patrimonio, non può infatti non disporre di una specifica filiera normativa e procedurale.
E’ ora, infatti, che si decidono il destino urbano e paesaggistico del territorio, il futuro del centro storico, la mobilità e l’accessibilità urbana, la tutela e la valorizzazione delle zone agricole, il riuso delle volumetrie dismesse o degradate. E non solo. Con la redazione del primo Regolamento Urbanistico si stanno giocando anche altre importanti partite come quelle relative alle politiche della casa, dei servizi, dei parchi e del verde urbano. Un processo in divenire fondato su alcuni principi imprescindibili:
- Il recupero del patrimonio edilizio esistente che è alla base dell’analisi dello sviluppo della città, soprattutto in considerazione della sua continua crescita;
- la riqualificazione della periferia;
- le problematiche del sistema abitativo, perché non sarebbe una strategia di modernizzazione quella che non si pone l’obbiettivo di dare soluzione alle necessità legate agli alloggi per l’edilizia residenziale sociale.