Scheda 4.05- IC4_03 - ampliamento a destinazione commerciale/attrezzature di servizio pubbliche

Geomorfologia: -
MOPS: zona stabile suscettibile di amplificazioni locali (Z4)
Pericolosità geologica: Pericolosità geologica media (G.2)
Pericolosità sismica locale: Pericolosità sismica locale media (S.2)
Pericolosità idraulica: Pericolosità idraulica elevata (I.3)
Fattibilità geologica: CLASSE G2
Fattibilità sismica: CLASSE S2
Fattibilità idraulica: CLASSE I3
Classe G2 di FATTIBILITÀ GEOLOGICA. L'area non presenta particolari condizionamenti di carattere geomorfologico-geologico-geotecnico; i requisiti di attuazione dell'intervento sono indicati in funzione delle specifiche indagini da eseguirsi a livello edificatorio ai sensi del D.M. 14/1/2008 e D.P.G.R. 9/7/2009 n. 36/R. Gli interventi non dovranno peggiorare le condizioni ed i processi geomorfologici presenti.
Classe S2 di FATTIBILITÀ SISMICA. Non è necessario indicare condizioni di fattibilità specifiche per la fase attuativa o per la valida formazione del titolo abilitativo all'attività edilizia. I requisiti di attuazione dell'intervento sono indicati in funzione delle specifiche indagini da eseguirsi a livello edificatorio ai sensi del D.M. 14/1/2008 e D.P.G.R. 9/7/2009 n. 36/R.
Nelle aree ricadenti in classe 3 di FATTIBILITÀ IDRAULICA gli interventi sono consentiti in base al Capo III della LR 41/2018. In questo caso la fattibilità dell'intervento è subordinata alla realizzazione di opere in sopraelevazione di cui all'art. 8, comma 1, lettera c) della LR 41/2018, senza aggravio delle condizioni di rischio in altre aree. Tali opere sono individuate all'interno dell'area a classe 3 di FATTIBILITÀ IDRAULICA. Il battente medio sul piano campagna attuale è pari a circa 0.80 m e velocità di scorrimento pari a 0.29 m/s, conseguendo una magnitudo severa. Gli edifici dovranno pertanto essere realizzati su di un rilevato con piano di imposta di altezza pari a 1.30 m rispetto al piano campagna attuale tale da garantire un franco di sicurezza sul battente duecentennale pari a 50 cm. Dato che la porzione non edificata dell'intervento è pari a circa 200 mq e dato il battente massimo stimato di 0.80 cm, la volumetria massima sottraibile all'esondazione è pari a 160 mc. In questo caso il volume sottratto all'esondazione risulta esiguo, inferiore all'1% rispetto al volume idrico dovuto all'allagamento nel contesto analizzato e non ostacola le principali linee di deflusso idraulico, pertanto l'opera di sopraelevazione non induce aggravio di rischio idraulico in altre aree. Non sono consentiti volumi interrati. Sul patrimonio edilizio esistente sono consentiti gli interventi edilizi con contestuale realizzazione delle opere cui all'art. 8, comma 1, lettera d), della LR 41/2018.
Parte dell'area ricade in P2 di PGRA, pertanto tutti gli interventi sono soggetti alle condizioni riportate nella stessa Disciplina di Piano per le aree a pericolosità da alluvione media
Ultima modifica Mercoledì, 19 Aprile, 2023 - 10:14