Norme Tecniche di attuazione del Piano Strutturale

Art. 5 Definizione e contenuti dello Statuto del territorio

Lo Statuto del Territorio costituisce l’atto di riconoscimento identitario mediante il quale la comunità locale individua il proprio patrimonio territoriale e ne definisce le regole di tutela, riproduzione e trasformazione.

I contenuti dello Statuto del Territorio sono finalizzati a garantire la permanenza e lo sviluppo della qualità dei rapporti che sono storicamente intercorsi fra attività umane di uso e trasformazione del territorio e i caratteri fisici e naturali del territorio stesso.

Esso comprende i principi che devono essere osservati ai fini di una utilizzazione consapevole e durevole degli elementi costitutivi del patrimonio territoriale e delle risorse presenti nel territorio.

Lo Statuto del Territorio del presente Piano Strutturale comprende i contenuti di cui all’art. 92, comma 3, della L.R. 65/2014 ivi inclusi:

  • a) i beni paesaggistici e le aree naturali protette facendo riferimento a quanto contenuto nel P.I.T./P.P.R.;
  • b) le invarianti strutturali del territorio facendo riferimento a quanto contenuto nel P.I.T./P.P.R. e a quanto approfondito nel proprio quadro conoscitivo.

Lo Statuto del territorio del Piano Strutturale rispetta e applica i contenuti della Disciplina dei beni paesaggistici di cui all’Elaborato 8B del P.I.T./P.P.R., i contenuti della Scheda del Sistema Costiero n. 8-Litorale sabbioso dell’Ombrone del P.I.T./P.P.R. allegata al testé citato Elaborato 8B, gli obiettivi di qualità e le direttive contenute nella Scheda dell’Ambito di Paesaggio n. 18 – Maremma grossetana del P.I.T./P.P.R.

Art. 6 Definizione e contenuti del Patrimonio Territoriale

Il Piano Strutturale individua il patrimonio territoriale locale attraverso il proprio quadro conoscitivo.

Il patrimonio territoriale è costituito da:

  • - la struttura idro-geomorfologica, che comprende i caratteri geologici, morfologici, pedologici, idrologici e idraulici del territorio;
  • - la struttura ecosistemica, che comprende le risorse naturali (aria, acqua, suolo ed ecosistemi della fauna e della flora);
  • - la struttura insediativa, che comprende il capoluogo e gli insediamenti minori, nonché i sistemi infrastrutturali, artigianali, industriali e tecnologici;
  • - la struttura agro-forestale, che comprende boschi, pascoli, campi e relative sistemazioni, nonché gli edifici e i manufatti dell’edilizia rurale.

Il Piano Operativo potrà integrare i contenuti degli elaborati cartografici in funzione degli approfondimenti conoscitivi eventualmente svolti, ferma restando la disciplina corrispondente.

Art. 7 Definizioni e individuazione del territorio urbanizzato e del territorio rurale

Ai sensi delle vigenti norme regionali, il Piano Strutturale individua in apposito elaborato (QC P01 - Dossier Territorio Urbanizzato) i perimetri dei territori urbanizzati all’interno del territorio comunale.

Si riconoscono pertanto:

  • a) il “territorio urbanizzato”, ricomprendente le aree individuate dall’art. 4 della L.R. 65/2014 e dalla ulteriore disciplina di riferimento;
  • b) il “territorio rurale” - restante parte del territorio comunale - costituito dalle aree agricole e forestali, dai nuclei rurali, dall’edificato sparso e discontinuo (e relative aree di pertinenza) in stretta relazione morfologica, insediativa e funzionale con il contesto rurale, dalle aree ad elevato grado di naturalità, nonché dalle ulteriori aree che, pur ospitando funzioni non agricole, non costituiscono territorio urbanizzato. Il territorio rurale costituisce ambito di applicazione delle vigenti norme regionali per la tutela e valorizzazione delle aree agricole (Titolo IV, Capo III, della L.R. n. 65/2014 e s.m.i., e relativo Regolamento di attuazione D.P.G.R. 25.08.2016 n. 63/R).

Ai sensi delle vigenti norme regionali, il Piano Strutturale individua con apposito segno grafico nel Dossier del Territorio Urbanizzato il territorio urbanizzato costituito dai tessuti storici, dai tessuti insediativi prevalentemente residenziali di assetto recente e dai tessuti produttivi, comprendente altresì le attrezzature e i servizi, i parchi urbani, gli impianti tecnologici, i lotti e gli spazi inedificati interclusi dotati di opere di urbanizzazione primaria, nonché dalle previsioni di piani attuativi o di progetti unitari convenzionati già approvati, se di iniziativa pubblica, o già convenzionati, se di iniziativa privata. In ciò tenendo altresì conto delle strategie di riqualificazione e rigenerazione urbana.

Al fine di garantire e incrementare la qualità degli insediamenti presenti nel territorio urbanizzato, il Piano Strutturale persegue un’organizzazione degli spazi e delle funzioni urbane tale da assicurare la qualità della vita sociale della popolazione, mediante strategie di intervento orientate prevalentemente alla riqualificazione e alla integrazione degli assetti insediativi.

Al fine di garantire e salvaguardare la qualità del territorio rurale, il Piano Strutturale riconosce e promuove le attività agricole - e in particolare le attività aziendali capaci di coniugare funzioni economico-produttive qualificate con azioni di presidio idrogeologico, ambientale e paesaggistico - come fattore essenziale delle politiche di sviluppo sostenibile del territorio; persegue altresì il contenimento del consumo di suolo agricolo anche limitandone la frammentazione ad opera di interventi non agricoli.

Ultimo aggiornamento 19.10.2023 - 08:46