Norme Tecniche di attuazione del Piano Operativo

Art. 92 Disposizioni comuni per i Piani Attuativi

1. Gli interventi consistono nella realizzazione di complessi edilizi in aree libere oppure nella riconfigurazione funzionale e morfologica di parti del territorio urbanizzato e di parti del territorio rurale, e nella realizzazione di nuovi tracciati di viabilità e infrastrutture.

2. I Piani Attuativi sono identificati da una sigla composta dall'U.T.O.E. di appartenenza e da un numero progressivo; essi sono perimetrati ed indicati con tale sigla nelle Tavole di P.O.

3. Gli interventi sono subordinati alla redazione di Piano Attuativo esteso all'intero ambito oppure ad una o più Unità Minime di Intervento, laddove previste dalle presenti Norme.

4. In sede di elaborazione del progetto del Piano Attuativo qualora le indicazioni grafiche riguardanti il perimetro e/o le suddivisioni interne cadano in prossimità ma non coincidano con elementi reali di suddivisione del territorio rilevabili sul posto o su mappe a scala di maggiore dettaglio, dette linee grafiche di perimetrazione e di suddivisione possono essere portate a combaciare con i corrispondenti elementi di suddivisione reale del territorio; in tali casi l'approvazione del Piano Attuativo comporta la corrispondente rettifica senza che ciò comporti variante al Piano Operativo.

5. La disciplina specifica di ciascuna area è riportata ai successivi articoli, nei quali sono definiti il dimensionamento per gli interventi privati e per gli spazi pubblici, gli obiettivi, le prescrizioni ed i condizionamenti per l'attuazione del progetto, i requisiti e le prestazioni richiesti in particolare per garantire il corretto inserimento paesistico e la sostenibilità ambientale. Si dovrà inoltre fare riferimento al documento denominato "Criteri e modalità di inserimento paesaggistico degli interventi" allegato alle presenti Norme.

Le dimensioni degli spazi pubblici sono da considerarsi dei minimi.

Per l'altezza dei piani si fa riferimento all'"altezza virtuale", così come definita dal Regolamento di attuazione dell'art. 216 della L.R. 65/2014 in materia di unificazione dei parametri urbanistici e edilizi; nel caso di terreni in pendenza o con quote differenti il numero massimo di piani si intende relativo al fronte a valle. Il numero di piani comprende i livelli dell'edificio fuori terra e i livelli non totalmente o prevalentemente interrati nel caso di locali con altezza utile (HU) non superiore a 2,40 ml. o comunque esclusi dal computo della Superficie edificabile (o Edificata) (SE).

Per gli edifici destinati ad attività industriali ed artigianali oppure ad attività commerciali all'ingrosso e depositi ad un solo livello è consentita un'altezza massima (Hmax) di 7,50 ml. nel caso in cui il numero di piani massimo sia pari a 2; in caso di comprovata necessità per la messa in opera di carri-ponte od altre attrezzature strettamente legate alla produzione oppure per i mezzi impiegati nell'attività e solo per quelle parti dell'edificio che ospitano l'attrezzatura oppure i mezzi impiegati nell'attività, l'altezza massima (Hmax) è elevata a 9 ml.

6. La progettazione degli spazi pubblici o di uso pubblico e per le attività di servizio dovrà rispettare i criteri e le regole generali definiti all'art. 82 ed i criteri e le regole specifici definiti per ciascun ambito.

7. Fino all'attuazione degli interventi previsti dal Piano Operativo su edifici e spazi aperti sono consentiti solo interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e, limitatamente alle modifiche dei prospetti, la ristrutturazione edilizia, comunque senza cambio di destinazione d'uso e suddivisione delle unità immobiliari.

8. Ad avvenuta ultimazione degli interventi previsti dal Piano Operativo, gli edifici e le aree di pertinenza saranno da considerare in classe c2b, comunque senza possibilità di realizzare le addizioni volumetriche di cui al precedente comma 3 dell'art. 26 e fatto salvo quanto eventualmente disciplinato per edifici di particolare pregio.

Capo I Piani Attuativi nella U.T.O.E. 1 Greve, Greti e Montefioralle

Art. 93 bis Piano Attuativo in viale G. da Verrazzano a Greve (PA1.02)

1. Si tratta della realizzazione di un nuovo insediamento a destinazione industriale per la riqualificazione dell'area, in particolare per la realizzazione di un fabbricato da destinarsi a conservazione, immagazzinamento, imbottigliamento e vendita del prodotto vitivinicolo.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 6.890 mq.

Superficie edificabile massima (SE): 2.900 mq.

numero massimo dei piani: 2

altezza massima (H) estradosso solaio di copertura: ml. 9,0

altezza massima (h) intradosso solaio di copertura: ml. 8,5

opere ed attrezzature pubbliche:

Il progetto dovrà verificare le dotazioni di aree a standard come da D.M. 1444/1968, per il nuovo insediamento industriale la superficie da destinare a spazi pubblici o destinata ad attività collettive, a verde pubblico o a parcheggi non può essere inferiore al 10% dell'intera superficie.

È prevista inoltre la realizzazione di una rotatoria sulla sede stradale della S.R.222 Chiantigiana, all'incrocio con la via G. Pastore, secondo le indicazioni di Regione Toscana e Città Metropolitana, completa di tutte le opere di sistemazione connesse, e l'eventuale realizzazione di dotazioni pubbliche che saranno stabilite dalla convenzione, anche fuori comparto.

3. Disposizioni specifiche:

Le sistemazioni esterne (recinzioni, pavimentazioni, aree a verde) dovranno essere curate con particolare attenzione e coordinate con quelle degli edifici attigui e/o prospicenti, in riferimento al contesto e in considerazione del passaggio dal territorio urbanizzato al territorio rurale.

Art. 93 tris Piano Attuativo in via Montebeni a Greve (PA1.03)

1. Si tratta della realizzazione di un nuovo insediamento a destinazione artigianale.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 24.075 mq.

Superficie edificabile massima (SE): 6.000 mq.

altezza massima (H) estradosso solaio di copertura: ml. 10,0

opere ed attrezzature pubbliche:

3. Disposizioni specifiche:

L'intervento prevede la realizzazione di un edificio con destinazione artigianale, di massimo due piani, mentre non si potranno realizzare piani interrati o seminterrati. L'intervento dà compimento ad un progetto da molto tempo sospeso e che è stato realizzato solo in parte; nel tempo sono comunque venute meno le condizioni che ne avevano determinato la previsione con la specifica destinazione d'uso.

L'accesso all'edificio dovrà avvenire tramite via Montebeni, con un tratto di strada che costeggerà l'area di laminazione per la riduzione del rischio idraulico.

Il progetto architettonico dovrà proporre volumi semplici e materiali innovativi, visto il contesto e le attrezzature presenti. Dovrà altresì essere adottato un approccio progettuale integrato, con soluzioni che recepiscano i criteri CAM (Criteri Ambientali Minimi) e che ottimizzino le prestazioni passive degli edifici, con soluzioni tecniche appropriate all'uso delle FER.

Per la progettazione degli spazi di aperti e pertinenziali, si dovrà fare riferimento alle linee guida regionali APEA, con particolare riferimento all'integrazione tra paesaggio ed insediamento produttivo e all'infrastrutturazione ecologica dell'area. In tal senso anche i parcheggi (pubblici e privati) a servizio del nuovo insediamento dovranno essere opportunamente alberati per l'ombreggiamento e la mitigazione dell'impatto visivo. Una spessa fascia verde dovrà essere posta lungo tutto il perimetro, mentre lungo via Montebeni si dovrà valutare la possibilità di formate un filare alberato.

A carico dell'intervento è prevista la realizzazione di una cassa di laminazione, secondo le indicazioni della scheda di fattibilità idraulica, tuttavia, se ne riscontra la necessità, tale cassa potrà essere anche realizzata dal Comune di Greve in Chianti e in tal caso al posto di quella l'intervento potrà realizzare altre dotazioni pubbliche che saranno stabilite dalla convenzione, anche fuori comparto.

Le sistemazioni esterne (recinzioni, pavimentazioni, aree a verde) dovranno essere curate con particolare attenzione e coordinate con quelle degli edifici attigui e/o prospicenti, in riferimento al contesto e in considerazione del passaggio dal territorio urbanizzato al territorio rurale.

Capo II Piani Attuativi nella U.T.O.E. 3 Strada, Chiocchio, Santa Cristina, Presura e Meleto

Art. 94 Piano Attuativo in via della Montagnola alla Presura (PA3.01)

1. Si tratta della realizzazione di un nuovo insediamento a destinazione ricettiva (Residenza Turistico Alberghiera), ad integrazione dell'attività commerciale esistente.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 14.446 mq.

SE massima: 500 mq.

numero alloggi massimo: 8

numero piani massimo: 1

opere ed attrezzature pubbliche: il progetto dovrà verificare le dotazioni di aree a standard come da D.M. 1444/1968.

3. Disposizioni specifiche:

I nuovi edifici dovranno essere collocati in prossimità dei fabbricati esistenti al fine di ricostituire la modalità insediativa di un nucleo rurale. Per l'edificio esistente sono ammessi gli interventi previsti per la classe c3a.

È ammessa la realizzazione di una piscina e di un laghetto per il recupero dell'acqua piovana.

Le sistemazioni esterne (recinzioni, pavimentazioni, aree a verde) dovranno essere curate con particolare attenzione e coordinate con quelle degli edifici esistenti attigui.

Art. 95 Piano Attuativo in via di Pancole a Santa Cristina (PA3.02)

1. Si tratta della realizzazione di un nuovo insediamento a destinazione residenziale.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 5.623 mq.

SE massima: 600 mq.

numero alloggi massimo: 6

numero piani massimo: 2

opere ed attrezzature pubbliche: il progetto dovrà verificare le dotazioni di aree a standard come da D.M. 1444/1968 (parcheggio, lungo la viabilità interna, e verde pubblico, direttamente accessibile dalla viabilità principale); nella realizzazione della viabilità di servizio sono previsti l'adeguamento delle strade a fondo cieco esistenti ed il loro collegamento.

3. Disposizioni specifiche:

Collocandosi al margine dell'insediamento, l'intervento dovrà integrarsi con il contesto paesaggistico, definendo con cura i bordi a contatto con il territorio rurale. Per gli edifici, il volume e la copertura dovranno essere concepiti con forme semplici, secondo le modalità progettuali ed esecutive caratteristiche dell'edilizia tradizionale e in coerenza con il contesto ambientale evitando comunque caratterizzazioni vernacolari. L'involucro murario esterno potrà avere finiture anch'esse di tipo tradizionale, fatte salve le innovazioni necessarie al miglioramento delle prestazioni energetiche e quelle finalizzate alla maggiore sostenibilità del ciclo edilizio. Sono comunque considerati compatibili tetti verdi e paramenti naturali (legno, pietra) e, sempre se improntati alla massima semplicità ed a forme elementari, gli approcci progettuali dell'architettura contemporanea.

Le sistemazioni esterne (recinzioni, pavimentazioni, aree a verde) dovranno essere curate con particolare attenzione, in riferimento al contesto e in considerazione del passaggio dal territorio urbanizzato al territorio rurale.

Art. 96 Piano Attuativo in via della Fonticina, Borgo Baldassarre Paoli a Strada (PA3.03)

1. Si tratta della realizzazione di un nuovo insediamento a destinazione residenziale ed attrezzature di servizio attraverso la riqualificazione dell'area attualmente occupata da un campetto da gioco e dall'asilo dismesso.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 9.999 mq.

SE massima: 850 mq. (residenza)

numero alloggi massimo: 12

numero piani massimo: 2

Per le attrezzature della parrocchia è prevista la demolizione dell'edificio dell'asilo e la costruzione di una nuova struttura nella parte sud dell'area per una SE massima di 280 mq. e con numero di piani massimo pari a 2 ed autorimessa interrata entro le dotazioni minime definite dalle norme statali e regionali.

opere ed attrezzature pubbliche:

  • allargamento di via della Fonticina (115 mq.) e parcheggio pubblico (780 mq.) con accesso dalla stessa via;
  • allargamento di via della Chiesa (120 mq.) e parcheggio pubblico lungo strada (90 mq.);
  • percorso pedonale di collegamento tra via della Chiesa e via della Fonticina;
  • area a verde di uso pubblico (360 mq.);
  • cessione all'Amministrazione dell'area del pallaio (750 mq.).

3. Disposizioni specifiche:

Le sistemazioni esterne (recinzioni, pavimentazioni, aree a verde) dovranno essere curate con particolare attenzione e riferite allo specifico contesto.

Si prescrive il mantenimento del filare di alberi lungo via Borgo Paoli e delle alberature esistenti lungo via della Chiesa.

Art. 97 Piano Attuativo in piazza E. Landi, via dei Cipressi a Strada (PA3.04)

1. Si prevede la riqualificazione del complesso esistente nel quale è presente un'attività artigianale (pastificio), in modo da renderlo più funzionale e meglio contestualizzato, e la realizzazione di un nuovo edificio per la promozione e la valorizzazione delle produzioni alimentari, con spazi a supporto dell'attività svolta, quali una sala multiuso per la didattica e l'esposizione al piano terra ed alloggi ad uso di foresteria al primo piano.

Per la nuova edificazione è comunque ammessa l'attuazione con intervento diretto.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 3.287 mq.

SE massima: 325 mq. (nuova edificazione)

numero piani massimo: 2

Superficie Coperta massima: 162 mq. (nuova edificazione)

per l'edificio esistente sono consentiti la ristrutturazione edilizia e l'ampliamento fino ad un massimo del 20% del volume totale fuori terra esistente, modificando il prospetto per il suo corretto inserimento architettonico nella piazza

opere ed attrezzature pubbliche:

passaggio pedonale e ciclabile, opportunamente separato dalla viabilità carrabile, per il collegamento con il cimitero.

3. Disposizioni specifiche:

Il collegamento al fabbricato dovrà avvenire con una nuova viabilità carrabile prolungando via P. Arpioni ed un piazzale di manovra per i mezzi, tali da escludere qualsiasi accesso alle funzioni produttive dalla piazza. L'accesso dalla piazza dovrà essere riservato esclusivamente alle funzioni amministrative e di rappresentanza.

Art. 98 Piano Attuativo in via F. Ferrucci a Strada (PA3.05)

1. Si tratta della realizzazione di un nuovo insediamento a destinazione residenziale e attrezzature di servizio.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 7.912 mq.

SE massima: 1.350 mq. (residenza)

numero alloggi massimo: 16

numero piani massimo: 2

opere ed attrezzature pubbliche:

  • parcheggi pubblici in adiacenza al campo sportivo (1.850 mq.) con viabilità di accesso ed area a verde pubblico (700 mq.);
  • ampliamento dell'area del campo sportivo (1.325 mq.) con realizzazione di un edificio a servizio dell'impianto sportivo con spogliatoi, magazzino e punto di ristoro e sistemazione a verde delle aree adiacenti.

3. Disposizioni specifiche:

L'edificazione sarà localizzata nella parte lungo via Ferrucci, in continuità con il tessuto esistente, allo scopo di dare unitarietà al tessuto edificato, con una disposizione degli edifici che assecondi l'andamento del terreno, lungo le curve di livello. L'accesso carrabile dovrà utilizzare le lievi pendenze per minimizzare gli scavi ed i rinterri. Il margine a contatto con l'edificato esistente dovrà essere segnato da siepi miste, con specie locali, mentre il margine con il territorio rurale sarà destinato a parco pertinenziale, alberato con specie tipiche tradizionali, in modo da costituire una "cintura verde" che qualifichi il passaggio tra i due ambiti - urbano e rurale -. I parcheggi, sia quelli di pertinenza della previsione che quelli delle relative opere ed attrezzature pubbliche, dovranno essere opportunamente alberati per l'ombreggiamento e la mitigazione dell'impatto visivo e dovranno essere realizzati con pavimentazioni inerbite che consentano anche il parziale assorbimento delle acque meteoriche (vedi "Orientamenti in materia di buone pratiche per limitare, mitigare e compensare l'impermeabilizzazione del suolo, Commissione Europea 2012").

Le sistemazioni esterne (recinzioni, pavimentazioni, aree a verde) dovranno essere curate con particolare attenzione, in riferimento al contesto e in considerazione del passaggio dal territorio urbanizzato al territorio rurale.

Art. 99 Piano Attuativo in via Poggensi, via di Palaia a Chiocchio (PA3.06)

1. Si tratta della riqualificazione dell'area dell'ex fornace, con realizzazione di un nuovo insediamento residenziale e creazione di un parco pubblico comprendente il recupero dei resti dell'antico opificio.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 14.645 mq.

SE massima: 750 mq.

numero alloggi massimo: 9

numero piani massimo: 2

opere ed attrezzature pubbliche:

  • parcheggio pubblico (470 mq.) su via di Palaia;
  • parco pubblico (11.810 mq.) con mantenimento delle strutture superstiti della fornace.

3. Disposizioni specifiche:

I nuovi edifici dovranno mantenere gli allineamenti degli edifici esistenti su via di Palaia.

Le sistemazioni esterne (recinzioni, pavimentazioni, aree a verde) dovranno essere curate con particolare attenzione e riferite allo specifico contesto.

Art. 100 Piano Attuativo in via L. Conti a Chiocchio (PA3.07)

1. Si tratta della realizzazione di un nuovo insediamento a destinazione ricettiva.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 7.646 mq.

SE massima: 3.200 mq.

numero piani massimo: 2

opere ed attrezzature pubbliche: il progetto dovrà verificare le dotazioni di aree a standard come da D.M. 1444/1968.

3. Disposizioni specifiche:

Il progetto prevede la realizzazione della nuova struttura disponendo i nuovi volumi in coerenza con le caratteristiche del paesaggio agrario circostante, e con la creazione di belvedere e spazi di sosta da collegare a via L. Conti.

Il profilo delle nuove costruzioni dovrà tener conto del dislivello tra la via L. Conti e il margine a valle, con soluzioni planivolumetriche anche gradonate tali da assecondare l'andamento del terreno attuale e salvaguardare gli affacci sul panorama delle colline circostanti.

La viabilità di servizio alla nuova struttura sarà organizzata da via del Poggio, senza alcun accesso carrabile da via L. Conti.

Valgono inoltre le prescrizioni della scheda di vincolo di cui al documento denominato "Criteri e modalità di inserimento paesaggistico degli interventi" allegato alle presenti Norme.

Art. 100 bis Piano Attuativo SR 222 Chiantigiana a Strada (PA3.08)

1. Si tratta della realizzazione di un nuovo insediamento a destinazione direzionale, commerciale e residenziale per la riqualificazione dell'area, in particolare per il potenziamento dei servizi sanitari e socio-sanitari, mediante la realizzazione di una Residenza Sanitaria per anziani, un centro medico polifunzionale con attiguo fabbricato commerciale, e fabbricati residenziali per social housing.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 15.609 mq.

SE massima:

  • residenza sanitaria anziani RSA (mq. 3.600);
  • edilizia privata sociale (residenze speciali) o social housing per alloggi (mq. 1.300);
  • centro medico polifunzionale (mq. 1.000);
  • edificio commerciale (mq. 420);

numero piani massimo: n. 3 per l'edificio RSA e n. 2 per tutto l'altro edificato

opere ed attrezzature pubbliche: il progetto dovrà verificare le dotazioni di aree a standard come da D.M. 1444/19681968 in relazione alle destinazioni previste, per la superficie da destinare a spazi pubblici, ad attività collettive, a verde pubblico o a parcheggi.
È prevista inoltre la realizzazione di un primo tratto di viabilità che dalla variante all'abitato (SR.222) porta al Largo della Cappellina, con relativi parcheggi laterali, nuova strada a due corsie dotata di un marciapiede laterale che dal termine di via Beata Villana porta a via Alamanni (piazzale antistante la scuola elementare), parcheggio pubblico in fregio alla nuova strada in continuazione dell'attuale piazzale antistante la scuola elementare, camminamento pubblico con area ludica e verde di corredo, dal limite del comparto fino alla nuova viabilità, riqualificazione del piazzale ed area antistante dell'edificio scolastico Bucciolini, a seguito della nuova viabilità e dei nuovi parcheggi, realizzazione delle scale di collegamento tra il camminamento pedonale da via Pertini e il parco pubblico esistente (spazio giochi), realizzazione piccola struttura e impianti per area eventi con accesso da via Palmiro Togliatti, con conseguente spostamento dell'area sgambamento cani lungo via Poggio ai Mandorli, in area di proprietà comunale, e l'eventuale realizzazione di ulteriori dotazioni pubbliche che saranno stabilite dalla convenzione, anche fuori comparto.

3. Disposizioni specifiche:

Le sistemazioni esterne (recinzioni, pavimentazioni, aree a verde) dovranno essere curate con particolare attenzione e coordinate con quelle degli edifici attigui e/o prospicenti, in riferimento al contesto e in considerazione del passaggio dal territorio urbanizzato al territorio rurale.

Art. 100 ter Piano Attuativo a Chiocchio (PA3.09)

1. Si tratta della realizzazione di una nuova attrezzatura a destinazione turistico-ricettiva.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 14.446 mq.

SE massima: 700 mq. comprensivi delle superfici da destinare a bar e ristorante

numero piani massimo: 1

opere ed attrezzature pubbliche:

3. Disposizioni specifiche:

A mitigazione dell'intervento è previsto il rafforzamento, per le aree non sottoposte a trasformazione, dei caratteri ambientali e paesaggistici anche mediante la piantumazione di nuove alberature attraverso un adeguato e complessivo progetto del verde. L'area, posta a occidente del centro di Chiocchio, comprende un lago di circa 9.000 mq, alimentato da una vena naturale, già utilizzato in precedenza per la pesca sportiva e oggi invece in stato di abbandono, come l'area circostante e che comunque dovrà essere interrato come da richiesta del Genio Civile. L'obiettivo della riqualificazione generale dell'area è perseguito mediante la previsione di un'area con destinazioni d'uso turistiche diversificate. Si prevede infatti la realizzazione di un'area sosta camper e di un'area turistico ricettiva da realizzarsi con strutture leggere, preferibilmente in legno, un parcheggio di servizio, una zona per le attività sportive all'aperto dove potranno essere realizzate anche due piscine rispettivamente di 200 mq e una più piccola di 50 mq per i bambini e infine un esercizio di somministrazione di alimenti e bevande con bar e ristorante. L'area sosta camper si dovrà porre immediatamente a valle della strada di accesso all'area, in modo da contenerne la visibilità sia dalla Chiantigiana che dalle colline fronti stanti e in particolare dalla Pieve di San Donato a Mugnana. Si dovrà schermare per questo con un denso margine alberato, ottenuto infoltendo l'area con vegetazione spontanea esistente al confine con i coltivi più a valle; il progetto del verde, nel suo complesso, compreso quello che dovrà interessare le aree a destinazione ricreativa e turistico-ricettiva, deve essere prioritariamente finalizzato alla tutela della sopracitata visuale; particolare cura dovrà essere posta alle pavimentazioni dei percorsi, dei parcheggi e degli stalli per i camper, che devono essere mantenute quanto più possibile permeabili. L'area destinata alla struttura turistico ricettiva è quella posta sul margine occidentale dell'area pianeggiante, ai bordi dell'attuale invaso da interrare: la struttura da adibire a camere non potrà superare i 3,5 metri di altezza e dovrà articolarsi in uno, massimo due edifici, preferibilmente in legno, secondo le tecniche dell'edilizia sostenibile. Tale struttura si dovrà integrare con il paesaggio naturale circostante attraverso un disegno architettonico espresso in forme semplici e compatte; l'impiego di tecniche costruttive orientate alla riduzione dei consumi idrici o energetici è elemento progettuale vincolante. Gli interventi di illuminazione esterni dovranno essere eseguiti secondo criteri di antinquinamento luminoso, con basso fattore di abbagliamento e a ridotto consumo energetico. Dovrà essere predisposto un progetto del verde che miri a integrare le nuove attrezzature nel contesto; esso deve essere l'occasione per mitigare gli aspetti detrattori della qualità paesaggistica - in particolare rispetto alla visuale che si coglie dalla Pieve di San Donato a Mugnana -, per la riqualificazione degli assetti ecologico ambientali e per il ristabilimento di valori paesaggistici degradati.

Per le aree a parcheggio in generale si dovrà prevedere l'impiego di una pavimentazione permeabile al fine di consentire il massimo assorbimento delle acque da parte del suolo, dotandole anche di adeguate alberature al fine di prevedere l'ombreggiamento degli stalli.

L'intervento è subordinato alla realizzazione di una rotatoria sulla S.R.222 Chiantigiana, in corrispondenza dell'incrocio di via di Palaia, da concordare con la Città Metropolitana di Firenze. Tale rotatoria dovrà assicurare l'accesso in sicurezza ai due ambiti, quello turistico ricettivo previsto e quello residenziale esistente e contribuire significativamente ala riduzione della velocità per le auto che provengono da nord verso la frazione di Chiocchio.
Nella fascia di rispetto stradale, ai fini della sicurezza, non potranno essere impiantati nuovi alberi.

L'intervento comprende la realizzazione di dotazioni pubbliche che saranno stabilite dalla convenzione, anche fuori comparto.

Capo III Piani Attuativi nella U.T.O.E. 4 San Polo

Art. 101 Piano Attuativo in via Montemasso a San Polo (PA4.01)

1. Si tratta della riconversione di un insediamento produttivo a destinazione residenziale.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 7.109 mq.

SE massima: 900 mq.

numero alloggi massimo: 10

numero piani massimo: 2

opere ed attrezzature pubbliche:

  • parcheggio pubblico (385 mq.) ed area a verde pubblico (1.110 mq.) su via di Montemasso.

3. Disposizioni specifiche:

Collocandosi al margine dell'insediamento, e dunque in un'area particolarmente fragile dal punto di vista paesaggistico, gli edifici, il volume e la copertura dovranno essere concepiti con forme semplici, secondo le modalità progettuali ed esecutive caratteristiche dell'edilizia tradizionale o utilizzando un appropriato linguaggio contemporaneo, in coerenza con il contesto ambientale ed evitando comunque caratterizzazioni vernacolari.

Le sistemazioni esterne (recinzioni, pavimentazioni, aree a verde) dovranno essere curate con particolare attenzione e riferite allo specifico contesto.

Capo III bis Piani Attuativi nella U.T.O.E. 5 Cintoia

Art. 101 bis Piano Attuativo ex Filanda e “Quartieri spagnoli” (PA5.01)

1. Si tratta della realizzazione, in luogo dell'ex complesso industriale, di una nuova struttura socio-sanitaria a carattere privato, quindi con destinazione direzionale e di servizio, sotto-categoria funzionale Ds.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 12.225 mq.

SE massima: 7.508 di cui 6.426 esistenti e 1.081 ulteriori mq.

numero piani massimo: 3

opere ed attrezzature pubbliche:

3. Disposizioni specifiche:

Il progetto prevede la ridistribuzione della superficie dell'attuale filanda, sui tre piani e una riqualificazione complessiva dell'area.

L'area insiste su un sito industriale dismesso che comprende alcuni fabbricati adiacenti fra loro; una filatura (filanda), che a partire dal dopoguerra e fino alla fine degli anni '80 ha costituito il principale sbocco occupazionale per gli abitanti della valle di Cintoia e un complesso edilizio detto i "Quartieri Spagnoli", ora avente funzione residenziale. Quest'ultimo è costituito da un corpo di fabbrica distribuito su due piani fuori terra, con quattro unità immobiliari residenziali e da un resede di pertinenza posto in adiacenza all'edificio della "Ex Filanda", anch'essa distribuita su due piani. Da tempo abbandonati, entrambi gli edifici versano in condizioni di avanzato degrado, e sono in gran parte diruti (in particolare la ex filanda).

L'intervento prevede la demolizione degli edifici esistente e la realizzazione di una struttura suddivisa in un'area "RSA" da 80 posti letto ed un'area "Riabilitativa" da 40 posti letto, per una capacità totale di accoglienza pari a 120 posti letto, a cui corrispondono complessivi 6.640 mq di SE.

Si prevede la realizzazione di un fabbricato di massimo tre piani fuori terra (terra, primo e secondo), collocato in gran parte nel sedime dell'ex Filanda, di cui il progetto deve conservare la memoria. Il nuovo fabbricato destinato ad ospitare la RSA dovrà attestarsi sull'attuale altezza di colmo dell'edificio esistente dei "Quartieri spagnoli"; inoltre, al fine di perseguire un più corretto inserimento nella valle di Cintoia, il progetto dovrà ricorrere a materiali, forme e colori coerenti con il contesto, attraverso opportuni approfondimenti in sede di piano attuativo. L'impiego di tecniche costruttive orientate al contenimento dei consumi idrici ed energetici è elemento progettuale vincolante. Si dovranno altresì adottare opportuni accorgimenti progettuali per la mitigazione delle possibilità di collisione dell'avifauna contro le eventuali ampie vetrate, se previste, e per la riduzione dell'eventuale inquinamento luminoso, specialmente notturno.

Il recupero dei Quartieri spagnoli e dl prospetto della ex filanda verso la villa non deve comportare modifiche significative dei prospetti, che non devono essere alterati o trasformati.

Particolare cura dovrà essere posta alle pavimentazioni esterne, che devono essere mantenute quanto più possibile permeabili.

Per le aree a parcheggio, si dovranno prevedere alberature, siepi e cespugli di altezze e dimensioni adeguata, in particolare per quella lungo la strada provinciale, al fine di creare di una barriera visiva verso il nuovo edificio. Le cospicue aree a parcheggio dovranno essere opportunamente piantumate al fine della riduzione dell'impatto visivo dai punti panoramici sovrastanti e del miglioramento del microclima complessivo. Dovranno essere impiegate alberature di alto fusto di almeno 15 anni tipiche del contesto locale. Per la progettazione delle aree di sosta dovrà essere predisposto un progetto che tenga conto dell'infiltrazione dell'acqua nel suolo (mediante l'impiego di pavimentazioni quanto più possibile permeabili) e che eventualmente preveda il deflusso delle acque verso aiuole inverdite. Per le aree a parcheggio e per le aree esterne in generale, non dovranno essere impiegati alberi di cipresso, se non per sostituire piante già esistenti ammalorate. Per le aree lasciate a verde, al fine di ridurre il consumo idrico per irrigazione, dovrà essere predisposta la semina di fiori selvatici ovvero specie vegetali poco esigenti e rustiche con diverse infiorescenze; tali aree oltre che costituire isole di naturalità che vanno a costituire microhabitat per gli insetti, svolgono anche una funzione estetica per le differenti variopinte fioriture. Tutto il disegno delle pertinenze esterne dovrà essere volto alla migliore integrazione con il contesto paesaggistico circostante, perseguendo un disegno organico per elementi vegetali, forme, coloriture e materiali. Anche per le sistemazioni esterne dovranno essere impiegati sistemi di illuminazione basso fattore di abbagliamento e a ridotto consumo energetico, al fine di non incrementare l'inquinamento luminoso notturno e nel contempo garantire l'accessibilità e la fruizione al parcheggio stesso.

L'intervento dovrà farsi carico del collegamento acquedottistico alla sorgente esistente, di cui il Comune di Greve ha chiesto l'utilizzo. L'acquedotto dovrà essere collegato anche alle condutture predisposte per il borgo di Casagrande. L'intervento deve altresì recuperare la vecchia strada vicinale e comprende la manutenzione dei sentieri della valle che saranno stabilite dalla convenzione, anche fuori comparto.

Art. 101 tris Piano Attuativo ex stallone a Cintoia (PA5.02)

4. Si tratta della realizzazione, in luogo di una ex stalla, di una nuova struttura turistico ricettiva.

5. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 31.400 mq.

SE massima: 2.761 mq.

numero piani massimo: 3 (di cui 2 fuori terra e uno interrato)

opere ed attrezzature pubbliche:

6. Disposizioni specifiche:

L'intervento prevede, in luogo dell'edificio agricolo denominato "Ex Stallone", attualmente adibito a magazzino/rimessa rurale, la realizzazione di una nuova struttura alberghiera utile anche alle persone che possono essere legate a diverso titolo agli ospiti delle strutture della "Ex Filanda" e della casa-vacanze per bambini con fragilità.

Per il nuovo edificio dovrà essere utilizzato un linguaggio architettonico che sappia integrarsi in quanto a capacità di invecchiamento e durevolezza con il limitrofo contesto rurale, e che insieme sia capace di riqualificare o creare nuovi paesaggi di qualità. Il progetto dovrà proporre volumi semplici e materiali innovativi, evitando comunque espressioni vernacolari, rustiche o linguaggi non propriamente contemporanei.

Dovrà essere adottato un approccio progettuale integrato, con soluzioni che, contemporaneamente, controllino il soleggiamento estivo, favoriscano il soleggiamento invernale e ottimizzino le prestazioni passive degli edifici, con soluzioni tecniche appropriate all'uso delle FER.

Particolare cura dovrà essere posta alle pavimentazioni esterne, che devono essere mantenute quanto più possibile permeabili.

Per le aree a parcheggio che qui si estendono su superficie cospicua, si dovranno prevedere siepi e cespugli di altezze e dimensioni adeguata; per tutta l'area del parcheggio dovrà essere impiagata una pavimentazione permeabile al fine di consentire il massimo assorbimento delle acque da parte del suolo; il parcheggio dovrà essere dotato anche di adeguate alberature al fine di prevederne l'ombreggiamento degli stalli, ridurre l'effetto isola di calore e ridurre gli impatti sulla qualità panoramica della valle di Cintoia.

Dovrà essere mantenuta lungo la SP di via della Panca una fascia arborea di adeguato spessore dove prevedere il mantenimento delle alberature e siepi esistenti e la nuova piantumazione di ulteriori alberature, al fine di costituire una spessa fascia verde. Il progetto per il nuovo edificio dovrà mirare a un integrazione con il paesaggio circostante anche attraverso l'impiego di materiali e colori coerenti con esso; il progetto del nuovo edificio dovrà adottare opportuni sistemi costruttivi e impiantistici di mitigazione rispetto al consumo delle risorse energetiche e idriche: sono da preferire forme compatte invece di articolate, involucri che consentano la riduzione dei consumi per riscaldamento e raffrescamento, tetti verdi e sistemi di raccolta e accumulo delle acque piovane.

Dovranno essere adottati particolari accorgimenti relativi all'inquinamento luminoso, specialmente notturno tramite dispositivi di oscuramento previsti nel progetto dell'involucro dell'edificio e delle aree esterne per le quali si dovranno adottare sistemi di illuminazione eseguiti secondo criteri di antinquinamento luminoso, con basso fattore di abbagliamento e a ridotto consumo energetico.

Lo schema progettuale della ampia pertinenza dell'edificio dovrà distribuire i percorsi e le diverse parti e funzioni disponendosi a girapoggio, vero lungo le curve di livello; le piante, gli alberi i percorsi dovranno evitare forme incoerenti con il paesaggio tipico della campagna toscana; saranno assolutamente da evitare parterres e broderies, cipressi isolati o in filare, e i viali monumentali.

L'intervento è subordinato al collegamento acquedottistico alla sorgente esistente, di cui il Comune di Greve ha chiesto l'utilizzo e al recupero dei sentieri anche fuori comparto.

Capo IV Piani Attuativi nella U.T.O.E. 7 Panzano e Lamole

Art. 102 Piano Attuativo in via Chiantigiana a Panzano (PA7.01)

1. Si tratta della realizzazione di un nuovo insediamento a destinazione residenziale.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 7.022 mq.

SE massima: 600 mq.

numero alloggi massimo: 6

numero piani massimo: 2

opere ed attrezzature pubbliche:

  • parcheggio pubblico alberato con accesso da via Chiantigiana con sistemazione a verde della fascia a valle della viabilità principale (1.500 mq.), limitando per quanto possibile il rimodellamento del terreno e l'impiego di muri a retta;
  • area a verde pubblico (2.600 mq.) connessa al giardino esistente.

3. Disposizioni specifiche:

L'intervento si colloca su un versante in forte pendenza. L'area, più bassa, risulta poco visibile dalla Strada Regionale 222. Si prescrive quindi che l'altezza massima dell'edificio si ponga al di sotto del piano della SR 222, al fine di non compromettere le vedute sul paesaggio della Conca d'Oro.

Le sistemazioni esterne (recinzioni, pavimentazioni, aree a verde) dovranno essere curate con particolare attenzione, secondo un progetto omogeneo esteso all'intero fronte a valle.

Valgono inoltre le prescrizioni della scheda di vincolo di cui al documento denominato "Criteri e modalità di inserimento paesaggistico degli interventi" allegato alle presenti Norme.

Art. 103 Piano Attuativo in località il Ferruzzi a Panzano (PA7.02)

1. L'intervento prevede il completamento dell'insediamento artigianale e la riqualificazione del fronte a valle.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 20.051 mq.

SE massima: 4.200 mq.

numero alloggi massimo: -

numero piani massimo: 2

opere ed attrezzature pubbliche:

  • ampliamento dell'area del campo sportivo (4.040 mq.) con realizzazione di un nuovo accesso carrabile ad adeguata distanza dall'intersezione sulla Chiantigiana e di un parcheggio a servizio dell'impianto sportivo, oltre alla sistemazione a verde degli spazi aperti adiacenti.

3. Disposizioni specifiche:

Al fine di mitigare gli impatti verso il territorio aperto dell'insediamento produttivo esistente. per l'intervento si prescrive la realizzazione di fasce arborate al confine, finalizzata alla mitigazione paesaggistica degli interventi, assicurando il corretto inserimento nel contesto, utilizzando i materiali del luogo (legno, cotto, essenze verdi).

Dovrà altresì essere adottato in approccio progettuale integrato, con soluzioni che recepiscano i criteri CAM (Criteri Ambientali Minimi) e che ottimizzino le prestazioni passive degli edifici e con soluzioni tecniche appropriate all'uso delle FER. Dovrà inoltre essere garantito l'utilizzo di tecniche costruttive di edilizia sostenibile che, anche attraverso l'impiego di impianti tecnologici e dispositivi volti al risparmio energetico, consentano al nuovo edificio il raggiungimento di prestazioni energetiche globali particolarmente qualificanti e migliorative rispetto ai parametri di legge.

I nuovi volumi dovranno essere posizionati in modo da ridurre il più possibile l'impatto visivo e coordinati con gli edifici attigui.

L'intervento dovrà prevedere opere di mitigazione dell'impatto paesaggistico mediante la realizzazione di adeguate schermature arboree, in particolare sul perimetro dell'insediamento, secondo un progetto omogeneo esteso all'intero fronte a valle. Il margine con il territorio rurale sarà costituito da una "cintura verde" boscata realizzata con alberi e siepi miste di specie tipiche tradizionali.

Per la progettazione degli spazi di aperti e pertinenziali, si dovrà fare riferimento alle linee guida regionali APEA, con particolare riferimento all'integrazione tra paesaggio ed insediamento produttivo e all'infrastrutturazione ecologica dell'area. In tal senso anche i parcheggi (pubblici e privati) a servizio del nuovo insediamento dovranno essere opportunamente alberati per l'ombreggiamento e la mitigazione dell'impatto visivo. Valgono inoltre le prescrizioni della scheda di vincolo di cui al documento denominato "Criteri e modalità di inserimento paesaggistico degli interventi" allegato alle presenti Norme.

Art. 103 bis Piano Attuativo a Vitigliano (PA7.03)

1. L'intervento prevede l'ampliamento della struttura alberghiera esistente.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 31.000 mq.

SE massima: 1.233 mq.

numero piani massimo: 2

opere ed attrezzature pubbliche:

ampliamento della struttura alberghiera esistente, con la realizzazione di due nuovi edifici con 14 nuove camere e l'ampliamento di un edificio già esistente, per incrementare gli spazi a deposito e servizi e la realizzazione di una "veranda" per realizzare un giardino d'inverno.

3. Disposizioni specifiche:

L'intervento prevede l'ampliamento della struttura alberghiera esistente, con la realizzazione di due nuovi edifici con 14 nuove camere e l'ampliamento di un edificio già esistente per incrementare gli spazi a deposito e servizi e la realizzazione di una "veranda" per realizzare un giardino d'inverno.

I nuovi edifici dovranno essere collocati in prossimità dei fabbricati esistenti al fine di ricostituire una modalità insediativa assimilabile a quella di un nucleo rurale, comunque da approfondire nell'ambito di redazione del piano attuativo.

Per le aree a parcheggio si dovrà prevedere l'impiego di una pavimentazione permeabile al fine di consentire il massimo assorbimento delle acque da parte del suolo, dotandole anche di adeguate alberature e siepi al fine di mitigarne l'impatto visivo.

Gli interventi di illuminazione dovranno essere eseguiti secondo criteri di antinquinamento luminoso, con basso fattore di abbagliamento e a ridotto consumo energetico.

L'intervento dovrà farsi carico della realizzazione di un tratto della tubazione del nuovo acquedotto che da Ponte Nero porterà a Panzano in Chianti, in particolar del tratto che da Ponte Nero arriva alla struttura alberghiera esistente a Vitigliano.

Ultima modifica Martedì, 9 Maggio, 2023 - 11:52