Norme Tecniche di attuazione del Piano Operativo

Art. 53 Definizione degli ambiti del territorio rurale

1. Il territorio rurale è articolato sulla base dell'insieme degli elementi caratterizzanti riconosciuti attraverso la lettura delle Invarianti Strutturali del PIT/PPR, come recepite ed approfondite dal Piano Strutturale.

A partire dalla prima, fondamentale, ripartizione del territorio secondo la geomorfologia in alta collina, collina e fondovalle, il Piano individua specifici ambiti incrociando i caratteri ecosistemici e le tipologie dei paesaggi rurali.

Gli ambiti sono così differentemente connotati tenendo conto sia delle componenti ecologiche, e quindi del ruolo ecologico, sia delle diverse declinazioni dei morfotipi dei sistemi agroambientali. Sulla base di tali caratteristiche dei singoli ambiti si definisce in particolare la disciplina per i nuovi interventi nel territorio rurale riportata al successivo Capo III Nuovi edifici e manufatti, fermo restando il rispetto delle disposizioni del Capo II Tutela e valorizzazione.

2. L'alta collina (R1) è caratterizzata dalla prevalenza assoluta del bosco e dalla forte rarefazione degli insediamenti; essa comprende i nodi forestali primari di valenza territoriale e riveste un ruolo ecologico preminente.

Si riconoscono al suo interno due ambiti:

  • - il crinale dei Monti del Chianti (Monte San Michele fino al Passo del Sugame) (R1.1), la porzione più alta dei Monti del Chianti che degrada verso nord ovest fino al passo del Sugame, prevalentemente boscata, e registra come criticità agroecosistemi abbandonati con seminativi tendenti alla rinaturalizzazione;
  • - Montescalari e Poggio di Rugliana (Monte Collegalle) (R1.2), prevalentemente boscata, degradante verso nord, con presenza sporadica di agroecosistemi frammentati attivi e quindi del mosaico colturale di assetto tradizionale dei crinali.

3. La collina, che rappresenta la maggior parte del territorio comunale, comprende parti nelle quali il livello di naturalità decresce con il progressivo prevalere dell'agricoltura specializzata ed intensiva, favorita dalle caratteristiche orografiche e dalla posizione, oltre che dalle potenzialità dei suoli.

La collina boscata (R2) è così ancora connotata da un importante ruolo ecologico dovuto alla rilevante presenza di boschi (nodi forestali secondari) e da un sistema insediativo formato da pochi nuclei; essa raccoglie due ambiti:

  • - la collina boscata tra Ferrone e Chiocchio (R2.1), con alcuni inserti di viticoltura intensiva all'interno di un contesto prevalentemente boscato;
  • - la collina boscata dell'alta valle dell'Ema (Mezzano - San Polo) (R2.2), inframmezzata da oliveti e vigneti.

La collina coltivata (R3) invece, pur mantenendo una componente significativa quale matrice forestale, comprende le parti più profondamente connotate e modellate dalle coltivazioni e dal sistema insediativo diffuso, secondo un complesso insieme di situazioni e di contesti, descrivibile attraverso nove ambiti:

  • - la collina di San Polo e Poggio alla Croce (R3.1)
  • - la collina di Mugnana (R3.2)
  • - la collina coltivata al Passo del Sugame (R3.3)
  • - Cintoia (R3.4)
  • - la collina di Lucolena e Dudda (R3.5)
  • - la collina di Lamole (R3.6)
  • - la collina di Panzano (R3.7)
  • - la collina di Greve e Montefioralle (R3.8)
  • - Strada, Poneta e Chiocchio (R3.9).

4. Il fondovalle (R4) comprende le parti del territorio più strettamente correlate al reticolo idrografico principale ed agli spazi ad esso pertinenti, che rivestono un ruolo essenziale nella rete ecologica costituendo gli elementi di connessione e di continuità tra ambienti differenti e tra i nodi principali.

Esso comprende i seguenti ambiti:

  • - il fondovalle della Greve verso il Ferrone (R4.1)
  • - il fondovalle della Greve fino a Passo dei Pecorai (R4.2)
  • - il fondovalle della Pesa (R4.3)
  • - il fondovalle dell'Ema e del Sezzatana (R4.4).

5. Appartengono infine al territorio rurale i nuclei rurali (R5), individuati in coerenza con il P.S. con gli aggregati di Lamole, Case Poggio, La Villa, Il Piano, Le Masse, Castellinuzza, Borgo Castagnoli, Ruffoli, Dimezzano, Pescina, Case di Dudda, Borgo di Dudda, Cintoia e Castello di Cintoia.

Ultima modifica Martedì, 9 Maggio, 2023 - 11:52