Scheda 4.12- IC6.01 - ampliamento struttura attività di trasformazione e conservazione prodotti agricoli (nuova edificazione, ampliamento, nuove strutture coperte)

Geomorfologia: -
MOPS: Zone stabili suscettibili di amplificazioni locali (Z2, Z4)
Pericolosità geologica: Pericolosità geologica media (G.2), Pericolosità geologica elevata (G.3)
Pericolosità sismica locale: Pericolosità sismica media (S.2)
Pericolosità idraulica: Pericolosità idraulica bassa (I.1), Pericolosità idraulica media (I.2), Pericolosità idraulica elevata (I.3), Pericolosità idraulica molto elevata (I.4)
Fattibilità geologica: CLASSE G2, CLASSE G3
Fattibilità sismica: CLASSE S2
Fattibilità idraulica: CLASSE I1, CLASSE I2, CLASSE I3, CLASSE I4
Classe G2 di FATTIBILITÀ GEOLOGICA. L'area non presenta particolari condizionamenti di carattere geomorfologico-geologico-geotecnico; i requisiti di attuazione dell'intervento sono indicati in funzione delle specifiche indagini da eseguirsi a livello edificatorio ai sensi del D.M. 14/1/2008 e D.P.G.R. 9/7/2009 n. 36/R. Gli interventi non dovranno peggiorare le condizioni ed i processi geomorfologici presenti.
Classe G3 di FATTIBILITÀ GEOLOGICA. La realizzazione di interventi di nuova edificazione o di nuove infrastrutture è subordinata all'esito di idonei studi geologici, idrogeologici e geotecnici finalizzati alla verifica delle effettive condizioni di stabilità ed alla preventiva o contestuale realizzazione degli eventuali interventi di messa in sicurezza. Qualora siano necessari interventi di messa in sicurezza, dovranno essere predisposti ed attivati gli opportuni sistemi di monitoraggio; gli interventi non dovranno pregiudicare le condizioni di stabilità nelle aree adiacenti né limitare la possibilità di realizzare interventi definitivi di stabilizzazione e/o la manutenzione delle opere di messa in sicurezza; le opere di consolidamento dovranno essere collaudate e certificate. Potranno essere attuati quegli interventi per i quali venga dimostrato che non determinano condizioni di instabilità e che non modificano negativamente i processi geomorfologici presenti nell'area; di questo dovrà essere dato atto nel procedimento amministrativo relativo al titolo abilitativo all'attività edilizia.
Classe S2 di FATTIBILITÀ SISMICA. Non è necessario indicare condizioni di fattibilità specifiche per la fase attuativa o per la valida formazione del titolo abilitativo all'attività edilizia. I requisiti di attuazione dell'intervento sono indicati in funzione delle specifiche indagini da eseguirsi a livello edificatorio ai sensi del D.M. 14/1/2008 e D.P.G.R. 9/7/2009 n. 36/R.
Per la classe I1 di FATTIBILITÀ IDRAULICA non è necessario indicare specifiche condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico ai fini della valida formazione del titolo abilitativo all'attività edilizia.
Per la classe I2 di FATTIBILITÀ IDRAULICA non è necessario indicare specifiche condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico ai fini della valida formazione del titolo abilitativo all'attività edilizia. Al fine di perseguire un maggiore livello di sicurezza e comunque non peggiorare quello esistente, nella realizzazione degli interventi dovranno comunque essere presi degli accorgimenti relativamente ad una corretta regimazione delle acque superficiali ed all'assetto del reticolo idrografico.
Nelle aree ricadenti in classe 3 e classe 4 di FATTIBILITÀ IDRAULICA sono consentiti gli interventi di tutela dei corsi d'acqua previsti all'art. 3 della LR 41/2018. Per il Borro di Dudda è stato fatto riferimento allo studio realizzato per il progetto "Progetto di sistemazione idraulica di un tratto dell'alveo del Borro di Dudda sito nei pressi della casa vinicola Carpineto s.r.l." redatto dallo Studio Tecnico Associato Tacheo per il quale è stato espresso parere favorevole dell'Autorità di Bacino del fiume Arno prot. 377 del 10/02/2016 e prot. 1154 del 02/05/2016 e autorizzazione della Città Metropolitana di Firenze con Atto Dirigenziale n. 2460 del 29/06/2015. Il risultato dello studio idraulico evidenzia che l'evento di piena duecentennale risulta confinato all'interno dell'alveo del Borro di Dudda, pertanto l'evento di piena trentennale è stato perimetrato entro i limiti della Tr200.
Parte dell'area ricade in P.F.3 di PAI, pertanto gli interventi sono attuabili a condizione che al momento del rilascio del permesso a costruire siano rispettati anche gli obblighi di cui all'art.11 delle Norme Tecniche di Attuazione approvate con D.P.C.M. del 06/05/2005
Parte dell'area ricade in P3 di PGRA, pertanto tutti gli interventi sono soggetti alle condizioni riportate nella stessa Disciplina di Piano per le aree a pericolosità da alluvione elevata
Parte dell'area ricade in P2 di PGRA, pertanto tutti gli interventi sono soggetti alle condizioni riportate nella stessa Disciplina di Piano per le aree a pericolosità da alluvione media
Tutela dei 10 ml dai corsi d'acqua di cui all'art. 3 della LR 41/18 definiti su reticolo idrografico e di gestione della Regione Toscana aggiornato con DGRT 899/2018
Ultima modifica Mercoledì, 19 Aprile, 2023 - 10:14