Norme Tecniche di attuazione del Piano Strutturale

Art. 21 Patrimonio territoriale

Il patrimonio territoriale è costituito da:

  • a. la struttura idro-geomorfologica, che comprende i caratteri geologici, morfologici, pedologici, idrologici e idraulici del territorio
  • b. la struttura ecosistemica, che comprende le risorse naturali (aria, acqua, suolo ed ecosistemi della fauna e della flora)
  • c. la struttura insediativa, che comprende il capoluogo e gli insediamenti minori, nonché i sistemi infrastrutturali, artigianali, industriali e tecnologici, analizzati nelle loro componenti di rilevanza storico-insediativa e morfologica
  • d. la struttura agro-forestale, che comprende boschi, pascoli, campi e relative sistemazioni, nonché gli edifici e i manufatti dell’edilizia rurale

Le quattro strutture del patrimonio territoriale sono rappresentate negli elaborati del quadro conoscitivo al quale si rinvia per il ricco corredo narrativo, descrittivo e cartografico, che si richiamano di seguito.

  • a. La struttura idro-geomorfologica è rappresentata e descritta negli elaborati relativi alle indagini geologiche ed agli studi idraulici.
  • b. La struttura ecosistemica è rappresentata e descritta nei seguenti elaborati:

• Relazione generale “Analisi delle strutture ecosistemiche e agroforestali e relative invarianti”

• QC_E01 Uso del suolo

• QC_E02 Vegetazione

• QC_E03 Patrimonio forestale

• QC_E04 Habitat di interesse comunitario

• QC_E05 Emergenze delle strutture ecosistemiche e agroforestali

Il territorio comunale ospita rilevanti valori patrimoniali di II Invariante, dalle aree forestali interne (del Poggio di Moscona, di Roselle e di Monte Leoni) e costiere (della parte settentrionale dei Monti dell’Uccellina e delle pinete costiere), alle importanti aree umide (Palude della Diaccia Botrona e aree umide della Trappola), dai sistemi dunali tra i meglio conservati a livello regionale (in particolare all’interno del Parco della Maremma e della Riserva Regionale della Diaccia Botrona), ecosistemi insulari delle Formiche di Grosseto ad un ricco reticolo idrografico dominato dalla presenza del Fiume Ombrone e del torrente Bruna, ma anche dal reticolo minore di bonifica, da quello minore dei rilievi collinari e dalle caratteristiche emergenze dei canali di San Leopoldo e di San Rocco. Completano la descrizione del complessivo paesaggio grossetano i complessi carsici interni e costieri (anche con numerose grotte e geotopi riconosciuti) e gli importanti agroecosistemi tradizionali collinari e delle pianure interne al Parco della Maremma identificabili come “Aree agricole ad alto valore naturale” (HNVF High Nature Value Farmland).

Il territorio comunale trova poi un elemento valoriale e fortemente identitario nella sua lunga fascia costiera, di estremo valore paesaggistico e naturalistico (con importanti ecosistemi costieri dunali) e in grado di fornire importanti servizi ecosistemici.

L’importanza di tali strutture è testimoniata dalla presenza di strumenti di tutela e valorizzazione delle valenze naturalistiche e rurali, quali il Parco Regionale della Maremma, con relativa ed estesa area contigua (a comprendere tutto il territorio comunale a sud del Fiume Ombrone), la Riserva Naturale Regionale “Diaccia Botrona”, le Zone umide di importanza internazionale (istituite in base alla Convenzione Ramsar) e il complesso sistema grossetano di Siti della Rete Natura 2000, presente con ben 11 Siti (ZSC/ZPS) nelle aree costiere e nei rilievi interni.

Tali valori trovano conferma nell’ambito della descrizione della II e IV Invariante del PIT-Piano paesaggistico regionale, di cui alla Del.CR 27 marzo 2015, n.37, dal livello di ABACO a quello di Ambito n.18 “Maremma grossetana”, dal livello di Beni paesaggistici vincolati con DM, a quello di Sistema costiero n.8 “Litorale sabbioso dell’Ombrone”, e nella presenza di numerosi Target di conservazione della Strategia regionale per la biodiversità, come approvata nell’ambito del PAER Piano ambientale ed energetico regionale, di cui alla Del.C.R. 11 febbraio 2015, n.10.

Nell’ambito del territorio comunale le analisi di quadro conoscitivo hanno condotto alla individuazione dei seguenti elementi patrimoniali quali principali emergenze ecosistemiche alla scala locale:

Elementi patrimoniali ed emergenze delle aree umide

• Aree umide dulcacquicole e specchi d'acqua naturali e artificiali, talora con presenza potenziale di habitat

• Canali e corsi d'acqua con locale presenza di habitat

• Mosaici di habitat di laguna salmastra

• Mosaico di habitat alofili erbacei e suffruticosi

Elementi patrimoniali ed emergenze degli ecosistemi forestali e delle macchie-garighe

• Boschi e macchie a Quercus suber

• Boschi mesoigofili a frassino e olmo

• Boschi planiziali e corridoi forestali e arbustivi ripariali (rete ecologica fluviale e forestale)

• Boschi costieri misti e retrodunali con conifere e boschetti mesoigrofili

• Mosaici di boschi di roverella e cerro

• Mosaici di foreste a Quercus ilex e macchie alte

• Mosaico degli habitat di arbusteti, garighe, praterie termomediterranee e pareti rocciose

• Mosaico di arbusteti e di habitat a praterie di graminacee e specie annuali

• Macchie a Quercus suber talora con stagni temporanei mediterranei

• Macchie rade con pratelli mediterranei

Elementi patrimoniali ed emergenze degli ecosistemi costieri

• Mosaici di habitat dunali con ginepreti e cisteti

• Vegetazione psammofila erbacea o suffruticosa di anteduna, duna fissa e retroduna

• Mosaici di macchie basse a cisti, fruticeti e giuncheti retrodunali

• Pinete di Pinus sp.pl. su dune fisse e paleodune

• Ecosistemi microinsulari

• Vegetazione casmofitica delle rupi interne e costiere

Costituiscono elementi patrimoniali anche:

• due esemplari monumentali di roverella (Quercus pubescens) presenti all’interno dell’area archeologica di Roselle, e in particolare l’”Antica roverella di Morbello”, di cui proporre l’inserimento nell’elenco regionale degli alberi monumentali,

• il Geotopo di importanza regionale denominato “Voragine del Bottegone”, attualmente sito allagato a creare un biotopo umido, presente nella pianura alluvionale in loc. Fattoria Acquisti.

• Altri geotopi/geositi come individuati a livelli di pianificazione territoriale provinciale

• Gli habitat di interesse comunitario interni ed esterni alla Rete Natura 2000

• Le Fitocenosi del Repertorio Naturalistico Toscano come elencate anche nell’Abaco del PIT_PPR:

- n. 54 - Prati palustri fruticosi retrodunali (Carici extensae-Schoenetum nigricantis Arrigoni, Nardi, Raffaelli) di Principina (Parco della Maremma)

- n. 57 - Salicornieti con Halocnemum strobilaceum della Trappola (Parco della Maremma)

- n. 49 - Pratelli alofili retrodunali a sud di Collelungo (Porto Vecchio) con Limonium etruscum

- n. 59 - Sugherete a Simethis planifolia su verrucano cristallino delle Versegge (M. Leoni, Montepescali)

  • c. la struttura insediativa è rappresentata e descritta nei seguenti elaborati:

• QC P03 - Vincoli urbanistici, servitù e fasce di rispetto

L'elaborato QC P03 contiene i vincoli urbanistici conformativi presenti nel territorio di Grosseto, derivanti da norme o leggi sovraordinate alla pianificazione urbanistica, che impongono limitazioni e condizioni restrittive agli interventi in funzione degli obbiettivi di tutela dell’interesse pubblico, dell'ambiente, della salute e sicurezza pubblica, delle infrastrutture civili e militari, degli impianti tecnologici ecc. Le norme specifiche per le diverse aree vincolate sono definite dalle norme, leggi e piani, nazionali e/o regionali, istitutivi e regolativi.

• QC A Patrimonio archeologico rappresentato nei seguenti elaborati :

- Relazione_Il potenziale archeologico

- Carta archeologica - periodo preistorico

- Carta archeologica - periodo etrusco

- Carta archeologica - periodo romano

- Carta archeologica - periodo medievale

• QC P01 - Dossier Territorio Urbanizzato

I contenuti del “Dossier Territorio Urbanizzato” sono descritti nell'art. 7 della presente Disciplina.

  • d. la struttura agro-forestale è rappresentata e descritta nei seguenti elaborati:

• Relazione generale “Analisi delle strutture ecosistemiche e agroforestali e relative invarianti”

• QC_E01 Uso del suolo

• QC_E02 Vegetazione

• QC_E03 Patrimonio forestale

• QC_E04 Habitat di interesse comunitario

• QC_E05 Emergenze delle strutture ecosistemiche e agroforestali

Il territorio agricolo di pianura alluvionale costituisce la matrice agro-ecosistemica, ma anche produttiva, del territorio comunale, quale presenza fortemente caratterizzante la struttura del paesaggio. In ambito collinare e costiero la componente agricola costituisce sempre un elemento caratterizzante, connotandosi per aspetti di agricoltura più tradizionale, estensiva e di maggiore valore ecologico e paesaggistico con significativa presenza di dotazioni ecologiche (boschetti, siepi, filari alberati, alberi camporili).

Le superfici agricole utilizzate nel complesso interessano circa il 69% del territorio con quasi 33mila ettari interessati da coltivazioni in atto. Di queste, la categoria nettamente predominante è quella dei seminativi, con quasi 24mila ettari che rappresentano la metà dell’intera superficie comunale.

Oltre ai seminativi irrigui o non irrigui costituiscono elementi peculiare del paesaggio rurale comunale gli oliveti (5.4% del territorio comunale), i prati stabili (4.9%) e i vigneti (2.2%), quest’ultimi quasi esclusivamente presenti nelle colline orientali del territorio comunale.

Gran parte degli agroecosistemi tradizionali del sistema collinare interno e del Parco della Maremma sono identificabili identificabili come “Aree agricole ad alto valore naturale” (HNVF High Nature Value Farmland).

Pur nella dominanza delle matrici agricole di pianura e di collina il territorio comunale si caratterizza anche per una significativa estensione delle formazioni forestali. Considerando le sole categorie di uso del suolo strettamente forestali le superficie coperta supera i 6000 ettari. A questi è necessario aggiungere anche le macchie, gran parte delle quali possiedono le caratteristiche fisionomiche per essere assimilabili a boschi ai sensi della Legge Regionale, con altri 1500 ettari. Sempre ai sensi della normativa vigente, rientrano nella superficie forestale anche le strade in aree boscate e le aree boscate percorse da incendi. Nel complesso quindi le aree forestali ai sensi della normativa vigente coprono una superficie di circa 7.600 ettari (circa 16% della superficie totale comunale).

Tale patrimonio risulta rilevante anche in termini di aree boscate come categoria di bene paesaggistico "area tutelata per legge" di cui all'art.142 del Codice e come categoria "formazioni boschive costiere che caratterizzano figurativamente il territorio" e di quelle “planiziarie” di cui all.art.12.2/3 della disciplina dei beni paesaggistici del PIT.

Nell’ambito del territorio comunale le analisi di quadro conoscitivo hanno condotto alla individuazione dei seguenti elementi patrimoniali quali principali emergenze rurali alla scala locale:

• Oliveti estensivi o abbandonati su prati calcarei.

• Pascoli e prati secondari a dominanza di graminacee.

• Pascoli e seminativi estensivi alberati, anche con sclerofille, in parte interessati da habitat delle Dehesas e delle praterie annuali.

• Prati permanenti costieri e di matrici agricole collinari.

• Mosaici rurali identificabili come “Aree agricole ad alto valore naturale” (HNVF High Nature Value Farmland).

Il Piano Strutturale individua alcuni elementi caratteristici del paesaggio agrario ed in particolare le sue dotazioni ecologiche, quali elementi di valore patrimoniale:

• elementi vegetali lineari (siepi, filari e vegetazione del reticolo idrografico minore);

• scoline e fossi privi di vegetazione;

• muri a secco;

• alberi camporili.

Tali elementi sono stati censiti nel quadro conoscitivo del Piano Strutturale e hanno arricchito a una scala di dettaglio la rete ecologica comunale che fa parte delle Strategie dello Sviluppo Sostenibile del Piano Strutturale medesimo.

Si richiama la ricchezza quali-quantitativa degli elementi vegetali lineari che supera i 300 km di lunghezza quasi interamente ricompresi nel territorio rurale, con una densità pari a circa 8,60 m su ha di superficie agricola utilizzata, maggiormente nel Morfotipo 3 dei seminativi tendenti alla rinaturalizzazione in contesti marginali, ma elevata in densità anche nei Morfotipi 10 (Morfotipo dei campi chiusi a seminativo e a prato di pianura e delle prime pendici collinari), 17 (Morfotipo complesso del seminativo, oliveto e vigneto di pianura e delle prime pendici collinari), 11 (Morfotipo della viticoltura) e 16 (Morfotipo del seminativo e oliveto prevalenti di collina).

Degli ottomila alberi camporili censiti, 7.700 ricadono nei morfotipi rurali, soprattutto negli ambiti agricoli pedecollinari e collinari.

Le sistemazioni idraulico-agrarie nel territorio comunale sono rappresentate da muri a secco, da scoline e elementi del reticolo idrografico minore. Le scoline e i fossi privi di vegetazione sono elementi tipici dei contesti agricoli delle pianure alluvionali (paesaggio della bonifica) e dei fondovalle; i muri a secco si concentrano prevalentemente nei versanti collinari.

Sono state censite scoline e fossi privi di vegetazione per uno sviluppo complessivo di oltre 2000 km su tutto il territorio comunale, di cui il 97% ricadenti all’interno dei Morfotipi rurali e caratterizzanti la pianura agricola grossetana.

Ultimo aggiornamento 19.10.2023 - 08:46