Norme Tecniche di attuazione del Piano Operativo

Art. 101 bis Piano Attuativo ex Filanda e “Quartieri spagnoli” (PA5.01)

1. Si tratta della realizzazione, in luogo dell'ex complesso industriale, di una nuova struttura socio-sanitaria a carattere privato, quindi con destinazione direzionale e di servizio, sotto-categoria funzionale Ds.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 12.225 mq.

SE massima: 7.508 di cui 6.426 esistenti e 1.081 ulteriori mq.

numero piani massimo: 3

opere ed attrezzature pubbliche:

3. Disposizioni specifiche:

Il progetto prevede la ridistribuzione della superficie dell'attuale filanda, sui tre piani e una riqualificazione complessiva dell'area.

L'area insiste su un sito industriale dismesso che comprende alcuni fabbricati adiacenti fra loro; una filatura (filanda), che a partire dal dopoguerra e fino alla fine degli anni '80 ha costituito il principale sbocco occupazionale per gli abitanti della valle di Cintoia e un complesso edilizio detto i "Quartieri Spagnoli", ora avente funzione residenziale. Quest'ultimo è costituito da un corpo di fabbrica distribuito su due piani fuori terra, con quattro unità immobiliari residenziali e da un resede di pertinenza posto in adiacenza all'edificio della "Ex Filanda", anch'essa distribuita su due piani. Da tempo abbandonati, entrambi gli edifici versano in condizioni di avanzato degrado, e sono in gran parte diruti (in particolare la ex filanda).

L'intervento prevede la demolizione degli edifici esistente e la realizzazione di una struttura suddivisa in un'area "RSA" da 80 posti letto ed un'area "Riabilitativa" da 40 posti letto, per una capacità totale di accoglienza pari a 120 posti letto, a cui corrispondono complessivi 6.640 mq di SE.

Si prevede la realizzazione di un fabbricato di massimo tre piani fuori terra (terra, primo e secondo), collocato in gran parte nel sedime dell'ex Filanda, di cui il progetto deve conservare la memoria. Il nuovo fabbricato destinato ad ospitare la RSA dovrà attestarsi sull'attuale altezza di colmo dell'edificio esistente dei "Quartieri spagnoli"; inoltre, al fine di perseguire un più corretto inserimento nella valle di Cintoia, il progetto dovrà ricorrere a materiali, forme e colori coerenti con il contesto, attraverso opportuni approfondimenti in sede di piano attuativo. L'impiego di tecniche costruttive orientate al contenimento dei consumi idrici ed energetici è elemento progettuale vincolante. Si dovranno altresì adottare opportuni accorgimenti progettuali per la mitigazione delle possibilità di collisione dell'avifauna contro le eventuali ampie vetrate, se previste, e per la riduzione dell'eventuale inquinamento luminoso, specialmente notturno.

Il recupero dei Quartieri spagnoli e dl prospetto della ex filanda verso la villa non deve comportare modifiche significative dei prospetti, che non devono essere alterati o trasformati.

Particolare cura dovrà essere posta alle pavimentazioni esterne, che devono essere mantenute quanto più possibile permeabili.

Per le aree a parcheggio, si dovranno prevedere alberature, siepi e cespugli di altezze e dimensioni adeguata, in particolare per quella lungo la strada provinciale, al fine di creare di una barriera visiva verso il nuovo edificio. Le cospicue aree a parcheggio dovranno essere opportunamente piantumate al fine della riduzione dell'impatto visivo dai punti panoramici sovrastanti e del miglioramento del microclima complessivo. Dovranno essere impiegate alberature di alto fusto di almeno 15 anni tipiche del contesto locale. Per la progettazione delle aree di sosta dovrà essere predisposto un progetto che tenga conto dell'infiltrazione dell'acqua nel suolo (mediante l'impiego di pavimentazioni quanto più possibile permeabili) e che eventualmente preveda il deflusso delle acque verso aiuole inverdite. Per le aree a parcheggio e per le aree esterne in generale, non dovranno essere impiegati alberi di cipresso, se non per sostituire piante già esistenti ammalorate. Per le aree lasciate a verde, al fine di ridurre il consumo idrico per irrigazione, dovrà essere predisposta la semina di fiori selvatici ovvero specie vegetali poco esigenti e rustiche con diverse infiorescenze; tali aree oltre che costituire isole di naturalità che vanno a costituire microhabitat per gli insetti, svolgono anche una funzione estetica per le differenti variopinte fioriture. Tutto il disegno delle pertinenze esterne dovrà essere volto alla migliore integrazione con il contesto paesaggistico circostante, perseguendo un disegno organico per elementi vegetali, forme, coloriture e materiali. Anche per le sistemazioni esterne dovranno essere impiegati sistemi di illuminazione basso fattore di abbagliamento e a ridotto consumo energetico, al fine di non incrementare l'inquinamento luminoso notturno e nel contempo garantire l'accessibilità e la fruizione al parcheggio stesso.

L'intervento dovrà farsi carico del collegamento acquedottistico alla sorgente esistente, di cui il Comune di Greve ha chiesto l'utilizzo. L'acquedotto dovrà essere collegato anche alle condutture predisposte per il borgo di Casagrande. L'intervento deve altresì recuperare la vecchia strada vicinale e comprende la manutenzione dei sentieri della valle che saranno stabilite dalla convenzione, anche fuori comparto.

Ultima modifica Martedì, 9 Maggio, 2023 - 11:52