Norme Tecniche di attuazione del Piano Strutturale

Art. 42 Definizione delle aree a pericolosità geologica

Il territorio comunale di Grosseto è stato suddiviso in classi di pericolosità geologica ai sensi del D.P.G.R. 5/R/2020. Le classi individuate sono le seguenti (punto C.1. dell’Allegato A del D.G.R. n.31 del 20/01/2020 “Direttive tecniche per lo svolgimento delle indagini geologiche, idrauliche e sismiche”):

Pericolosità geologica molto elevata (G.4): aree in cui sono presenti fenomeni franosi attivi e relative aree di evoluzione, ed aree in cui sono presenti intensi fenomeni geomorfologici attivi di tipo erosivo. Nel Comune di Grosseto la pericolosità geologica molto elevata (G.4) è stata assegnata, come da normativa vigente, alle frane attive, alle aree a franosità diffusa attive (settori Nord-Est e Sud-Est del territorio comunale) e al sinkhole del Bottegone. Per quanto riguarda le frane attive e localmente anche per le aree a franosità diffusa sono state assegnati dei buffer di sicurezza racchiudenti le possibili aree di influenza del processo geomorfologico in atto. In particolare, il buffer è stato definitivo, in prima analisi, su un valore di 20 m. Per l’area di sinkhole della zona del Bottegone che è stato definito su base LIDAR e fotointerpretazione è stato assegnato un buffer di pericolosità geologica molto elevata (G.4) di circa 50 m.

Pericolosità geologica elevata (G.3): aree in cui sono presenti fenomeni franosi quiescenti e relative aree di evoluzione; aree con potenziale instabilità connessa a giacitura, ad acclività, a litologia, alla presenza di acque superficiali e sotterranee e relativi processi di morfodinamica fluviale, nonché a processi di degrado di carattere antropico; aree interessate da fenomeni di soliflusso, fenomeni erosivi; aree caratterizzate da terreni con scadenti caratteristiche geomeccaniche; corpi detritici su versanti con pendenze superiori a 15 gradi. Nel Comune di Grosseto la pericolosità geologica elevata (G.3) è stata assegnata, come da normativa vigente, alle frane quiescenti, alle scarpate d’erosione, alle aree soggetto ad intensi fenomeni erosivi (aree interessate da erosione superficiale diffusa), ai corpi detritici (depositi di versante e depositi eluvio-colluviali) poste su pendenze superiori a 15°, alle aree collinari con pendenze dei versanti superiori al 35%, ai sinkhole e alle doline che non presentano segni di attività recenti, alle aree paludose di costa e a alle aree interessate dalla presenza di terreni di riporto rilevanti. Ad alcune forme geomorfologiche sono state assegnati dei buffer di sicurezza racchiudenti le possibili aree di influenza del processo geomorfologico in atto. In particolare:

- scarpate d’erosione, falesie e litorali sabbiosi in erosione: buffer di 10 m

- frane quiescenti: buffer di 20 m

Pericolosità geologica media (G.2): aree in cui sono presenti fenomeni geomorfologici inattivi; aree con elementi geomorfologici, litologici e giaciturali dalla cui valutazione risulta una bassa propensione al dissesto; corpi detritici su versanti con pendenze inferiori a 15 gradi. Nel Comune di Grosseto la pericolosità geologica media (G.2) è assegnato ha tutte le porzioni territorio non interessati dalle classi G.3 e G.4 descritte sopra.

Il quadro delle pericolosità geologiche definite ai sensi del D.P.G.R. 5/R/2020 per il P.S. costituisce proposta di aggiornamento delle cartografie di pericolosità da frana del Piano Assetto Idrogeologico (P.A.I.) a cura dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale.

A seguito di parere dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale il P.S. recepisce le modifiche indicate dal Distretto allineando le proprie mappe di quadro conoscitivo alle cartografie di P.A.I. per i tematismi di interesse per il Distretto.

Ultimo aggiornamento 19.10.2023 - 08:46