Norme Tecniche di attuazione del Piano Strutturale

Art. 45 Reti di azioni strategiche integrate

Con il Piano Strutturale si riconosce che Grosseto si colloca al centro di un sistema territoriale che nelle strategie regionali è qualificato come un'area dalle grandi potenzialità in termini di cultura, storia e paesaggio quali motori dello sviluppo nel rispetto delle identità locali.

Il Piano Strutturale assume le traiettorie principali contenute nelle agende europee, nazionali e regionali (Agenda 2030, Next Generation, Italia Domani, Piano Regionale di Sviluppo) che sono finalizzate a:

  • • diminuzione del disagio sociale (aumento del tasso di istruzione, accessibilità ai servizi, miglioramento del trasporto pubblico locale),
  • • efficienza ambientale (mitigazione dei rischi, resilienza ai cambiamenti climatici, contenimento del consumo di suolo),
  • • qualità delle produzioni sostenute da incremento di capitale cognitivo e innovazione tecnologica e sviluppo economico sostenibile (utilizzando le eccellenze esistenti come traino per alzare il livello dei soggetti più deboli).

Il Piano Strutturale può offrire un sostegno qualificando il territorio sul quale allocare le risorse tramite attività economiche che fanno leva sui capitali locali e favorendo il collegamento fra le risorse dell'entroterra e quelle costiere, valorizzando i patrimoni storici come le Mura, archeologici come il Parco di Roselle e quelli naturalistici e paesaggistici come il Parco fluviale lungo l'Ombrone, i paesaggi agrari, le aree protette e i siti di valore naturalistico.

Le strategie dello sviluppo sostenibile del Piano Strutturale indicano pertanto azioni peraltro non solo urbanistiche da sviluppare per favorire:

  • • la sinergia fra agro-alimentare e turismo, attraverso la valorizzazione turistica dei luoghi di produzione dei prodotti tipici di eccellenza, l'incremento delle infrastrutture per la mobilità sostenibile (trasporto pubblico locale, ferroviario, ciclovie);
  • • ruolo multifunzionale del territorio rurale, favorendo il mantenimento di un'agricoltura innovativa che coniughi competitività economica con il miglioramento della valenza eco sistemica del territorio da una parte e la promozione dei valori paesaggistico-identitari dall'altra;
  • • la diffusione del turismo, tramite distribuzione dei fruitori sul territorio con la creazione di itinerari e prodotti nei diversi campi del turismo da quello eno- gastronomico a quello sportivo e ludico 1, da quello del benessere psico-fisico a quello esperienziale, da quello culturale a quello balneare e più in generale alle diverse forme del turismo attivo all'aria aperta
  • • la qualificazione e l'incremento del tessuto delle piccole e medie imprese locali tramite il recupero e il completamento degli ambiti esistenti ma facilitando al contempo nuovi insediamenti produttivi;
  • • la creazione di una rete di parchi di rango urbano e territoriale, finalizzati alla valorizzazione dei patrimoni locali;
  • • l'incremento dell'offerta culturale in città, dell'offerta commerciale organizzata per i prodotti tipici nei centri abitati, di forme di ospitalità diffusa e diversificata;
  • • la tutela, gestione attiva e valorizzazione degli ecosistemi naturali e seminaturali e delle aree di valore naturalistico al fine di mantenere e migliorare i livelli di permeabilità ecologica del territorio, di aumentare i livelli di biodiversità e di valorizzare i preziosi servizi ecosistemici offerti dal territorio.

Nel progetto di piano la rete che si delinea deve essere sostenuta da modalità di governance multilivello, per la convergenza delle azioni regionali, provinciali, dei comuni e dell'ente parco che possono condividere le strategie territoriali di area vasta.

Il progetto del territorio in rete comprende la riorganizzazione della mobilità e della infrastrutturazione territoriale funzionale alla fruizione integrata degli aspetti naturalistici, archeologici, urbanistici, ambientali e turistici.

A tal fine dovranno essere incrementati servizi e infrastrutture per lo sviluppo della mobilità sostenibile fra le aree di elevato valore paesaggistico-ambientale (ferroviaria e ciclo-pedonale).

  • • completamento e continuità delle piste ciclo-pedonali esistenti;
  • • utilizzo delle stazioni ferroviarie minori (Braccagni, Grosseto, Rispescia, Alberese) per gli spostamenti soprattutto nel periodo estivo e rafforzamento quali nodi intermodali per la mobilità lenta;
  • • sviluppo della mobilità fluviale e della navigabilità dei corsi d'acqua dove possibile;
  • • individuazione di nuovi percorsi ciclo-pedonali di connessione fra le aree a parco della costa interne ed esterne al Comune di Grosseto (Parco regionale della Maremma / Riserva regionale Diaccia-Botrona; Diaccia Botrona/Monte Leoni; Roselle / Monti dell'Uccellina; Roselle/Monte Leoni); delle connessioni lente fra le aree a parco interne ed esterne al Comune di Grosseto, il capoluogo, i principali centri abitati e le aree di rilievo turistico-culturale (Grosseto/Roselle; Grosseto/ Ombrone; lungo Ombrone /Alberese; Grosseto/Orbetello);
  • • collegamento della costa con l'entroterra utilizzando il fiume Ombrone e il Canale Diversivo come aste di parchi urbani e territoriali;
  • • realizzazione di due assi principali entro il territorio urbanizzato del capoluogo, l'uno nord-sud e l'altro est-ovest, il primo lungo la ferrovia e il secondo lungo il Canale Diversivo, l'uno dedicato alla mobilità fra le aree urbane settentrionali e quelle meridionali, l'altro dedicato allo sporto dolce e diffuso e all'incremento di spazio pubblico attrezzato, entrambi con proseguimento fuori dalla città per assumere ranghi di connessione sovracomunale.

Fra i principali interventi a carattere puntuale che sorreggono il progetto del territorio in rete il Piano Strutturale individua:

  • - la realizzazione di un polo agroalimentare per attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agroalimentari locali,
  • • la creazione di un parco tra viale Europa e la Cittadella,
  • • la realizzazione del palazzetto dello Sport,
  • • la riqualificazione dell'area del Foro Boario,
  • • la risoluzione dell'utilizzo delle aree ferroviarie nel capoluogo,
  • • la riqualificazione dell'area fra via Senese e via Genova, a nord est del capoluogo,
  • • la conferma dell'area produttiva di proprietà comunale nel quadrante urbano settentrionale del capoluogo,
  • • potenziamento dei centri fieristici,
  • • la realizzazione di un parco tematico, che verrà localizzato con il Piano Operativo in ambito idoneo alla fruizione turistica anche in funzione della destagionalizzazione. 2

Per l'integrazione delle azioni di governo comunale nel raggiungimento degli obiettivi fin qui elencati, il Piano Strutturale assume il Documento Unico della Programmazione del Comune quale prospettiva del governo locale del territorio e ne recepisce gli indirizzi strategici articolati in quattro macro-aree:

Indirizzo Strategico n.1 - La Città e il suo Territorio

  • 1- Rete ambiente, paesaggio, ecosistemi

Indirizzo Strategico n. 2 - La Città ed i suoi Strumenti

  • 2- Rete competitività locale, produttività e infrastrutture per la coesione territoriale

Indirizzo Strategico n.3 - La Città e le sue Relazioni

  • 3- Rete dei sistemi insediativi e dei servizi urbani

Indirizzo Strategico n.4 - La Città e le sue Vocazioni

  • 4- Rete dei patrimoni culturali locali e dello sviluppo turistico

L'insieme degli obiettivi e delle azioni indicato per ogni Rete è il principale scenario di riferimento per la definizione degli interventi e per il dimensionamento contenuti nel Piano Strutturale e nel Piano Operativo coerentemente alle diverse efficacie e nature giuridiche dei due strumenti.

Si individuano come di seguito elencate le reti strategiche con i principali, non esaustivi, obiettivi e azioni, rappresentate nella Tavola "Il Progetto di Piano: obiettivi e azioni".

I Piani Operativi che metteranno in opera il Piano Strutturale possono individuare ulteriori obiettivi specifici e interventi coerenti con il sistema delle strategie del Piano Strutturale senza che ciò comporti variante al Piano Strutturale medesimo.

1. Rete ambiente, paesaggio, ecosistemi

Aree dunali e retrodunali

  • • tutela degli ecosistemi dunali e riqualificazione di quelli degradati

Sistema costiero

  • • incremento di funzionalità della rete ecologica
  • • tutela e gestione attiva delle pinete costiere tramite ricostituzione delle pinete degradate

Sistema fluviale Ombrone

  • •miglioramento dei livelli di qualità delle acque

Zone umide

  • • tutela di aree umide di importanza internazionale Palude della Diaccia Botrona e Palude Foce Ombrone)
  • • conservazione delle aree umide di origine artificiale (ad es. Fattoria degli Acquisti)

Aree a elevato grado di naturalità

  • • recupero e gestione attiva delle sugherete e miglioramento della qualità ecosistemica delle matrici forestali attraverso forme di selvicoltura sostenibile

Aree a elevato grado di artificialità

  • • miglioramento dei livelli d permeabilità ecologica

Territorio urbanizzato

  • • mantenimento dei varchi inedificati

Aree estrattive

  • • messa in sicurezza e ripristino delle cave dismesse

2. Rete competitività locale, produttività e infrastrutture per la coesione territoriale

Sistema agricolo complesso

  • • mantenimento dei paesaggi agro-pastorali
  • • valorizzazione dell'agrobiodiversità
  • • tutela e sviluppo dei centri rurali quali centri erogatori di servizi per l'agricoltura
  • • sviluppo di attività connesse e integrative compatibili nelle aree agricole di pianura costiera
  • • mitigazione degli elementi di criticità legati ai vigneti nelle colline della Grancia
  • • consolidamento del ruolo degli antichi centri agricoli ancora produttivi, riqualificazione dei centri agricoli che hanno perso le loro funzioni per erogazione di servizi per l'agricoltura
  • • recupero degli insediamenti agricoli e dei paesaggi rurali dell'Ente Maremma e dell'Opera Nazionale Combattenti non più utilizzati
  • • creazione di parco agricolo periurbano
  • • realizzazione e consolidamento di centri potenziali quali i mercati ortofrutticolia Braccagni e nel Capoluogo, creazione di poli fieristici, potenziamento dei poli fieristici a Braccagni e nel Capoluogo, creazione di polo agroalimentare a Rispescia

Sistema della produzione industriale e artigianale e sistema della nautica

  • • miglioramento ambientale delle aree produttive esistenti
  • • incremento dell'offerta per insediamenti produttivi
  • • rigenerazione dell'area produttiva a Dirudino
  • • rifunzionalizzazione delle aree pubbliche espropriate per PIP e non attuate
  • • implementazione delle attività per la nautica

Sistema insediativo e delle infrastrutture

  • • valorizzazione e sviluppo del commercio sostenibile
  • • promozione esercizi di vicinato
  • • rigenerazione delle aree ed edifici non utilizzati lungo la Via Scansanese
  • • riuso della ex Fornace di San Martino
  • • sviluppo della intermodalità e integrazione con la rete del trasporto pubblico locale e delle ciclovie

3. Rete dei sistemi insediativi e dei servizi urbani

Sistema della mobilità

  • • incremento della mobilità sostenibile
  • • realizzazione di due assi urbani (lungo ferrovia nord-sud, lungo Canale Diversivo est-ovest)
  • • realizzazione di infrastruttura per il trasporto collettivo (riutilizzo di sedime ferroviario nel capoluogo)
  • • realizzazione di passante esterno lungo l'area aeroportuale

Sistema delle relazioni urbane e incremento delle attrezzature pubbliche

  • • incremento delle dotazioni scolastiche in relazione alla domanda a Grosseto e nei centri minori
  • • riqualificazione e potenziamento della Cittadella dello Studente a Grosseto, anche in termini di miglioramento dell'accessibilità lenta e carrabile realizzazione di orti urbani
  • • realizzazione di polo per attività sociali presso la colonia di San Rocco
  • • recupero dell'area del Foro Boario per attività residenziali commerciali di servizio
  • • riutilizzo aree ferroviarie dismesse nel capoluogo per attività residenziali commerciali di servizio
  • • riuso delle Mura quale parco della città e insediamento di attività compatibili
  • • sviluppo della "città intelligente" attraverso l'utilizzo delle nuove tecnologie per il risparmio energetico, la mobilità sostenibile, l'accessibilità, la sicurezza
  • • efficientamento energetico degli edifici e miglioramento delle condizioni abitative

Sistema degli impianti sportivi pubblici e privati

  • • valorizzazione e recupero dello stadio
  • • realizzazione di palazzetto dello sport, piscina, bocciodromo, palestre, campi da tennis
  • • valorizzazione dell'ippodromo
  • • incremento di strutture sportive nei centri minori
  • • recupero centro canottaggio a Istia

Accessibilità alle principali attrezzature e nodi funzionali

  • • ospedale
  • • aeroporto Baccarini

Insediamento di nuove funzioni strategiche in aree e complessi in disuso o sottoutilizzati

  • • ex caserma Ansaldo
  • • fortezza di San Rocco
  • • ex colonie
  • • area militare

Miglioramento e implementazione del sistema dei servizi sociali

  • • realizzazione dormitorio femminile
  • • incremento RSA
  • • razionalizzazione e riqualificazione del sistema dei cimiteri

Miglioramento dei servizi per la circolarità delle risorse urbane

  • • nuovi centri raccolta rifiuti a nord e a sud del capoluogo
  • • realizzazione di impianti di trasformazione e trattamento con riutilizzo del legname

4. Rete dei patrimoni culturali locali e dello sviluppo turistico

Sistema delle reti culturali, naturalistiche e della mobilità sostenibile

  • • valorizzazione dei centri storici minori e delle loro eccellenze all'interno della rete territoriale della cultura, del paesaggio e del turismo sostenibile, quali il centro storico e il Belvedere di Montepescali e le aree verdi, il Belvedere di Batignano, il percorso intorno alla ex cinta muraria, Belvedere Montepescali
  • • messa in rete delle risorse archeologiche con centro a Roselle, dal Parco Archeologico dall'area scavi e dal Museo archeologico
  • • incremento di servizi alle località turistiche (parcheggi scambiatori, punti stagionali raccolta rifiuti, aree sosta camper, info point)
  • • realizzazione di centro per attività artistiche e sportive a Rispescia
  • • promozione di Grosseto "Città della Cultura"attraverso la qualificazione delle attività culturali nel centro storico (Biblioteca Chelliana, Istituto musicale, Museo Storia Naturale e Orto botanico sulle mura)
  • • promozione di alberghi diffusi nei centri storici
  • • creazione di una rete delle aree protette, dei Parchi, delle aree naturalistiche e dei parchi urbani anche con i Comuni limitrofi (Orbetello per il Parco della Maremma, Castiglione della Pescaia per il SIR a confine) attraverso la creazione di nuove infrastrutture e servizi per la cultura, la didattica ambientale, il tempo libero e lo sport
  • • messa in rete delle risorse culturali costitute da centro storico di Grosseto, centri storici minori, Parco della Maremma, Parco archeologico di Roselle
  • • sostegno del valore culturale e turistico del Parco della Maremma e dei centri del parco di Rispescia e Alberese come centri erogatori di servizi ambientali e culturali all'interno della rete paesaggistico-ambientale, del turismo, della cultura e della mobilità dolce
  • • creazione di connessioni fisico-funzionali e integrazioni fra la rete ambientale e la rete culturale, anche attraverso il sistema della mobilità dolce e le grandi infrastrutture verde/blu da creare -canale Diversivo, fiume Ombrone, canale San Rocco
  • • potenziamento delle linee di trasporto pubblico da e verso la costa, di collegamento con le aree di interesse archeologico e con il sistema delle aree protette

Sistema delle strutture turistiche e delle dotazioni di attrezzature per il turismo

  • • incentivazione del diportismo e della nautica sociale: riqualificare l'ex centro di canottaggio di Istia d'Ombrone, promuovere le attività sportive sull'Ombrone, rendere navigabile il Canale di San Rocco fino al ponte dei Cavalleggeri
  • • attivazione di azioni integrate di tutela e cura degli arenili
  • • miglioramento delle dotazioni del porto turistico di Marina di Grosseto
  • • riqualificazione della Rotonda di Marina di Grosseto in relazione alla rete del turismo non solo costiero
  • • riqualificazione dei campeggi esistenti
  • • incremento delle aree di sosta camper
Ultimo aggiornamento 19.10.2023 - 08:46