Norme Tecniche di attuazione del Piano Strutturale

Art. 34 UTOE 6 Lucolena e Dudda

1. L'UTOE 6 corrisponde all'area altocollinare a sud-est, con il centro abitato di Dudda, insieme ai nuclei rurali di Case di Dudda e Borgo di Dudda, e la frazione di Lucolena con i vicini nuclei rurali di Pescina e Dimezzano.

2. Obiettivi specifici relativi all'UTOE 6 sono:

  • - il mantenimento ed il miglioramento delle caratteristiche ambientali del territorio, legate alle risorse primarie, acqua, suolo, aria ed ecosistemi della fauna e della flora, che consentono la presenza di specie di grande rilevanza naturalistica;
  • - il mantenimento e il recupero della stabilità idrogeologica, per la valorizzazione ambientale e paesaggistica e per la funzionalità delle connessioni ecologiche;
  • - la valorizzazione del paesaggio tradizionale mediante la tutela dei nuclei rurali, degli edifici storici nel territorio aperto, dei beni di valore e delle loro aree di pertinenza;
  • - favorire la fruibilità e la tutela attiva degli elementi costitutivi del sistema ambientale ed in particolare del SIC (IT 5180002), con la valorizzazione turistico-ricreativa dei boschi dei Monti del Chianti, garantendo sempre la compatibilità paesaggistica e ambientale degli interventi con gli obiettivi di tutela del SIC;
  • - favorire le filiere agrosilvo pastorali legate alla presenza dei prodotti del bosco e della fauna selvatica, in coerenza con le vocazioni turistiche del territorio e l'associazionismo venatorio quale presidio del paesaggio forestale;
  • - favorire la permanenza della popolazione insediata ed il presidio del territorio, anche valorizzando le risorse culturali e simboliche diffuse, gli edifici e i manufatti di valore;

3. Direttive - le azioni da perseguire attraverso il Piano Operativo devono essere orientate a:

  • - la realizzazione di itinerari culturali-escursionistici-naturalistici, integrati con le mete turistiche accessibili da quest'ambito, anche oltre i confini comunali, incentivando il presidio del territorio anche con attività integrative di quelle agricole, in particolare per San Michele;
  • - incentivare la coltura delle aree a castagneto da frutto ed il recupero dei soprassuoli dove questa cultura presenta fenomeni di degrado e di abbandono, anche attraverso l'individuazione degli annessi e manufatti funzionali allo scopo;
  • - sostenere il turismo escursionistico a basso impatto;
  • - il mantenimento dei caratteri fondanti e delle relazioni fra morfologia dei luoghi, strutture insediate e campagna circostante, con particolare attenzione alle zone di frangia che caratterizzano le viste dei nuclei minori e i beni storico architettonici isolati, comprese anche le zone dell'intorno o pertinenze che contribuiscono alla percezione paesistica;
  • - il recupero e la valorizzazione dei nuclei e complessi di origine rurale, collegati alla manutenzione delle sistemazioni dei suoli ed al mantenimento delle colture tradizionali, anche con possibilità di introdurre nuove destinazioni d'uso per questo compatibili;
  • - mantenere la caratterizzazione agricola dell'intorno degli edifici rurali sia negli interventi di ristrutturazione che in occasione di eventuali deruralizzazioni e, qualora l'area pertinenziale del podere sia stata sostituita da colture agrarie specializzate, ricostituire auspicabilmente le sistemazioni agrarie tradizionali;
  • - controllare con criteri di compatibilità paesaggistica l'eventuale deviazione della rete viaria in corrispondenza dei poderi, evitando chiusure incongrue e garantendo l'uso della viabilità minore per escursionismo.
Ultima modifica Mercoledì, 19 Aprile, 2023 - 10:51