Scheda 1.04- St1 - servizi tecnici

Geomorfologia: superfici di riporto, Argini
MOPS: Zone stabili suscettibili di amplificazioni locali (Z4)
Pericolosità geologica: Pericolosità geologica media (G.2), Pericolosità geologica elevata (G.3)
Pericolosità sismica locale: Pericolosità sismica media (S.2)
Pericolosità idraulica: Pericolosità idraulica media (I.2), Pericolosità idraulica elevata (I.3)
Fattibilità geologica: CLASSE G2, CLASSE G3
Fattibilità sismica: CLASSE S2
Fattibilità idraulica: CLASSE I2, CLASSE I3
Classe G2 di FATTIBILITÀ GEOLOGICA. L'area non presenta particolari condizionamenti di carattere geomorfologico-geologico-geotecnico; i requisiti di attuazione dell'intervento sono indicati in funzione delle specifiche indagini da eseguirsi a livello edificatorio ai sensi del D.M. 14/1/2008 e D.P.G.R. 9/7/2009 n. 36/R. Gli interventi non dovranno peggiorare le condizioni ed i processi geomorfologici presenti.
Classe G3 di FATTIBILITÀ GEOLOGICA. La realizzazione di interventi di nuova edificazione o di nuove infrastrutture è subordinata all'esito di idonei studi geologici, idrogeologici e geotecnici finalizzati alla verifica delle effettive condizioni di stabilità ed alla preventiva o contestuale realizzazione degli eventuali interventi di messa in sicurezza. Qualora siano necessari interventi di messa in sicurezza, dovranno essere predisposti ed attivati gli opportuni sistemi di monitoraggio; gli interventi non dovranno pregiudicare le condizioni di stabilità nelle aree adiacenti né limitare la possibilità di realizzare interventi definitivi di stabilizzazione e/o la manutenzione delle opere di messa in sicurezza; le opere di consolidamento dovranno essere collaudate e certificate. Potranno essere attuati quegli interventi per i quali venga dimostrato che non determinano condizioni di instabilità e che non modificano negativamente i processi geomorfologici presenti nell'area; di questo dovrà essere dato atto nel procedimento amministrativo relativo al titolo abilitativo all'attività edilizia.
Classe S2 di FATTIBILITÀ SISMICA. Non è necessario indicare condizioni di fattibilità specifiche per la fase attuativa o per la valida formazione del titolo abilitativo all'attività edilizia. I requisiti di attuazione dell'intervento sono indicati in funzione delle specifiche indagini da eseguirsi a livello edificatorio ai sensi del D.M. 14/1/2008 e D.P.G.R. 9/7/2009 n. 36/R.
Per la classe I2 di FATTIBILITÀ IDRAULICA non è necessario indicare specifiche condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico ai fini della valida formazione del titolo abilitativo all'attività edilizia. Al fine di perseguire un maggiore livello di sicurezza e comunque non peggiorare quello esistente, nella realizzazione degli interventi dovranno comunque essere presi degli accorgimenti relativamente ad una corretta regimazione delle acque superficiali ed all'assetto del reticolo idrografico.
Nelle aree ricadenti in classe 3 di FATTIBILITÀ IDRAULICA gli interventi sono consentiti in base al Capo III della LR 41/2018. In questo caso la fattibilità dell'intervento è subordinata alla realizzazione di opere in sopraelevazione di cui all'art. 8, comma 1, lettera c) della LR 41/2018, senza aggravio delle condizioni di rischio in altre aree. Tali opere sono individuate all'interno dell'area a classe 3 di FATTIBILITÀ IDRAULICA. Il tirante idraulico massimo per Tr 200 anni all'interno della porzione nella quale potranno essere realizzati gli interventi edificatori è pari a 144.38 m s.l.m.; il battente medio è assunto pari a circa 1.50 m, e pertanto la classe di magnitudo risulta molto severa. In relazione alla loro messa in sicurezza idraulica, gli edifici dovranno pertanto essere realizzati su di un rilevato con piano di imposta a quota 144.88 m s.l.m. tale da garantire un franco di sicurezza sul battente duecentennale pari a 50 cm.
La massima superficie utile su cui sarà consentito realizzare le opere edificatorie è stata individuata pari a 1800 mq, tale da sottrarre all'esondazione una volumetria massima pari a circa 2700 mc. Al fine di consentire la realizzazione degli interventi edificatori senza aggravio di rischio idraulico in altre aree si ritiene necessario realizzare, all'interno dell'area d'intervento dal lato del T. Ema, un recupero compensativo di tali volumetrie sottratte all'esondazione
Parte dell'area ricade in P2 di PGRA, pertanto tutti gli interventi sono soggetti alle condizioni riportate nella stessa Disciplina di Piano per le aree a pericolosità da alluvione media
Ultima modifica Mercoledì, 19 Aprile, 2023 - 10:14