Norme Tecniche di attuazione del Piano Strutturale

Art. 32 Territorio rurale

Il perimetro del territorio rurale definito dal Piano Strutturale sulla base di riferimenti cartografici e topografici a scala adeguata, nel rispetto delle disposizioni di cui all’art. 64 della L.R. n. 65/2014 e s.m.i. e alla luce delle caratteristiche fisiche effettive del territorio, tiene conto dei caratteri costitutivi dell’Invariante II “I caratteri ecosistemici del paesaggio” e dell’Invariante strutturale IV “I caratteri morfotipologici dei paesaggi rurali”, dei i contenuti della scheda d’Ambito n. 18 e di quelli dell’elaborato “I paesaggi rurali storici della Toscana” del P.I.T./P.P.R.

Il territorio rurale è caratterizzato dalla presenza prevalente delle attività agricole e forestali e delle attività connesse e/o integrate all’agricoltura.

Ai sensi dell'art. 64 della LR 65/2014 il territorio rurale è costituito da:

• aree agricole e forestali;

• nuclei rurali ai sensi dell'art. 65 della LR 65/2014, ovvero i nuclei ed insediamenti anche sparsi in stretta relazione morfologica, insediativa e funzionale con il contesto rurale;

• aree ad elevato grado di naturalità;

• aree che, pur ospitando funzioni non agricole, non costituiscono territorio urbanizzato (art. 64 comma 1 lett. d);

• ambiti di pertinenza dei centri e nuclei storici, ai sensi dell'art. 66 della LR 65/2014, ovvero le aree ad elevato valore paesaggistico, il cui assetto concorre alla valorizzazione dei centri e dei nuclei storici di cui costituiscono il contesto;

• gli ambiti periurbani ai sensi dell'art. 67 della LR 65/2014, ovvero le aree caratterizzate dalla prossimità con il territorio urbanizzato.

Al fine di garantire e incrementare la qualità del territorio rurale il Piano Strutturale riconosce e promuove l’attività agricola come attività economico-produttiva, valorizza l’ambiente e il paesaggio rurale e persegue il contenimento del consumo di suolo agricolo, anche limitandone la frammentazione ad opera di interventi non agricoli.

Il Piano Operativo dà attuazione alla disciplina per il territorio rurale tenendo conto dei seguenti obiettivi generali di qualità dettati dalle vigenti norme regionali:

• assicurare la funzionalità idrogeologica del territorio;

• consolidare il ruolo funzionale delle pratiche agricole in relazione alla riproduzione del patrimonio territoriale anche attraverso il rafforzamento della multifunzionalità dell’attività agricola;

• mantenere i paesaggi rurali e promuoverne la riproduzione;

• recuperare i paesaggi agropastorali storici interessati da processi di forestazione, naturale o artificiale;

• assicurare che le attività agrosilvopastorali e le trasformazioni edilizie concorrano alla qualificazione rurale d’insieme del territorio;

• assicurare la funzionalità ecosistemica del territorio rurale e la conservazione e valorizzazione dei servizi ecosistemici legati prodotti dal territorio agricolo e forestale e dalle tradizionali attività agro-silvo-pastorali.

Il Piano Strutturale demanda alla disciplina del territorio rurale definita dal Piano Operativo il recepimento degli obiettivi e delle prescrizioni indicate dal Piano Strutturale.

Il Piano Operativo individuerà anche tutte le aree occupate da attività esistenti nel territorio rurale che non si configurano come territorio urbanizzato ma che ospitano funzioni non agricole ai sensi dell'art. 64, comma 1, lettera d) della L.R. 65/2014 quali ad esempio i campeggi e le aree sosta camper.

Art. 33 Nuclei rurali

I “nuclei rurali” sono i nuclei ed insediamenti, anche sparsi, costituiti da un gruppo di edifici contigui o vicini e caratterizzati da un impianto urbanistico in stretta relazione morfologica, insediativa e funzionale con il contesto rurale, in cui la popolazione non mantiene necessariamente rapporti diretti con l’attività agricola produttiva.

Il PS individua i seguenti nuclei rurali, ai sensi dell'articolo 65 della LR 65/2014:

Casotto dei pescatori (lungo l'omonimo fosso nella parte ovest del territorio comunale, non lontanto dalla Diaccia Botrona);

E.N.A.O.L.I. (Ente Nazionale Assistenza Orfani dei Lavoratori Italiani) - Azienda agricola di Rispescia (a sud-est in area contigua del Parco regionale della Maremma);

Spergolaia (edifici agricoli e padronali di origine lorenese, in Parco Regionale della Maremma e vincolo paesaggistico DM 239-1962);

Magazzini Alberese (gruppo di edifici rurali e residenziali di origine lorenese che hanno perso i caratteri originari, in Parco Regionale della Maremma e vincolo paesaggistico DM 36-1974);

Marina di Alberese, porta di accesso al parco, destinato nel Piano del Parco al rafforzamento del centro servizi (nel Parco Regionale della Maremma e fascia costiera 'litorale sabbioso dell'Ombrone');

Fattoria Grancia a nord di Rispescia, complesso rurale situato fra la riva sinistra del fiume Ombrone e la SS Aurelia, bene culturale tutelato e in area contigua del Parco Regionale della Maremma, nata in epoca medievale come monastero benedettino e successivamente trasformata in fattoria fortificata (grangia);

Fattoria Acquisti situata a nord ovest del territorio comunale, legata alle bonifiche lorenesi del 18° secolo, sorge lungo il Canale Allacciante Superiore degli Acquisti in prossimità del Fiume Bruna, che costituisce il confine ovest del Comune.

I nuclei rurali sono rappresentati negli elaborati ST_03 IS III.

Il POC definisce la disciplina per i nuclei rurali con i seguenti obiettivi:

  • a) assicurare il rispetto della morfologia insediativa originaria e dei tipi edilizi originari di interesse storico testimoniale in relazione ad eventuali interventi di trasformazione e di ampliamento o alla realizzazione dei servizi e delle infrastrutture necessarie alle popolazioni residenti;
  • b) salvaguardare il patrimonio insediativo tradizionale di interesse paesaggistico e garantire il mantenimento e il recupero dei caratteri di ruralità del nucleo.

Ai sensi dell'art. 7 del D.P.G.R. 32/R/2017, il POC stabilisce:

  • a) le regole insediative da rispettare negli interventi sul patrimonio edilizio esistente e in quelli di trasformazione e ampliamento dei nuclei rurali;
  • b) le destinazioni d’uso ritenute incompatibili con i caratteri di ruralità dei nuclei.

Gli ampliamenti riferiti ai nuclei rurali assicurano equilibrate relazioni dimensionali con l’insediamento esistente e sono finalizzati a:

• fornire alla popolazione residente un’adeguata dotazione di servizi ed infrastrutture;

• favorire l'attuazione di progetti di riqualificazione del territorio rurale di rilevanza comunale.

Art. 34 Ambiti di pertinenza dei centri e nuclei storici

Il PS individua i seguenti ambiti di pertinenza dei centri e nuclei storici, ai sensi dell'articolo 66 della LR 65/2014 e dell'art. 8 del D.P.G.R. 32/R/2017:

Montepescali - borgo medievale nella parte nord del territorio, in posizione rilevata sulla valle del fiume Bruna; ha cinta muraria di forma ellittica con torrione e resti del Cassero Senese che sono beni culturali; l'ambito di pertinenza interessa gli oliveti che lo circondano soprattutto nella parte nord;

Batignano - borgo medievale soggetto a vincolo paesaggistico DM 64/1977_1 nella zona nord-est del territorio comunale, sui rilievi meridionali del Monte Leoni, in vincolo fluviale del fosso della Fonte; l'ambito di pertinenza interessa le aree adiacenti al centro storico sui lati est e ovest, interessate da oliveti;

Istia d'Ombrone - centro storico di origine etrusca a nord-est del capoluogo, con mura medievali di cui la porta Grossetana è bene culturale, situato lungo il fiume che qui è area contigua del Parco Regionale della Maremma; il centro abitato si è sviluppato lungo la SP 159 Scansanese, verso ovest; l'ambito di pertinenza interessa le aree adiacenti al centro storico nella parte nord-est;

Alberese - l'ambito di pertinenza interessa le aree adiacenti alla Villa Medicea sul lato ovest; la villa è situata su un rilievo rispetto al centro urbano e le pertinenze sono soggette a vincolo paesaggistico DM 239/1962 e sono nel Parco regionale della Maremma.

Gli ambiti di pertinenza dei centri e nuclei storici sono rappresentati negli elaborati ST_03 IS III e sono costituiti dalle aree in stretta relazione morfologica, percettiva e storicamente funzionale con il patrimonio insediativo di valore storico-culturale, identitario e testimoniale dei centri e dei nuclei storici.

Il POC potrà approfondire l'indagine degli ambiti di pertinenza di centri e nuclei storici e ne dettaglierà le regole nel rispetto dei seguenti indirizzi:

• conservazione di colture, di siepi, filari, lingue e macchie di vegetazione non colturale, di boschi, di sistemazioni a terrazzamento o altre opere paesaggisticamente consolidate che contribuiscono alla stabilità dei suoli, che definiscono funzionalmente e paesaggisticamente l'ambito rispetto al centro o nucleo storico di cui è pertinenza;

• conservazione delle colture d’impronta tradizionale poste a contorno dei centri e nuclei storici;

• conservazione dei segni strutturanti la maglia agraria storica, con particolare riferimento alle sistemazioni idraulico-agrarie;

• mantenimento della funzionalità e l’efficienza del sistema di regimazione idraulico-agraria e della stabilità dei versanti che compongono la struttura idrogeomorfologica dell'ambito di pertinenza.

Gli ambiti di pertinenza dei centri storici di Batignano e Alberese sono soggetti a vincolo paesaggistico ai sensi dell'art. 136 del Codice BCeP ed alla relativa disciplina della scheda di vincolo del PIT/PPR.

Art. 35 Ambiti periurbani

Gli ambiti periurbani sono le aree rurali caratterizzate dalla prossimità con il territorio urbanizzato, ai sensi dell'articolo 67 della LR 65/2014 e dell'art. 9 del D.P.G.R. 32/R/2017.

Il P.S. individua i seguenti ambiti periurbani nelle aree contermini al TU del capoluogo:

• Grosseto est - Diversivo/Fosso dei Molini: aree di margine fra l'abitato e le infrastrutture idrauliche del Diversivo a nord e del Fosso dei Molini a sud-est, il cui argine divide l'abitato dalla piana del fiume Ombrone;

• Grosseto nord - Podere Benelli: area racchiusa fra lembi dell'edificato e aree in corso di trasformazione;

• Grosseto est: chiusura di filamenti del territorio urbanizzato e zona di filtro fra la città e l'aeroporto.

Gli ambiti periurbani sono rappresentati negli elaborati ST_03 IS III.

Il POC potrà approfondire l'indagine degli ambiti periurbani e ne dettaglierà le regole nel rispetto dei seguenti indirizzi:

• mantenere l’assetto paesaggistico ed agrario dei luoghi, identificando in essi gli elementi del paesaggio rurale ancora presenti da salvaguardare e valorizzare, nonché le connessioni ecologiche e fruitive di valenza territoriale da salvaguardare, valorizzare, ripristinare o creare;

• conservare i segni strutturanti la maglia agraria storica, con particolare riferimento alle sistemazioni idraulico-agrarie, di cui dovranno mantenere la funzionalità e l’efficienza;

• tutelare le aree boscate presenti;

• conservare ed arricchire il corredo di siepi, filari, lingue e macchie di vegetazione non colturale che corredano i confini dei campi e compongono la rete di infrastrutturazione morfologica ed ecologica del paesaggio agrario;

• mantenere la viabilità secondaria poderale e interpoderale e la sua vegetazione di corredo per finalità sia di tipo funzionale che paesaggistico; promuovere la connessione con la rete ciclo-pedonale e sentieristica di collegamento ai centri abitati e la fruibilità del margine urbano;

• nel rispetto dell’articolo 69 della L.R. 65/2014, promuovere ed incentivare forme di agricoltura utilmente integrabili con gli insediamenti urbani, compresi gli orti sociali e l’agricoltura multifunzionale.

Gli ambiti periurbani dei centri abitati di Marina di Grosseto, Principina a mare e Casetta Giarelli sono soggetti a vincolo paesaggistico ai sensi dell'art. 136 del Codice BCeP ed alla relativa disciplina della scheda di vincolo del PIT/PPR.

Gli ambiti periurbani sono rappresentati negli elaborati ST_03 IS III

Art. 36 Centri agricolo produttivi

All'interno del territorio rurale sono presenti alcuni insediamenti, di formazione anche recente, costituiti da una serie di edifici per insediamenti produttivi agricoli, adibiti ad attività di trasformazione, conservazione, stoccaggio e commercializzazione di prodotti agricoli nonché per servizi artigianali compatibili con le funzioni agricole del contesto di appartenenza.

Fra questi vi sono alcuni insediamenti nella pianura bonificata a ovest di Grosseto, fra cui ad esempio Chiesa San Benedetto in loc. Barbaruta e alcuni nuclei in loc. Serrata Lunga.

Il POC potrà individuare i centri agricoli produttivi – all'interno del territorio rurale - quali ambiti territoriali connotati dai caratteri della produzione agricola e dalle specificità socio-economiche (ai sensi del comma 4, art. 64 della LR 65/2015) e redigere specifiche normative per la riorganizzazione, la riqualificazione e lo sviluppo degli assetti esistenti, per riconoscere e promuovere l’attività agricola come attività economico-produttiva, valorizzando l’ambiente e il paesaggio rurale e perseguendo il contenimento del consumo di suolo agricolo.

Art. 37 Ambiti ed edifici esistenti in territorio rurale che ospitano funzioni non agricole in TR

Nel territorio rurale (TR) sono presenti - anche se non graficamente individuati dal PS - ambiti ed edifici esistenti in territorio rurale che, pur ospitando funzioni non agricole, non costituiscono territorio urbanizzato, ai sensi dell'art. 64 comma 1 lett. d) della LR 65/2015.

Tali ambiti ospitano funzioni quali aree militari, attrezzature turistiche, servizi ed attrezzature di interesse generale come l'aeroporto, aree ed edifici per il culto, attrezzature culturali, sociali, sportive e ricreative, edifici ad uso commerciale, produttivo, direzionale, ecc. ed in alcuni casi derivano dall'attuazione di previsioni di previgenti strumenti urbanistici.

Tali ambiti ed edifici esistenti potranno essere specificamente individuati dal POC, che ne definirà le trasformazioni ammissibili, che potranno essere finalizzate sia alla conferma delle funzioni in atto sia al cambio d'uso.

Le regole definite dal POC devono improntare gli interventi a criteri di sostenibilità e qualità architettonica, urbanistica, ambientale e paesaggistica, per inserirli correttamente nel contesto rurale di riferimento, al contempo garantendo la tutela e la valorizzazione delle emergenze culturali, paesaggistiche, vegetazionali e ambientali presenti.

Inoltre, ai sensi e per gli effetti della disciplina delle trasformazioni degli assetti insediativi, infrastrutturali ed edilizi del territorio di cui al comma 1, lettera b) dell'art. 95 LR 65/2014, il POC può individuare gli edifici esistenti non più compatibili con gli indirizzi della pianificazione e normarli di conseguenza coerentemente ai disposti dell'art. 79 della LR 65/2014.

Ricadono in questa fattispecie gli ambiti individuati negli elaborati ST_03 IS III come “Attrezzature, servizi e parchi urbani” in territorio rurale, fra cui l'aeroporto, il centro fiere “Madonnino” a nord di Braccagni, il centro veterinario militare a nord-ovest di Grosseto, le aree militari di Marina di Grosseto e di Montepescali/Poggio Confine in comune con Roccastrada ed altre.

Ultimo aggiornamento 19.10.2023 - 08:46